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Autore: Mania    11/09/2014    4 recensioni
{ Mina!Centric || Introspettiva || Ambientata durante la 1xO8 || 556 parole }
A chi scriverai le tue lettere ora, mia carissima Van?
Hai sempre sperato in una mia risposta, in una sola sillaba che potesse decretare la fine di un incubo che aveva preso il posto della realtà, relegando unicamente alla collezione dei cocci di ricordi della nostra infanzia gli attimi di felicità di cui abbiamo gioito – e che per te sono stati gli unici di un’esistenza condotta nella sofferenza di una maledizione, troppo più grande di te per poterla comprendere.
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«Mi scriverai ancora, Van?»
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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PROLOGO

C A P I T O L O   U N I C O ▬
 “ Mi scriverai ancora, mia carissima amica?






A chi scriverai le tue lettere ora, mia carissima Van?
Hai sempre sperato in una mia risposta, in una sola sillaba che potesse decretare la fine di un incubo che aveva preso il posto della realtà, relegando unicamente alla collezione dei cocci di ricordi della nostra infanzia gli attimi di felicità di cui abbiamo gioito – e che per te sono stati gli unici di un’esistenza condotta nella sofferenza di una maledizione, troppo più grande di te per poterla comprendere.
Erroneamente, hai creduto fossi io l’anima da salvare. Lo hai sempre ritenuto, non è vero, amica mia? La più debole, la meno coraggiosa, la più pura, l’immacolata – ecco come da sempre sono stata dipinta dalle apparenze, forse per via di un’innocenza intrisa nei miei lineamenti dalla sapienza della Natura o dei miei gesti ponderati, che non conoscevano gli impeti delle passioni.
È ironico, non trovi, Van? Tu hai lottato contro le forze del Male, quelle che da sempre hanno sussurrato al tuo orecchio, ma che solo con l’incedere degli anni hai percepito nei loro bisbigli dietro le tue preghiere, quelle che hai scorto di sfuggita nel riflesso dell’ombra allo specchio mentre pettinavi i tuoi lunghi capelli d’ossidiana. E anche quando sei inciampata, cedendo davanti alla loro prepotenza, alle lusinghe con le quali Lui ti ha cosparso per convincerti ad abbandonarti al destino che ti ha scelta come Madre, tu, mia carissima Van, hai sempre riscoperto la forza con la quale combatterLo nuovamente. Una volta in più, fino a quando riuscirai a tenerGli testa.
Invece io, la tua sempre adorata Mina, mi sono lasciata sedurre da quello stesso potere oscuro, scivolando in un abbraccio lussurioso nel quale non solo ho trovato conforto al dolore da te inferto, ma la forza che dentro di me ho sempre pensato mancasse.
Mai hai pensato che fossi consenziente? che non fossi da redimere? che fosse mio desiderio cedere a quel baratro lascivo di tenebre?
L’ingenua non è mai stata la tua parte, eppure, a volte, anche tu cedi a tale peccato. Un peccato che non ti si addice, Van, stona sulla tua figura dannata, corrosa, avvolta da ombre più fitte di quante se ne siano mai viste. Ma l’amore rende cechi, Van, e l’amore di una sorella ti ha reso incapace di cogliere l’inganno dietro le mie richieste d’aiuto.
Comunque si siano ingarbugliate le nostre vite e qualsiasi piega abbiano preso le nostre decisioni, anche se sto morendo tra le tue braccia, se non sono stata io a portarti da Lui, se mio padre ha scelto la figlia illegittima a me, se non vedrò la progenie del Male avanzare su queste terre, non ho mai immaginato di abbandonare queste terre mortali lontana da te.
Cosa ti arrecherà più dolore: la mia perdita o il mio tradimento?
Sorriderai nuovamente?
Amerai con la stessa profondità che hai donato a me?
Sarai ancora in grado di scrivere a qualcuno dopo di me, mia amatissima sorella?

«Mi scriverai ancora, Van?», un rantolo seguì l’ultimo scoppio dell’arma da fuoco, mischiando all’odore di polvere da sparo e al tanfo della putrefazione dei corpi abbandonati sulla scena del teatro dismesso. Una domanda persa in frammenti tenuti assieme maldestramente da un soffio di vita, l’estremo, appena trattenuti per poter essere uditi da Vanessa - destinataria finale di una corrispondenza a senso unico. Non da sempre, ma per il resto dell’eternità.






M A N I A’s  W O R D S
Sono di nuovo qui. Ok, un'onda di ispirazione mi ha preso alla sprovvista.
L'idea di fare una flashfic davvero flashfic, ma ho sforato di 56 parole - abbonatemele, dai!
La scena di Vanessa nella 1xO5, che scrivere lettere a Mina mi ha colpita molto. L'ho trovata terribilmente triste e insieme poetica, quindi quando nell'ultimo episodio Mina muore, ho pensato che Van non avrebbe mai ricevuto neppure una piccola risposta a tutte quelle lettere scritte. Ed è da questo che nasce l'idea di questa flash, dal punti di vista di Mina - essì, è un punto di vista che ho cercato di rendere il più possibile oscuro, corroso dal Male, ma con punte in cui il ricordo dell'infanzia porti lievi punti di luce nei suoi ultimi pensieri.
Come sempre ringrazio chiunque abbia letto, ancora di più chi deciderà di rendermi felice recensendo e poi Yoan Seiyryu - che come sempre mi sopporta e ha letto in anteprima questa flash, rinfrancandomi.
Alla prossima,


Mania




  
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