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Autore: Devil_san    12/09/2014    2 recensioni
Signore e Signori, la Fool&Silly è lieta di presentarvi...
:- Ma quale Fool&Silly, Autrice. Ma presenti la storia come si conviene!
*L'Autrice rotea gli occhi irritata.*
Bene. Come vuoi tu... Silver.
...
Sotto l'argentea luna... segreti vengono svelati e complotti vengono tramati.
Un giovane umano sarà scaraventato dall'invisibile mano del destino nel paese di Halloween.
Il Re delle zucche, invece, si incamminerà verso sentieri tortuosi verso mete sconosciute.
I loro destini si intrecceranno e insieme, forse, troveranno quello che ognuno cerca.
Ma il Re non aveva capito che quello che anelava da un eternità era caduto dal cielo dritto tra le sue braccia.
Genere: Horror, Parodia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atemu, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yuugi Mouto
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo XI




:-Hai fame?
Divertita Festa gli mostrò un cestino di fibre intrecciate che fino a quel momento era nascosto dietro di lei e che conteneva diverse prelibatezze al cioccolato da far venire l'acquolina in bocca.
:-Tu! Tu... tu...
Dire che Yugi era stupito era un eufemismo. Migliaia di emozioni lo travolsero come un fiume in piena: incredulità, stupore, un leggero desiderio di ucciderla, rabbia e una che poteva essere riassunta come 'ma lo fa apposta?'
A questa domanda rispondo io per la vostra curiosità: Sì, lo fa apposta. E si diverte pure.
L'altra con un espressione da finta confusa, ma i suoi occhi mostravano che in realtà era divertita, gli domandò:- Non hai fame? Pensavo di sì.
Su Yugi alla fine prevalse l'esasperazione:-Ma perché?
Ma cosa ho fatto di male nella vita per meritarmi questo!? Di questo passo rischio l'esaurimento nervoso!
L'altra non si scompose e gli rispose:- Esistono tanti perché in questo vasto mondo ma se vieni qui a parlare con me sono sicura di poter rispondere a un paio di quei perché che tormentano quella tua testolina variopinta.
Stanco di tutta questa situazione mosse la testa da una parte all'altra come uno che non sapeva più che pesci pigliare. Infine sospirò e si mosse con passo lento verso di lei pensando che prima l'avrebbe ascoltata e se poi le risposte non gli sarebbero piaciute l'avrebbe uccisa.
Come se fosse facile ucciderla.
Quando fu davanti a lei si sedette con le gambe incrociate. Con uno sguardo preoccupato ma che non riusciva a nascondere il divertimento che si celavano in quegli occhi Festa disse:-Che faccia stanca che hai, cos'è, troppe preoccupazioni? Ma sono sicura di poterti rallegrare un po'. Per scusarmi, diciamo così, ti ho portato una delizia che sono sicura che desideri da quando sei arrivato qui.- il sorriso malizioso gli rimaneva inciso in viso come se niente potesse sfregiarlo.
Da dentro il cesto tirò fuori un pacco di cartone morbido e lo consegnò alla bambola. Quando lo prese in mano lui sentì un tepore sotto le dita e incuriosito sollevò il coperchio. Dentro c'erano celate le gioie alimentari della sua vita da umano: svariati hamburger farciti con i condimenti più svariati, diverse porzioni di varie grandezze di patatine fritte e due grandi bibite gassate.
Stupito alzò lo sguardo verso l'altra che aveva un ghigno malizioso in faccia e che sembrava non aveva intenzione di lasciare il suo volto tanto presto.
:-Li ho presi a Burger World e sono tutti per te.
Entusiasta Yugi prese il primo hamburger e iniziò a demolire con cura sistematica ogni singola vivanda guastandoli come se fossero il suo ultimo pasto in questa vita e accompagnò tra un morso e l'altro un sorso di bibita e qualche patatina.
Intanto il tristo mietitore con deliberata lentezza sgranocchiava dei semplici frollini al cioccolato, sorseggiando ogni tanto un bicchierino di liquore di melograno. 
Passò una mezz'oretta prima che lo vide mettere via gli involucri sporchi e il resto della roba e fu solo allora che riprese la parola:-Bene dopo questo direi che è il momento di rispondere alle tue domande.
A questo ebbe tutta l'attenzione di Yugi che stava già apprendo bocca per domandare quando venne battuto sul tempo dalla frase seguente della mietitrice:- Ma prima di questo mi sembra giusto fare le presentazioni come si deve. Il mio vero nome non te lo dirò perché tanto non lo usa nessuno, senza contare che detiene un immenso potere e quindi è meglio di no, ma il mio nome legale è Triss Khronus ma tutti mi chiamano Silver. Svariati titoli accompagnano il mio nome ma non sono di nessun interesse per te, ti farebbero solo venire mal di testa.- Con un sorriso malizioso continuò:-Festa è un nome che mi sono data sul momento quando ti ho incontrato, mi sembrava molto adatto in quella situazione.
Yugi, stupito da queste rivelazioni, anche se sospettava che Festa non fosse il suo vero nome visto che era piuttosto ridicolo, la guardò di nuovo in una veste diversa:-Quindi ti sei presa gioco di me fin da subito?
Con una faccia da fintamente ferita e una mano sul cuore come se gli avesse dato un dolore esclamò:-Ma quando mai! Il mio compito principale era assicurarmi che tu arrivassi qui sano e salvo come una creatura di Halloween.
La guardò accigliato:-Compito?
:-Beh - sollevò il volto in alto pensierosa:- Partiamo dall'inizio, che dici? Dunque... L'arrivo di essere umani qui nella città di Halloween non è mai capitato, anzi, le barriere magiche che circondano la città lo impediscono quindi per assicurarci che tu potessi arrivare qui tu dovevi diventare un mostro di qualche tipo e così sono stata mandata alla radura in cui ci siamo incontrati e be'... il continuo lo sai.
:-Sì, il resto so com'è andato ma come hai fatto a trasformarmi in un mostro ma più importante come sapevi che io sarei giunto lì? Non l'avevo programmato, anzi, per la verità mi ero perso completamente quella notte.
:-Be' quella era una scommessa per me ma chi mi ha mandato aveva una certezza del 95% che tu ti saresti perso e quindi avresti trovato la radura, un 93% che tu ti saresti interessato alle porte e quindi fidato di me e un 80% che tu avresti accettato spontaneamente il collarino di cuoio che hai intorno al collo. Ma delle ultime due percentuali non mi preoccupavo troppo, se le buone maniere non avessero funzionato mi sarei assicurata con altri metodi l'esito voluto.
Scioccato esclamò:-Aspetta, che centra il collare in cuoio? E' solo...
Yugi perse le parole, l'oggetto in questione non gli sembrava troppo importante, anzi, lo trovava semplicemente un oggetto decorativo, e poi da quando gli era stato dato si era addirittura scordato che c'è l'avesse addosso. Era talmente comodo che si ricordava di averlo solo quando si passava una mano sul collo o quando si guardava in uno specchio.
Tra un morso e l'altro di biscotti al cioccolato lei spiegò:-Sembra insignificante in confronto a tutto il resto, vero? Be', ti informo che è proprio grazie ad esso che tu sei stato trasformato in un mostro.
:-COSA!?
Compiaciuta l'altra continuo la sua spiegazione:- Proprio così. Il collarino possedeva una potente magia che si sarebbe attivata non appena tu avessi attraversato la porta per la Città di Halloween.
Yugi non riusciva a creare una frase sensata per ribattere:-Ma...ma...
Imperterrita continuò:-Senza contare che il mio capo aveva fatto in modo che la magia contenuto in esso ti trasformasse nel mostro che più si addiceva alla tua anima.
Anche se, in realtà, l'Autrice quando ha creato il collarino aveva fatto in modo che ci fossero buone probabilità che si trasformasse in una bambola sulla base che secondo lei in tali vesti era una piccola cosa tenera, carina e coccolosa. Terribilmente Kawaii.... E credo proprio che questo sia meglio che non lo sappia.
Vedendolo sconvolto impercettibilmente scosse la testa in accordo con la decisione appena presa.
Sì, decisamente, è meglio così. Non credo che mi piacerebbe scoprire come prenderebbe la notizia. Potrei aizzare i suoi istinti assassini contro l'Autrice. Aspetta, questo non sarebbe tanto male...
Aspettò che l'altro assimilasse le verità appena appresa con tutto il tempo di cui aveva bisogno, tanto lei non aveva quasi mai fretta ma erano gli altri di solito ad esserlo, senza contare che stava immaginando l'Autrice fuggire da un Yugi deciso ad avere la sua pelle, sarebbe stata uno spettacolo meraviglioso.  Intanto che aspettava contemplava il cielo stellato che cominciava a profilarsi all'orizzonte, la loro vista continuava, per quanto simili spettacoli ne aveva visti a migliaia, ad affascinarla.
Dopo un po' di tempo, abbastanza perché alcune delle più conosciute costellazioni si profilassero nel cielo nettamente, Yugi riprese a parlare:-Quindi tu sei stata mandata lì perché ti assicurassi che tutto andasse bene secondo la volontà del tuo capo, ma questo tuo fantomatico capo chi è?
Lei prese un momento di riflessione sorseggiando un dito di liquore e poi rispose con parole scelte con cura:- Autrice, perché per questa storia è donna. Ma potrebbe essere maschio in un altra ed essere chiamato Autore. Ma per dirla semplicemente il mio capo è quello che vien chiamato Destino o Caso, oppure altri lo chiamano ancora Dio o Dei.
:-Non ho capito, perché chiami il Destino: Autrice?
:- Confuso, vero? Per dirla semplicemente questa è una storia scritta da Autrice. - Fece una pausa, pensierosa, per esprimere un pensiero ad alta voce:- Che devo ammettere è una stronza manipolatrice quando vuole.
:-Perché?
:-Perché è riuscita a convincere anche me ad aiutarla, e ti posso assicurare che è difficile ingaggiarmi per un qualsiasi lavoro.
:-Se posso chiedere: come ha fatto?
:-Devo ammettere che sa il fatto suo, ma per risparmiarti una lunga e complicata spiegazione ti posso solo dire che il compenso valeva la fatica.
:-Ho paura di sapere cos'era la ricompensa.
Gli sogghignò contro:-Tranquillo, non è niente di pericoloso.
I suoi occhi ametista scintillavano dubbiosi:-Non mi sento rassicurato affatto.
Sbuffò scontenta:-Malfidente.
Chiuse gli occhi e tornò seria:-Comunque, non siamo qui per parlare della mia vita o di chi sono ma per rispondere alle tue domande e sono sicura che ne hai altre.
Lui incrociò le braccia, scontento, era sinceramente interessato a scoprire di più su Silver ma era piuttosto sicuro che non gli avrebbe mai risposto con domande dirette, quindi poteva sperare di saperne di più solo se gli scivolava qualche informazione durante la chiacchierata. E comunque aveva altre domande che voleva farle che non la riguardavano:- Hai detto che questa è una storia scritta da Autrice, cioè il Destino, questo significa che io non ho libertà di scelta?
Un forte sussulto, poi delle risatine impertinenti scapparono per poi irrompere dalla gola della mietitrice in una risata cristallina che ruppe la tranquillità della notte ormai giunta.
:-Non vedo cosa ci sia di divertente!-sbottò offeso.
Quando Triss riuscì a ricomporsi si asciugò una lacrima dagli occhi, e Yugi non poté far a meno di notare che era argentea, tra una leggera risata e l'altra gli spiegò:- Yugi, Yugi...- Scosse la testa:-Ma da dove vi viene da pensare che non avete possibilità di scelta? E' vero, il destino è scritto, MA!- pausa ad effetto:-Tutti i possibili, improbabili e impossibili destini sono scritti e siamo noi a decidere quale seguire. In poche parole siamo noi a decidere il nostro destino.
:-Oh...-quella parola conteneva un infinità di sentimenti, difficili da capire, ma Silver comprese.
:-Quindi.. posso scegliere...
:-Già... Da il mal di testa pensarci troppo, vero?
L'altro poté solo annuire in accordo, se ci pensava troppo avrebbe sicuramente rischiato l'emicrania.
Restarono in silenzio, contemplativi. Per il momento le domande che gli affollavano la testa si acquietarono e in silenzio meditava sulle informazioni ricevute. Alcune lo sorprendevano, altre lo preoccupavano ma in quel momento sembravano niente in confronto al pacifico silenzio di quel momento. Un movimento intercettato con la coda dell'occhio proveniente da quella donna piena di segreti catturò la sua attenzione. La mietitrice in quel momento aveva il volto parzialmente volto verso la luna calante e le stelle intorno ad essa formando un aureola di piccole luci che non facevano altro che risaltare la sua bellezza che ogni notte mutava. La guardò attentamente e notò tutti i piccoli particolari dell'altra: i capelli argentei avevano una vena ribelle e le stavano ritti in testa come aculei di porcospino, una treccina adorna all'estremità di una perlina d'oro era subito davanti all'orecchio e giungeva fino alla mandibola affilata, durante la chiacchierata ne aveva scorta una simile anche dall'altra parte opposta. Un altra treccia fine anch'essa ornata con una perlina dorata partiva dalla nuca e sfiorava la terra. Le orecchie era adornate con alcuni orecchini d'oro che nascondevano l'estremità del padiglione, dal lobo pendevano tre orecchini con pendenti a forma di goccia in lapislazzuli. Il viso dal color rame possedeva zigomi non troppo alti ma che in realtà esaltavano la forma del viso a cuore. Un naso dritto e fine, e labbra carnose completavano il quadro con quei magnetici occhi grigi dal taglio medio orientale, delle calde e desertiche terre dell'Egitto. Un collo da cigno era una conseguenza perfetta ma il resto delle sue forme erano coperte dall'ampio mantello ma che non poteva celare completamente le sue curve: un seno abbondante ma non eccessivo, una vita snella e fianchi larghi al confronto ed era pronto a scommettere che le gambe erano lunghe e snelle capaci da far girare la testa a molti uomini e crepare di invidia le donne. Le braccia erano nascoste dalle ampie pieghe delle maniche molto larghe che ricordavano le maniche dei vestiti tradizionali giapponesi ma mani dalle dita affusolate e unghie smaltate di blu con brillantini dorati ricordavano il cielo stellato, ma la mano sinistra, che indossava all'anulare un anello in lapislazzuli con i bordi d'oro e che giocava con un grosso pendente a forma di ankh completamente in lapislazzuli tenuto da una grossa catena d'oro dalle maglie intrecciate, rivelava un polso fine e un un inizio del braccio snello ma ricoperto da scaglie argentee simili a tante piccole lingue di fuoco che continuavano oltre nascoste dall'ampia manica. 
Triss era sicuramente una bellezza e aveva ammaliato molti uomini ma su di lui non aveva molto effetto, lui aveva già una cotta e si preoccupava immensamente per la sua incolumità per quello che doveva avvenire.
:-Finito il tuo accurato esame?
:-Come?- domandò sorpreso per essere stato scoperto a fissare.
:-Be', mi stavi fissando da un po' e potevo tranquillamente dire che il tuoi occhi non era vitrei per qualche pensiero profondo ma attenti e acuti per registrare ogni particolare.
Imbarazzato e con una leggera tinta di rosso sulle guance cercò di balbettare le sue scuse:- M-mi dispiace, ero molto...
Calma lo rassicurò:-Tranquillo, non era un rimprovero. Era da molto che nessuno mi guardava per vedere quello che era nascosto sotto questa maschera che ho perfezionato e non i soliti sguardi lascivi degli uomini insaziabili di conquiste. 
Subito dopo continuò con un secondo pensiero:-Anche donne, poche, ma anche loro. In genere mi guardano con odio e piene di invidia- Scosse la testa con un sorriso agrodolce sulle labbra:- Povere stolte.
Guardandolo negli occhi continuò pronunciando seria:-Comunque, non possiamo passare la sera a contemplare solo la luna ma siamo qui per una chiacchierata producente. Quindi, hai altre domande per me?
Girò la testa e vide passare la statua dello Spadaccino di Fuoco con accanto saltellare i quattro Capri Espiatori, per poi girare la testa e chiedere:-Direi sia d'obbligo chiedere: perché io?
Lei sospirò per poi guardarlo costernata:-Non lo so...
Che bugia colossale...
:-...ne ignoro il motivo. Autrice non m'è l'ha detto e io non ho chiesto. Il compenso e il fatto di vedere in prima fila una storia così interessante mi basta e avanza.
...ho detto. So benissimo il perché ma non ha bisogno di saperlo.
Una faccia delusa si affacciò sul viso dell'altro ma venne ben presto sostituita da una confusa:-Storia?
:- Certo. Poter vedere e immischiarmi nelle storie dell'universo è il mio più grande diletto. E' come leggere un buon libro e gustarlo parola per parola, senza contare la parte di impicciarsi. Per esempio, come vanno le cose tra te e Atemu?
Un rosso profondo si impossesò delle guance di Yugi e sconvolto esclamò:-Come!?
Con un ghigno malizioso gli tocco il petto con l'indice schernendolo:-Dai, si sa che ti piace. Hai un aria sognante quando pensi a lui e occhi amorosi ogni volta che posi lo sguardo su di lui. E poi non sono l'unica ad averlo notato, l'hanno notato anche Jonouchi e Ryou, no? Ne avete pure parlato tra di voi!
:-Come fai a saperlo? Non mi pare di averti intravista in questi giorni.
Il corvo ladro di prima che svolazzava da statua a lapide, da lapide a statua del cimitero si posò su una mano tesa di Silver, e non appena poggiò le zampe divenne argenteo ed etereo e venne assorbito nel suo corpo.
Compiaciuta rispose a un esterrefatto Yugi:-Anche se è vero che in questi giorni non ero in città, grazie alle mie capacità sono in grado di creare degli avatar che mi permettono di sapere tutto quello che voglio. Ma evito di usare molte delle mie capacità di solito, molte sono molto stancanti e poi non ci sarebbe gusto altrimenti quando tutto può essere risolto con uno schiocco di dita.
Con un sorriso malizioso appoggiò il mento su una mano e continuò:-Ma non cercare di sviare il discorso... Ti piace Atemu?
:-Io... io...-era in perdita, sia per la domanda insistente e la magia appena accaduta sotto i suoi occhi.
Lo sguardo penetrante dell'altra era così intenso che comprese immediatamente che anche se avesse cercato di negare la sua bugia non sarebbe stata creduta così con immenso imbarazzo ammetté la verità:-Sì.
Il suo sorriso crebbe ancor di più:-Lo ami?
Il rossore che pervadeva le sue guance facevano sospettare un rossore permanente e piano, con tono timido ammise la verità:-Sì.
Il sorriso malizioso non dava cenno di voler lasciare:-E perché non glielo hai confessato?
Lui tormentava con le mani i bordi della giacca rifiutandosi di alzare lo sguardo:-Ho paura! E se mi respingesse?
:-Yugi.- Il tono serio con cui lo disse gli fece alzare il suo sguardo impaurito verso di lei, e vide una serietà che non gli aveva mai visto in volto, con fare materno gli mise una mano sulla testa e lo guardò intensamente negli occhi:-Se non glielo dirai mai un giorno potresti pentirti di questa decisione e il rammarico di non essere mai riuscito a dire quelle poche parole magiche sarà per sempre una ferita aperta nel cuore. E poi...
Con scherzosità gli arruffò ancor di più quella chioma impossibile:-...ti posso assicurare che è meglio essere rifiutati che essere sempre nel dubbio se l'altro ricambia i tuoi sentimenti, almeno il tuo cuore avrebbe la possibilità di guarire.
:-Io... grazie Silver.- ringraziò sentitamente e chinò leggermente il capo in ringraziamento.
L'altra sventolò via i ringraziamenti con ampio gesto della mano e con un sorriso affettuoso rispose imbarazzata:- Tranquillo, non è un problema. Ma visto quanto sei timido voglio che mi prometti che entro la fine dell'anno glielo dirai, ok? Così ti sarai tolto un peso dal cuore e potrai andar sereno per la tua strada.
:-Io...
Rosso in viso al pensiero di quella futura confessione balbettava nell'indecisione se accettare o meno ma alla fine affermò:-D'accordo.
:-Bene! E adesso, prima di andarmene c'è un ultima cosa che ti voglio dire, o meglio tre cose. Ma prima di questo ti devo chiedere: sei infelice di essere qui e come un mostro per di più?
Yugi rimase in silenzio e meditò a lungo sulla questione, pensò a tutto quello che gli era capitato nella sua vita da semplice umano e quello di questi giorni nella città di Halloween e li confrontò, sia per le cose buone e quelle cattive e infine giunse a una conclusione.
:-Sinceramente no. Sono contento di essere qui. In tutta la mia vita da umano non mi ero mai sentito accettato dalle persone intorno a me mentre qui tutti mi accettano per quello che sono. Posso affermare in tutta onesta che in fin dei conti quello che mi è successo quella notte è stata una delle cose migliori che mi sia capitato nella vita.
Un sorriso sornione con lentezza esasperante conquistò il volto della mietitrice, poi alzò le mani al cielo ed esclamò con sollievo:-Bene, allora quello che ho fatto non ti darà fastidio, o almeno non troppo. Iniziamo con questo.
E gli porse un rotolo di pergamena che aveva tirato fuori da una grande borsa arancio ruggine che fino ad allora era nascosta dalle tante pieghe del nero mantello. Incerto e incuriosito lo prese e dopo aver dato un veloce sguardo all'altra che lo incitò con un leggero movimento prese coraggio e l'aprì, subito notò una lunga fila di parole dall'aria ufficiale e con curiosità le lesse. Man mano che andava avanti il suo volto assumeva un espressione incredula e quando lesse anche l'ultima parola osservò esterrefatto l'altra che sorrideva compiaciuta davanti a lui.
:-Un conto!?-sussurrò esterrefatto. L'altra annuì compiaciuta impercettibilmente con gli occhi chiusi:-Un conto di oltre tre milioni di monete d'argento al Black Crown!?
I sorrisi sornioni quella notte abbondavano sul viso di Silver:-Proprio così, un bel conto in banca per dormire sonni tranquilli.
Ridacchiò maliziosa:- Se ti chiedi da dove provengono tutti quei soldi sono quelli che i tuoi genitori ti avevano lasciato prima di scomparire e vivere una vita di lussi e viaggi per il mondo. In più ho venduto la tua casa, messo a posto tutta la parte legale con la legge che già ti considera scomparso e che non riusciva a trovare i tuoi genitori perennemente in vacanza e mi sono premunita di ricavare il maggior profitto dalla vendita della tua vecchia casa e dal ritiro dei soldi in banca.
:-Come...come hai fatto? Tu...
:-E' stato molto semplice in realtà. Grazie alle mie capacità e vecchie competenza di ladra non è stato un problema passare come un tuo lontano cugino venuto a prendersi cura della tua eredità.
:-Io... non so se essere arrabbiato per aver fatto tutto questo senza il mio consenso o essere ammirato dalle tue capacità e ringraziarti per quello che hai fatto.
:-Direi che gradisco la seconda proposta ma visto che siamo in tema ecco la seconda cosa di cui volevo parlarti.
Da quella sacca magica tirò fuori uno piccolo cofanetto d'oro rettangolare, decorato con motivi e geroglifici egizi e sul davanti presentava un occhio di Udjat. Stupefatto alla vista Yugi non poté trattenersi dall'esclamare:-Il Puzzle!
Lo prese con le mani che gli tremavano dall'emozione e chiese con voce piena di gioia:-Dove l'hai trovato? Non lo vedevo da anni.
Gli rispose stanca:-L'ho trovato nella collezione privata di un vecchio collezionista e per riuscire ad averlo... ... ...
Yugi si protese verso di lei, curioso di sapere:-... ...Tu non lo vuoi sapere.
:-Come!? Adesso mi hai incuriosito ancora di più, quindi sputa il rospo.
Silver scosse la testa negativamente, testarda nelle sue ragioni:-No Yugi. Come l'ho avuto tu non lo vuoi sapere. Accontentati di riaverlo tra le mani.
La bambola stava per protestare ma un semplice sguardo a lei lo convinse che non importa quanto l'avrebbe tormentata, Silver non avrebbe parlato.
Sospirò affranto ma comunque contento:- Grazie allora. E' l'ultimo regalo che mi ha fatto il nonno prima che scomparisse nove anni fa una settimana dopo il mio compleanno mentre si dirigeva in Egitto per uno scavo archeologico.
La fronte di Yugi si corrugò e uno sguardo pensieroso si disegnò sul viso:-Pensandoci bene, pochi giorni dopo che il nonno è scomparso il Puzzle è sparito e i miei genitori subito dopo sono spariti per tre settimane in uno dei loro viaggi vacanza.
Un pensiero improvviso gli sfrecciò nel cervello facendogli intuire la verità sulla scomparsa del suo amato Puzzle:-Immagino che siano stati loro a rubarmelo e che i soldi guadagnati dalla vendita sia loro servito per la loro vacanza.
Sospirò sconfortato:-Stronzi.
Scosse la testa esasperato per poi in silenzio sollevare il coperchio e accertarsi che i pezzi fossero ancora lì, la loro vista gli procurava ancora adesso come allora sempre un immenso sollievo e conforto.
:-Ehi, Yugi. Vuoi fare una scommessa con me?
Yugi sollevò lo sguardo dalla scatola con l'animo del giocatore pronto a giocare, e vincere. C'era un motivo se veniva chiamato Re dei Giochi, non aveva mai perso e non aveva mai, mai rifiutato una sfida:-Quale?
Sorrise sorniona:-Ti sfido a completarlo entro il prossimo Halloween. Se perdi potrò chiamarti impunemente Piccoletto senza che da te provenga un solo lamento.
La guardò con forza, l'anima del giocatore pronta a mettersi in gioco:-E se vinco?
Quel sorrisetto non voleva proprio andarsene:-Avrai il mio aiuto.- rispose enigmatica.
Un cipiglio confuso si formò sul viso della bambola:-Aiuto? Per cosa?
Lei solo inclinò la testa di lato con un sorriso saputo:-Accetti?
Yugi la guardò diffidente, sentiva che l'altra non gli diceva tutto e che quella scommessa nascondeva più cose di quanto lei dicesse, ma la sua vena da giocatore d'azzardo alla fine prese il sopravento e accettò la scommessa:-D'accordo.
:-Bene, dopo questo c'è solo un ultima cosa che devo dirti. Tu hai a disposizione tre desideri.
Lui la fissò, perplesso e sicuro di aver capito male:-Scusa?
:-Mi hai sentito.
:-Quindi ti posso chiedere qualsiasi cosa?
:-E chi ha mai detto che ero io che esaudivo i tuoi desideri?
:-E allora chi...
Stanca gli domandò retorica:-Qual'è l'unica cosa magica che porti addosso?
Yugi corrugò la fronte pensieroso. Non ho niente di magico, ho solo i miei vestiti e...
La fantomatica zucca intagliata si illuminò:-Il collarino in pelle?
Lei annuì.
:-Quindi posso desiderare qualsiasi cosa?
Lei si prese il mento con una mano, ponderando bene la risposta:-Be', proprio tutto no. I tuoi desideri sono molto limitati, la magia residua nel collarino è abbastanza per tre piccoli desideri. Dopo che li avrai espressi la magia residua scomparirà del tutto e la tua 'lampada magica' cesserà di essere tale e diventerà un semplice collarino in pelle. Ti avverto però, come verranno esauditi i tuoi desideri sarà un po' strano.
:-Strano come?
Sorrise enigmatica:-Lo scoprirai.
Lui rimase in silenzio per un attimo pensando alla prossima domanda da fare:-Quindi, se io volessi ritornare umano non posso chiederlo?
Silver semplicemente lo guardò male.
:-Scherzavo.
L'altra alzò gli occhi al cielo. Santo Cielo, ma desiderare qualcos'altro no? Se me lo chiedesse gli potrei anche dire come tornare umano ma preferirei evitarlo, sembra così felice qui. Certo basterebbe che si togliesse il collarino di pelle e la magia protettiva della città lo rispedirebbe immediatamente nel mondo degli umani visto che non lo considererebbe più un mostro. Certo, dopo che avrà sfruttato i suoi tre desideri la magia sarà permanente, quindi non ci sarà niente di cui preoccuparsi e...
Il tristo mietitore sospirò, i suoi pensieri correvano sempre e non gli davano mai un attimo di pausa, scosse la testa per schiarirsi un po' la mente e lo informò dell'ultima rivelazione della serata:-Un ultima cosa. Perché tu possa sfruttare i tuoi desideri fino all'ultimo non devi toglierti il collarino fino all'ultimo desiderio. Dopo che li avrai espressi tutti e tre esso tornerà ad essere un semplice accessorio e potrai togliertelo senza problemi. E con questo...
Intrecciò le mani dietro la schiena e si stirò la schiena facendo schioccare tutte le ossa:-...Sayonara, Piccoletto.
Una filo di vento si alzò all'improvviso portando con sé le foglie rosse cadute nascondendo alla vista, per un attimo, Silver. Quando la visuale fu libera lei era sparita, senza che tutte le cose che aveva con se fossero abbandonate. Le uniche cose rimaste sulla collina erano Yugi, la lettera della banca, la scatola d'oro del Puzzle, la confezione del fast food con l'immondizia dentro e il ritratto da Babbo Nachele che era stato rubato dal corvo. Si guardò intorno spaesato:-Ma che..? Dove..?
Sospirò esasperato. Ma si diverte a farlo?
Puntò i suoi occhi ametista verso la luna e la sua corona di stelle nel cielo e meditava. 
Infine borbottò stancamente:- E buonanotte al secchio.







Note:
Burger World: sarebbe il fast food dove Yugi, Jonouchi e Anzu nel manga e serie 0 dell'anime hanno rischiato la vita per colpa di un evaso di prigione. Tranquilli, un Atemu ancora ai suoi esordi lo ho bruciato vivo a uno Yami no Game
Kawaii: carino, in giapponese
Black Crown: sarebbe il negozio di giochi di Otogi e del padre, nell'anime e manga. Qui l'ho fatto diventare una banca
Occhio di Udjat: Conosciuto anche come occhio di Horus o di Ra. Qui ovviamente in versione di quello degli Oggetti del Millennio
Buonanotte al secchio: Lasciamo perdere, non c'è più niente da fare. In poche parole le intende come sul fatto che Silver è impossibile e bisogna prenderla così com'è



Note dell'Autrice:
Sono tornata! Più tardi di quanto pensassi ma alla fine c'è lo fatta! Muahahahahahahahahah!
Dunque,  spero che questo capitolo sia soddisfacente, azione quasi niente ma tante spiegazioni, ma erano d'obbligo. Sorpresa che neanche Silver era il suo vero nome? L'ho ammetto, quando deciderò di scrivere la sua storia sarà lunga e travagliata, per non dire complicata.
Ma adesso torniamo a qualcosa di più serio come: Di che colore preferireste gli occhi di Tozouko-ou Bak'ra? Perchè, davvero sono indecisa, glieli ho visti di tutti i colori tranne arancio, credo che grigio non ci sia (ma trovo che quel colore gli stia terribilmente bene) e neri. Senza contare che glieli ho visti pure fucsia... Ok, cancelliamo questa immagine inquietante. E' davvero difficile scegliere che colore di occhi ha quel ladro.
Comunque... lasciando da parte occhi e ladri devo tornare a pensare alla storia e decidere quale sadico Yami no Game far giocare a quei due. Sarà complicato. Questo si vedrà nell'ultimo capitolo, senza contare l'epilogo dopo.
Bene, con questo alla prossima. Che sarà il più presto possibile, voglio finire questa storia e come si deve.

N.B: Ho deciso di cambiare rating perché ci sono insulti e più avanti i personaggi cercheranno allegramente di uccidersi tra loro, poi con quanta sadica violenza si vedrà.
 
P.S: Ringrazio tutti coloro che leggono ecc. ecc. ma soprattutto a Goten per avermi aggiunto hai preferiti. Arigatou!


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_Skye: E non ha dato ancora il meglio di sè Atemu con le metamorfosi scheletriche, o meglio dipende se la mia idea originale continua su quelle linee o se una nuova idea migliore della vecchia prende posto. Be', so che Atemu non è completamente IC (a me pare) ma dovrei riuscire a renderlo di più il sè originale dopo... be' immagino che lo sai dopo quando. E pensandoci bene spero di aver reso tutti IC, o almeno il più possibilmente vicino. *Il così detto dubbio amletico la tormenta* Già, povero Yugi, cosa non farà per fermarlo... *Devil_san ride istericamente pensando a cosa farà* In parte azzeccato, la storia del labirinto è più una cosa che si vedrà nell'epilogo, che ho già in mente  e ho già calcolato quanti capitoli totali mancano. Su Silver, hai appena avuto la conferma che volevi in questo capitolo, molto esplicativo e con tanti complotti nascosti ancora, per Yugi almeno.
Be' Sayonara. Alla prossima.
Naim1104: Sono felice che ti sia piaciuto. Sì, lo ammetto anche a me piace tantissimo quella parte, impagabile. La sua apparizione sarà in grande stile, come solo lui può fare, lui adora i dettagli e adora incutere paura... al solito. Be', alcune coppie erano già state decise da tempo, altre sono giunte con l'ispirazione del momento, e la citron era stata decisa da prima che iniziassi a scriverla. Ma secondo te rapivano quello giusto al primo colpo? Ovvio che no! Se no, che gusto c'è?
Ti ha fatto davvero così tanta paura? Be' devo ammettere che se me lo ritrovassi così davanti senza preavviso credo che un mezzo infarto me lo rischierei anch'io ma quando l'ho scritto parte della paura non c'era, quasi inesistente, ero più che altro preoccupata che non fosse abbastanza pauroso e inquietante. Immagino che descriverlo abbia esorcizzato buona parte della mia paura su di lui.
E immagino che la chiacchierata tra quei due sia soddisfacente, per tutti, anche per i lettori che sanno di più di quel che vien detto.
*Silver alza gli occhi al cielo pensando che se passerà per stronza è colpa comunque della sua Autrice*
Be' Sayonara.

  
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