Grazie per la recensione Tanny^^
Bello il capitolo eh?xD
Spero ti
piaccia anche questo!
Kiss.
Lety*Pretty_Odd
Dopo l’imbarazzante pomeriggio appena trascorso, i due tornarono alle
rispettive case.
Enrico, nonostante tutto era felice..l’unica cosa che lo spaventava era
la paura che quel gesto avesse potuto cambiare l’andamento delle cose con
“l’amica”.
Dafnèe, anche lei felice, era soprattutto
spaventata..confusa!
Beneee! Cioè è successo veramente? Com’è
accaduto??ODDIO ODDIO ODDIO..ci siamo baciati veramente! No, non ci
credo..aspetta..ma cosa significa?
Ora come devo comportarmi?Cosa devo
fare?
Ho un fiume di domande pronte a
turbarmi..
Enrico..il ragazzo italiano appena
arrivato.
Enrico..il classico moralista che si fa
tanti problemi.
Enrico..il mio amico con gli occhi
verdi.
Enrico..certo che però è
carino..
Non mi sto innamorando vero? No no no no..
<< Daf, tesoro! Sai chi è tornato a
Parigi?>> mi chiese mamma.
<< Chi,
mamma?>>
<< Indovina dai! Ti farà molto
piacere quando lo scoprirai!!>>
<< Mamma dai! Chi?>> chiesi
infastidita dai suoi modi bambineschi.
<< Va bene, va bene..pronta? Matèu e
la sua famiglia!>>
Oddio.
Matèu. Matèu.
Matèu.
Non doveva sparire? Me lo aveva
promesso..che cavolo.
<< Tesoro, non sei
contenta?>>
<< Mamma,scusa, ho bisogno del
telefono, vado in camera mia.>> e la lasciai così, senza parole,
nell’atrio di casa.
Salii di corsa le scale che portavano alla
mia stanza, all’ultimo piano della casa, isolata un po’ da tutte le altre
stanze.
Presi di colpo il telefono. Avevo bisogno
di parlare con lei..
Lei che sapeva tutto di me, vita, morte e
miracoli.
Nate e cresciute insieme..da sempre.
Era un po’ che non la sentivo, meglio
telefonarle..proprio ora che ho bisogno di lei.
Da quando si era trasferita, a settembre,
non facevo che sentire la sua mancanza..certo, forse la vita a Lione poteva
essere un po’ più facile..ma l’una senza l’altra non sapevamo stare. Si..Mi
mancava tanto.
<< Pronto?>> rispose una voce,
come sempre, molto familiare.
<< Ciao Zia! Sono Dafnèe, come stai? C’è quella scema di tua figlia
in casa?>> chiesi con il mio solito tono scherzoso quando parlavo con Zia
Rosì.
<< Certo! Te la passo subito! Vienici
a trovare spesso ok?>>
<< Ehy Daf! Beato chi ti sente
eh!>> e rideva. Lei..lei si, che era la migliore.
La migliore di tutte le migliori amiche.
Non dovevamo telefonarci o vederci ogni santo giorno; ci bastava anche una
telefonata a settimana per sostenerci, aiutarci e divertirci..certo che noi
eravamo proprio una bella coppia.
<< Laetitia, ho bisogno di
te.>>
<< Certo, tesoro. Dimmi.>>
Lei..pronta ad ascoltarmi..sempre e comunque.
<< Ti dico solo un nome,
Matèu.>> dissi velocemente.
<< Oh, allora è una cosa seria. Mi sa
che è meglio vederci! Senti io ho alcuni giorni di vacanza a scuola, che dici se
vengo per una settimana da te?>>
<< Sisi, perfetto. Tanto sei sempre
la benvenuta.>>
<< Daf, per te questo e altro. Dai ci
vediamo stasera..vado a prendere il treno,
ok?>>
<< Grazie, a
dopo.>>
<< Ciao..e stai tranquilla.>> e
riattaccò.
Corsi frettolosamente da mamma per
avvisarla dell’arrivo di Laetitia. A mamma faceva sempre piacere che venisse a
trovarci..in fondo anche lei le voleva tanto bene.
<< Mamma, prendo le lenzuola pulite e
le metto sul letto sopra il mio..ok?>>
<< Va bene, vuoi
aiuto?>>
<< No, mà.>> e scappai di
sopra.
Aspettavo con ansia quella sera..e infine
le 21.00 arrivarono.
Sentii bussare alla porta e scesi in un
batter d’occhio.
Eccola.
Ci abbracciammo con forza, finalmente dopo
due mesi eravamo di nuovo insieme, come una volta.
<< Daf!! Che bello
rivederti!>>
<< Lae, mi sei mancata!>>
gridai con enfasi.
Anche mamma e Juliette, la accolsero con
gioia.
Dopo aver lasciato la valigia in camera,
decidemmo di andare a cenare al Burger King, così avremmo avuto un po’ di
privacy.
Durante il tragitto parlammo un
po’..
<< Bhè, allora,
raccontami..>>
<< Lae, è tornato. Mi aveva promesso
che non ci saremmo mai più visti..e invece, senza neanche avvertirmi è tornato.
Solo per procurarmi altro dolore.>> dissi quasi con le lacrime agli
occhi.
<< Ma dai no..magari tua mamma si
sarà sbagliata! O forse, anche se è tornato..bèh, non lo so, avrà avuto i suoi
motivi, Daf. Qual è il problema? Lo volevi vedere a tutti i costi, no? È stato
il tuo amore più grande..>>
Feci una piccola
smorfia.
<< ENRICO. QUESTO è IL
PROBLEMA.>>
<< Enrico? Chi
è?>>
<< Un mio nuovo compagno di classe,
si è trasferito qui da un po’..è italiano>>
<< E che c’entra ora con tutta questa
storia?>> mi chiese incuriosita.
<< Oggi ci siamo
baciati.>>
<< Oh, merda!>> Esclamò con
forza.
Arrivate a destinazione, dopo aver
ordinato, e dopo esserci sedute le raccontai l’accaduto nei minimi
dettagli.
Laetitia era sorpresa e incuriosita..Non
sapeva che dirmi, perché comunque il legame che avevo con Enrico era molto
diverso dal legame con Matèu..
..Matèu, come già Laetitia aveva detto, è
stato il mio primo amore. Eravamo in classe separate, ma ci innamorammo l’una
dell’altro così..senza molte spiegazioni, con uno sguardo imbarazzo, con un
sorriso in più.
Stettimo insieme per sei mesi..davvero i
più belli della mia vita, fino ad ora.
Eravamo veramente persi l’uno
dell’altro..ci amavamo, davvero tanto.
Solo che un giorno, decise di partire con
la famiglia e di trasferirsi in Belgio..volevano cambiare aria, e Parigi non
faceva più per loro. Erano sempre “prede” di furti ecc, siccome erano molto
ricchi e la loro casa somigliava molto alla reggia di Versailles.
In Belgio si trovavano bene, mi diceva
sempre la mamma, che continuava a sentirsi con i suoi
genitori.
Comunque, prima di partire ci dovemmo
lasciare..non sopportavamo una relazione a distanza, e poi qualcosa fra di noi
era cambiato.
La sera prima della partenza, passammo
tutto il giorno insieme, però finimmo per litigare, di
brutto.
<< TI ODIO! Vattene, e non tornare
più. Non voglio più vederti!!>> gli gridai.
<< Va bene. Me ne andrò. Ti prometto
però, che non tornerò mai più. Scusa per tutto il dolore che ti ho procurato, ma
sappi che ti ho amata..davvero, come non ho mai amato nessuno. Solo che la
nostra relazione così non può continuare, non ci sopportiamo più neanche
vendendoci, figurati quando saremo a km di distanza. Dafnèe,
addio.>>
Detto questo mi baciò la fronte e se ne
andò.
Io rimasi silenziosa per tanto tempo, quasi
un anno ..non avevo voglia di far niente, ero come
morta.
Sono rinata solo quando..è arrivato
Enrico.
Fu come la mia ancora di salvataggio, come
l’arcobaleno dopo una tempesta di grandine.
Mi salvò da questo buio immenso, e mi riportò alla vita