2.
« Don't play with my heart »
Forse all'inizio era stato solo un gioco; faceva parte del piano di un'assassina sedurre la propria vittima, convincendola a donarle la propria fiducia.
Con lui non funzionava esattamente così: lo aveva capito, Sanji, che quella donna aveva bisogno di lui, sentiva che il suo corpo si ribellava al compito destinatole dai suoi superiori.
Lo aveva intuito subito, fin da quando lo aveva pregato di stringerla fra le sue braccia e lui – ammaliato dalla sua persona – aveva acconsentito senza fiatare, forse ignaro della situazione. O forse no.
Comunque, Kuroashi era certo di una cosa: avrebbe aiutato la dolce Violet-chan anche a costo della propria vita.