Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Nelithen    29/09/2008    3 recensioni
Sette, il numero magico per eccellenza, l'età a cui la magia, di solito, si mostra per la prima volta.
Per un nato-Babbano, l'età a cui si insinua il dubbio, a cui si scopre, per la prima volta, di essere diversi.
Per Lily Evans, è l'inattesa risposta a una domanda sussurrarta nel vento. E a spalancarle involontariamente una porta su un alro mondo sarà...
Piccola one-shot per descrivere il primo incontro di Lily con la magia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: Questo racconto non ha alcun fine di lucro, ma è solo un passatempo con cui impiegare ore altrimenti destinate alla noia mortale. I personaggi appartengono a J. K. Rowling e non so a chi altro, comunque non a me, purtroppo.


MAGICO



Lily si annoiava. Era sempre così quando i suoi la trascinavano dagli zii: Petunia, dall'alto dei suoi nove anni, si divertiva un sacco a fare la ragazzina matura che discuteva con gli adulti e i cugini grandi, e la lasciava da sola a chiedersi perché sua sorella diventasse a volte così stupida.

Per fortuna quel pomeriggio la zia aveva deciso di portarli tutti a fare una passeggiata attorno al paese, e aveva dato a Lily una corda per saltare. Forse stavolta non sarebbe stato poi così noioso, pensò lei, Petunia avrebbe potuto dispiegare in pace la sua vasta cultura di momentanea oca e lei si sarebbe divertita comunque.

Adesso però avrebbe davvero voluto tornare a casa. Era sudata, stanca e aveva sete, ma sapeva che anche se l'avesse detto la mamma le avrebbe risposto di non fare i capricci. Anche sua mamma diventava stupida a volte...

Iniziò a camminare più veloce, nella speranza che anche gli altri si sarebbero dati una mossa, ma quelli erano rimasti trenta metri più indietro, a contemplare la bellezza di un orrido nanetto nel giardino di una casa più in là.

Lily sbuffò e si appoggiò a un cancello. Sembrava lo facessero apposta, pensò con le lacrime agli occhi, perché, perché non si muovevano, perché doveva sempre aspettarli? Rimase lì, appoggiata al cancello, mentre la rabbia le sbolliva pian piano e iniziava a osservare, con crescente curiosità, il giardino della villetta davanti a lei.

Non era un giardino normale, come il suo o quello degli zii. Era in penombra, circondato da siepi di more che si arrampicavano lungo la ringhiera, l'erba del prato era verde e soffice, e perfino la casa, su due piani, era tutta ricoperta d'edera, e sembrava quasi un essere vivente, addormentato nella silenziosa quiete del giardino. Alla sua destra c'era uno stagno con dei pesci rossi e alcune coloratissime ninfee, e tra le foglie degli alberi altissimi filtravano limpidi i raggi del sole.

"Mamma, Tuney, venite...venite a vedere qua!" urlò Lily. Niente da fare, i suoi erano ancora lì col nanetto.

Improvvisamente si rese conto che qualcuno si muoveva nella terrazza al piano di sopra. Era un ragazzino all'incirca della sua età, con dei folti e disordinati capelli neri e uno strano mantello argentato buttato su un braccio. Stava tirando fuori qualcosa da un armadietto, qualcosa che assomigliava...a una scopa? Una scopa lunga e affusolata, con tutte le setole perfettamente a posto. E come faceva a pulirci il pavimento, con quella?

Il ragazzino la stava guardando. Vergognandosi un po', Lily si voltò verso i suoi che finalmente si stavano avvicinando: "Mamma, Tuney, guardate questo giardino! Ha qualcosa di..."

Si interruppe. Il ragazzino sulla terrazza era sparito, e le foglie degli alberi avevano iniziato a muoversi, come scosse da un vento che lei non poteva percepire.

"...magico!"

"Oh accidenti!" esclamò suo zio di colpo, battendosi la mano sulla fronte. "Mi sono dimenticato di prenotare il ristorante per stasera!" Gettò un'occhiata all'orologio: "Se ci muoviamo possiamo passare adesso..."

Mentre i suoi si allontanavano, Lily rimase a fissare il giardino, intrigata. Come aveva fatto quel misterioso ragazzino a sparire così velocemente?

"Lily, andiamo! Dai, vieni!" Con uno sforzo si staccò dal cancello e iniziò a trotterellare per raggiungerli. Aveva sognato tutto? O era reale, quell'atmosfera che aveva avvertito, fatta di mistero e di...di magia?

Alzò gli occhi al cielo, quasi per chiedere una risposta alle nuvole che correvano lassù. Per un attimo soffiò il vento, e si stagliarono, nitidi contro il cielo chiaro, un ciuffo di capelli neri e la punta di un manico di scopa.


Dentro la casa coperta d'edera, nel frattempo, una donna scendeva furente le scale: "George, James ha preso un'altra volta il tuo mantello e il tuo manico di scopa! Abitiamo in mezzo ai Babbani!! È ovvio che prima o poi qualcuno lo scopre!" Martha Potter sospirò. "Io lo uccido, nostro figlio..."

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Nelithen