Terrore nella notte.
Striscia come una bestia affamata e bisognosa di cibo, come una nebbia velenosa, corrosiva.
L’assassino ha scelto bene il suo momento, − forse, l’ha scelto bene il suo mandante − ma Catelyn Stark non ha esitazioni, è una lotta impari, certo, ma non le importa, Bran è steso su quel letto inerme e bisognoso del sostegno di una madre, madre che darebbe la vita pur di proteggere la sua cucciolata.
È uno strano paragone, lo sa bene, mentre le mani macchiate di sangue urlano pietà contro una daga nemica, accorsa per finire il lavoro sporco che aveva cominciato, e la consapevolezza di sconfitta brucia intensa, nel suo cuore di madre.
In un istante di confusione, Catelyn ha la fugace visione del meta-lupo, − Estate, come i giorni in cui Bran è nato − che balza oltre il suo corpo debole, squarciando la gola dell’assassino da parte a parte, come se carne, muscoli e tendini fossero fatti di tenero burro.
Imparerà a fidarsi di quelle creature, lo capisce solo adesso, mentre Estate posa il muso sulla mano di suo figlio, inerme in quel piccolo letto, addormentato ed immerso in sogni sereni.
[190]
Note dell'autrice.
Eeeccomi tornata, questa volta con una Bran/Catelyn, (non nel senso romantico del segno /, eh.) Volevo sottolineare l'affetto che Catelyn nutre per i suoi figli, quello stesso affetto che ha negato prepotentemente a Jon Snow e volevo che, al tempo stesso, si capisse che quel mancato affetto lo riversa proprio sulla sua cucciolata.
Scappo, il latino attende abbandonato sulla scrivania. Lasciatemi un'opinione, pensiero, ululato, (aw, siamo in tema)
Alla prossima,
fireslight.