Di nuovo


Quella notte si svegliò di soprassalto nel suo letto, ansante e sudata.
L’aveva sognato, di nuovo.
Aveva sognato il suo mezzo sorriso malandrino, di nuovo.
Aveva sognato i suoi capelli rossi e scompigliati, di nuovo.
Aveva sognato il suo viso segnato dalle ferite e dal dolore, di nuovo.
E ora piangeva, Hermione, di nuovo.
Erano passati sei mesi dalla fine della guerra ma non c’era notte in cui lei non si svegliasse in quelle condizioni tremende dopo aver avuto gli incubi.
Una mano gentile si posò sulla sua spalla. Era di George.
“Stai tranquilla, ci sono io qua con te.”
Hermione si accoccolò tra le braccia del giovane uomo che le stava accanto e subito la sensazione di paura che aveva addosso si smorzò un pochino. Le diede un bacio sulla fronte e lei lo guardò negli occhi, quegli occhi tanto simili e, allo stesso tempo, tanto diversi da quelli di lui.
Si addormentarono cullati l’uno dai singhiozzi dell’altra, di nuovo.
Dopo la morte di Fred era stato come se lei e il gemello rimasto in vita avessero stipulato un accordo silenzioso. Entrambi condividevano lo stesso dolore, e non c’era stato bisogno di parole superflue per suggellare quel legame.
Da sei mesi a quella parte Hermione e George vivevano insieme in una villetta poco distante dalla Tana e nessuno si era permesso di giudicare la loro decisione.
L’avevano fatto perché speravano che, condividendo la sofferenza della perdita con l’altro, forse essa con il tempo si sarebbe affievolita. Che sarebbe scomparsa no, quello mai, perché entrambi l’avevano amato troppo, Fred, per permettersi il lusso di dimenticarlo.
Con il tempo avevano imparato a volersi sempre più bene, anche se tra i due non c’era amore. Hermione aveva e avrebbe amato solo e soltanto Fred, e George ne era perfettamente consapevole. Nonostante ciò non aveva smesso di starle accanto perché quei due ragazzi erano diventati uno la forza dell’altro e perché, in fondo,  Hermione sapeva bene che George era l’unico uomo che avrebbe potuto amare, come solo un padre sapeva fare, il figlio che lei portava in grembo, il figlio di Fred.