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Autore: TheFieryAssassin    12/09/2014    1 recensioni
Salve a tutti semidei e semidee e anche discendeti di qualsiasi Dio o Dea,mi chiamo Marika Kenway,sono un'anormale sedicenne figlia di Atena con un passato oscuro alle spalle...ma bando alle ciance,sono qui per raccontarvi la mia storia tra i due campi ed č meglio iniziare subito.
Era un normalissimo sabato al campo mezzosangue,io stavo svolgendo alcune attivitį al campo come ad esempio:tiro all'arco,scalata mortale,equitazione sulle nuvole e combattimento con i bestioni (sono alta solo 160 cm e sono gracile,proprio una da mettere contro Clarisse La Rue). Dopo una doccia fredda,per rinfrescare qualche scottatura qua e lą che mi sono procurata durante la scalata,sono tornata in cabina, mi sono buttata sul letto,quando ho notato che la mia civetta,di nome Jes,era tornata(non siamo in Harry Potter,l'ho solo ammaestrata) con una lettera,mi sono alzata e ho dato a Jes un topolino da mettere "sotto i denti" e lei mi ha lasciato prendere la lettera.Ho visto chi era il mittente,era di mio padre,l'ho letta e diceva che sarebbe passato domani mattina per venirmi a prendere per poi trasferirci nella nostra nuova
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atena, Nuova generazione di Semidei, Octavian
Note: OOC, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Non sapevo quanto tempo fosse passato,ma ormai i miei occhi si erano abituati all'oscuritį e facevo sempre lo stesso movimento con le braccia.
Ogni volta che sentivo delle urla dicevo sempre -mi dispice,č tutta colpa mia- e speravo che non gli stessero facendo del male,ma ad ogni urlo che sentivo,non pensavo che urlassero senza alcun motivo...mi sono addormentata con le loro urla come sottofondo.
Poi qualcuno č venuto a svegliarmi prendendomi a calci sulle gambe,ho aperto gli occhi,ma non riuscivo a capire chi fosse.
Ha tolto le catene per poi legarmi i polsi dietro la schiena,mi ha alzata da terra e poi spinta attraverso un corridoio,ero cosģ debole che non riuscivo neanche a mantenermi in piedi qualche volta perdevo l'equilibrio e inciampavo,ma quello dietro di me,mi rialzava. Dove mi stava portando? Spero incontro alla morte.
Poi sono arrivata in una sala con stendardi rovinato appesi ai muri,un tappeto logoro di color porpora e torce e alla fine del tappeto,c'era un trono e ci sedeva Licaone che quando mi ha visto,mi č venuto incontro a braccia aperte -Oh tesoro,per me sei come la figlia che non ho mai avuto- ho cercato d'indietreggiare,ma sentivo la punta di un pugnale contro la schiena e cosģ sono rimasta ferma e cosģ Licaone mi ha abbracciata e poi mi ha preso il braccio col suo morso -oooh,nascondi il tuo potere con una lurida fasciatura- straccia la fasciatura e il morso esce in bella vista.
Mi sono guardata intorno -dove sono i miei amici? Dove li hai portati?- l'avevo detto con le lacrime agli occhi e con la voce spezzata avevo paura,lui mi ha guardata e mi ha preso il viso -Oooow piccolina,non č carinissima quando ha paura e ha una crisi di pianto? Tranquilla,stanno bene,qualche graffietto ma sono ancora interi...ma devi fare quello che ti dico se vuoi che escano da qui sani e salvi- ho annuito e ho iniziato a singhiozzare - ho trovato una spada ma io non posso usarla,ogni volta che i miei uomini la impugnano,muoiono a causa di una scossa...sai di che spada sto parlando...quindi non fare quei tuoi giochetti da ragazza rimbambita o i tuoi amici moriranno,chiaro- sorride e unisce le mani,annuisco -Perfetto, ti avevo sempre detto di stare con me,con l'uomo che ti ha accolto nel suo branco... sei sempre stata la mia preferita fino a quando non mi ha procurato questi graffi sul viso- se li indica e continua -da lģ ho pensato e avevi bisogno di un po' di disciplina e dovevo vendicarmi...ne vale pił del mio orgoglio farti soffrire...vedrai morire altre persone,visto che non ti č bastata la morte del tuo amato Castore...ti ho vista quando hai gettato il suo drappo tra le fiamme e ho visto anche le tue lacrime-.
Mi sono guardata intorno e ho visto le facce incredule dei miei amici, ho chiesto a quel bastardo immortale da quanto tempo fossero qui e lui ha detto che erano qui dalla prima parola che ha detto quando mi ha vista,mi sono voltata e ho detto -io non sono come lui,ve lo giuro,non sapevo niente di tutto questo- Ottaviano ha sbuffato - Tu ci hai mentito dal primo giorno,potevi dirci chi eri e quel tuo piccolo segreto...TU SEI UNA TRADITRICE,PER COLPA TUA SONO MORTI DEI NOSTRI COMPAGNI...COMPRESA STACY- mi ha detto sbraitandomi contro.Non li biasimavo,vedevo la rabbia nei loro volti e da quelle parole,capivo che non si sarebbero mai fidati di me...dovevo fare qualcosa,non potevo perdere altro tempo o gli avrebbero fatto ancora altro male,odiavo tutta questa storia,dovevo prendere la spada,uccidere Licaone e liberare i miei amici...ma come? COME?!
Non avevo forze,ero legata,avevo un pugnale contro la schiena e se avessi fatto un passo falso i miei amici sarebbero morti all'istante,avevo troppe responsabilitį addosso.
Portarono la spada su un cuscino ed era la spada pił bella che avessi mai visto,bronzo celeste e tra lama e l'impugnatura, c'era un gufo con le ali aperte.
Licaone me la fa vedere -slegatela,subito!- il suo scagnozzo ha ubbidito e mi ha slegata i polsi - prendi la spada- ho preso l'impugnatura della spada e ho iniziato a maneggiarla,era leggera ma non troppo,non scivolava dalle mie mani,era la mia spada,non doveva finire in mani sbagliate.
Ho fatto un occhiolino a Viola senza farmi scoprire e lei ha annuito e ha riferito agli altri che erano inginocchiati per terra, ho continuato a maneggiare la spada -Allora Licaone,a cosa ti serve questa spada?- ha sorriso - A conquistare l'Olimpo,quei Dei,li odio tutti quanti ma grazie a te e a quella spada,riusciró a piegarli al mio volere ....e tu sarai la mia regina,tesoro...io e te governeremo il Mondo e gli uomini saranno finalmente liberi da quei oppressori lassł- mette una mano sul mio braccio libero e viola fa un colpo di tosse,era il segnale...almeno credo,cosģ ho tagliato la mano a Licaone e ferito quello dietro di me, non so come Viola sia riuscita a stendere l'altro uomo,ma ce l'hanno fatto quando ho sentito l'urlo.
Ho buttato Licaone a terra e poi gli ho legato le mani -Non ce la farai ad uscire,morirete lo stesso- sono andata a slegare gli altri e si sentivano degli scoppi di ordigni provenire sotto di noi -Dobbiamo uscire di qui e subito -.
Il palazzo ha iniziato a tremare e siamo usciti di corsa dalla sala del trono.
Okay,avevo salvato i miei amici,ma non del tutto, dovevo andarmene da quel posto e alla svelta 
   
 
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