Cessano Le Raffiche Di Vento

Un errore di Shiriu e Sailor Uranus rischiò di far concludere il duello a favore del drago. Uno dei suoi turbini d’aria, dirottato dalla spada della Sailor, andò a colpire in pieno il Bronze Saint, infrangendogli l’armatura. Ryu cercò immediatamente di capitalizzare, ma Shiriu lo evitò appena in tempo con un salto. Il drago si fermò di colpo, trovandosi ad un palmo di naso dalla punta della spada sguainata di Uranus. Approfittando dell’attimo di smarrimento, Shiriu riuscì a colpirlo con un calcio di lato, seguito a ruota dal World Shaking della sailor, causando il sollevarsi di una nube di polvere.
-L’ho colpito…
-Speriamo…
-Cosa vuol dire speriamo? Quella di farti distruggere l’armatura apposta è stata una tua idea!
-Infatti. Se nemmeno questo serve per fermarlo, non so più che cosa fare.
-Ce la fai ad essere ottimista almeno per un minuto?
-Suvvia, ragazzi, non litigate.
Ryu si era portato alle spalle dei due; girando su sé stesso, li fece sbalzare in aria con un turbine di vento, per poi farli precipitare a molti metri di distanza.
Dall’alto, il drago osservò il campo di battaglia.
“L’uomo e la donna ormai sono rimasti senza frecce al loro arco, posso benissimo ucciderli quando mi pare e piace. Chi faccio fuori per primo? Uh…”
I suoi occhi si posarono in quel momento su Shino, ancora steso a terra in fin di vita.
“Mi ero quasi dimenticato di lui. Se lo lascio vivere, potrebbe giocarmi qualche altro brutto scherzo. Ho deciso, comincerò da lui.”
Ryu scese in picchiata verso il ninja. A pochi centimetri dalla sua vittima, qualcosa lo colpì violentemente, scagliandolo lontano: si trattava di una folata di vento, scaturita dal ventaglio di Temari; accanto a lei, c'era Gaara.
-E questi due da dove saltano fuori? Cosa succede?
-Succede che da ora si lotta ad armi pari! Sappi che non sei l’unico a giocare con l’aria da queste parti!
-Temari, sei tornata?
-Pensavi che mi fossi rintanata in un angolino a piangere? (quello è compito di qualcun altro…) Gaara mi ha convinta a collaborare.
-Ma come? Dopo che ci ha tenuti tutti all’oscuro dei suoi piani?
-E dopo che ha ammazzato tutta quella gente senza motivo? Come puoi fidarti ancora di…
-NE PARLIAMO DOPO! Piuttosto non vedete com’è ridotto Shino? Sbrigatevi a curarlo prima che muoia dissanguato!
-E va bene! Vieni Haruka!
Il campo venne lasciato ai due ninja di Suna. Ryu Shenron lanciò il suo turbine di vento all’indirizzo di Temari, prevedendo una contromossa. Al contrario, la ragazza evitò l’attacco scomparendo alla vista. Interdetto, il drago venne afferrato da un braccio di sabbia emerso dal terreno, liberandosi però immediatamente.
-Ho visto il modo in cui hai ucciso Viktor, pensi che sia tanto stupido da cadere nella stessa trappola?
-E tu pensi che noi siamo così stupidi da usare sempre le stesse mosse?
Temari raggiunse Ryu alle spalle, planando con il ventaglio, e usò lo stesso per colpirlo con le lame di vento. Il drago precipitò nella sabbia, uscendone di nuovo stavolta non senza difficoltà. Si guardò intorno cercando di localizzare Gaara, ma il ninja era già riuscito a volatilizzarsi.
-Ti piace giocare a nascondino, eh? Beh, io conosco un modo infallibile per vincere. Anzi, per la precisione, l’ho imparato da te! Opterò per una distruzione su larga scala!
Ryu girò vorticosamente su sé stesso, sollevando in aria diversi cumuli di pietra. In quello stesso istante partì un’altra folata di vento da Temari, che il drago riuscì a parare con una sua di risposta, dando inizio ad una vera prova di forza. Dopo un minuto intero, la ragazza cedette e si lasciò colpire.
“Sapevo che la mocciosa non poteva competere con me. Ora sarà seppellita da tonnellate di pietra!… Beh? Non scendono più?”
Il drago guardò in alto: al posto dei macigni che aveva proiettato in aria, scese una fitta pioggia di sabbia che lo coprì completamente, appesantendolo fino a farlo precipitare a terra. Si rese conto di essere stato intrappolato in un blocco di sabbia innaturalmente duro, che gli lasciava libero solo il volto. Davanti a lui, una Temari sorridente.
-Non riesco a muovermi! Che scherzo mi avete fatto?
-Te lo spiego molto volentieri. Torniamo a quando hai detto che non saresti mai caduto in una trappola che hai già visto. Dopo aver sollevato quei massi, hai visto me che scagliavo il mio attacco per la seconda volta e hai ben pensato di affrontarmi. Mentre eri distratto, Gaara ha ridotto i detriti in sabbia, che ha usato per intrappolarti.
-Ma questo è impossibile! La pietra non diventa sabbia!
-A meno che non la si sminuzzi per bene. A questo abbiamo pensato noi.
Dietro a Temari apparvero anche Haruka e Shiriu.
-Grazie alla spada di Urano e ai colpi del Dragone.
-Allora i vostri litigi di prima erano tutta una farsa?!
-A dire il vero… no. Ma quando c’è da affrontare un nemico comune anche dei caratteri quasi incompatibili come i nostri possono collaborare. E ora, prima di dirci addio, c’è una cosa che vogliamo.
Con la spada, Haruka estrasse dal volto di Ryu la sfera del drago con le sei stelline, mentre il blocco di sabbia si richiudeva completamente.
-Vai, Gaara.
-Con piacere. SABAKU TAISOU.
Mentre il corpo del drago implodeva all’interno della sabbia, nelle mani di Haruka la sfera riprese la sua colorazione naturale, e le incrinature si richiusero.