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Autore: Zomi    10/09/2014    3 recensioni
Il ballo trasudava di lussuria e peccato, che rendeva proibito ogni pensiero casto, suscitando i più libidinosi.
La sigaretta di Sanji cadde a terra, lasciandolo a bocca spalancata, seduto inerme sulle lenzuola della principessa di Dressrosa, che ballava dinanzi a lui.
Solo per lui.
*Fan Fiction partecipante al SaViolet’s Day*
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanji, Violet
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Se l’amore è una dipendenza, tu sei la mia nicotina
 



 
 
 
IL FLAMENCO DI SANJI
 
 
La mela è il frutto proibito.
 
Alzò il braccio in aria, ruotando il polso e l’avambraccio, mentre sollevava sopra il capo anche l’arto gemello, ticchettando il tempo della canzone con i tacchi, sul pavimento della stanza.
Ancheggiò, mordendo la rosa che reggeva tra le labbra, muovendo le braccia con violenza e, ruotando il capo insieme alla gonna che ondeggiava come mare sulle sue gambe, scivolò con i passi in un semi cerchio davanti al letto.
Il ballo trasudava di lussuria e peccato, che rendeva proibito ogni pensiero casto, suscitando i più libidinosi.
La sigaretta di Sanji cadde a terra, lasciandolo a bocca spalancata, seduto inerme sulle lenzuola della principessa di Dressrosa, che ballava dinanzi a lui.
Solo per lui.
  
La mela è il frutto della sapienza.
 
Violet fece una giravolta su se stessa e, a occhi chiusi, sollevò nuovamente la mani sopra i cui ricci gonfi e notturni, battendo tra loro le mani a ritmo con le note che uscivano provocanti e afrodisiache dalla conchiglia di Skypea.
Sbattè i piedi a terra, piegando poi una gamba sull’altra, facendone bella mostra sopra la gonna, scivolata con le sue balze a lato della coscia tesa, e afferrata saldamente da una mano della principessa prima che ricoprisse nuovamente il seducente e olivastro polpaccio piegato ad incantare, iniziò ad ondeggiare a cadenza costante con i colpi di tacco della donna.
Il cuoco ansimò, sull’orlo del paradiso nel poter ammirare la sua principessa ballare per lui.
Non riusciva a mantenere le gambe ferme, costringendosi a martellare con entrambi i piedi contro il parquet della stanza reale.
Era eccitato.
Eccitato e ammaliato dalla sua Violet, che ballava esperta, a occhi chiusi, quasi fosse la musica a suggerirle come muoversi per incantarlo.
 
La mela è il frutto che sfama.
 
Le note si fecero più acute, cancellando quasi le parole della canzone, mentre i movimenti del ballo della mora si velocizzavano, diventando più scattanti e rapidi.
Con un’ultima giravolta, Violet si portò a pochi centimetri da Sanji, mantenendo sollevato il braccio destro sopra la sua testa.
Ruotò con il polso nell’aria, quasi a cogliere un frutto, abbassandoselo poi alle labbra, che lasciarono cadere la rosa spinosa a terra, tra i piedi frenetici del biondo, portando sulla bocca carnosa e invitante della principessa quel frutto invisibile e tentatore.
La mano di Violet si abbassò dal suo dolce viso, dagli occhi chiusi e concentrati, fin sul ventre della donna, dove si mosse agile e violenta, gettando le dita all’indietro..
Sanji pendeva dalle sue labbra, ansimava, trattenendosi dal prenderla e trascinarla con lui nel letto.
Voleva sfamarsi di lei, del suo sapore, della sua pelle morbida e accarezzata dal sole.
Voleva la sua Violet.
Voleva amarla.
Fissò a bocca spalancata la mano della principessa ruotare davanti ai suoi occhi, movendosi lasciva e incantatrice, saettando sul ventre prima di afferrare con decisione la cravatta di Sanji, strattonandolo ai suoi piedi.
 
La mela è il frutto del Flamenco.
 
-V-violet chan…- ansimò il biondo, leccandole il polso teso a piegarlo sotto la volontà della mora.
La canzone finì, i passi schioccanti e rapidi della ballerina si fermarono, e finalmente Violet riaprì i suoi dolci occhi, posando lo guardo di caramello dorato sull’uomo che le stava baciando lussurioso il braccio.
Ansimò piano la principessa, tremando per il contatto delle labbra del pirata con la sua pelle.
-Sanji chan- miagolò docile, fissandolo ascendere il suo braccio con la bocca, arrivando ad accerchiarle la vita con le mani.
Percepì la sua erezione sul fianco, e la sua bocca ansimante leccarle la spalle seminuda, prima di portare il viso contro il suo, accarezzandole le guance imporporate con la punta del naso.
-Balla- la strinse al suo petto Sanji –Balla ancora, amore-
Accentuò la presa delle mani sui suoi fianchi, premendole il cavallo gonfio e duro contro i suo grembo, facendola gemere.
-Balla ancora per me, Violet chan- le soffiò sulle labbra, fissandola boccheggiare a occhi socchiusi,vogliosa di baciarlo -Balla ancora il ballo che ci ha fatto innamorare-
Le loro labbra si unirono passionalmente, unendo i loro respiri e le lingue, fameliche e bisognose di rincontrarsi.
Scattanti e secche, le note del Flamenco ripresero a suonare nella stanza.
 
 
 



ANGOLO DELL’AUTORE:
Guai a chi dice che scrivere di questi due è facile: non lo è per niente!!!
Sfogo apparte, può sembrare che la “mela” non centri nulla, ma chi conosce il Flamenco –io no, ma grazie la cielo esistono le enciclopedie- si impara imitando una serie di gesti con protagonista appunto la mela (prendi la mela, mordi la mela, getta la mela).
Ma perché proprio il Flamenco?
Ebbene, studiando l’apparizione di Violet, ho scoperto che il danza che balla quando incontra Sanji è proprio il Flamenco (la posa è quella, almeno seconda Wikipedia), colpevole quindi di aver fatto incontrare e successivamente innamorate i due.
Ok, basta, la finisco qui… grazie per la lettura e buon SaViolet’s Day. 
Zomi
   
 
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