Entrò nell’appartamento, il loro appartamento, lo invase subito un odore pungente di alcool: Whisky,  Tequila, Birra, Vodka. Bottiglie rotte ovunque.
-“Lou?”- chiese nessuna risposta. – "Lou!"- Stessa storia. Si muoveva per ogni stanza, poi lo vide, in un angolo che tremava, le lacrime gli cospargevano il volto, gli occhi erano rossi e gonfi; con le mani teneva una pistola, puntava alla tempia.
-“Louis cosa fai!?”- sconvolto chiese, i suoi occhi esprimevano terrore, angoscia, ansia. Cercò di avvicinarsi
-“ No!...No…..stammi lontano…”- disse, con un fil di voce immerso tra i singhiozzi
-“ Non…n-non voglio più vederti soffrire Harry…Io- Io lo so che stai male”-
- "No Boo.. ti prego posa la pistola…vinceremo, ce la faremo insieme.. te lo prometto”- Oramai le lacrime salate rigavano le sue guance, si sforzava di sorridere per rassicurare l’altro.
-“ Mi dispiace Harry, non voglio più farti soffrire.. È l’unico modo… Mi mancherà il tuo sorriso"- Sorrise con gli occhi pieni di lacrime, era il sorriso di uno che stava male ma che non voleva che gli altri stessero come lui, così preferiva togliersi la vita pur di non vedere la persona che più amava in ginocchio,a piangere.
-“ No ti preg"- Un colpo secco, un rumore di una pistola, schizzi di sangue sulla maglia, sul muro. Odore di sangue, di morte.
 
Si svegliò di soprassalto quella notte, in un bagno di sudore, gli occhi lucidi. Si girò in fretta, lui era ancora lì ad abbracciarlo. Sorrise.
-“ Ti amo Boo”-
-“ Ti amo anch’io, ora torna  a dormire”- si riaddormentò con l’immagine del suo volto.


Anche dopo 3 mesi parlava ancora da solo, Harry. 




mmmmmh 
Allora.... beh è molto corta, l'idea mi è venuta per caso (come s enon ci fossero altre mille storie così) quindii....spero vi sia piaciuta!