Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Ika19    13/09/2014    1 recensioni
Buongiorno!
Questa è un'avventura romantica che vede in azione e difficoltá i nostri personaggi preferiti. Una storia con l'amore al centro di tutto, azioni tipicamente stupide come si conviene e alcuni sorrisi quá e lá.
Dal Primo Capitolo:
" -Fairy Tail! Siamo in una situazione veramente grave!
Girano voci che una gilda oscura non meglio identificata, abbia intenzione di rapire alcune delle nostre ragazze, per scopi non meglio identificati!- un mormorio percorse la sala, il master aveva detto tutto ciò con un tono di voce che non lasciava presagire nulla di buono.-Quindi fate attenzione a dove andate e guardatevi le spalle!-"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza, Scarlet, Lluvia, Natsu, Wendy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hola Gente!

È da un sacco di tempo che non ci vediamo!

Allora comincio con l'augurarvi un buon inizio della scuola (anche se io sono in quell'istituzione diabolica dal primo di settembre D': ) e a dirvi bentornati nella triste realtà scolastica!

Eccomi qui quindi con un nuovo capitolo, che è la tanto attesa (almeno da me) NaLu! Mi sento un po' in colpa per le altre coppie che hanno avuto un capitoletto un po' cortino, ma come vedrete ognuno ha avuto un posto anche in questo!

Buona lettura e ci si sente alla fine!

 

Non più semplici nakama!

 

-Allora Gray!- Si sentì l'urlo di Cana che ubriaca già a mezzogiorno, era seduta al bancone con un boccale di birra in mano, voltata verso Gray che era dall'altra parte del locale.

-È da quattro settimane che tu  e Juvia uscite da casa tua insieme... C'è qualcosa che vuoi dirci?- gli chiese Cana, attirando l'attenzione di tutta la gilda che ora aspettava trepidante la risposta del mago di ghiaccio che arrossì leggermente (molto leggermente) e si schiarì la voce. Aprì la bocca per parlare, ma prima di riuscire a proferire anche solo la prima parola, la porta della gilda si spalancó ed entró Gajil. Subito una furia dai capelli blu lo assalì e due esili braccia si strinsero al suo collo e improvvisamente il drago di ferro si trovó le labbra molto occupate.

Dopo svariati minuti, i piedi della ragazza che lo aveva baciato toccarono di nuovo terra, ma le braccia di Gajil non abbandonarono comunque i suoi fianchi, anche se il suo sguardo era un po' arrabbiato.

-Sei stata dimessa solo da un mese!- disse il drago di ferro a Levy che lo guardava divertita. -Non puoi permetterti di correre in giro così!-

La piccola maga gli fece la linguaccia ed esordì:

-Sono pur stata dimessa per qualcosa, vuol dire che sto bene!- il suo sguardo si fece improvvisamente più malizioso.

-Vuoi dirmi che non sei felice di queste due settimane in cui ero fuori dal letto?- gli chiese derisoria, conoscendo già la risposta.

-Non volevo dire questo... E poi io non ti ho visto così spesso fuori dal mio di letto...- rispose Gajil, suscitando una risatina da parte di Levy che si riavvicinó alle sue labbra che lui intrappoló immediatamente.

Lei gli allacció le gambe alla vita e lui le strinse il fondoschiena portandola fuori dalla gilda, tutto questo sotto gli occhi attoniti dei maghi seduti ai tavoli della sala, che chiedendosi cosa mai stavano andando a fare Gajil e Levy, cercavano di svegliarsi dal profondo shock che li aveva scossi.

-Brindiamo!- strilló Cana all'improvviso, spaventando tutti quanti.-Brindiamo a Levy che è finalmente diventata donna!- 

Detto questo si scoló un intero barile di birra in un minuto, riportando l'atmosfera spensierata che c'era prima dell'entrata di Gray, che ora si era seduto al fianco di Juvia per bere qualcosa.

Una sola persona era rimasta completamente in disparte.

Due trecce rosso fuoco attaccate ad una testa con due occhi rossi un po' folli, stavano dondolando avanti e indietro, come mosse da forza propria.

Da quando erano tornati dalla missione, Flare era rimasta sola, perchè ognuno dei suoi compagni di viaggio aveva avuto i propri problemi da affrontare. Erza peró non aveva mancato alla sua promessa e l'aveva portata dal master che l'aveva accolta in gilda senza farsi troppi problemi. Era peró un mese e mezzo ormai,  che non si era fatta degli amici e il marchio di Fairy Tail sul seno destro, non le sembrava ancora suo.

Ad un tratto un enorme boccale di birra venne sbattuto sul tavolo davanti a lei, rovesciando parte del liquido sulla superficie di legno ruvido. Un piede infilato in una scarpa col tacco alto seguì il boccale e due seni enormi entrarono nella visuale di Flare, subito prima di un viso accaldato e rosso incorniciato da folti capelli Marroni.

-Tu sei Flare, giusto?- biascicó Cana, alitandole in faccia e osservandola da vicino.

-S-si... Sono io...- sussurró Flare intimidita da quella presenza così invadente.

La sua interlocutrice sembró impensierisi un attimo, dopodichè salì completamente sul tavolo attirando l'attenzione dell'intera gilda che si zittì per vedere cos'altro aveva in mente la pazza maga delle carte.

-Maghi di Fairy Tail!- urló Cana, prendendo subito dopo un sorso di birra. -Sono lieta di presentarvi una nuova recluta della nostra gilda!- prese Flare per un braccio e con forza disumana la tiró sul tavolo vicino a sè.-Ecco a voi Flare!- 

I maghi esultarono e presto Flare fu coinvolta in un turbine di presentazioni e strette di mano, abbracci, baci e domande imbarazzanti.

Improvvisamente la porta della gilda si aprì e una persona entró causando il silenzio di tutti i maghi.

I suoi passi risuonavano lenti sul pavimento dell'edificio, rimbombando quasi. Il ragazzo si sedette al bancone e  i suoi capelli rosa si mossero con lui quando fece un cenno quasi invisibile verso Mirajane, che prontamente gli porse un bicchiere di qualche alcolico ignoto che Natsu cominció a sorseggiare lentamente.

Piano piano il silenzio nella sala si fece meno assordante e i maghi ricominciarono le loro chiacchere, anche se molto più tranquillamente e senza la stessa spensieratezza di prima.

Solo Gray era rimasto a fissare la schiena curva del suo migliore amico che stava affogando il dolore in un bicchiere di alcol.

Natsu era cambiato molto da dopo quella missione che aveva visto come protagonista principale Lucy.

I suoi occhi avevano perso quella luce che da sempre lo caratterizzava. Tutte le ore, i giorni, le settimane passate al capezzale della ragazza che amava lo aveva piano piano svuotato, spento, privato di quella ultima goccia di speranza che aveva nutrito per giorni, osservando Lucy stesa in quel letto d'ospedale.

A turno, lui, Gajil, Juvia, Erza, Levy, Wendy, Cana, Mira e tutti gli altri loro amici, andavano all'ospedale a trovare Lucy, e trovavano sempre Natsu seduto vicino al letto ad osservare Lucy. Non usciva mai, non mangiava, non parlava. Quello che una volta era stato il suo migliore amico, ora era solo un involucro con le sue sembianze e questo spezzava il cuore di Gray. Vederlo fuori dalla stanza d'ospedale poteva sembrare un buon segno, ma in verità era solo la conferma di quello che inevitabilmente sarebbe accaduto: Natsu si era arreso.

Gray sapeva che a questo punto solo il risveglio di Lucy avrebbe potuto smuovere qualcosa in lui, tirandolo fuori dal baratro in cui ara caduto.

Ad un tratto un membro della gilda particolarmente ubriaco, si vece avanti e si avvicinó al dragonslayer del fuoco alitandogli in faccia.

-Hey... Tu sei Natsu Dragneel, giusto?- lo apostrofó l'ubriacone.-Ho sentito che un mese fa hai salvato il mondo della magia dalla distruzione- biascicó ancora il mago.

Natsu d'altro canto lo ignorava sorseggiando il suo drink.

-Hey! Mi stai ascoltando?- gli urló addosso l'ubriaco cambiando umore all'improvviso e strascicando le parole. Finalmente Natsu volse la testa nella sua direzione.

-Ho sentito che la presunta maga di spiriti stellari è stata rapita da una gilda oscura da quattro soldi... Figuriamoci, era talmente scarsa che non ce l'avrebbe fatta comunque a batterli...- il mago ghignó e la mano di Natsu tremó facendo oscillare lievemente il liquido alcolico nel bicchiere attirando l'attenzione di Gray che guardó preoccupato Natsu.

-Sai, ho sentito che era moooolto bella...- continuó lo sconosciuto piegando la bocca in un ghigno disgustoso.-Gira la voce che fosse nuda quando l'avete salvata... Non sai quanto mi sarebbe piaciuto vederla nello stato in cui era... Sicuramente tremendamente eccitante!- 

Fu questione di pochi secondi. Le pupille di Natsu si allargarono e si restrinsero fino a diventare due punte di spillo, un ringhio gli fuoriuscì dalle labbra e il bicchiere che aveva in mano esplose in mille pezzi. Nello stesso istante Gray e Juvia reagirono.

Gray scattó verso il bancone e spinse via il mago ubriaco mentre Natsu caricava il braccio, gli occhi completamente infiammati. L'ubriaco cadde rovinosamente a terra dove fu subito riparato da una barriera d'acqua creata da Juvia in piedi davanti a lui, da lì guardó con gli occhi sgranati per il terrore Gray che con uno scudo di ghiaccio subiva tutta la furia distruttiva del gancio destro di Natsu. La forza d'urto spinse Gray parecchio indietro, ma quando lo scudo scomparve, lui era illeso.

L'intera Fairy Tail era ammutolita per la paura e guardava con il fiato sospeso Natsu e Gray uno di fronte all'altro ansimanti, uno per la rabbia, l'altro per lo sforzo.

-Perchè ti sei messo in mezzo?!- ringhió Natsu fulminando con lo sguardo il suo migliore amico.-Quello- e indicó l'ubriaco -merita di morire!- sputó infine.

-Natsu-sama...- disse Juvia gentile.-Non puoi permetterti di uccidere una persona, per quanto cattiva sia. Ma...- il suo sguardo si fece duro come la pietra -Uno che osa parlare di Lucy-san al passato, dicendo cose disdicevoli come costui, non merita comunque la pietà di nessuno.-

Juvia fece un gesto con la mano e l'acqua che prima aveva protetto il mago lo investì sbattendolo contro la parete con un sonoro tonfo. Il mago scivoló a terra svenuto.

Juvia sbuffó con disprezzo lanciando un ultima occhiata sdegnata al mago riverso a terra.

Natsu ringhió forte contro Juvia.

-Non avevi nessun diritto di proteggerlo!- le urló addosso Natsu.-Quello...-

-Ohi Ohi! Natsu!- si mise in mezzo Gray, riparando Juvia.-Non ti permetto di parlare così alla mia ragazza!-

Natsu lo squadró ancora furente e socchiuse gli occhi in due fessure.

-Tu almeno la ragazza ce l'hai ancora!- sibiló.-La mia è stesa in un letto d'ospedale e probabilmente non si risveglierà mai!-

Gray taqcue per un paio di secondi realizzando solo dopo un momento quello che aveva appena detto il suo amico. Improvvisamente Natsu si ritrovó sbattuto contro la parete, tenuto per il bavero da un Gray furioso che lo fissava con gli occhi che lanciavano scintille di rabbia.

-Ma ti sei bevuto il cerevello, coglione? Cosa cazzo stai dicendo?! "La mia ragazza non si risveglierà mai", "Tu almeno la ragazza ce l'hai", sono tutte cazzate!- gli sputó addosso Gray. Natsu si divincoló dalla sua presa e si allontanó di qualche passo, gli occhi che sputavano fiamme.

-Tu non hai idea di come io mi sia sentito! Ogni giorno dentro quel fottuto ospedale quando avrei potuto essere fuori, con... Con lei! Invece no! Lei è stesa in quel letto da un mese e mezzo e l'unica cosa che mi fa capire che non è morta è il suo petto che fa su e giù! Le sue guance sono pallide, le labbra esangui ed i suoi occhi sempre chiusi!!- urló Natsu scuotendo poi amaramente la testa.-È come se fosse già morta-

Non fece in tempo a schivare il pugno di Gray che lo colpì in pieno viso facendolo quasi cadere.

-Che cazzo stai...-

-Non osare mai più dire quelle cose. Lucy si sveglierà e lo sai anche tu. Quindi smettila di autocommiserarti e raccogli le palle! Perchè quello che ho davanti non è Natsu Dragneel, ma solo un codardo che si è arreso.- disse Gray gelido.

Natsu lo guardó con gli occhi sgranati per qualche attimo, come se fosse paralizzato. Poi rifusse gli occhi a due fessure e sibiló:

-Tu non hai nessun diritto di giudicare. Non hai la minima idea di come mi senta!- dopodichè giró sul tacco e se ne andó sbattendo la porta.

 

Gray rimase un attimo immobile, ripensando al "discorso che aveva appena fatto con l'amico.

Rabbioso si alzó dalla sedia e fece per uscire, quando la porta si aprì e una trafelata Wendy fece capolino dall'uscio andando a sbattere contro Gray.

-Cos... Wendy!- esclamó Gray vedendo la piccola senza fiato ai suoi piedi.

-Gray!-esclamó quella.-Non c'è tempo! Dov'è Natsu?- 

-È appena uscito ma... Ehi!- gridó Gray quando Wendy si rialzó e corse alla velocitá della luce nella direzione in cui era sparito il drago di fuoco.

-Ma che cazzo succede a tutti?- mormoró Gray passandosi una mano tra i capelli, ancora più stressato di prima.

 

Wendy corse per un bel pezzo prima di raggiungere Natsu che stava scaricando la sua rabbia, calciando un povero sasso indifeso.

-Natsu!!- urló Wendy per farsi notare. Il dragonslayer si voltó verso di lei e la sua espressoone cambió da arrabbiata a sorpresa per poi diventare dolorante quando Wendy gli piombó addosso, facendolo cadere a terra.

-Wendy! Si puó sapere cosa...-

-Non c'è tempo!- ripetè Wendy, come aveva detto a Gray.-Lucy è sveglia...- La faccia di Natsu diventó di marmo e i suoi occhi diventarono un vortice di emozioni contrastanti, paura, felicità, sollievo e sorpresa facevano a pugni per uscire.-...ma è come impazzita!- continuó Wendy tirando Natsu in piedi e cominciando a trascinarlo a velocità sovrumana fino all'ospedale.

Attraversarono i corridoi fino alla stanza di Lucy e lì Wendy si fermó tenendo Natsu per una manica e parandosi davanti alla porta, cercando di ignorare le urla e i lamenti provenienti dall'interno.

-Ti avviso che potresti restare sconvolto. Io stessa oggi ero "di guardia a Lucy, e quando si è svegliata e ha cominciato a urlare...- la voce di Wendy si incrinó mostrando la bambina che in effetti era ancora.-... Io... Io non sapevo cosa fare. La prima cosa che mi è venuta in mente eri tu... Per favore, Natsu... Aiutala, fai qualcosa perchè...- Wendy tiró su col naso lasciando la manica di Natsu e spostandosi da davanti alla porta.

Natsu le mise una mano sulla testa addolcendo lo sguardo che fino a poco prima era teso e preoccupato.

-Sei stata molto brava e coraggiosa Wendy. Ora me ne occupo io.-

Detto questo spinse la porta ed entró.

 

La prima cosa che vide appena entrato nella stanza, gli fece salire il sangue al cervello.

Lucy si contorceva e urlava mentre un medico le teneva fermo un braccio e le puliva una piccola porzione di pelle tenendo nell'altra mano una siringa.

Natsu agì senza pensare: scattó in avanti e strappó le mani del medico dal braccio di Lucy che lo allontanó e lo strinse a sè, e lo sbatté contro il muro schiacciandogli la gola con l'avambraccio.

-Cosa cazzo pensavi di fare, eh?- sbraitó Natsu contro il medico che lo guardó con gli occhi sgranati.

-Era un calmante... Un sonnifero... Si è sve... Svegliata urlando... E ha... Ha continuato e... E allora ho pensato di darle un calmante... Ma lei... Ha cominciato a dibattersi ancora di più...- il medico parló cercando di riprendere fiato, ma l'aria quasi non passava per il braccio di Natsu che gli schiacciava la trachea.

-Vai fuori e non avvicinarti mai più!- sibiló Natsu lasciando il medico che si riassettó il camice e fuggì dalla stanza.

Solo ora Natsu si accorse che aveva trattenuto il fiato. Lasció uscire l'aria dai polmoni e si giró verso Lucy trovandola rannicchiata su se stessa e tremante, il volto rivolto verso la finestra.

Lo sguardo di Natsu si addolcì e piano si avvicinó a Lucy. Le posó una mano sulla spalla e lei sussultó girandosi lentamento verso di lui. Natsu sorrise rasicurante e in quel momento Lucy si sciolse. Calde lacrime le gonfiarono gli occhi per poi uscire come una torrente in piena scorrendole sulle guance finalmente rosee dopo settimane.

Il dragon slayer la strinse a sè e lei affondó il viso nella sua spalla bagnandogli la sciarpa e il gilet che era solito portare. 

Restarono in quella posizione per molto tempo, durante il quale Natsu non smetteva di accarezzare Lucy e lei non cessava di stringersi a lui, quasi fosse un ancora di salvataggio. Per Lucy, Natsu era un punto fisso nella vita, quella persona che resiste alla corrente e ti resta sempre affianco senza lasciarti.

Una persona da amare.

Una persona da stringere tenendosela stretta.

Una persona che per Lucy, nonostante tutti i buoni amici che aveva, era Natsu, solo ed innegabilmente Natsu.

E quando Lucy si rese conto di questa realtà, si sentì come rinata, come se una cappa di oscurità invisibile le si fosse tolta da sopra gli occhi e lei potesse finalmente vedere il mondo con tutte le sue sfumature di colore, chiaro e nitido, senza pesi o preoccupazioni.

Alzó lo sguardo e fu proprio in quel momento che vide una delle sfumature di questo mondo. Allungó la mano e la posó sulla testa di Natsu, che sussultó, quasi sovrappensiero e fece passare le dita tra quei fili di una sfumatura di rosa talmente perfetta da sembrare irreale. Natsu si beava di quel tocco, fresco e rilassante, una mano che aveva desiderato sentire nei suoi capelli da sempre.

Quasi senza accorgersene i due si ritrovarono a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro, i nasi che si sfioravano ad ogni respiro, la mano di Lucy tra i capelli di Natsu e gli occhi incatenati tra di loro da fili invisibili. Ogni secondo che passava l'aria si faceva sempre più carica di elettricità, nella stanza immersa in un silenzio assoluto si sentivano solo i respiri di Natsu e Lucy, leggermente affannati.

Fu quell'istante, quell'attimo in cui Natsu seppe che era il momento giusto. Gli passó come un lampo nella mente, una scarica in tutto il corpo.

Natsu poggió le sue labbra su quelle di Lucy in un bacio dolce e lieve come un alito di vento, quasi a chiedere il permesso di continuare. Lucy d'altro canto era rimasta di sasso. Si rese conto solo in quel momento che toccare Natsu in modo più intimo, labbra su labbra, era ció che aveva da sempre desiderato. Strinse i capelli di Natsu e premette le labbra sulle sue con più forza di quanto avesse chiesto lui. Sentì subito la bocca dell'ormai non più solo amico, rispondere subito, e le braccia di lui che le cingevano la schiena.

Dopo alcuni secondi si separarono rimandendo immobili nel silenzio della stanza, i respiri leggermente irregolari.

Solo ora i due si accorsero di essere ancora nella stanza di ospedale di Lucy, sul suo letto e con la porta lasciata aperta dal dottore che era scappato.

Natsu si rese conto che Lucy non tremava più e con un mezzo sorriso le cinse le spalle portandosela ancora più vicina sentendo le mani di lei aggrapparsi ai lembi del suo gilet e la sua testa appoggiarsi al suo petto scolpito.

Dopo alcuni minuti di tranquillità in cui Lucy si beava del calore del corpo di Natsu, la maga stellare si decise finalmente a parlare.

-Neh, Natsu...- cominció la ragazza.-Ora... Non siamo più semplici nakama... Giusto?-

Natsu quasi sorrise per la tenerezza che gli faceva Lucy in quel momento, ma mantenne un espressione seria e piegó solo gli angoli della bocca.

-No...- disse dopo un po'.-Decisamente non siamo più semplici nakama... Direi che tu sei la mia ragazza.- esordì infine.

Lucy sussultó quando si rese conto che era esattamente ció che voleva sentirsi dire, che quello che aveva detto Natsu era semplicemente perfetto. Gli occhi le si velarono di lacrime e lei si strinse ancora di più a Natsu, affondando il viso nel suo petto per nascondere le lacrime di felicità che le rigavano le guancie. Restarono in quella posizione per un tempo che parve loro infinito, fino a quando Natsu disse con il suo solito sorriso un po' scemo tornato finalmente ad illuminargli il volto dopo tanto tempo:

-Beh... Direi che è arrivato il momento di lasciare questo posto!-

 

La qualità fa un po' schifo ma vi prego di apprezzare il mio sforzo artistico! :)

 

 

 

  
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