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Autore: WhiteNight    12/09/2014    2 recensioni
-lui non può chiamarmi Rosie, solo voi potete! E comunque non è questo il punto!- disse pestando un piede in terra.
-e qual è questo benedettissimo punto, me lo vuoi dire, in nome di Godric?-Rose improvvisamente perse tutta la carica e un leggero rossore iniziò a farsi strada tra le sue guance.
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 1: "DI CUGINI STRAMPALATI E BIONDI STRAFOTTENTI"

Rose era sempre stata una ragazzina tranquilla ed equilibrata.
Amata da parenti e amici, era sempre pronta ad aiutare chiunque ne avesse bisogno, e tutti sapevano di poter contare su di lei.
Era la degna figlia di Ron Weasley ed Hermione Granger: intelligente e sicura di sé, portava con orgoglio la spilla da Prefetto ma, da vera Griffyndor, aveva abbastanza coraggio da infrangere qualche regola ogni tanto, purché le conseguenze non fossero troppo gravi.

Non bisogna però pensare che fosse sempre dolce e calma: quando c’era bisogno sapeva tirare fuori gli artigli, cosa che i suoi cugini e le sue amiche sapevano bene( si può anzi dire che a volte faceva veramente paura).
C’erano poche cose che riuscivano a farle perdere totalmente la calma, e di solito erano coinvolti i suoi disastrosi parenti (in particolare James e Dominique).
Una cosa però era capace di farla uscire completamente di senno, ed era..
-MALFOY!- la voce della rossa rimbombò nel corridoio.

-Si, dolce Rosie?- Chiese il biondo in tono innocente.
-Non chiamarmi in quel modo disgustoso, nessuno ti ha dato il permesso. Mi spieghi perché diavolo mi stai seguendo?-lo sguardo di Rose avrebbe spaventato persino Voldemort in persona, ma Scorpius adorava la faccia corrucciata della rossa.
-Oh beh, ho un’ora buca e pensavo di impiegarla dedicandomi al mio hobby preferito.-Il ragazzo, d'altro canto,aveva tutta l'aria di uno che si sta divertendo un mondo.

-E sarebbe?-Gli chiese, sospettosa e non poco infastidita.
-Disturbarti, Rosie. Sei adorabile quando arrossisci e inizi ad urlarmi contro, sai? Rendi le mie giornate migliori!-Le rispose il biondo con un sorriso a trentadue denti.
Scorpius Hyperion Malfoy era, obbiettivamente, un bel ragazzo.

Con i suoi capelli biondi, quasi bianchi, e i suoi occhi grigi era capace di far cadere ai suoi piedi metà della popolazione femminile di Hogwarts. Sin da subito aveva però dimostrato una particolare predilizione per la giovane Weasley, e giorno per giorno si divertiva a infastidirla e torturarla.
La rossa certo non subiva indifferente.
-Sei veramente un essere ripugnante Malfoy, lasciatelo dire. Ancora non riesco a capire come la McGonagall  abbia potuto scegliere te come Prefetto degli Slytherin.- Gli disse in tono disgustato.

-E' sempre un piacere sapere che apprezzi la mia compagnia e mi stimi come persona. Si dia il caso che sono uno studente modello, come te…anzi no, meglio di te.- Replicò il biondo con un sorrisetto strafottente.
-TU meglio di me? Stai delirando.- Rispose Rose inviperita.
-Ah si? E dimmi, chi ha avuto più G.U.F.O. l’anno scorso?

Le guance della ragazza si imporporarono: -Sei sleale, serpe. Sai benissimo che non mi sentivo bene e comunque hai ottenuto soltanto un punto in più di me!
-Sarà solo uno, ma è comunque un punto in più rispetto a te Rosie.
-NON CHIAMARMI ROSIE!
-Rosie, che succede?
-Al!

Ad interrompere la litigata dei due ragazzi era stato l’intrepido Albus Severus che, per qualche misterioso motivo ignoto a tutti, captava i litigi tra la sua adorata cuginetta e il suo migliore amico a chilometri di distanza, e si affrettava a dividere i due prima che iniziassero a lanciarsi fatture e maledizioni ( Al sapeva che Scorpius non l’avrebbe mai fatto, ma non era ugualmente fiducioso per quanto riguardava Rose).
-Oh ciao Al. Niente di che, stavo chiacchierando amabilmente con la dolce Rosie!
-Scorp..-Albus roteò gli occhi, conscio che di lì a poco si sarebbe scatenato un putiferio.
-SCORPIUS HYPERION MALFOY, NON OSARE PIU’ CHIAMARMI IN QUEL MODO RIVOLTANTE!
-Andiamo Rosie, sappiamo tutti che in realtà è di tuo gradimento! Cos’è, ti mette in imbarazzo il fatto che uno dei ragazzi più popolari della scuola ti chiami in questo modo? Tranquilla, non uscirei mai con una  come te!

Nel corridoio calò bruscamente un silenzio teso, carico di paura.
Tutti i presenti erano a conoscenza dei continui battibecchi tra i due, visto che i Potter-Weasley, e Scorpius, erano gli studenti più popolari dell’intera scuola.
Litigavano più o meno 50 volte al giorno (o meglio, Rose urlava contro Scorpius e lui si limitava a punzecchiarla).
Ma mai, mai, neppure una volta, il biondo aveva osato dire una cosa del genere alla ragazza.
Gli sguardi degli spettatori si alternavano da Scorpius, le labbra piegate in un sorrisetto malizioso e un luccichio divertito negli occhi, a Rose, la bocca semiaperta, schiusa in una “O” perfetta, scioccata, ad Albus, gli occhi sbarrati in un’espressione di puro terrore.

Tutti aspettavano la reazione della ragazza.
O meglio, tutti la temevano.
La rossa prese un respiro profondo.
Messa da parte la sua idea iniziale di lanciare un Avada Kedavra al ragazzo, decise di risolvere la questione in una maniera molto più diplomatica ed adatta a lei.
-Questo mi tranquillizza Malfoy, così non sarò costretta a darti un due di picche. Ah e comunque, giusto perché tu lo sappia, non uscirei con te neanche se fossi l’ultimo ragazzo rimasto sulla terra. Ora devo andare, tu vai pure a pettinarti i capelli in modo ossessivo come fai ogni mattina per un’ora. Anzi, vatti a schiantare contro il Platano Picchiatore o a buttarti dalla Torre di Astronomia.

Si levò un’ondata di risate dai presenti, e Rose, dignitosamente, si incamminò verso il Dormitorio con uno scroscio di applausi in sottofondo.
Albus dovette trattenersi per non scoppiare a ridere in faccia al suo migliore amico, e cercò di reprimere una risata soffocandola con un colpo di tosse.
La cosa più buffa non era la risposta di Rosie, ma la faccia sconvolta e imbarazzata di Scorpius, che non riusciva a capire come facesse la ragazza a sapere che la mattina impiegava davvero un’ora per pettinarsi.




-QUEL DANNATISSIMO SLYTHERIN PLATINATO IO LO AMMAZZO!- Urlò Rose, furibonda.
-Oh ciao Rosie, è un piacere sentire la tua voce soave a quest’ora!-Molly Weasley, bellamente stravaccata sul divano della Sala Comune con un libro in mano, salutò la cugina appena arrivata.
-NON CHIAMARMI ROSIE!

La rossa inarcò un sopracciglio, scettica.
-Veeediamo…platinato, Slytherin, sei furiosa e ti sei addirittura dimenticata della lezione di Divinazione…il giovane Malfoy ha di nuovo detto qualcosa che non doveva?- Le chiese in tono malizioso.
- Già.- Rispose Rose imbronciata.
-Coraggio Rosie-Molly enfatizzò di proposito la pronuncia del suo nome- confidati con la tua cuginetta preferita.

-BASTA CHIAMARMI ROSIE!-Urlò esasperata e, si, decisamente arrabbiata.
-Ti ha chiamata così, vero?-Le domandò la rossa con un sorrisetto sadico.
-Lui non può chiamarmi Rosie, solo voi potete! E comunque non è questo il punto!- Disse pestando un piede in terra.
-E qual è questo benedettissimo punto, me lo vuoi dire, in nome di Godric?-Rose improvvisamente perse tutta la carica e un leggero rossore iniziò a farsi strada tra le sue guance.

-Lui...ha...- Iniziò timidamente, vergognandosi di ciò che stava per dire.
-Ha?- Indagò curiosa l’altra.
-..Ha detto che non uscirebbe mai con una come me...- Nel momento in cui pronunciava queste parole abbassò gli occhi, sapendo quanto quelle suonassero ridicole.
-..ah-Molly guardò Rose, indecisa se scoppiarle a ridere in faccia o tentare di trattenersi.
Optò per la prima, perché d’altronde Molly Weasley non pensa mai.
-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
-COSA CI TROVI DI DIVERTENTE, ME LO VUOI SPIEGARE?!-Ormai completamente rossa, se non bordeaux, Rose cercava di mantenere un  minimo di contegno, fallendo miseramente.

-TE LA SEI PRESA! TE LA SEI PRESA PERCHE’ TI HA DETTO CHE NON USCIREBBE MAI CON TE!- Le disse tra una risata e l’altra.
-N…NON E’ VERO!- Rispose indispettita l’altra, sentendosi la faccia bollente.
-Andiamo Rosie, non ci credi nemmeno tu!
-Ok, ok. Magari me la sono presa un pochino, ma soltanto perché ha ferito il mio orgoglio femminile!
-Certo, sono convinta che sia così.- Molly osservò sua cugina: anche un cieco avrebbe capito che non se l’era certo presa perché aveva subito un attacco al suo orgoglio femminile, e che anzi il motivo era ben palese, ma decise di non insistere troppo e lasciar sbollire la cugina.

Ciò non voleva dire che la storia era chiusa là. La scalmanata Weasley amava quel genere di situazioni, e vedere la sua dolce (per modo di dire) cuginetta in mezzo ad una di esse era semplicemente sublime.
-Quello stronzo platinato, dire una cosa del genere in mezzo al corridoio, davanti a tutti per di più!-continuò Rose, rivolgendosi alla cugina con il chiaro intento di farle capire la gravità, dal suo punto di vista, della situazione.
-La presenza di pubblico è mai stata un problema per i vostri deliziosi ed esilaranti teatrini?
-..da che parte stai Molly, me lo vuoi spiegare?
-Ovviamente dalla tua dolcezza! Ah comunque, sei consapevole di aver appena saltato un’ora di Divinazione vero?- Le comunicò sorridendo, consapevole che l’altra avrebbe nuovamente perso le staffe.

-Cos...CAZZO, E NON POTEVI AVVISARMI PRIMA?- Rose la guardò allibita, ma ella le rispose con una faccia così angelica e fintamente sorpresa che sentì svanire la rabbia in un secondo.
-E perdermi la tua faccia adorabile mentre mi raccontavi il rifiuto appena ricevuto da “mister-sono-troppo-figo-e-troppo-biondo-per-voi-comuni-mortali”?-Rispose assumendo una faccia scioccata.
-Preferisco “mister-bastone-in-culo” di Jamie.
-Si beh, anche quello non è male.- Rose sedette accanto alla cugina, visto che ormai l’ora di lezione era irrecuperabile, decisa ad aspettare il  pranzo.

-Tu perché non sei a Divinazione?-le chiese accorgendosi improvvisamente che, se lei aveva saltato l'ora di lezione (non di sua spontanea volontà chiaramente, era tutta colpa di quel dannatissimo Slytherin e prima o poi gliel'avrebbe fatta pagare) anche la cugina aveva fatto altrettanto.
-Non ne avevo voglia, e poi ho passato la notte con Lorcan ed ero stanca.- Rispose Molly in tono casuale.
L’altra Weasley arrossì visibilmente: -Con passare la notte intendi..?
-No Rosie, non intendo dire che abbiamo avuto un’intensa ed appagante nottata di sesso.- Le spiegò con fare quasi annoiato: -Intendo dire che abbiamo passato la notte a chiacchierare e ingozzarci di dolci. O meglio, io mangiavo i dolci e parlavo e lui mi ascoltava.
-Ah ok- rispose l’altra, visibilmente sollevata. Sapeva bene che il rapporto tra sua cugina e lo Scamander era decisamente ambiguo: non erano certo fidanzati, ma andavano a letto insieme saltuariamente e poi tornavano amici come prima. Per qualche strana ragione nessuno dei due aveva intenzione di legarsi in maniera più profonda o seria, e a Rose questa situazione non piaceva perché sapeva che, in fondo, a Molly Lorcan piaceva molto.

-E poi stamattina l’abbiamo fatto ripetutamente. Si, anche sul tuo letto.- Disse, recuperando velocemente il suo sorriso malizioso.
-MOLLY!






  
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