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Autore: ___Page    11/09/2014    2 recensioni
Non credevo fosse ancora in piedi, intatta e identica all'ultima volta che l'ho vista, la nostra casa sull'albero. Il nostro covo segreto, lo scrigno dei nostri pensieri, il rifugio dove essere noi stessi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA CASA SULL’ALBERO
 
 




Ancora non ho realizzato di essere qua. Di nuovo. Dopo tanti anni.
Ancora qua, sveglia a guardare le stelle, cercando risposte e consigli.
Questa è stata la settimana più strana, bella e brutta della mia vita.
Tornare, tornare nella mia città, nella casa dove sono cresciuta.
Tornare qui, tornare da te.
Senza sapere che ti avrei trovato, felice e sorridente, a chiamarmi con quello stupido soprannome, quel soprannome che in realtà ho sempre adorato, segno indelebile della nostra amicizia.
Vederti e sentire che, nonostante i nostri 25 anni e il nostro essere pronti a varcare la soglia del mondo adulto, con te posso essere ancora una spensierata ragazzina.
Vederti e ritrovarmi il cuore invaso di malinconia, ripensando agli anni condivisi, a tutte le cazzate, le corse in bicicletta e quando andavamo a rubare le fragole.
Quella volta che sono scivolata nel fiume e tu ti sei buttato vestito, senza accorgerti che nel tempo in cui ti toglievi le scarpe io avevo già raggiunto la riva opposta. Le ore a cercare di farti capire che le tavole sinottiche erano roba di chimica e non di storia dell'arte. Quella volta da bambini che, giocando a nascondino, ti sei addormentato nell'armadio e non ti trovavamo più.
Amici per la pelle, per l'anima e per il cuore.
Io che solo con te non mi vergognavo del mio essere maschiaccio, tu che solo a me mostravi il tuo lato più sensibile.
Ma non è perché sono attimi che non tornano più che mi sento così. Non è la malinconia dei tempi passati a non farmi dormire.
È quella per i tempi futuri, per ciò che sarebbe potuto essere e non sarà mai.
Vorrei poterti odiare per ciò che hai fatto, per avermi portata qui. Non credevo fosse ancora in piedi, intatta e identica all'ultima volta che l'ho vista, la nostra casa sull'albero. Il nostro covo segreto, lo scrigno dei nostri pensieri, il rifugio dove essere noi stessi.
La prima sigaretta e anche la prima canna, il primo bacio dato tanto per capire come funzionava, la prima sbronza e la prima stella cadente, le prime lacrime versate per amore e quelle versate per la prima perdita.
Tutto in questa casa, tutto su quest'albero.
Tutte le esperienze testimoni di una vita veramente vissuta.
Perché gli alberi sono i silenziosi protettori della vita.
Ti passo una mano tra i capelli, il capo abbandonato sul mio grembo. Ti guardo dormire sereno come un bambino.
Come il bambino che, tra qualche mese, stingerai tra le braccia.
Perché la vita cresce dentro alle persone come dentro agli alberi ma, purtroppo non dentro di me, non in questo momento.
Perché mi hai portato qui?
Perché proprio qui, per darmi una felicità che mi avevi già tolto?
Per dirmi che stai per diventare padre?
 
Perché mi hai portato qui?
Perché ti ho sempre amata.
 
Perché questo è il luogo dei segreti inconfessabili, perché é tardi, troppo tardi ormai.
Perché siamo due egoisti troppo attaccati ai nostri sogni per capire.
Perché siamo due stupidi innamorati senza speranza.
La prima sigaretta, la prima canna, la prima sbronza, il primo bacio, la prima volta.
Stanotte, la prima volta.
Con te, la prima vera volta.
Ora ti osservo e mi chiedo se sarà anche l'ultima. Non so cosa significa quello che è successo. Non so era un inizio o era un addio.
Io forse sono pronta a rinunciare ma tu?
Non te lo chiederò. Accetterò qualunque tua decisione, domani.
Domani, sì, perché stanotte, ora, qui, non c'è spazio per la paura, i dubbi e le decisioni difficili e importanti. Questo luogo esiste per proteggere la vita, questa casa sull'albero è fatta per vivere e per essere vissuta.
Vivere, stanotte voglio vivere.
Che sia con il tuo sapore sulle labbra, la tua essenza dentro di me, il tuo cuore nel mio petto o solo il tuo odore nelle mie narici io stanotte voglio vivere.
Fino a domattina, fino all'alba, senza pensieri, io voglio solo viverti.
  
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