Ricordi Elysa appena varcata la soglia dell’ingresso si precipitò nella sua stanza senza neanche buttare l’occhio in cucina o in sala per vedere se la madre era in casa; per fortuna non c’era ed Elysa poté immergersi nel suo letto senza disturbo. La sua mente iniziò a vagare tra i ricordi e si soffermò su uno in particolare,Manuel. Ripensò di nuovo al suo primo incontro con lui, ripensò al fatto che non riusciva ad odiarlo e non capiva il perché, forse perché con lei si comportava in modo più gentile o forse perché avevano entrambi un’infanzia difficile, ogni volta che si avvicinava ad una risposta la sua mente le ricordava sempre più dettagli che rendevano sempre più improbabile la sua risposta. Decise di non pensarci più e decise anche di cancellare dalla sua mente quel momento di debolezza che permise che il suo corpo cingesse in un abbraccio quello di Manuel; era la cosa migliore,o almeno così pensava. Nel frattempo Manuel si incamminò verso casa sua e anche luì ripensò al primo incontro con Elysa, ricordava tutto di quel momento; lei era lì che piangeva e col fiatone, sembrava shockata e lui cercò in tutti i modi di consolarla, la abbracciò anche. L’abbraccio più bello che avesse mai dato a qualcuno, quella sconosciuta era improvvisamente diventata familiare come se la conoscesse da anni come se fossero una cosa unica, e fu proprio quel giorno di 4 anni fa che si innamorò di lei. Lui era consapevole del fatto che fosse un po’ arrogante ma non lo faceva per cattiveria ma per timidezza. Passò a lungo quel ricordo nella sua mente e alla fine decise di cancellare ogni pensiero legato ad Elysa perché pensò che per conquistarla doveva trattarla in modo più freddo così lei avrebbe ceduto. Elysa era ancora stesa sul letto freddo come carta stagnola e , riflettendo sulle principesse narcolettiche che si pomiciano i rospi nelle fiabe , si addormentò. Manuel si accoccolò sul divano pensando che non aveva neanche fatto in tempo ad entrare in comune per la carta d’identità, eh va beh sarebbe passato domani, sperando di non rincontrare Elysa, aveva già fatto abbastanza la figura del coglione. Il mattino seguente Manuel si alzò alle 12.00, era tardissimo!!! Si vestì di corsa e senza fare colazione si precipitò in comune senza degnare suo padre di uno sguardo; visto che era molto in ritardo decise di imboccare un vicolo buio e zeppo di drogati con la pistola sempre in agguato. Lui non distolse lo sguardo dai suoi piedi neanche un secondo, voleva accertarsi che non andassero troppo lenti, due secondi dopo sentì una botta in testa e si sentì trascinare via ….. Erano le 21.00 e jules, il padre di Manuel iniziava a preoccuparsi seriamente; suo figlio non aveva mai tardato così tanto. Chiamo l’unica persona che sapeva che Manuel conosceva, cioè Elysa … Tuuuu-tuuuu-tuuuu…. -pronto? -sei Elysa?- - sì , lei chi è? -Sono il padre di Manuel Elysa appena sentì il nome di Manuel e il tono preoccupato di suo padre iniziò a spaventarsi … -signorina mi sente? -si si mi dica….. mi scuso se è un po' corto, vedrò di farmi perdonare, spero vi piaccia se si fatemelo sapere nelle recensioni...