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Autore: Malec Lovers_    11/09/2014    7 recensioni
E se Alec avesse perso la memoria in battaglia?
E se tutti i suoi ricordi di Magnus fossero ormai perduti?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Izzy Lightwood, Magnus Bane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La voce possente di Magnus fece vibrare le pareti della camera.
Il ragazzo a lui di fronte non rispose, ma si limitò a rimanere immobile con gli occhi spalancati. A quanto pare, quella dello stregone era una visita inaspettata.
«Cosa hai fatto ad Alec?» chiese. La rabbia era aumentata, traspariva dalla sua voce, ma si sforzò di restare calmo perché finché non avesse avuto delle risposte non avrebbe potuto strangolare Kyle.
Magnus gli si avvicinò lentamente, e, rispetto a lui, Kyle sembrava un bambino impaurito.
«Non ti preoccupare stregone, sta solo…dormendo» rispose, con in viso quel fastidioso sorriso sicuro. «Però devo dire che il ragazzo bacia bene. Almeno con me, quando tu non c’eri, è stato davvero bravo. Devo essere stato il suo primo bacio, cioè, da quando il demone l’ha attaccato» aggiunse in tono beffardo.
«Tu menti. Che ne sai di Alec? Sei stato tu?» Magnus era tentato nel saltargli addosso e riempirlo di pugni, decisamente nessuna magia sarebbe stata più soddisfacente.
«Io? E a che scopo? Non attacco poveri cacciatori indifesi.»
La tensione tra i due era alta e palpabile. Sarebbe bastata una piccola scintilla per far esplodere tutto.

Nel frattempo, nel salone, Remus cercava in tutti i modi possibili di risvegliare Alec, ma ogni tentativo pareva vano.
Si sollevò dalla sua posizione china sul ragazzo, sconsolato. Adesso capiva come mai il suo amico ne fosse tanto innamorato, il suo viso, anche se dormiente era davvero bello, e il suo corpo era snello e muscoloso. Una volta distolto gli occhi dal cacciatore si avviò verso il lavello e riempì un secchio con acqua gelida.
Faticando e facendo traboccare l’acqua un po’ sui suoi vestiti un po’ sul pavimento della casa, si avvicinò di nuovo al corpo addormentato e, lentamente, contraendo quei pochi muscoli che aveva, riuscì a sollevare il secchio al di sopra della sua testa. Con in viso un’espressione quasi liberatoria lo rovesciò sopra al corpo sdraiato sul divano. L’acqua bagnò completamente il Cacciatore, che al primo impatto con l’acqua gelida spalancò gli occhi respirando a fatica. Remus rimase incantato dai suoi occhi azzurrissimi, i capelli, ormai bagnati, come tutto il suo corpo del resto, erano ancora più neri e ricadevano sulla fronte bianca.

«Per l’Angelo! Che diamine ti prende?» fece Alec, rivolgendosi a un uomo per lui sconosciuto «Come sono finito qui? Ero giù a parlare con… Kyle. Dov’è Kyle?».
Il Cacciatore era chiaramente confuso. Un attimo prima aveva incrociato Gwen, l’attimo dopo si trovava sul divano di Magnus, completamente zuppo e congelato, con di fronte uno strano tipo, apparentemente con problemi di salute e una tintura sbagliata. In effetti il colore dei suoi capelli era troppo sgargiante e decisamente atipico, ed in questi ultimi giorni si era abituato a vivere con Magnus, che delle atipicità era il re.
«Kyle, o come si chiama, è di là con Magnus» replicò l’uomo.
Alec si alzò dal divano e si diresse verso la porta semichiusa della camera, ma prima che potesse arrivarci sentì tirarsi il braccio.
«Se fossi in te non mi fiderei troppo di quello lì» fece Remus indicando con un cenno della testa la persona oltre la porta. Alec era decisamente confuso.
«Cosa intendi?» chiese il Cacciatore con ancora il braccio tra le dita pallide dello stregone, il quale non allentando la presa lo trascinò più vicino alla porta, senza farlo entrare, in modo che potesse ascoltare la conversazione tra Magnus e Kyle.

«Non te lo ripeterò una seconda volta. Cosa sei venuto a fare qui? Se non sei stato tu a fargli questo, cosa vuoi demone?»
Alec non aveva mai visto Magnus in quel modo, la sua voce era molto più pesante e molto affascinante. Sembrava notarlo solo allora, ma lo stregone era davvero bello. Mostrando il suo lato violento e furioso stava mostrando anche una bellezza nascosta, i suoi occhi erano passati da verdi ad un giallo brillante e quelle rughe createsi sulla fronte gli davano un aspetto ancora più maturo, i muscoli sulle braccia erano ormai pompati.
Che cosa poteva mai essere successo tra quei due per rendere Magnus così?
«Demone? Credi che io sia un demone?» chiese Kyle per poi scoppiare in una sonora risata. «Oh no no, non sono un demone, tu hai qualcosa che mi appartiene. La mia Regina lo reclama» la sua voce divenne più gracchiante, il suo sguardo mutò, non sembrava più quel dolce ragazzino picchiato dai bulli, nei suoi occhi c’era sete di potere e fu questione di secondi prima che si scaraventasse addosso allo stregone, ma non fece in tempo che dalle mani di Magnus uscirono tante fiamme celesti che lo raggiunsero e lo fecero andare a sbattere con forza contro la parete.
«Demone incantatore, demone incantatore, no, non lo è, ma cosa potrà mai essere, e cosa è che vuole?» si chiese Magnus, chiaramente preso dal panico
«Che razza di mostro sei?» domandò serrando i pugni.
Il ragazzo alzandosi da terra, si aggiustò i vestiti e con il capo chino rispose con voce sadica «Mostro? E’ così che mi definisci? Ma come, pensavo che avessi una mentalità più aperta.» sembrava volesse prendersi gioco di lui, poi alzò il viso di scatto e spalancò gli occhi che sembravano ardere come due fuochi vivi. «Fai le domande sbagliate. Ritenta, sarai più fortunato».
«Come si permetteva quello stupido insolente prendersi gioco di lui? Cosa era che cercava? Era qualcosa appartenente alla sua Regina. Ma lei chi era? Chi poteva essere? Non era un demone e questo era certo, quale altra creatura avrebbe potuto far cadere Alec in quella sorta di trance e attirarlo in quel modo?» erano queste le domande che vorticavano nella testa di Magnus.
Nel frattempo Kyle se ne stava lì di fronte a riacquistare il fiato dopo lo schianto, e Alec e Remus erano ancora dietro la porta. Nessuno sembrava accorgersi della loro presenza.
Il Cacciatore non capiva chi era in realtà quel ragazzo che gli era parso tanto dolce e gentile. Quello non sembrava minimamente la persona che poco prima l’aveva baciato, le cui labbra erano sembrate così fredde e acide al tocco, a anche tanto coinvolgenti. Alec si sentì avvampare, come aveva potuto cadere nella sua trappola? Si sentiva tanto stupido, e ora a causa della sua ingenuità Magnus era lì a combattere e tener testa a solo l’Angelo sa che cosa. Sentì una stretta allo stomaco, come aveva potuto fargli questo? Soprattutto a Magnus che si era impegnato tanto per farlo sentire a suo agio, a non fargli mancare niente, che lo aveva fatto ridere e trattato sempre con estrema dolcezza e disponibilità. Avrebbe voluto spalancare quella porta e combattere con lui quell’essere, ma Remus, forse avendo capito le sue intenzioni, gli posò una mano sulla spalla trattenendolo al suo posto.
I due si scambiarono uno sguardo, quello del cacciatore sembrava supplicante, invece quello dello stregone era fermo e deciso; con gli occhi sembrava avergli riferito che l’amico ce l’avrebbe fatta, che non gli sarebbe successo nulla, che il suo potere era di certo maggiore di quello del ragazzo. Rimasero così immobili sulla soglia mentre Magnus e Kyle, dall’altra parte della porta, si scambiavano occhiate assassine.

«Cosa è che vuoi?» ormai si era stancato di ripetere quelle domande a cui il ragazzo rispondeva sempre in modo molto vago
«Te l’ho detto, stregone. Hai una cosa che appartiene al mio popolo, e la mia Regina lo pretende» la voce del ragazzo era soffocata. Kyle scattò in avanti contro il braccio dello stregone, che con un movimento rapido si scansò facendo schiantare il ragazzo sul muro, ma allungando una mano riuscì a graffiare Magnus sul viso, proprio sotto l’occhio destro. Dal graffio iniziò a sgorgare lentamente del sangue, il cui colore acceso ricordava i capelli dello stregone che teneva fermo Alec.
Il Cacciatore si divincolò dalla presa e spalancò con forza la porta. Remus cercò di recuperargli il braccio, ma era troppo tardi; ormai Alec era entrato nel loro raggio visivo ed aveva attirato la loro attenzione.
«Basta!» esclamò.
Entrambi lo guardarono con estremo stupore. Come mai era lì? E perché Remus non l’aveva fermato? Kyle temeva che la sua copertura fosse saltata, e anche se aveva quasi raggiunto il suo obiettivo, non voleva che Alec lo vedesse così. Non gliene sarebbe dovuto importare, ma quando lo vide gli venne una stretta al cuore; era completamente fradicio e la maglietta grigia ormai scuritasi aderiva perfettamente alle curve degli addominali, e quando lo guardò si senti le guance avvampare.
«Non toccare il mio ragazzo!» continuò Alec.
Ma a chi si riferiva? Erano quasi sicuri che considerava Magnus il suo ragazzo, ma, lo sguardo accusatorio era rivolto a lui. Il Cacciatore si avvicinò al ragazzo a terra che nel frattempo perdeva sangue dal labbro inferiore, nel punto in cui era andato a sbattere contro il muro, gli prese una mano e lo aiutò a sollevare. Nel suo viso sembrava essere tornata quella dolcezza del giorno in cui si conobbero.
«Cosa è successo?» chiese rivolgendosi ai due.
Il primo a rispondere fu Kyle. «Mi ha gettato all’aria, gli sono uscite delle cose dalle mani» Il ragazzo continuò a recitare la parte del mondano, nella sua voce sembrava esserci paura, e si strinse al corpo umido di Alec.
Magnus sembrava sbalordito e sgranò gli occhi.
«Mente! Mente spudoratamente. Ti trasformerò in un topo, lurido essere.»
Si vedeva lontano un miglio che lo stregone avrebbe voluto strangolarlo. Come osava mettere il suo Alec contro di lui? Non sarebbe vissuto abbastanza per condividere un’esistenza in sua compagnia.
«Non voglio più vederti!» gridò il Cacciatore rivolgendosi a Magnus. «Preparo la mia roba e me ne torno all’istituto!» aggiunse con uno sguardo truce.
Gli occhi del nascosto si fecero subito lucidi, e non appena i due ragazzi uscirono dalla stanza iniziarono a scorrergli lungo le guance calde lacrime che gli inondarono subito il viso. Crollò sulle ginocchia e mantenendosi con le mani a terra rimase con il viso chinato continuando a bagnare la moquette color mogano. Subito entrò l’amico che gli mise una mano sulla spalla, e sibilò piano un mi dispiace.
Alec intanto si avviò verso la porta con Kyle e con modi gentili, dolci e persuasive parole, gli consigliò di tornare a casa e presero appuntamento per il giorno dopo nel posto in cui si erano conosciuti. Una volta chiuso la porta alle spalle del ragazzo, lo sguardo del Cacciatore cambiò radicalmente e Alec fece marcia indietro, tornando verso la porta della camera in cui erano rimasti Magnus e Remus. Si fermò giusto in tempo per origliare ciò che si stavano dicendo.
«Io lo amo» fece lo voce di miele dello stregone con gli occhi da gatto, singhiozzando, il volto  ancora rivolto verso il pavimento. «Lo amo più di ogni cosa, ma ho combinato un casino ed adesso non vuole più vedermi» aggiunse stringendo i pugni e cercando di ricacciare all’indietro le lacrime, che però continuavano a sgorgare rapide dai suoi occhi brillanti. «Lo rivoglio!» alzò di scatto lo sguardo e lo diresse verso l’amico «Sai cosa significa guardarlo ogni giorno, ogni notte e desiderarlo più di qualunque altra cosa al mondo? Guardarlo mentre vive i suoi giorni senza ricordarsi di me, di noi? Ho provato ad essere forte, mi sono chiuso ore qui a cercare un qualcosa che gli facesse tornare la memoria, ma non sono riuscito a trovare niente, non so cosa lui provi per me, ma se aveva iniziato a sentire qualcosa adesso è nulla, sta con quel demone!» aggiunse per poi concludere il suo discorso con un sonoro singhiozzo.
«Non penso sia un demone».
Gli sguardi dei due stregoni si alzarono e si rivolsero al proprietario della voce.
Alec stava camminando in direzione di Magnus. Gli si fermò dinanzi e gli tese una mano per alzarsi; lo stregone la accettò. Quando finalmente fu in piedi si sentì tirato verso il corpo di Alec, che specchiò i propri occhi azzurri nei suoi verde oro. Il suo sguardo saettò verso le labbra di Magnus, che sembrava voler dire qualcosa. Ma Alec non gliene diede il tempo. Si sollevò lievemente sulle punte e posò con dolcezza e passione le sue labbra su quelle di Magnus.
 
 
Note delle autrici:
Lucrezia: Non avete idea di quanto sia contenta! All’inizio sembrava che Alec scegliesse Kyle, ma poi bacia il suo Magnus*^*
Il capitolo è abbastanza lungo e speriamo vi sia piaciuto^^, anche perché aggiorneremo più lentamente, ora che è cominciata la scuola.
Grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono <3
Ilenia: Bene bene, questo era il decimo capitolo, sono spiacente di aver deluso le vostre aspettative, ma Kyle non è un demone. In tema con questo periodo anche Alec ha fatto la Ice Bucket Challenge, ed ha nominato Magnus, il quale ha rifiutato. D'altronde si sa i gatti odiano l'acqua e poi si sarebbero rovinati i glitter, quindi gli è toccato fare una donazione. Tornando a noi spero che il capitolo vi sia piaciuto e soprattutto la parte del bacio. Continuate a seguirci e recensire. Un buon inizio scuola a tutti.

 
   
 
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