Harry
inizia ad
avere dei sospetti
Louis’
pov
«come
sarebbe che hai avuto un incidente? come stai? Dimmi
dove sei che ti vengo a prendere» ero parecchio agitato
mentre parlavo al
telefono e dalla sua voce sembrava fosse successo qualcosa di grave
«non lo so
nemmeno io dove sono, credo a un quarto d’ora da casa, ho
provato a guidare per
un po’ ma non credo di riuscirci»
«d’accordo non muoverti da lì, arrivo
subito».
In men che non
si dica mi cambiai e lo raggiunsi trovandolo
a un lato della strada poggiato sulla sua macchina, aveva un
sopracciglio e un
labbro spaccato e un grosso livido sulla guancia destra ma nulla di
grave «come
stai?» dissi avvicinandomi «sto bene mi fa solo
male il braccio, l’ho sbattuto
contro la portiera» disse mentre se lo massaggiava, diedi
un’occhiata alla
macchina si era fatto tutta la fiancata e aveva perso lo specchietto,
era
abbastanza mal ridotta ma non era quello il problema «ma come
è successo?» «ho
avuto un colpo di sonno e sono finito fuori strada» disse
senza nemmeno
guardarmi in faccia, era parecchio strano aveva gli occhi rossi e in
viso era
bianco come un cadavere, notai poi una busta all’interno
della sua auto andai a
passo svelto a vedere cosa c’era all’interno e
trovai tre bottiglie due vuote e
una ancora piena, altro che colpo di sonno, si era ubriacato
«non ci posso
credere, sei ubriaco!» lo sgridai alzando la voce
«ti prego Louis risparmiami
la predica, è stata una giornata molto difficile credimi,
ora torniamo a casa
sono stanco, l’auto verrò a prenderla domani
mattina» disse mentre camminava
barcollando verso la mia auto, a stento riusciva a stare in piedi
«no caro mio
non la passerai liscia, sei stato davvero un idiota, potevi morire, o
adesso
non te ne frega più nemmeno se sei morto o vivo? ma che
diavolo hai in testa
Harry?» gli urlai contro mentre quello mi guardava con
l’espressione più
svogliata del mondo, sul serio ero incazzato nero a causa della sua
irresponsabilità «non stavo bene ok? E non parlo
in senso fisico» era un totale
cretino a volte e faceva stupidaggini che nemmeno un bambino di due
anni
avrebbe commesso «Harry i problemi ce li abbiamo tutti,
questa non è una
giustificazione» salii in macchina ed Harry fece lo stesso
«solo che adesso sto
anche peggio» si sistemò nel sedile e chiuse gli
occhi «certo guarda come ti
sei ridotto» «non parlo della sbronza
Louis»
Rose’s
pov
Quel giorno Zac
sarebbe dovuto venire di mattina e così
decisi di alzarmi per potermi poi preparare, andai subito a fare
colazione e
trovai tutti e cinque i ragazzi che parlavano tra di loro con delle
espressioni
alquanto serie, sembrava fosse morto qualcuno
«buongiorno» dissi ancora
assonata ma quando guardai Harry in faccia un senso di preoccupazione
si fece
spazio dentro di me «o mio dio, ma cosa ti è
successo?» dissi prendendogli il
viso tra le mani «non preoccuparti sto bene, ieri ho avuto un
incidente ma ora
è tutto a posto» mi prese i polsi e li
accarezzò con i pollici in modo da
tranquillizzarmi ma sembrava non funzionare «come un
incidente? E quando è
successo?» mi disse semplicemente che era uscito per fare un
giro ed era andato
fuori strada ma la cosa non mi convinceva molto.
Una volta finito
di fare colazione andai in direzione del
bagno «Rose devo dirti una cosa» disse Harry
seguendomi «Harry devo farmi la
doccia adesso, me la dici dopo ok?» aveva una strana
espressione ed era
terribilmente serio mentre si sistemava i capelli più
nervoso del solito
«d’accordo allora te la dirò dopo, vai
pure tranquilla».
Harry’s
pov
Dovevo
assolutamente dirglielo, avevo passato l’intera notte
a pensare a quella scena, era talmente assurda che non riuscivo ancora
a
crederci, dovevo prenderla a una parte e raccontarle esattamente quello
che
avevo visto, lei doveva sapere!
In quel momento
suonarono il campanello Mandy andò ad aprire
ritrovandosi davanti Zac, lo squadrai dalla testa ai piedi a costo di
sembrare
strano agli occhi degli altri, quel tipo non mi era mai piaciuto
«Rose è sotto
la doccia ma credo che stia per uscire» gli
comunicò Mandy «d’accordo allora la
aspetto in camera». Come passò davanti a me mi
rivolse uno sguardo di sfuggita
mentre io continuavo a fissarlo cercando di dare delle risposte alle
domande
che mi ponevo, non persi tempo e lo seguii all’interno della
stanza.
«ti ho
visto ieri sera!» Zac si girò e mi
guardò confuso
«come scusa?» ma faceva finta di non capire?
«ieri notte ti ho visto che
parlavi con un tipo muscoloso pieno di tatuaggi, ti ha dato dei soldi,
cosa hai
fatto? gli hai venduto della droga per caso?» andai subito al
punto non avevo
di certo paura di lui, quello mi guardò serio per diversi
secondi e poi scoppiò
a ridermi in faccia il che mi creò non poco fastidio
«no scusa mi stai forse
accusando di aver spacciato?» «diciamo che
è la prima impressione che mi sono
fatto appena ti ho visto» si avvicinò lentamente a
me e mi guardò dritto negli
occhi «non ho venduto della droga Harry, è la
sincera verità, io non le faccio
queste cose» era serio e si mise una mano sul cuore nel
pronunciare quelle
parole, ma nel suo sguardo c’era qualcosa che non mi
convinceva.
«che
sta succedendo qui?» chiese Rose entrando in camera e
guardandoci
entrambi «Harry mi sta accusando di aver spacciato»
disse come se quella fosse
una cosa divertente «Harry ma come ti permetti di accusarlo
di una cosa del
genere?» chiese Rose sconvolta guardandomi dalla testa ai
piedi «allora dimmi
perché quello ti ha dato i soldi!» Rose ci
guardò entrambi confusa «mi spiegate
che cosa sta succedendo?» «Harry ieri notte mi ha
visto con un ragazzo che mi
dava dei soldi e pensa che io li abbia venduto della droga ma mi sa che
ha
frainteso la situazione, quel ragazzo che hai visto ieri è
un mio amico che un
po’ di tempo fa si trovava in una situazione molto brutta con
problemi
economici, io allora mi sono offerto di prestargli dei soldi e ieri lui
ha
voluto restituirmeli, tutto qui» non credevo ad una sola
parola di tutto quello
che aveva detto anche perché a giudicare dalle espressioni
che avevano non
sembravano per niente amici, perciò mentiva e se mentiva
vuol dire che aveva
qualcosa da nascondere «e vi incontrate a notte fonda in una
zona sperduta per
farti restituire i soldi?» «non devo rendere conto
a te di quello che faccio
chiaro?» si alterò improvvisamente il che mi fece
dedurre che era un tipo molto
suscettibile «Harry
smettila ha spiegato
come è andata» Rose era calma come se la
situazione non avesse importanza per
lei, si avvicinò e mi mise la mano su un braccio
«senti perché non vai a
riposarti un po’? Ieri hai avuto un incidente!» mi
parlava come fossi un malato
terminale «non ne ho bisogno di riposarmi» dissi
acido per poi andarmene.
Me lo sarei
dovuto aspettare che lei avrebbe creduto alle
stronzate che diceva quello lì, ma io non mi fidavo
perché pensandoci bene che
cosa sapevamo noi di Zac? Niente, non sapevamo proprio niente, da
quando
l’avevo conosciuto ero sempre stato indifferente nei suoi
confronti ma dopo la
scena alla quale avevo assistito le cose erano cambiate, ora lo odiavo
ancora
di più, ultimamente ero sempre così nervoso
stavano succedendo troppe cose
tutte insieme e avevo bisogno di sfogarmi, con un gesto che mi venne
quasi naturale
diedi un pugno al muro della nostra camera «Harry ma sei
impazzito?» oh no ci
mancava solo la predica di Louis certo che la giornata iniziava proprio
bene
«non iniziare Louis, ti assicuro che non è un buon
momento» cercai di ignorarlo
facendo finta di fare altro «non è mai un buon
momento per te, mi spieghi che
cavolo hai ora?» «Zac non mi convince sento che
nasconde qualcosa» Louis mi
guardò come se avessi detto un’idiozia
«ieri notte prima dell’incidente l’ho
visto che parlava con un tipo sospetto e questo qui gli ha dato dei
soldi, Zac
ha detto che quello è un suo amico a cui aveva prestato
soldi e ieri notte l’ha
incontrato per restituirglieli, ma io sento che
c’è sotto qualcosa».
«Harry smettila con
questo comportamento, Zac
ormai lo conosciamo è una brava persona, lui e Rose stanno
insieme da parecchio
tempo» «io non ci credo, non mi fido di quello, non
sappiamo di cosa sia capace»
Louis sospirò esasperato e continuò la
conversazione «vuoi sapere qual è la mia
opinione? Secondo me dici queste cose solo perché sta con
Rose» una risposta
del genere non me la sarei mai aspettata da parte sua, mi aveva deluso
anzi che
credere a me che ero il suo migliore amico credeva a
quell’idiota.
00:35
AM
Rose’s
pov
Non riuscivo a dormire, avevo gli occhi sgranati e guardavo
in direzione della finestra dove potevo scorgere il chiarore della
luna, era
davvero stupenda e le stelle intorno ad essa rendevano il panorama
ancora più
mozzafiato, alla vista di una stella luminosa che sovrastava le altre
mi
ricordai di quella volta in cui Harry aveva dato il mio nome ad una che
era
bella esattamente come quella, sorrisi a quel pensiero. Mi dispiaceva
per come
si era comportato ma d’altro canto non potevo certo
aspettarmi che con Zac
fossero amici per la pelle, loro due non sarebbero mai diventati amici
e dentro
di me sapevo quanto si odiassero l’uno con l’altro.
Nonostante
provassi a chiudere gli occhi non riuscivo a
dormire, avevo mille pensieri in testa che mi tormentavano
così mi alzai e
andai in direzione della cucina con l’intenzione di bere un
sorso d’acqua,
dovetti attaccarmi al muro mentre camminavo per evitare di cadere dato
che
intorno a me era buio pesto, tastai la parete cercando
l’interruttore della
luce ma poi sentii qualcuno che urtò contro il mio corpo, mi
spaventai da
morire dato che mi trovavo tra il muro e qualcuno che aveva un corpo
molto più
imponente confronto al mio, di colpo la luce si accese e non so
perché rimasi
come senza fiato con la bocca leggermente spalancata e gli occhi fissi
su di
lui «Harry mi hai fatto spaventare»
l’impatto dal buio totale a quegli occhi
verdi mi spiazzò, tra di noi c’erano pochissimi
centimetri di distanza, eravamo
davvero vicini, Harry tanto per cambiare indossava solo i boxer
perciò mi
ritrovavo a stretto contatto con il suo petto nudo e tatuato
«scusa, non
volevo» si allontanò almeno quel tanto che mi
permise di muovermi e staccarmi
dal muro «come mai sei ancora in piedi?» gli
domandai mentre andavo a prendere
un bicchiere «non riuscivo a dormire» disse
avvicinandosi «troppi pensieri per
la testa» sapevo il motivo per cui era triste e ci stavo
davvero male, avrei
tanto voluto fare qualcosa «mi dispiace per quello che
è successo oggi è solo
che mi preoccupo per te» era così carino nei miei
confronti, come potevo non
volergli bene? «e io ti adoro per questo, ma io sto bene
Harry, sono felice
come non lo sono mai stata e non c’è motivo per
cui tu ti debba preoccupare» mi
prese le mani delicatamente e si avvicinò diminuendo
così la distanza tra di
noi «in ogni caso voglio che tu sappia che io sarò
sempre presente per te, in
qualunque posto, in qualunque momento, io ci sarò, te lo
prometto»
istintivamente lo abbracciai stringendolo forte a me, la sua pelle era
caldissima nonostante andasse sempre in giro nudo. «che ne
dici se guardiamo un
po’ di televisione?» chiese mentre scioglievo quel
contatto «va bene» ci
sedemmo così entrambi sul divano alla ricerca di qualcosa di
carino da vedere,
Harry si fermò poi su un canale dove stavano trasmettendo un
film dove c’era
Megan Fox come protagonista, era stupenda, insomma non che fosse una
novità e
tra l’altro era la mia attrice preferita, poggiai la testa
sulla spalla di
Harry «sono contenta che stai bene e non ti sei fatto niente,
anche io mi
preoccupo per te» non so nemmeno come mi uscirono determinate
parole, il
ragazzo affianco a me si girò rivolendomi un sorriso sincero
«ti ringrazio di
cuore» mi diede un dolce bacio sulla testa concentrandoci
nuovamente sul film,
passarono alcuni minuti e mi addormentai senza nemmeno accorgermene.
Harry’s
pov
Quando il film finì cambiai canale più volte ma
era
praticamente impossibile trovare qualcos’altro di carino da
vedere così buttai
il telecomando a una parte, mi voltai verso Rose aveva ancora la testa
poggiata
sulla mia spalla, si era addormentata, gli accarezzai il viso
dolcemente, era
così bella e non sopportavo il fatto che fosse di
qualcun’ altro volevo averla
tutta per me ma non potevo, è buffo, la gente pensa che
essendo ricco e famoso
posso avere tutto quello che voglio e invece non posso avere la cosa
che
desidero di più fra tutte.
Dopo aver spento
il televisore mi alzai e la presi in
braccio, guardai il suo corpo era davvero stupendo e quei pantaloncini
azzurri
talmente corti e aderenti la rendevano ancora più sexy, non
si vestiva mai in
modo provocante, non metteva mai tacchi vertiginosi, minigonne o
magliette
scollate, vestiva sempre in modo semplice e sobrio eppure sapeva essere
davvero
seducente, anche se non se ne rendeva conto, non era consapevole della
sua
bellezza e dell’effetto che aveva sulle persone.
Quando eravamo all’interno della stanza la poggiai delicatamente sul letto sistemandole le ciocche che le finivano sul viso, era bellissimo poterla osservare, le diedi un bacio sulla guancia e le sussurrai «buonanotte angelo mio»