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Autore: Selene6    12/09/2014    11 recensioni
Un regno che sta venendo consumato da un nemico quasi imbattibile: il gelo.
Un Gran Consiglio che finge di non sapere quanto la situazione sia grave.
Una ragazza sola che si oppone a questo destino.
Ma la magia ha un prezzo e può essere la salvatrice o la distruttrice del mondo.
Dal testo:
“Cercare la magia è nobile quanto pericoloso. Essa non è controllabile, ma solo incanalabile. Può decidere di salvare la vita o di distruggerla e questo dipende soltanto dal cuore di colui o colei che decideranno di attivarla..."
Genere: Avventura, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi comparve davanti la Roccia Madre.
Una nebbiolina leggera aleggiava tutt'intorno all'isola, come se la luce del sole fosse appena riuscita ad allontanare le nuvole basse, rendendo ogni particolare di quel luogo splendente.
Ero sul bordo di una scogliera, da entrambi i lati la roccia proseguiva formando due bracci che arrivavano a soli pochi passi dall'isola. L'acqua che scorreva nell'insenatura di fronte a me era quasi di color rosso. Sicuramente dello zolfo si trovava nella parte bassa della roccia. Tutt'intorno invece l'acqua era limpida.
Quel luogo sarebbe stato magnifico ai miei occhi se non avessi saputo a quale prezzo mi era stato concesso di osservarlo.
Cleo ce l'aveva fatta, aveva distrutto il dispositivo che alimentava la barriera magica intorno all'isola davanti a me. La barriera non solo la nascondeva totalmente, ma impediva a chiunque di avvicinarvisi.
Potevamo svolgere la nostra missione.
Una lacrima sfuggì dal mio controllo, ma con un gesto rapido la tolsi dal viso. Non volevo mostrarmi debole, anche se ormai ero sola.
Quella parola mi colpì nel profondo. Sapevamo entrambe a cosa stavamo andando incontro. La nostra era una strada senza ritorno e questo lo sapevamo fin dall'inizio.
Eppure ci sarei dovuta essere io al posto suo.
Cloe era morta.
L'unico modo per distruggere il dispositivo era utilizzare un potere enorme, la magia di un Incantatore. Quel potere era scomparso da secoli, ne rimanevano solo pochi frammenti nel mondo. Cleo ne possedeva uno, forse il più grande rimasto nel regno. Per questo era l'unica a poter compiere quella missione, ma non sarebbe bastato il potere del frammento, per questo la mia compagna aveva dovuto attingere a tutta la sua energia vitale.
Era un tentativo disperato, lo sapevamo perfettamente, ma era l'unica possibilità per far sì che la magia tornasse nel mondo.
E la magia era l'unico mezzo grazie al quale Ancros sarebbe tornata la terra fertile e florida di un tempo, ma il Gran Consiglio era contrario.
Possedevano l'ultimo Scettro esistente. Il suo potere era un infinitesimo rispetto a quello originale, sarebbe riuscito a mantenere lontano il ghiaccio dalla Capitale ancora al massimo un anno, ma il resto del regno stava già morendo congelato.
Provai ad attorcigliare i miei capelli castani in uno chignon, ma ben presto mi arresi e li lasciai sciolti. Mi arrivavano alla fine della schiena e per riuscire ad arrampicarmi su quelle scogliere dovevo stare molto attenta. Allo stesso modo il mio lungo abito da sera verde senza spalline non era dei migliori per quell'attività. Scappare da un'elegante cerimonia del Consiglio, cogliendo l'unico istante di disattenzione della sicurezza era già stato quasi un miracolo, non potevo pretendere anche del tempo per cambiarmi i vestiti.
Mi tolsi gli eleganti, ma scomodi sandali che avevo ai piedi per cercare di avere almeno un minimo di stabilità sulla roccia. Poi cercai di dirigermi verso l'isola.
Non fu facile, più di una volta rischiai di scivolare, ma non potevo arrendermi, non dopo il sacrificio di mia sorella.
Due lembi del mio vestito si erano sgualciti sul fondo, ma nel complesso mi era andata bene.
Sulla Roccia Madre c'era un'immensa caverna che doveva essere l'ingresso al Santuario. Intorno all'entrata si trovavano decine di simboli che non significavano nulla per me, ma emanavano un alone di mistero e rispetto.
Mi voltai verso il mare. Il cielo era limpido sopra di me, ma pochi chilometri più lontano il bianco regnava sovrano. Scossi la testa e mi diressi all'interno della caverna.
Ci vollero circa dieci minuti, il sentiero continuava a scendere, come un grande scivolo a chiocciola, intervallato da alcuni gradini.
Il salone che mi si presentò davanti era ampio ed alto, completamente spoglio ad eccezione di una pietra di qualche centimetro quadrato incastonata al centro del pavimento. Con circospezione mi avvicinai a quella che scoprii essere uno zaffiro.
E ora?
Gli ultimi due anni erano stati organizzati nei minimi dettagli, avevamo deciso ogni passo fino a quel momento, ma adesso non avevo idea di cosa fare.
Sentii il mio cuore iniziare a battere sempre più forte, l'ansia, la paura e il nervosismo che sino a quell'istante avevo nascosto in un angolo della mia mente si stava riversando tutta insieme.
Ero completamente paralizzata.
Piansi, senza possibilità di frenare le emozioni che avevano preso controllo di me.
Non so per quanto tempo rimasi in ginocchio, immobile, al centro della stanza, ma ad un certo punto nella mia mente comparve Cloe.
Il suo sacrificio non doveva essere vano. Mi asciugai le lacrime e mi feci forza.
Appoggiai una mano sullo zaffiro, per controllare che non ci fosse qualcosa di nascosto, ma quando lo feci si accese una luce tanto accecante da costringermi a coprirmi gli occhi con le mani.
Cercare la magia è nobile quanto pericoloso. Essa non è controllabile, ma solo incanalabile. Può decidere di salvare la vita o di distruggerla e questo dipende soltanto dal cuore di colui o colei che decideranno di attivarla. Il tuo cuore è confuso, c'è del bene, ma anche del male, dell'odio e della tristezza.
Era una voce di donna, ma al tempo stesso era anche maschile.
Sembrava non provenire da un luogo preciso, ma emanarsi tutto intorno a me ed era antica.
Non sapevo cosa rispondere, né come. Avrei dovuto parlarle oppure semplicemente pensare o...
La preoccupazione non ti abbandona mai, vero? I tuoi sentimenti ti offuscano il cuore e la mente. Io percepisco le tue emozioni, tutto ciò che proviene dal tuo spirito e dalla tua anima. Non sforzarti a parlare, ma decidi presto che scelta fare.
Che scelta avrei dovuto prendere? Io volevo riportare la magia nel mondo, era quello che mi ero prefissata di fare da sempre.
La magia è lo specchio del tuo cuore, ed ora sei sicura di ciò che vuoi fare?
Caddi a terra. Cosa c'era nel mio cuore?
Ero arrabbiata, furiosa con il Consiglio che ci aveva costrette ad intraprendere quella missione. Arrabbiata con coloro che avevano creato la magia e costretto Cloe a sacrificarsi. Triste perchè lei era morta.
Non mentire a te stessa.
La voce aveva ragione.
Ero di certo triste per la morte della mia amica, ma soprattutto ero furiosa con lei. Mi aveva abbandonata.
Le lacrime scendevano copiose senza che potessi fermarle.
Non potevo farcela. Avevo fallito. Il mio cuore non sarebbe mai stato libero da quei sentimenti, era impossibile che fossi stata in grado di compiere quella missione. Ero sbagliata per quel compito, sarei dovuta morire io.
Sbagli. La vita ha un suo corso e noi non possiamo fare nulla per cambiarlo. Tu ora sei qui, non c'è lei. Se sei qui ora un motivo c'è. Cosa ti ha spinto fino a qui? Pensa a questo.
Cosa mi aveva spinto fino a qui?
Il voler salvare il mio paese e la mia famiglia... Certo, ma non era il motivo principale.
Salvare la mia vita... No, ero disposta a morire.
Cloe...
Sì, lei aveva capito che era necessario fare qualcosa. Lei voleva salvare il mondo e riportare la magia.
La vera ragione che mi spingeva avanti era quella. E l'avevo persa.
Lei non sarà mai persa. Lei vivrà sempre nel tuo cuore. La bontà che era in lei è anche in te.
Era vero.
Non sarebbe mai sparita completamente per me, sarebbe per sempre vissuta nei ricordi e nel mio cuore.
Ripensando a lei mi sentii più leggera. Le preoccupazioni svanivano quando pensavo al suo dolce viso e alla sua risata.
Forse era questa la risposta. Lei si era sacrificata per tutti ed io non volevo assolutamente che la sua morte fosse stata vana. Lei era l'unica persona che veramente contasse per me e non avrebbe mai voluto che mi fossi lasciata abbattere. Sorrideva sempre ed io l'ammiravo per questo.
Un debole sorriso mi si dipinse sulle labbra.
Ero pronta a sacrificare la mia vita, ma non ero triste per questo. Ero felice perchè avevo lei nel cuore.
Adesso so che sei pronta.
La luce si fece più intensa ed io ne venni completamente avvolta. Poi mi sentii sollevare da terra.
Non so cosa accadde, ma fui costretta a chiudere gli occhi e quando li riaprii mi ritrovai in aria.
Il cielo notturno mi colse impreparata.
Pensavo fossero passati pochi minuti da quando ero arrivata sulla Roccia Madre, ed invece era già notte fonda, eppure non avevo preoccupazioni, ero serena.
Mi voltai e vidi la luna, luminosa e dolce, sembrava il sorriso di Cloe.
Intorno a me iniziarono a volteggiare delle stelle luminose, non capivo cosa fossero, ma nella mia mente una parola continuava a rimbombare: “Magia”.
Le stelle continuarono a volteggiarmi intorno, come a voler sondare la mia mente, o meglio il mio cuore.
Dopo qualche istante le scie luminose si allontanarono da me e si diressero verso il regno. Il bianco che fino a quel momento aveva circondato il mio orizzonte adesso veniva avvolto dalla luce per poi scomparire lasciando il posto al verde, alla terra e al fango.
Più felice di quanto mai fossi stata prima.
Non mi importava più di me, ormai avevo realizzato la missione, ero pronta a rivedere il sorriso di Cloe.
In un istante venni sollevata mentre intorno a me il mondo iniziava a girare vorticosamente, prima di sparire nell'oscurità.
Un'oscurità che conteneva la felicità, non la tristezza.
Mi sarei ritrovata con Cloe e questo era tutto quello che contava.

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