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Autore: la luna nera    12/09/2014    3 recensioni
E' trascorso quasi un anno dal ritorno definitivo di Edward Harringhton nella nostra epoca e tutto fra lui e Daisy va per il meglio. Ma all'orizzonte si stanno addensando le nubi minacciose di un temporale. Che non è come tutti gli altri....
Cosa potrebbe accadere se qualcuno nel passato avesse bisogno di lui? Per caso c'è chi lo sta chiamando perché torni indietro nel tempo? E Daisy se ne starà con le mani in mano o farà di tutto per tenerlo accanto a sé?
Genere: Mistero, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era quasi l’una e mezzo, una parte di Londra dormiva da un paio di ore, una parte era in piena movida. Qualcuno però era ben sveglio e non per andare in giro per locali, ma per scoprire cosa o chi voleva che Edward tornasse da dove era venuto e soprattutto perché.
Soren e Daisy attendevano con nervosismo la conclusione della seduta. Si trovavano nell’androne di Spirithon, dove la ragazza lavorava. Percepiva una buona dose di tensione nel fidanzato della sua amica e tentava di distoglierlo da pensieri potenzialmente pericolosi mettendosi a ricontrollare le prenotazioni per le sedute delle settimane a venire.
Soren finse interesse per tutta quella mole di scartoffie. “Sono moltissime, non pensavo ci fosse un così grande interesse per l’al di là.”
“Beh, c’è chi non si rassegna alla perdita di un familiare e chi tenta di contattare il proprio idolo passato a miglior vita. Quelli che vanno per la maggiore sono Freddie Mercury, John Lennonn, Jim Morrison, Marilyn Monroe ed Elvis Priesley. Michael Jackson sta prendendo quota rapidamente e recentemente c’è stata qualche richiesta in più anche per Lady Diana.” Parlò come un registratore, anche lei sentiva tensione nell’aria e temeva che da un momento all’altro potesse scatenarsi qualcosa. Soren aveva i nervi a fior di pelle, quello che maggiormente lo infastidiva era proprio il dubbio che fra la sua Mel ed il ragazzo della sua migliore amica ci fosse qualche tresca amorosa sotto i loro occhi. E che lei ne fosse consapevole e consenziente. Tutti insomma sapevano tranne lui. Osservò la porta della sala dove stavano Mel ed Edward, non sentiva alcun rumore. Provò ad avvicinarsi, ma Daisy lo fermò.
“Soren, per favore, non aprire. Può essere pericoloso.”
Il ragazzo si voltò. “Mi meraviglio di te! Come fai ad essere così tranquilla?”
“Perché non dovrei esserlo?”
Piegò l’angolo destro della bocca. “Forse perché sai qualcosa che io non so?”
Daisy deglutì e non rispose.
“Lo sapevo.” Si allontanò dall’ingresso. “Mel mi tradisce con il tuo uomo forse?”
“Ma che ti salta in mente?!”
“Allora mi spieghi almeno tu cosa sta succedendo fra quei due?!”
In quel momento la porta della Lilith Room si aprì: Edward era scuro in volto.
Prese per mano Daisy, salutò rapidamente gli amici ed uscì. Soren lo fissava con aria di sfida, nel silenzio reso più inquietante dalla notte scesa sopra Spirithon.
Il tragitto verso casa fu di un silenzio tombale, guardava dritto davanti a sé senza batter ciglio, mentre l’auto guidata da Daisy percorreva le strade semi deserte della capitale britannica.
Salirono in casa, sempre senza dire una sola parola, Edward entrò in camera e si sedette sul letto, stropicciandosi il volto con le mani. Daisy gli si fece vicina abbracciandolo. Quel silenzio aveva detto molto più di mille parole: era la conferma che presto gli avrebbe dovuto dire arrivederci. O forse addio. Finalmente la guardò in faccia: aveva lo stesso sguardo distrutto di quella sera, quando le rivelò tutta la sua storia e il suo imminente ritorno nel passato.
“Quando te ne vai?” Daisy faticava a parlare.
La baciò.“Prima possibile…. Non appena lo stargate a Swanlake Palace sarà di nuovo percorribile.”
Tentò di metabolizzare la cosa. “E quando tornerai? Perché… tornerai, non è vero?”
Annuì con la testa. “Tornerò quando avrò compiuto quello che mi è stato chiesto.”
“Cioè?”
Fece un profondo respiro, si alzò, guardò la luna che brillava sul cielo notturno di Londra e poi si voltò verso Daisy. “Mio nonno ha detto che Louise Millstone è scomparsa e che solo grazie alla mia presenza c’è speranza di ritrovarla. Non ha fatto salti temporali né è deceduta altrimenti lui ne sarebbe al corrente, è semplicemente scomparsa.”
Daisy balzò in piedi spalancando la bocca per l’incredulità. “Cosa?! Louise Millstone?! La figlia di quello stronzo maledetto che ha tentato di farci fuori?!” In un lampo era passata dalla nera disperazione alla rabbia più accecante.
“Si.”
“Cioè… Fammi capire: tu devi tornare indietro nel tempo per una che ti sei portato a letto, che è innamorata di te e…. Io devo restare qui con le mani in mano mentre potrebbe accadere qualunque cosa?!”
“Ma cosa vuoi che accada?”
“Io…. Io non ti capisco Edward. Sei stato tu a dirmi che quella ti sbava dietro e che non si è fatta pregare poi così tanto nel concederti le sue grazie. Scommetto quello che vuoi che quando l’avrai trovata si getterà ai tuoi piedi offrendoti il mondo..”
Le prese il viso fra le mani e la baciò da farle quasi mancare il fiato. “Sono stato abbastanza esplicito?” Non riusciva ad allontanare gli occhi dai suoi. “Louise può fare quello che vuole, nel mio cuore c’è posto solo per te.”
La ragazza ingoiò una lacrima. “Scusa… E’ solo che ho una paura matta di perderti di nuovo…” Si lasciò stringere da quelle braccia forti e protettive. “Ma perché proprio tu? Non c’è nessun altro che possa andare a cercarla? Non sarà una trappola di suo padre?”
“Non c’è nessuna trappola, mio nonno mi ha rassicurato.”
“E quindi?”
“Quindi sperano che il mio ritorno, seppur temporaneo, possa farla tornare a casa in virtù del fatto che io la conosco bene potendo intuire dove si sia andata a nascondere e che… che…”
“Che?”
“Che lei..” tossì “ancora…ehm…insomma…”
“Lei ancora ti ama!?”
Annuì senza rispondere.
“Lo sapevo.” Iniziò a girare nervosamente per la stanza. “Lo sapevo che sotto c’era qualcosa. E scommetto che faranno in modo e maniera di farvi fidanzare ed appianare l’odio fra le vostre famiglie.”
“Toglitelo dalla testa, non accadrà mai.”
“Guarda che non sono una sprovveduta, ai tuoi tempi i matrimoni combinati erano di moda!”
“E con questo? Ho capito che la gente si deve sposare per amore, non per interesse. Qualunque cosa accada, non ho alcuna intenzione di prendere in moglie Louise. Amo te, solo ed esclusivamente te.” Fece una breve pausa. “Io sono comunque un gentiluomo e non mi tiro indietro, ne va del mio onore e della mia reputazione. Cosa c’è? Non ti fidi?”
Daisy quasi lo fulminò con lo sguardo. “Non mi fido di lei.”
“Ma neanche la conosci!”
“Appunto.” Un’idea le attraversò la mente. “Presentamela.”
“Cosa?”
“Vorrei venire anche io nel tuo tempo.”
Edward restò stupito e meravigliato da quella proposta.
“Che ho detto di male?” Incrociò le braccia. “Non ho il diritto di vedere coi miei occhi i luoghi in cui sei nato e cresciuto? Non ho il diritto di conoscere la tua famiglia e i tuoi amici? In fondo tu conosci i miei.”
Si destò da quella sorta di torpore che lo aveva invaso al suono di quelle parole. “Vuoi solo controllarmi.”
“Forse, ma se non hai nulla da nascondere dove sta il problema?”
“Non ho idea se la cosa sia fattibile. Mio nonno ha chiesto solo a me di attraversare lo stargate.”
“E allora? Chiedigli se posso venire anche io.”
Piegò l’angolo destro della bocca. “Tu non ti rendi conto della delicatezza della questione. Passare attraverso il tempo non è una cosa da prendere alla leggera.”
“Ti costa così tanto chiederlo a tuo nonno?”
“Ci proverò, ma non posso garantirti nulla.” La strinse di nuovo fra le braccia. “Dipendesse da me, farei anche l’impossibile per averti sempre al mio fianco.”
La adorava, non c’era bisogno di aggiungere tante altre cose.
Tutta la gelosia e le paure che la ragazza covava dentro derivavano proprio da questo: non voleva perderlo e date le sue origini il rischio era sempre dietro l’angolo.
Iniziò a baciarla sul collo facendole risvegliare i sensi.
“Vuoi mettermi il pigiama?” Quella di Daisy era una domanda retorica, le sue labbra si piegarono in un sorriso malizioso non appena Edward iniziò a sfilarle gli indumenti.
“Si, ma prima devo controllare una cosa.”
“E quale sarebbe?”
“Voglio vedere se sei ancora bella come quando ti ho vista la prima volta.”
“Oh..” Si lasciò guardare. “Allora? Qual è il responso?”
“No, non sei bella come allora…” Avvicinò le labbra alle sue. “Lo sei di più.”
Lo intrappolò fra le braccia lasciandosi sopraffare dal sentimento. Lui era tutta la sua vita e avrebbe rivoltato il mondo, pure l’altro, per seguirlo in quella bizzarra avventura a ritroso nel tempo. Baci sempre più ardenti risuonavano nella stanza, intervallati da parole dolci sussurrate fra un sospiro e l’altro. Il ragazzo fissò gli occhi in quelli della ragazza: quello era il suo mondo e avrebbe dato l’anima per averla sempre con sé.
“Ti giuro sul mio onore che non lascerò nulla di intentato. Voglio averi accanto per l’eternità.” La baciò.
Daisy lo circondò con le braccia per sentire la sua pelle calda e profumata a  contatto con il suo corpo. “Fammi tua. Ora non desidero altro.”
Edward non si fece pregare oltre e l’amò con tutto se stesso. Era troppo di tutto, il viaggio più bello e sognato di tutta una vita.
Ogni volta era come la prima volta.
Si amavano e non era un mistero per nessuno, neanche per chi doveva decidere se Edward avrebbe dovuto affrontare quel viaggio da solo.
Tanto erano presi dalla passione che non si resero conto che l’elettricità era di nuovo saltata. Si fermarono quando un colpo di tosse anomalo richiamò la loro attenzione.
“Edward! C’è qualcuno!”
“Che dici amore? Non c’è nessun’altro in questa stanza.”
“Ti dico che c’è qualcuno invece!!”
Il ragazzo si voltò e nell’oscurità riconobbe un figura opalescente a lui familiare. “Oh… Nonno… siete voi…”
“Mi duole interrompervi, ma non ho potuto evitare di presentarmi in questo istante.” Fece una riverenza. “Onorato di fare la vostra conoscenza diretta, milady.”
Daisy stava morendo di vergogna, tentò di coprirsi il più possibile con il lenzuolo, non era nell’abbigliamento più indicato per ricevere ospiti. “Il…piacere è mio…” In quel momento realizzò che anche lei era in grado di vedere lo spirito del Duca Harringhton con i suoi occhi, esattamente come poteva fare Edward. Fu colta da un leggero timore che la fece avvicinare al suo ragazzo in cerca di protezione.
“State tranquilla signorina, non ho intenzioni pericolose.” Si mise seduto. “Avrei soltanto il desiderio di conversare un po’ con voi, spero la cosa non vi rechi disturbo.”
“Oh, no signore… Sono solo, ehm… colpita dalla vostra venuta.”
Il nonno giocherellò con i baffi e le sue labbra si piegarono in un sorriso di convenienza nel constatare che la ragazza accettava la conversazione.
“Vi confesso, milady, di essere rimasto molto colpito dal vostro desiderio di seguire mio nipote nel passato. Posso chiedervi a cosa è dovuta questa vostra scelta?”
Dasiy guardò negli occhi Edward che non si era allontanato di un millimetro, sapeva bene di non poter mentire o inventare scuse, il nonno poteva conoscere la verità. “Vedete…. Ho il solo ed unico terrore di perdere vostro nipote… Ci sono già andata vicino una volta e spero che restandogli accanto, corra meno rischi.”
Lo spirito annuì, in fondo le ragioni della gelosia erano quelle. “Mio nipote vi ama a tal punto che non ha esitato un attimo nel mettere a repentaglio la propria vita per la vostra; ditemi, fareste lo stesso voi per lui?”
“Naturalmente milord.”
“E cosa mi dite della gelosia scaturita in voi quando avete appreso dei motivi per cui ho chiesto a mio nipote di tornare nel suo tempo?”
“Ho paura che la signorina Millstone possa portarmelo via. Se ben ricordo, ad Edward è stato permesso di tornare da me grazie al nostro amore… Se qualcosa dovesse incrinarsi, beh, non potrei sopportare di dover rinunciare per sempre a lui.”
“Se avete fiducia profonda in lui, non dovete temere alcunché. Questa è una delle condizioni fondamentali perché il vostro viaggio nel passato possa avere luogo. Dovete tener presente che non avrete vita facile: siete abituata ad un’epoca in cui potete disporre di ogni comodità, in cui le donne godono di certi privilegi che un tempo non esistevano e dove non vi è consentito di controbattere ciò che dall’uomo viene deciso. Ditemi, vi ritenete in grado di sopportare tutto questo?”
“Se è necessario a farmi restare accanto all’uomo che amo, si, senza dubbio.”
Il nonno si fece silenzioso, metabolizzando le parole pronunciate dalla ragazza. Dopo alcuni interminabili secondi si alzò. “Fra due giorni presentatevi allo scoccare della mezzanotte a Swanlake Palace dove vi comunicherò la decisione presa dagli spiriti del tempo. Ah, vi prego di indossare abiti più adeguati al vostro decoro.” Fece una riverenza. “Vi auguro un buon proseguimento.” E svanì come la nebbia ai primi raggi del sole.
 
 
 


 
Ciao a tutti!
Voglio innanzi tutto ringraziare eppy e Drachen per le loro recensioni e un grazie anche a FantFree e nephylim88! Naturalmente non tralascio neanche voi che avete speso del tempo nel leggere il primo capitolo della storia. : )
 
Vengono fuori i motivi che hanno richiamato Edward nel passato: il nome di Louise Millstone basta a far saltare i nervi a Daisy. Ricordate cosa era accaduto fra i due giovani?
Cosa diranno gli spiriti del tempo?
 
Grazie a tutti e a presto.
Un abbraccio
La Luna Nera

 
  
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