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Autore: Terpsichore    13/09/2014    5 recensioni
《Quindi quale fiore ti si addice si più?》 Aveva letto un libro del genere qualche anno prima e non ricordava alla perfezione ogni pecurialitá riguardo quell'argomento, ma sapeva che gli avrebbe risposto con sinceritá.
《Il tulipano viola, credo.》 Rispose dopo averci pensato qualche secondo.
《Modestia, no? Mi sembra appropriato.》 Fu come se gli si fosse accesa una lampadina.
Senza dire una parola, la ragazza staccò un tulipano giallo e lo osservò per qualche secondo. Le sue labbra colorate di un rosa pesca si incurvarono in un sorriso sincero ed infine si alzò in piedi porgendogli il fiore.
《Perchè questo?》 Sorrise e si rigirò il tulipano fra le mani, mentre guardava Selene davanti a lui, in tutta la sua bellezza.
《Perché c'è il sole nel tuo sorriso.》 Dalle sue labbra non uscirono altre parole, ma solo l'ennesimo dolce sorriso.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   THE SUN IN YOUR SMILE

 
Niall aveva sempre amato il giorno del suo compleanno, sin da bambino. Adorava l'emozione e la curiositá prima discartare i regali, il desiderio da esprimere mentre soffiava le candeline sulla torta e persino tutti gli auguri che riceveva nonostante diventassero asfissianti dopo un paio d'ore.
In quella notte del tredici settembre, orami a ventuno anni compiuti, aveva abbandonato tutti i buoni propositi che si era prefissimo prima di quella serata, ed aveva preferito osservare l'acqua della piscina incresparsi, che ballare al ritmo della musica assordante che persino una persona tollerante come lui, non riusciva a sopportare. 
Con le mani nelle tasche dei jeans scuri, camminava avanti e indietro sul prato sintetico cercando un modo per ingannare il tempo. Si portó il polso sinistro a poca distanza dagli occhi per distinguere l'orario su quell'orologio dal cinturino in pelle, che non riusciva a togliersi dal braccio.
Chiunque l'avesse visto avrebbe di sicuro pensato che stesse aspettando qualcuno, probabilmente il tipico ritardatario della situazione.
《Sembri sull'orlo di un esaurimento nervoso.》 La voce femminile alle sue spalle lo fece girare di scatto, facendo si che si trovasse a pochi metri di distanza da una ragazza della quale non poteva riconoscere il volto data la semi-oscuritá. 
《Dentro ti stanno cercando.》 Continuó dopo non aver ricevuto una risposta ma solo un sorriso appena accennato difficile da vedere data l'ora. 
《In effetti mi sto annoiando anch'io.》 Quella conversazione ormai tramutatasi in monoglo fece sorridere Niall per la seconda volta in pochi minuti. La donna gli si avvicinò di qualche passo. 
《Sai, una conversazione è fatta di due persone che parlano.》 Precisò leggermente infastidita dall'essere ignorata.
《Piacere, Niall.》 Sentenziò qualche secondo dopo averci riflettuto.
《Apprezzo lo sforzo.》 Continuò lei in tono sarcastico, come se quello che gli stesse dicendo lo sapesse giá, e di fatti era cosí. 《Selene.》 Sembrava non respirare tra una parola e l'altra, troppo presa dall'agitazione di non riuscire a dire tutto, di dimenticarsi qualcosa.
《Che razza di nome è Selene?》 Solo quando la luce delle luna le illuminò il volto, Niall si rese conto di quanto fossero azzurri gli occhi di quella ragazza. 
《Avrei bisogno di tempo per spiegartelo.》 Cercò di congedarlo sospirando. 
《In effetti mi sembri impegnata.》 La nota di sarcarsmo non era da lui. Niall continuava a muoversi avanti e indietro, incapace di tenere ferme le gambe.
《In realtá stavo andando via.》 Selene incrociò le braccia al petto facendo increspare appena il tessuto della sua giacca beige. Un alito di vento mosse i suoi capelli lunghi scompigliandoli. Si portò una ciocca di capelli dieteo l'orecchio, cercando vanamente di dare un ordine ad essi.
《Perchè?》 Domandò curioso Niall mentre puntava le sue iridi azzurre sulla borsa in pelle della ragazza, nella quale stava frugando da qualche secondo; si prese il tempo necassario per tirarvene fuori un mazzo piuttosto ristretto, per poi tornare a guardarlo agitarsi.
《Non dirmi che ti diverti.》 La sua bocca rosea si curvò in un sorriso, mentre Niall le dava pienamente ragione. Non volendo dare voce ai suoi pensieri, sospirò stancamente sedendosi su una delle sedie in vimini del giardino.
《Senti.》 Sospirò andandogli accanto.《Puoi venire con me. Possiamo fare un giro e tornare.》 Il suo aspetto gentile sebrava rispecchiare al meglio il suo carattere affabile e spontaneo. 《Sembri simpatico.》 Scrollò le spalle e senza alcun apparente motivo, le sue guance diventarono più rosee.
《Nemmeno mi conosci.》 Ridacchiò il ragazzo appoggiando i gomiti sulle gambe. 
Selene sbuffó alzandosi di scatto dalla sedia con ancora le chiavi della macchina in mano. Fece qualche passo verso il cancello grigio che dava sulla strada, mentre il vestito rosso si muoveva insieme alle sue gambe magre.
《Aspetta.》 Le urlò dietro camminando più velocemente per diminuire la distanza che li divideva. 《Guido io.》 Affermò tendendo il palmo aperto verso di lei. Selene gli sorrise ancora tendendogli le chiavi, felice della sua decisione. Tutti la reputavano una persona socievole, pronta a tirare chiunque su di morale, una di quelle persone che rallegrano la giornata di chiunque incontrino, quel tipo di persona con la battuta sempre pronta ed il sorriso sempre stampato in faccia.
《Senti biondino. È una Chevrolet del '76, quindi vacci piano.》 Lo ammonì ancora prima che potesse sedersi al sedile di guida, felice come una Pasqua.
《Come diavolo hai fatto?》 Chiese Niall sbigottito tralasciando gli avvertimenti ricevuti. Fece il giro completo del veicolo osservandone ogni dettaglio, come un bambino con il suo giocattolo preferito.
《Diciamo che due estati a fare la cameriera sono bastate a comprarla, per sistemarla ho avuto giusto un piccolo contributo.》 Diede spiegazioni scollando le spalle. Aprì la portiera della macchina lasciando le imponte della sua mano destra sulla maniglia di alluminio.
Niall non proferirì ulteriore parola mettendosi alla guida. Si passò le mani tra i capelli cercando di sistemarli e dopo averle sfregate una contro l'altra le appoggiò al volante. Dopo qualche secondo mise in moto la macchina e partirono.
《Non ho mai visto una ragazza con una macchina del genere.》 Gli occhi fissi sulla strada, non gli permisero di osservare la posizione di Selene che, con la schiena completamente aderente al sedile, sperava che quel viaggio finisse al più presto.
《Biondino, quale parte di "vacci piano" ti è poco chiara?》 Domandò riferendosi allo slalom che faceva nonostante la strada fosse priva di altri veicoli. Non ricevendo risposta, dopo qualche minuto riprese a parlare, come suo solito.
《Okay, adesso fermati ti prego.》 La ragazza sospirò quando la macchina sotto di lei smise di muoversi.
《Non sono così pericoloso.》 A quella affermazione si prese un pugno non troppo forte sulla spalla. Selene aprì la portiera scendendo dalla macchina.
《Perchè sei scesa?》 Chiese Niall mentre lei era ancora intenta a sistemarsi il vestito spiegazzato. Sembrava che fosse diventato ormai parte di lei per quanta cura ne aveva.
《Vorresti rimanere in macchina?》 Chiese spostando tutto il peso sulla gamba destra, convinta che quella conversazione sarebbe durata fin troppo.
《Hai presente che potrebbero riconoscermi?》 Rispose come se fosse il più terribile dei ricercati. La strada nella quale si era fermato gli era completamente sconosciuta. Il viale era pieno di villette alternate ad alcuni alberi piantati qui e li. Il parco che stava alla loro sinistra era scarsamente illuminato da qualche lampione mal funzionante, mentre in ogni dove vi era piantato un tipo di fiore diverso, dando comunque un senso di ordine e tranquillitá all'ambiente. 
Selene estrasse il cellulare dalla borsa guardandone l'orario.
《Non mi sembri un ricercato, epoi sono le tre del mattino, chi dovrebbe esserci in giro?》 Chiese stufa di stare ferma li ad aspettare. L'unica auto che passò nell'arco di cinque minuti fu un taxi nero, con alla guida un autista che non vedeva l'ora di andare a dormire.
Niall, accertatosi e convintosi che le persone che c'erano in giro erano forse due o tre, rise alla battuta di Selene e mise i piedi per terra. Si chiedeva come fosse possibile che la simpatia, come d'altronde il sarcasmo, la accompagnassero in ogni momento come fossero la sua ombra.
《Okay, ed ora che si fa?》 Il ragazzo incrociò le braccia al petto scrutando Selene in ogni suo dettaglio, dal volto candido ed angelico, i capelli rossicci lunghi fin sotto le spalle, al fisico asciutto in parte nascosto dagli abiti.
《Un po' di spirito di adattamento non guasterebbe.》 Allargó le braccia per poi farle ricadere lungo i fianchi, esasperata. Prese a camminare freneticamente verso il marciapiede opposto a quello sul quale poggiava i piedi, raggiungendolo dopo soli pochi secondi seguita da Niall.
《Eh va bene, scusa.》 La fermò facendola girare dopo aver poggiato delicatamente la mano sulla sua spalla. 《Potremmo sederci lí.》 Propose indicando qualcosa poco lontano dalla loro posizione, una panchina dal legno scurito dal tempo posizione, per poi riprendere a camminarle affianco. 
《Quindi adesso puoi dirmi che razza si nome è Selene?》 Dopo qualche secondo cominciò ad intavolare una conversazione cercando di sciogliere il ghiaccio- o meglio l'iceberg- riferendosi a ciò che aveva chiesto poco tempo prima.
《Suppongo tu non conosca la storia di Selene ed Endimione.》 Affermò seppur convinta della risposta. Nonostante Niall fosse pronto a ribattere, decise di scuotere la testa in silenzio. 
《Si dice che Selene fosse la Dea della Luna e che fosse perdutamente innamorata di Apollo che ovviamente non la ricambiava in quanto narcisista ed egoista. La Dea afflitta, chiede aiuto ad Eros che peró le disse di dimenticare Apollo e di cercare il vero amore. Sconsolata salì sul suo cocchio d'argento e mentre passava sul Latmo fu rapita da un suono celestiale. Quando si avvicinò a quel suono, incontrò Endimione, il giovane sovrano che suonava la cedra. Ovviamente si innamorarono ed ogni notte Selene lo andava a trovare con il suo cocchio. Quando la Dea cominciò a disdegnare le attenzioni di Apollo, lui offeso decise di punirla chiedendo ad Hypnos, il Dio del sonno, di trovare un modo per non fare incontrare i due innamorati; fu cosí che Hypnos lo fece cadere in un sonno profondo in modo che non potesse più vedere la sua amata, ma Eros fece si che Endimione dormisse con gli occhi aperti in modo da poter vedere la bella Selene ogni notte, quando andava a trovarlo.》 Quando il racconto terminó, Niall sembrò scosso da un tremito, dato il suo stato di trance momentaneo.
《È davvero una bella storia.》 Affermò con gli occhi che gli brillavano, tornando poi a rilassarsi sulla panchina, con ancora qualche centimetro di distranza da lei.
《I miei genitori mi raccontavano sempre questo genere di storie prima di andare a dormire, ma questa è sempre stata la mia preferita.》 Fu la sua risposta esauriente. Aveva raccontanto milioni di volte quelle storia non stancandosi mai, ma quella notte parlarne con Niall le faceva particolarmente piacere.
《Hai altri talenti nascosti oltre il dono della persuasione e l'eloquenza?》 Chiese facendole un complimento implicito. Continuava a guardarla negli occhi, ammaliato dalla loro bellezza.
《Non sapevo che quelli come te usassero parole come "eloquenza".》 Nonostante le parole di Selene fossero davvero poco cordiali, il tono che utilizzava sopperiva a quella mancanza.
《Ti piacciono i fiori?》 Domandò lasciando che la provocazione gli scivolasse addosso.
《Perchè non sei ancora scappato?》 Selene rise riferendosi al suo modo di essere. Nonostante provasse in continuazione ad essere diversa, ogni tentativo sembrava fallire sul nascere.
《Tutti hanno un lato buono, basta saper cercare.》 Con lo sguardo fisso sulle sue scarpe di pelle appena comprate, Niall sorrideva ancora dopo aver capito chi realmente lei fosse. Era riuscito a farlo sorridere più volte, e sembrava poco a poco recuperare la felicitá che in un giorno speciale dovrebbe essere preservata.
Selene gli sorrise di riflesso, lasciandogli un bacio sulla guancia che lo fece arrossire. Non lo aveva previsto, ma la situazione l'aveva portata a dimostrare quel minimo di affetto che era bastato per rimpirle il cuore.
《Sí.》 Il tempismo non era mai stato il suo forte, ma lasciare le domande in sospeso non le piaceva.
《Sì cosa?》 Quella sera ogni discorso veniva quasi stroncato sul nascere non durando mai più di qualche minuto.
《Sí, mi piacciono i fiori.》 Si strinse appena nella giacca quando il vento della notte londinese le fece venire i brividi. 
Niall aprì la bocca ma non ne uscì alcun suono, non fece in tempo. La personalitá travolgente di Selene lo spiazzava se messo a confronto con la sua più pacata.
《Che stai facendo?》 Niall osservó prima lei e la sua testa rivolta verso l'alto ed i capelli che ondeggiavano per il vento.
《Guardo le stelle.》 Rispose con lo sguardo assente, perso.
《Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno un giorno trovi la sua.》 Uno dei suoi autori preferiti, in assoluto. 
《Davvero? Saint Exupéry? Non sembri un tipo da "piccolo principe".》 Si alzò di scatto mentre Niall era rimasto nella posizione che le aveva imitato pochi minuti prima.
《Perchè, esistono i tipi da "piccolo principe?》 Mantenne la sua posizione credendo di stare per assistere ad uno dei suoi lunghi monologhi. 
《Certo biondino.》 L'appellativo irritante che gli era stato dato, sembrava un po' più carino se accompagnato da quello splendido sorriso.
《Potresti smetterla di chiamarmi biondino?》 Incrociò le braccia al petto finendo di formulare la domanda in tono cordiale.
《Dimenticavo che ti fai la tinta.》 Selene accavallò le gambe sistemando la borsa su di esse.
《Ma se nemmeno si vede.》 Ribattè Niall, convinto della sue teoria.
《Mi sottovaluti.》 Selene si alzò in piedi sporcando di rugiada le sue belle scarpe di pelle lavorata.
《Sei incredibile.》 La ragazza arrossì appena, portandosi le mani sulle guance come a voler nascondere l'evidenza. 
《Vieni con me.》 Conclusero quella conversazione che non sembrava avere un senso logico, per comiciare camminare velocemente sull'erba bagnata, con una meta conosciuta solo a Selene, come se nom si potesse parlare e camminare allo stesso tempo.
《Ecco.》rispose lasciando cadere rumorosamente le braccia lungo i fianchi.
《Ce ne saranno trenta tipi.》
《Solo nove in realtá, ma è una specie di illusione ottica.》 Come sempre aveva la risposta pronta, tanto da sembrare che avesse letto un'enciclopedia.
《Acacia, Calendula, Dalia, Fiordaliso, Girasole e..》 Un vuoto di memoria non gli permise di completare la frase, seppur gli costasse molto darle quella soddisfazione.
《Iris, papavero, tulipano viola e giallo.》 Concluse Selene con l'espressione compiaciuta dipinta sul volto.
《Non potevo sperare che non lo sapessi.》 Scosse la testa portandosi una mano dietro la nuca, scombinando l'ordine dei capelli corti.
《Mi sembra ovvio biondino.》 Rassegnatosi a quel nomignolo, camminò attorno all'aiuola circolare, cercando di coglierne ogni particolare.
《Sapevi che i fiori hanno una specie di linguaggio?》 Chiese retorico Niall, pronto a spiegare le peculiarità di quell'argomento che tanto lo appassionava. 
《Si, ho letto un libro sull'argomento. C'erano tutti i significati di moltissimi fiori.》 Lei si diede una spinta con le braccia per riuscire a sedersi sul muretto di pietre attorno all'aiuola.
《Quindi quale fiore ti si addice si più?》 Aveva letto un libro del genere qualche anno prima e non ricordava alla perfezione ogni pecurialitá riguardo quell'argomento, ma sapeva che gli avrebbe risposto con sinceritá.
《Il tulipano viola, credo.》 Rispose dopo averci pensato qualche secondo. 
《Modestia, no? Mi sembra appropriato.》 Fu come se gli si fosse accesa una lampadina. 
Senza dire una parola, la ragazza staccò un tulipano giallo e lo osservò per qualche secondo. Le sue labbra colorate di un rosa pesca si incurvarono in un sorriso sincero ed infine si alzò in piedi porgendogli il fiore.
《Perchè questo?》 Sorrise e si rigirò il tulipano fra le mani, mentre guardava Selene davanti a lui, in tutta la sua bellezza.
《Perché c'è il sole nel tuo sorriso.》 Dalle sue labbra non uscirono altre parole, ma solo l'ennesimo dolce sorriso.
《Buon compleanno Niall.》

SALVE BELLEZZE!
Sono tornata con una nuova storia, giusto perchè volevo pubblicare qualcosa prima dell'inizio della scuola, in attesa della long che sto scrivendo. Ehh niente, ''The sun in your smile'' è scritta principalmente per il compleanno di Niall (eh sì, oggi sono ventuno), ed avevo voglia di pubblicare una fan fiction sul biondino. 
Passando alla storia, che ne dite di Selene? A me piace tanto il suo carattere, e poi è bellissima (guardate il banner eheh), e poi mi sono divertita tantissimo a scrivere del mito della Dea Selene. Ah, vorrei precisare una cosa: a me sembra una cosa un po' confusa, e con non troppi dettagli, anche perchè è stata scritta molto velocemente, in un momento di ispirazione destinata a svanire presto. Insomma, ci ho messo più o meno tre giorni a scrivere tutto, quindi non ho avuto il tempo di revisionare bene, quindi scusatemi tantissimo per tutti gli errori che ci sono.
Ho deciso di pubblicare in blu e giallo per riprendere i colori del banner che mi piace tantissimo!
Ringrazio prima di tutto Rainagain che mi ha fatto questo banner meraviglioso, le ragazze che hanno partecipato al contest che ho organizzato nel gruppo ''I contest di Maja'' perchè con le loro storie meravigliose mi hanno dato la voglia e l'ispirazione per scrivere, voi per aver letto la storia, e chiunque la recensirà!
Dedico questa one shot a:
Mels (aka Trem, Batterioh e basta con i nomignoli ahaha) perchè oltre ad essere la persona con cui sclero di più, è stata la prima ad avere l'anteprima ed aver approvato, è la mia cuin preferita.
E poi dedico questa storia anche ad Elisa, il mio tesoro. Lo dedico a lei perchè oltre ad esserci sempre come amica, è una scrittrice talmente brava che mi ispira moltissimo!
Detto questo vorrei che mi facciate sapere tutto quello che vi passa per la testa e cosa ne pensate della storia. Vi lascio il mio contatto facebook nel caso in cui mi vogliate contattare per  qualsiasi cosa (mi farebbe moltissimo piacere!).
Alla prossima gente!
Michela.
  
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