14/09/2014
0 recensioniLilian Luna Potter.
Capelli rossi, occhi verdi e lentiggini.
15enne. Astuta. Ambiziosa.
Motto? Il fine giustifica i mezzi.
Serpeverde.
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15enne. Astuta. Ambiziosa.
Motto? Il fine giustifica i mezzi.
Serpeverde.
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Si trovava al binario 9 ¾ stava salutando i genitori e la miriade di parenti che si ritrovava passivamente senza farsi prendere realmente da tutte quelle lacrime.
Era sempre stata così lei, incline a non mostrare emozioni. Se non sapevano cosa provavi non potevano farti soffrire era questa la sua idea. Una specie di autodifesa era la sua, dovuta soprattutto al suo sentirsi inadeguata.
Si defilò velocemente cercando di passare inosservata, ne aveva abbastanza di tutte quelle zazzere color pel di carota.
Benedi ancora una volta sua nonna per averle fatto ereditare il suo rosso rubino.
Sali nel treno per poi mettersi alla ricerca di uno scompartimento libero, ero il suo primo anno quindi non conosceva nessuno tranne i cugini e i figli degli amici di suo padre: tipo quell'imbranata della Paciock con cui era stata obbligata a fare amicizia anche se non la sopportava.
Ma non voleva sedersi con loro, era già costretta a vederli tutti i giorni, gli serviva una pausa da quel rumoroso clan.
In realtà, per quanto non lo dimostrasse Lily voleva bene alla sua famiglia ma con loro si sentiva inadeguata, sbagliata.
E loro peggioravano il tutto trattandola come un'esclusa, senza cercare di farla sentire neanche un po' accettata.
Era diversa, e questo era quanto.
Stava ancora camminando per i vagoni immersa nei suoi pensieri quando si sentì afferrare bruscamente un braccio.
-Vedi almeno di finire a Grifondoro-
Quella di Hugo era una minaccia bella e buona pensai.
In poche parole se finisco in Serpeverde perdo quel poco di appoggio che la mia famiglia mi da, pensava.
Per quanto intimorita da ciò era più che altro incazzata nera.
Alla faccia delle cazzate sulla famiglia, sul restare uniti qualsiasi cosa succeda che le raccontavano quando era più piccola e non avevano ancora scoperto che era sbagliata.
Senza rispondere a quel decelebrato dal cervello simile a una nocciolina scostò con forza il braccio e riprese a camminare ignorandolo.
Testa in alto. Era questo il suo unico pensiero.
Essere diversi non è sbagliato, continuava.
Io sono importante esattamente come loro, aggiungeva.
Non mi rovineranno la mia permanenza ad Hogwarts, qualsiasi cosa accada. Terminava.
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Era sempre stata così lei, incline a non mostrare emozioni. Se non sapevano cosa provavi non potevano farti soffrire era questa la sua idea. Una specie di autodifesa era la sua, dovuta soprattutto al suo sentirsi inadeguata.
Si defilò velocemente cercando di passare inosservata, ne aveva abbastanza di tutte quelle zazzere color pel di carota.
Benedi ancora una volta sua nonna per averle fatto ereditare il suo rosso rubino.
Sali nel treno per poi mettersi alla ricerca di uno scompartimento libero, ero il suo primo anno quindi non conosceva nessuno tranne i cugini e i figli degli amici di suo padre: tipo quell'imbranata della Paciock con cui era stata obbligata a fare amicizia anche se non la sopportava.
Ma non voleva sedersi con loro, era già costretta a vederli tutti i giorni, gli serviva una pausa da quel rumoroso clan.
In realtà, per quanto non lo dimostrasse Lily voleva bene alla sua famiglia ma con loro si sentiva inadeguata, sbagliata.
E loro peggioravano il tutto trattandola come un'esclusa, senza cercare di farla sentire neanche un po' accettata.
Era diversa, e questo era quanto.
Stava ancora camminando per i vagoni immersa nei suoi pensieri quando si sentì afferrare bruscamente un braccio.
-Vedi almeno di finire a Grifondoro-
Quella di Hugo era una minaccia bella e buona pensai.
In poche parole se finisco in Serpeverde perdo quel poco di appoggio che la mia famiglia mi da, pensava.
Per quanto intimorita da ciò era più che altro incazzata nera.
Alla faccia delle cazzate sulla famiglia, sul restare uniti qualsiasi cosa succeda che le raccontavano quando era più piccola e non avevano ancora scoperto che era sbagliata.
Senza rispondere a quel decelebrato dal cervello simile a una nocciolina scostò con forza il braccio e riprese a camminare ignorandolo.
Testa in alto. Era questo il suo unico pensiero.
Essere diversi non è sbagliato, continuava.
Io sono importante esattamente come loro, aggiungeva.
Non mi rovineranno la mia permanenza ad Hogwarts, qualsiasi cosa accada. Terminava.
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Era appena entrata nella Sala Grande, la McGrannit senza perdere tempo stava già chiamando i primini.
Lily era agitata, pensava alla casa che faceva per lei.
Tassorosso? Per carità era troppo furba per quegli ingenui tassi.
Corvonero? Era intelligente si ma quella casa di secchioni non faceva per lei.
Grifondoro? Era la casa che doveva scegliere. Doveva andare li, doveva farlo per la sua famiglia. Ma lei era una codarda, pensò. Non affrontava le situazioni di petto.. Tutt'altro! Lei raggirava i problemi..
E poi c'era Serpeverde...
-Lilian Luna Potter-
Venne risvegliata dai suoi pensieri dalla voce della preside che la esortava a sedersi sullo sgabello.
Alla apparenza senza esitazione anche se dentro era un tumulto di emozioni Lily si mise in testa il vecchio cappello parlante.
All'istante la sala ammutolì.
"Un'altra Potter eh? Finalmente qualcuno di interessante! I tuoi fratelli con il loro coraggio e il gran cuore, tutti uguali... iniziavano a stancarmi. Vediamo un po' la casa che fa per te.. Direi che sei astuta, ambiziosa e un pizzico cattivella. Aggiri gli ostacoli come solo un serpe sa fare, direi che per me è semplice scegliere ma ora tocca a te? Vuoi essere uguale ai tuo fratelli e cugini e finire in Grifondoro dove manterrai rapporti non buoni ma comunque rapporti con i tuoi parenti o vuoi seguire la via della grandezza? Se scegli Serpeverde la tua famiglia ti classificherà come feccia ma sarai ricordata come Lily Potter e non come la figlia del prescelto. La scelta è tua"
TUM TUM
Il cuore le rimbombava nelle orecchie, aveva già scelto e lo sapevano entrambi.
Lanciò un'ultima occhiata a James e Albus li vide sorridere mestamente, lo sapevano già.
E nello stesso momento in cui Lily mandò un bacio da lontano ai suoi fratelli, il primo e unico suo gesto d'affetto che sapeva di addio, il cappello urlò a gran voce il nome della casata verde-argento.
Tutti troppo sbalorditi per parlare osservarono l'ultimogenita del prescelto andarsi a sedere nel tavolo meno amato di Hogwarts.
Poi esplosero i sussurri una Potter a Serpeverde? Inaudito!
Non se ne curò.
Era un Potter.
Era ad Hogwarts.
Ed era una Serpeverde.
Nota di quella pazza sclerotica dell'autrice:
Buonasera miei cari lettori, spero la storia vi inspiri.
il primo capitolo parla di una Lily bambina ma già dal prossimo Lilian avrà 15 anni e ci racconterà di lei, della sua adolescenza e di ciò che prova.
è una Lily diversa da come solitamente ce la immaginiamo.
non è e non vuole essere la fotocopia dei suoi genitori
spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate.
accetto critiche purché costruttive in modo da migliorare.
un bacione.
p.s sto per cambiare nome tra non molto mi chiamerò hyperion_
come il mio amore(:
Lily era agitata, pensava alla casa che faceva per lei.
Tassorosso? Per carità era troppo furba per quegli ingenui tassi.
Corvonero? Era intelligente si ma quella casa di secchioni non faceva per lei.
Grifondoro? Era la casa che doveva scegliere. Doveva andare li, doveva farlo per la sua famiglia. Ma lei era una codarda, pensò. Non affrontava le situazioni di petto.. Tutt'altro! Lei raggirava i problemi..
E poi c'era Serpeverde...
-Lilian Luna Potter-
Venne risvegliata dai suoi pensieri dalla voce della preside che la esortava a sedersi sullo sgabello.
Alla apparenza senza esitazione anche se dentro era un tumulto di emozioni Lily si mise in testa il vecchio cappello parlante.
All'istante la sala ammutolì.
"Un'altra Potter eh? Finalmente qualcuno di interessante! I tuoi fratelli con il loro coraggio e il gran cuore, tutti uguali... iniziavano a stancarmi. Vediamo un po' la casa che fa per te.. Direi che sei astuta, ambiziosa e un pizzico cattivella. Aggiri gli ostacoli come solo un serpe sa fare, direi che per me è semplice scegliere ma ora tocca a te? Vuoi essere uguale ai tuo fratelli e cugini e finire in Grifondoro dove manterrai rapporti non buoni ma comunque rapporti con i tuoi parenti o vuoi seguire la via della grandezza? Se scegli Serpeverde la tua famiglia ti classificherà come feccia ma sarai ricordata come Lily Potter e non come la figlia del prescelto. La scelta è tua"
TUM TUM
Il cuore le rimbombava nelle orecchie, aveva già scelto e lo sapevano entrambi.
Lanciò un'ultima occhiata a James e Albus li vide sorridere mestamente, lo sapevano già.
E nello stesso momento in cui Lily mandò un bacio da lontano ai suoi fratelli, il primo e unico suo gesto d'affetto che sapeva di addio, il cappello urlò a gran voce il nome della casata verde-argento.
Tutti troppo sbalorditi per parlare osservarono l'ultimogenita del prescelto andarsi a sedere nel tavolo meno amato di Hogwarts.
Poi esplosero i sussurri una Potter a Serpeverde? Inaudito!
Non se ne curò.
Era un Potter.
Era ad Hogwarts.
Ed era una Serpeverde.
Nota di quella pazza sclerotica dell'autrice:
Buonasera miei cari lettori, spero la storia vi inspiri.
il primo capitolo parla di una Lily bambina ma già dal prossimo Lilian avrà 15 anni e ci racconterà di lei, della sua adolescenza e di ciò che prova.
è una Lily diversa da come solitamente ce la immaginiamo.
non è e non vuole essere la fotocopia dei suoi genitori
spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate.
accetto critiche purché costruttive in modo da migliorare.
un bacione.
p.s sto per cambiare nome tra non molto mi chiamerò hyperion_
come il mio amore(: