Salve a tutti!
Personaggi: Tobi, Deidara
Genere: malinconico, triste, introspettivo
Rating: giallo
Avvertimenti: spoiler per chi non legge il manga, shonen ai, character death, flashfic [500 parole]
Trama: rivisitazione della morte di Deidara, i suoi pensieri prima della fatale esplosione, rivolti a Tobi.
Pairing: Tobi/Deidara
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, così come l'immagine dalla quale ho preso spunto ( trovata su DeviantArt ); Tobi e Deidara appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e l'immagine al/alla suo/a autore/trice. Non ottengo alcun beneficio in denaro dalla scrittura/pubblicazione della seguente fanfiction.
Disegnando un sorriso
Sai una cosa, Tobi?
Mi chiedo a cosa tu stia pensando in questo momento speciale.
Nell'istante in cui tutto attorno a te vede i suoi colori ravvivarsi, in un'esplosione di vita.
E' grazie a me se ti stai perdendo in un'immagine più luminosa del sole che quel giorno brillava alto nel cielo.
Chissà se te ne ricordi ancora, di quel pomeriggio primaverile.
Seduto ad ammirare una scultura appena realizzata, della quale andavo particolarmente orgoglioso, mi sentii chiamare.
< Deidara-senpaiii! >
Quella voce era un tormento.
Quella voce era odiosa.
{ Quella voce, lo ammetto, penso che mi mancherà. }
Ti chiesi che cosa avevi da urlare tanto, e tu fiero mi mostrasti un foglio di carta, con uno scarabocchio al centro.
< Cos'è questa roba? E' orribile! > domandai sprezzante, senza guardarlo troppo bene.
Agitando le braccia, mi spiegasti che quelle due figure stilizzate eravamo noi due, che ci tenevamo per mano.
Ed urlasti entusiasta che anche tu desideravi essere un artista.
Aggrottai un sopracciglio, e ti dissi che sperai d'aver sentito male.
Indicasti colui che mi rappresentava, scuotendo la testa, invitandomi a guardarlo;
quel disegno era caratterizzato da colori sgargianti, e in particolare mi soffermai su quello che secondo te era il mio volto.
E dunque mi domando: sei sicuro d'avermi conosciuto realmente, Tobi?
{ Mi hai mai letto dentro? In quest'anima smarrita alla ricerca di un senso? }
Lui sorrideva, beato, un'espressione in grado di scaldare il cuore a chiunque gli capitasse davanti.
Le sue iridi azzurre esprimevano amore infinito, veramente ti è capitato di scorgere tale sentimento nei miei occhi?
Davvero pensavi che quello schizzo mi somigliasse?
Se è così, ti ringrazio.
Grazie di avermi donato quei colori che non conoscevo.
Grazie d'aver disegnato sul mio volto quel sorriso, che nemmeno ora ho il coraggio di rivolgerti.
Neanche adesso che il mondo intorno a noi si accende, per poi sprofondare di nuovo, inevitabilmente, nell'oscurità, portandomi via con sé.
Per l'eternità.
Mi cancello.
Esplodo.
{ Disegnami ancora una volta, dentro di te. }
Non volermene, non essere triste per me;
morire esprimendo la mia arte, questo è sempre stato il mio più grande desiderio, e tu lo sai bene.
Non alzare gli occhi al cielo chiedendo un perché.
E' finita.
Solo questo conta.
Non ti mostrerò più quella maschera d'indifferenza.
Non ne sei felice?
Adesso, sei libero d'immaginarmi come vuoi tu.
Di disegnare un sorriso su queste mie labbra morenti.
Perché la tua arte, Tobi, farà sì che io continui a vivere...
nel tuo cuore.
Abbagliante, luminoso. Vivo.
Come tu mi desideri.
“ Tobi... scusami... ”
Sono dedicate a te le mie ultime parole.
Tutti per te i miei ultimi pensieri.
Fanne tesoro.
Mi dispiace, sul serio.
Ma così, almeno, ho potuto mostrare a tutti il mio ultimo capolavoro.
Ora, dipingi questa scena coi colori dell'arcobaleno, e donami ancora quell'espressione.
Fallo per me, per l'artista caduto.
Poi alza lo sguardo.
Riesci a vedermi?
Adesso posso finalmente permettermi di assomigliare a lui;
senza che nessuno mi venga a dire che è sbagliato,
anche solo per pochi secondi,
sorridere alla vita.
~ The End ~