Sora…
Sora.
Sora!
-Hm..?
Il giovane aprì gli occhi, risvegliandosi dal sonno profondo nel quale si trovava così bene fino a poco fa… Ma stava davvero dormendo? Senza alzarsi da terra, ancora mezzo assopito, sbatté più volte le palpebre per mettere a fuoco quello che gli stava attorno, pur sapendo già cosa avrebbe trovato. Il soffice tocco della sabbia sotto di sé, il placido rumore delle onde… Casa sua, l’Isola del Destino. Ma perché era così buio? Aveva dormito così tanto che era già arrivata la notte?
Si strofinò le palpebre con entrambe le mani, per svegliarsi definitivamente mentre si alzava a fatica. Per qualche motivo molte parti del corpo gli dolevano… Kairi lo aveva picchiato di nuovo perché l’aveva sbirciata mentre si faceva il bagno? O era stato…
Riku!
Il nome gli balzò alla mente nello stesso momento in cui, guardandosi attorno, si rendeva conto esattamente di dove si trovava. Si era sbagliato. Non era a casa sua. Si trovava sempre su una spiaggia, ma pur non essendo quella che attorniava il luogo a cui era così affezionato era impossibile dimenticarla.
Non
c’è da stupirsi se è così
buio anche durante il pomeriggio…
Pensò. Ma aveva senso fare distinzioni tra diversi momenti del giorno in un posto dove il giorno probabilmente non esisteva? Aveva senso parlare di mattina e pomeriggio nel Regno dell’Oscurità? Perso nei suoi pensieri e nei ricordi che quel panorama gli portava alla mente, si riscosse a fatica quando sentì qualcosa colare dalla sua guancia. Si pulì con il dorso della mano, guardandola poi. Sangue. No, non era il suo… Non era ferito… Quel sangue era..
Si voltò di scatto. La persona che cercava era a pochi metri da lui, riverso con il volto sulla sabbia, ma riconoscibilissima grazie ai capelli color argento che gli arrivavano alle spalle. Senza riflettere, si lanciò verso di lui.
-Riku!!
-Fermo!
Sora si bloccò di scatto. In quei due secondi che aveva impiegato per compiere due balzi verso l’amico, quello si era già alzato in ginocchio, il suo Keyblade, One Winged Angel, già apparso nella mano e puntato verso Sora, ad appena due centimetri dalla sua gola.
-Riku…
Con la coscienza del luogo in cui si trovava, erano tornati anche i ricordi degli eventi che li avevano portati in quel posto. La loro sfida di poco fa, all’Isla de Muerta, la ferocia dello scontro e l’affermazione di Riku che quello sarebbe stato il loro ultimo combattimento. Poi i loro Keyblade avevano iniziato ad risuonare tra di loro, e la porta del Regno dell’Oscurità si era aperta. Come avevano fatto ad arrivare a tutto ciò? Riku, nel frattempo si era alzato ed era indietreggiato di alcuni passi. Il Keyblade era sempre puntato verso Sora, ma ormai lui non stava più guardando l’altro. Osservava a sua volta il luogo in cui erano capitati.
-Beh…
Di sicuro questo posto porta alla luce molti ricordi vero?
Una smorfia sul suo volto, si voltò ad osservare il Custode della Luce. Sora era sull’orlo delle lacrime.
-Riku…
Perché? Perché tutto questo? Non dirmi che
Xehanort ha di nuovo preso il
sopravvento sul tuo Cuore?!
L’altro scosse la testa, abbassando l’arma.
-Te
l’ho già detto. Noi due siamo la Luce e
l’Ombra. Questo scontro era destinato
ad avvenire da tempo. Ho voluto accelerare gli eventi perché
volevo che ci
scontrassimo al massimo dei nostri poteri, senza svantaggi
dall’una o
dall’altra parte. Xehanort è stato cancellato dal
mio Cuore fin dagli eventi al
Castello dell’Oblio…
Sora si morse il labbro. Quando anche lui era in quel Castello a cercare indizi sull’amico non avrebbe mai immaginato che la persona che cercava tanto disperatamente si trovasse a così poca distanza da lui. Era impegnato a combattere contro l’Organizzazione XIII e… Tempo dopo…
-Parli
di Destino? Come puoi? Come puoi volere davvero uno scontro
all’ultimo sangue
qui?! Nello stesso punto di questo Regno dove ci siamo ritrovati dopo
aver
sconfitto insieme Xemnas?! Non ti ricordi cos’era successo?!
Non ricordi la
nostra amicizia?!
Lo sguardo di Riku si fece più serio. Levò il palmo della mano libera dall’arma verso Sora, incanalando in esso l’Energia delle Tenebre che scorreva in lui.
-Firaga
Oscura!
Sora non ebbe neppure il tempo di alzare una difesa o tentare di schivare l’attacco. La potenza della magia lo investì in pieno, scaraventandolo all’indietro e facendolo finire in acqua, a pochi passi dalla riva. Si mise a sedere quasi immediatamente, reprimendo le grida di dolore che le scottature sul suo petto lo inducevano a spargere nell’aria, fissando Riku che ora stava avanzando lentamente.
-Ricordo…
Certo che mi ricordo.. Eravamo.. Siamo amici Sora! Ma siamo anche
Cavalieri
della Luce e dell’Oscurità! Due forze che da
millenni si affrontano e
combattono.. E perdono… E vincono… Questa volta
siamo noi due a dover portare
avanti questa sfida… Qui, nel Regno
del’Oscurità… Ancora una volta Tenebra
e
Luce si affronteranno..E quale posto migliore di questo per farla
finita? Quale
posto migliore del terreno del nostro riposo dalla nostra battaglia
più
dura?!
…..Sora….
Se
non vuoi combattere.. Ti costringerò a farlo!
Inaspettatamente, Riku si lanciò in avanti, saltando verso l’altro che ancora era a terra, calando il Keyblade in un colpo poderoso.
Un clangore.
Sora era in ginocchio, la sua arma più potente, Fenrir, stretta con entrambe le mani e levata verso l’alto, a proteggersi dall’attacco. Riku socchiuse le palpebre, balzando all’indietro. Appena toccò terrà si scagliò ancora in avanti a gran velocità, tentando un affondo al petto di Sora. Ma questo era già in piedi e, con un Balzo aereo, evitò l’attacco e sorvolò l’amico. Ruotando quindi mentre era ancora in aria tentò di sferrare un fendente a quello che nonostante tutto si proclamava ancora un amico. Ma Riku si era già voltato con una velocità innaturale, bloccando il colpo con la sua arma. Sora rotolò via, mettendo ancora una volta una certa distanza tra i due avversari, ora ansanti, ma con ancora sguardi che sprigionavano fiamme. Questa volta fu Sora a farsi avanti per primo, tentendo a sua volta un affondo, ma all’altezza dell’ombelico, che pur Riku schivò di lato senza fatica, ruotando per poi calare il Keyblade dall’alto verso il collo dell’altro, trovando anche questa volta l’arma di Sora sul suo cammino. Fendenti, schivate ed affondi si susseguirono intensamente, One Winged Angel e Fenrir che danzavano nell’aria, quasi ritmando il combattimento ogni volta che si scontravano tra di loro. Nessuno dei due mostrava stanchezza. Poi Sora, dopo essersi abbassato per evitare un colpo che di sicuro gli avrebbe staccato la testa dal collo, saltò indietro, levando la punta del Keybade in alto. Riku, stupefatto, ebbe appena il tempo di erigere la sua difesa prima che il colpo lo raggiungesse.
-Thundaga!
-Scudo
Oscuro!
I lampi chiamati dal cielo dal Custode della Luce si infransero su uno scudo trasparente, apparso attorno all’avversario. I due si studiarono un momento, recuperando fiato.. Poi…
-Firaga
Oscura!
Per la seconda volta fiamme di Tenebra si sprigionarono dal palmo della mano di Riku, scagliandosi verso il suo avversario. Ma stavolta Sora era pronto.
-Reflexga!
Come prima Riku aveva bloccato il suo attacco, ora l’altro lo ripagava con la sua stessa moneta, rispedendo il fuoco contro colui che lo aveva evocato, ma con potenza doppia.
-Scudo
Oscuro!
La palla di fuoco era imprigionata tra i due scudi, acquisendo potenza ed ingrossandosi ogni volta che entrava a contatto con uno dei due. Pure, era intrappolata in uno spazio ristretto ed i due faticavano a contrastare la forza della magia Oscura che andava via via ad ingrossarsi. Presto uno dei due avrebbe ceduto…
Due urla di dolore. Rabbia. Ostinazione. Nessuno dei due avrebbe ceduto. Nessuno avrebbe permesso all’altro di prevalere. Nessuno… Poi Riku cadde in ginocchio. Il suo scudo si infranse mentre il giovane afferrava con una mano la propria spalla, dove si stava allargando una scura macchia di sangue. Poi il fuoco lo investì. Non emise un suono mentre la magia lo sollevava da terra con facilità, come prima aveva fatto con Sora, spedendolo indietro dopo aver compiuto un magnifico arco nell’aria. Ma a differenza di Sora, questo non si rialzò. Rimase a terra. Sangue e sabbia insieme.
Sora crollò in ginocchio, piangendo finalmente. L’aveva già dimenticato. Aveva già ferito Riku durante la prima schermaglia nel Regno della Luce… Tutti quei discorsi sul combattere alla pari.. L’aveva ingannato ancora una volta…
-Perché
Riku… Perché?!?!
-Smettila..
Di frignare… Come… Una bambina…
Levato lo sguardo, Riku era di nuovo in piedi, sangue ovunque sui suoi vestiti, sui suoi capelli, sul suo viso.. Stranamente, il Keyblade era ancora immaccolato. Sora si asciugò le lacrime con la mano, reggendosi in piedi a sua volta, stranamente felice che il suo avversario fosse ancora vivo. Il suo sorriso però durò poco, non appena vide l’espressione dell’altro
-Di
nuovo… Sora.. Questa sarà la mia ultima
chance… Ma non intendo fallire… Questa
volta ti batterò!
Per l’ennesima volta si lanciò verso l’altro, One Winged Angel che brillava del potere del Limite. Questa volta gli attacchi erano troppo forti, troppo veloci, troppo numerosi.. Sora non riusciva a replicare efficacemente. Un altro colpo diretto alla testa. Sora chiuse gli occhi e attese, mentre il buio lo circondava..
…
Buio..
…
Luce..?
…
Amici…
-NO!
Un altro clangore e Fenrir respinse anche quell’attacco, illuminandosi della forza del Trio, respingendo colpo su colpo gli attacchi di uno stupefatto Riku e recuperando il terreno perduto. Alla fine, entrambi erano ancora una volta in ginocchio, senza più fiato, intenti a scrutarsi. Fu Sora ad alzarsi per primo..
-Riku..
Possibile che tu non l’abbia ancora capito? Dopo tutto questo
tempo.. Non puoi
sconfiggermi.. Perché non sono solo.. Anche adesso.. I miei
amici, no, i nostri
amici.. Sono con me, e mi danno la forza di continuare..
Riku… Da solo non puoi
battermi…
Il giovane lo fissò, per poi passarsi una mano sui capelli che gli ricadevano sulla fronte, scostandoli ed alzandosi a sua volta, per poi… Sorridere, sinceramente. Un sorriso calmo e caldo come non ne mostrava da tempo. Sora spalancò gli occhi, non credendo a quello che vedeva.
-Capito…
Sono stato accanto a te tutti questi anni Sora.. Abbiamo combattuto
così tante
volte insieme, anche uno contro l’altro.. Come potrei non
aver capito?
Levò ancora una volta il braccio verso di lui. Sora si protesse, aspettandosi un attacco, ma che tuttavia non arrivava. Riku stava semplicemente tendendo verso di lui la mano, come tanti anni prima…
-Vedi..
Secondo te io sono da solo… Sei tu a sbagliare.
C’è qualcun altro che combatte
con me. Che mi dà la forza di rialzarmi ad ogni colpo
subito. Che mi sprona ad
andare avanti… Sora… Quella persona..
Quell’amico.. Sei tu..
-Cosa..?
-Combattendo
assieme a quest’amico.. Assieme a te.. Finalmente, forse, per
la prima ed unica
volta, sarò in grado di superarti Sora…
-Riku…
Tu… Brutto idiota!!
Ormai il Custode della Luce piangeva senza ritegno, fissando l’amico dietro il velo delle lacrime, capendo finalmente a sua volta. Tirò su rumorosamente con il naso, asciugandosi le lacrime e tornando a fissare l’amico. Sorrideva anche lui, per la prima volta dall’inizio dello scontro, entrambi sorridevano.
-Te
lo giuro.. Riuscirò a picchiarti così tanto da
farti urlare “Mi arrendo!” e lo
farò senza ucciderti!
-Hm.
Puoi provarci.. Ma io non mi tratterrò ti avverto.
Entrambi si rimisero in posizione, pronti a combattere, ma con una nuova scintilla di vita negli occhi.
-Riku…
-Sora…
ANDIAMO!
¯`°¤.¸´¯`°¤.¸(¯`´¯)¸.¤°´¯`¸.¤°´¯`
Ehi…
Hm?
Quella
volta dicevo sul serio.. Ti invidio..
Perché sei sempre stato un passo davanti a me.
Eh…
Potrei dire la stessa cosa a te… Lo sai, vero?
Già..
…
Greetings Time
Ketty91: Eh,
mi spiace
deluderti, ma purtroppo questa è una One-Shot… Ho
deciso quasi subito di non
mettere un finale allo scontro. Devo ammetterlo, Riku mi sta molto
più
simpatico di Sora, ma non sarebbe stato giusto far vincere
l’Oscurità no? Non
sarei davvero riuscito a decidermi su chi portare alla vittoria, quindi
ho
optato per questa via e lasciare al lettore lo stimolo ad immaginarne
la
conclusione. Fa molto figo no? Anche un po’ menefreghista
forse, ma non importa
^^’’ Sono contento che ti sia piaciuta
così tanto (il fatto che tu ne voglia il
sequel ne è un’ulteriore prova, ma per ora
è impossibile) e spero che
perdonerai questa mia negligenza..