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Autore: TheFieryAssassin    11/09/2014    1 recensioni
Salve a tutti semidei e semidee e anche discendeti di qualsiasi Dio o Dea,mi chiamo Marika Kenway,sono un'anormale sedicenne figlia di Atena con un passato oscuro alle spalle...ma bando alle ciance,sono qui per raccontarvi la mia storia tra i due campi ed č meglio iniziare subito.
Era un normalissimo sabato al campo mezzosangue,io stavo svolgendo alcune attivitį al campo come ad esempio:tiro all'arco,scalata mortale,equitazione sulle nuvole e combattimento con i bestioni (sono alta solo 160 cm e sono gracile,proprio una da mettere contro Clarisse La Rue). Dopo una doccia fredda,per rinfrescare qualche scottatura qua e lą che mi sono procurata durante la scalata,sono tornata in cabina, mi sono buttata sul letto,quando ho notato che la mia civetta,di nome Jes,era tornata(non siamo in Harry Potter,l'ho solo ammaestrata) con una lettera,mi sono alzata e ho dato a Jes un topolino da mettere "sotto i denti" e lei mi ha lasciato prendere la lettera.Ho visto chi era il mittente,era di mio padre,l'ho letta e diceva che sarebbe passato domani mattina per venirmi a prendere per poi trasferirci nella nostra nuova
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atena, Nuova generazione di Semidei, Octavian
Note: OOC, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Finalmente siamo arrivati nel Missouri,ma ci mancavano ancora parecchi chilometri per arrivare ad Helena.
Ottaviano era sveglio da un bel po',mentre le altre due dormivano,anche io volevo dormire un po'...non dormo da quando ho investito Bea,sarei potuta svenire da un momento all'altro,ma poi mi sono ricordata degli ululati e ho continuato a guidare fregandomene del sonno,invece ad Otto questa cosa non andava per niente bene -Dovresti dormire un po',guidi da ventisei ore di fila e non hai chiuso un po' gli occhi o ti sei mai staccata da quel volante...stai guidando da suicida e anche ma omicida- l'ho guardato dallo specchietto centrale e ho detto - non possiamo fermarci neanche un secondo,ci stanno seguendo- e poi mi sono messa a guardare dagli specchietti laterali con degli sguardi nervosi, forse Ottaviano era preoccupato a vedermi in questo modo -Sei solo stressa,accosta,nessuno ci sta seguendo.-.
Aveva ragione,mi stavo facendo prendere dal panico e dall'ansia per niente,cosģ ho accostato e ci siamo scambiati di posto e siamo partiti di nuovo.
Una parte di me voleva dare ragione ad Ottaviano e dirgli che mi stavo stressando per niente,ma l'altra parte sapeva che c'era qualcosa di strano,durante il nostro viaggio non abbiamo incontrato nessun mostro che ci abbia mai sbarrato la strada...era troppo calmo e tranquillo per i miei gusti....tutta questa storia puzza di marcio,lui stava tornando a prendermi ed era proprio dietro di me.
Lui mi ha guardata con uno sguardo di rassicurazione e poi ha detto che ci avrebbe pensato lui alla guida e che potevo stare tranquilla e dormire per un po',mi sono fidata di lui e mi sono addormentata.
Di solito non facevo gli incubi e se li facevo non erano poi cosģ brutti,ma questo li batteva tutti.
Ero in una foresta e scappavo da qualcosa,all'improvviso sono inciampata e dei lupi mi hanno circondata,ho preso il pugnale,poi č comparso Licaone con un sorriso malvagio -Non aver paura del tuo branco,piccolina- si avvicinava a me e io indietreggiavo  -per quanto altro tempo vuoi scappare da me? Tu scappi,io troveró il modo di trovarti...tu sei destinata ad ucciderli tutti,tu sei destinata ad essere me- sogghigna e continua - so del tuo incontro con Demetra,smettila di essere una loro pedina e unisciti a me e avrai tutto quello che vuoi-.
Dei lupi mi bloccano e mi alzano da terra,ho guardato Licaone in faccia -io decido da quale parte stare...tu non sei nessuno per dirmi chi sono o cosa saró- mi accarezza la guancia e io gli mordo la mano,lui urla e la tira a se - Peccato che ci rimetteranno i tuoi amici- un lupo getta il cadavere si Stacy ai miei piedi.
Mi sveglio di soprassalto e mi guardo intorno,non ero pił nell'auto,non c'erano pił Ottaviano,Viola e Bea, mi ritrovavo da sola in una stanza con le braccia incatenate al pavimento e l'unica luce veniva da un buco sul soffitto.Mi sono detta "Fa che sia un sogno,FA CHE SIA UN SOGNO",ma non stavo sognando,era la pura realtą,cosģ ho iniziato a tirare le braccia e ad urlare -OTTAVIANO! VIOLA! BEA! QUALCUNO MI AIUTI!-.
Perchč ero qui? Dove sono finiti i miei amici? Stacy č morta davvero? 
Non potevo neanche alzarmi del tutto,cosģ sono rimasta seduta finchč qualcuno non fosse venuto da me.
Ho continuato a tirare le catene per richiamare l'attenzione di qualche mio amico o nemico.
Erano passate ore ormai,la fame iniziava a farsi sentire e avrei potuto mangiare anche un mio amico...quel bastardo mi sta testando,ma non ha ancora capito chi ha davanti.
Mancavano solo un paio di giorni alla vendetta di Atena e non avevamo ancora la spada,il campo giove sarebbe stato distrutto e molti ragazzi ed innocenti sarebbero morti...ormai ho perso le speranze,sarei morta anche io ma in un posto diverso.
   
 
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