- Allora come è andata l’uscita? – mi chiese Emily appena varcai la porta della stanza
- Sì è messo il mio reggiseno – dissi scherzando. La volevo tenere sulle spine fino in fondo
- Che cosa? – chiese confusa
- Hai capito bene tesoro. Tu lo hai fatto entrare e lui si è messo il mio reggiseno mostrandomi quanto è figo con il mio reggiseno addosso
- Ooh. Capito. E come stava – chiese
- Stai scherzando? Sei impazzita? Come vuoi che stia Ashton con un reggiseno a pois bianco e nero? – chiesi molto sarcasticamente
- Molto bene starebbe. Vorrei che a indossarlo fosse Aaron. Così capirebbe una volta per tutte che la vita di una donna non è così semplice senza avere un fidanzato accanto che ti tira su di morale – disse iniziando a intristirsi
- Che cosa è successo? Ne vuoi parlare? – chiesi sedendomi sul letto ancora ricoperto da alcuni vestiti da sistemare
- Ehm, lui è geloso. Ha paura che io in questi giorni in giro per il mondo possa tradirlo con qualcuno. Ma sinceramente ne ho molta paura anche io. Lui oltretutto è barista in un pub che è aperto tutte le sere. Si potrebbe trovare una bella biondona pure rifatta, magari ubriaca e scema e lui se la porta a letto direttamente. – disse iniziando a disperarsi
- Dai, tranquilla. È il rischio di avere una relazione a distanza. Entrambi vi dovete fidare l’uno dell’altro. Se no è normale che le relazioni finiscano così presto. Ora prendi il telefono, lo chiami e gli dici che lo ami e che ti manca. – dissi come se fosse la cosa più ovvia del mondo
- Ti sei letta un manuale intero sulla filosofia dell’amore mentre eri fuori con Ashton? A proposito mi devi raccontare ogni minimo dettaglio di questa storia. – disse
- Prima chiami Aaron. Che io devo andare da Zoe per scegliere come vestirmi – la avvisai uscendo dalla porta.
Uscendo mi trovai davanti Luke e Ashton che stavano andando insieme da Zoe, probabilmente per il mio stesso motivo
Salutai entrambi. Facendo attenzione a non lasciar trasparire la mia felicità di rivedere il mio ragazzo.
- Cosa hai fatto oggi pomeriggio Luke? – chiese Ashton per aprire una conversazione
- Mi sono rilassato. Ho guardato un film con Michael, che si è addormentato a metà film. – disse il biondo iniziando a ridere – a volte mi sorprendo di come faccia a tirare fuori tutta quella grinta sul palco se di solito non fa altro che dormire.
Arrivati da Zoe. Entrammo, trovandola indaffarata a sistemare gli ultimi fogli. Davanti a lei c’era una rella di vestiti divise in diverse buste di cellophan contrassegnate da etichette enormi. Cercai di individuare la mia ma era coperta da quella di Michael.
- Eccovi qua. Allora. Charlie. Prova questo. – disse dandomi la mia busta – Luke, questa è la tua. Provala. Tu Ash fai lo stesso.
Lo misi e lo osservai. Era veramente stupendo. Era bianco sul corpetto e la gonna era rosso fuoco, era comunque abbastanza corto. Arrivava a metà coscia. Era stretto sul corpetto e poi era scivolato nella parte della gonna. Uscii e vidi Ashton e Luke a bocca aperta. Zoe sorrideva per l’espressione da ebeti dei ragazzi.
- Charlie sei stupenda. Ma ora le scarpe. Ti dispiacerebbe provarti queste? - disse porgendomi dei tacchi bianchi
- Ah bene. Tacchi. Me lo immaginavo. Ma se poi cado? – chiesi preoccupata
- Vedrai. Non cadi. Provali. – disse dandomele
- Come sono? – disse Zoe impaziente
- Comodi e … alti – dissi iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza
- Ok ora puoi ricambiarti. Dovete tutti fare il sound-check. Quindi ridatemi tutto. E andate a prepararvi. Anche mentalmente.
Mi cambiai rimettendomi i jeans bianchi e la maglia nera dell’Hard Rock London. Misi le mie immancabili converse bianche e uscii. Luke se n’era andato. Ashton era lì ad aspettarmi. Forse era arrivato il momento di parlarle di noi due. Prima che fosse stato troppo tardi.
- Ehm, Zoe, io e Charlie ci siamo messi insieme. Volevamo che tu lo sapessi. – disse senza un minimo di tatto Ashton
- Ok. Grazie mille per avermelo detto. Comunque fate in modo che questa cosa con sconvolga gli equilibri che si sono formati nella band. E ne parlerò con gli altri manager e vi farò sapere cosa abbiamo deciso riguardo alla stampa. Perché ovviamente dobbiamo decidere se, come e quando dirlo ai giornali.
- Ah va bene. – dissi io perplessa.
Ce ne andammo entrambi senza parole.
- Allora ci vediamo dopo? – disse Ashton lasciandomi un tenero bacio a stampo sulla bocca
- Certo. Devo controllare una cosa con Emily e poi esco. – dissi sorridendo al nostro nuovo contatto
- Bene. Ciao. – disse andandosene
- Cos’è vai via così? – gridai mettendo un finto broncio
- Via ora devo andare veramente. Poi se no spunta qualcuno e siamo nel casino – dissi andandomene
- Che è successo? – dissi fermandola con una mano e facendola arretrare di qualche passo
- Ho sistemato tutto con Aaron. Mi ha chiesto scusa e mi ha detto che quando ha detto quelle cose perché aveva appena litigato con Nathan, il suo capo. Ha scoperto di quello che è successo sul retro del palco quando hai cantato al “Madison”. Gli ha detto di tutto e lui l’ha licenziato. – disse
- Oh mio Dio. Mi sento così in colpa nei suoi confronti. Non ha più un lavoro per quello che è successo a ME! – dissi mettendomi le mani nei capelli
- Ma cosa dici! È stato solo un bene! Non sai come Nathan trattava Aaron! Era diventato una specie di tiranno. – mi rispose rassicurandomi
- Dai ora andiamo che mi devi sostenere – dissi alzandomi e avviandomi in camera per prendere il cellulare
- Salite sulla macchina. Veloci che è tardi. – disse Zoe irritata
- Va bene, cavolo. Rilassati. – disse Calum
- Charlie, Charlie, è cambiato qualcosa dal bacio con Luke? – chiese un giornalista con i capelli corti e brizzolati da dietro gli occhiali dalla montatura tonda.
- No. non è cambiato assolutamente nulla – intervenne Ashton
- Wow. È stato così strano – dissi battendo gli occhi molto velocemente
- Ora sai che la vita dei “VIP” non è così semplice. Paparazzi ovunque – disse Calum
- Im your biggest fan I'll follow you until you love me papa-paparazzi, baby there's no other superstar that know that I'll be papa-paparazzi – ovviamente poteva mancare Michael che, prima del concerto cantava Paparazzi di Lady Gaga? Ovvio che no!
- Eddai smetti! – disse Luke dandogli una pacca sulle gambe
- Tra poco ci sono i sound-check quindi preparatevi. Charlie tu sarai la prima.
SPAZIO AUTRICE
No ok il capitolo fa schifo. Mi dispiace un sacco ma sono impegnatissima tra la scuola e altri impegni. Questo è anche un capitolo di passaggio quindi è normale che sia veramente terribile.
Premetto che con l'inizio della scuola non so quanto riuscirò a pubblicare ma cercherò ovviamente di fare il possibile.
Alla prossima
Ila:)