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Autore: abbracciamiale    14/09/2014    2 recensioni
Charlotte Ashley Harrison è una grande fan dei 5 seconds of summer. Sua madre viene contattata da Cara, madre di Luke Hemmings per diventare la nuova domestica. Cosa succederà la prima volta che Charlie incontrerà i suoi idoli?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 28 –Questioni di cuore e di … altezze-
  • Allora come è andata l’uscita? – mi chiese Emily appena varcai la porta della stanza
  • Sì è messo il mio reggiseno – dissi scherzando. La volevo tenere sulle spine fino in fondo
  • Che cosa? – chiese confusa
  • Hai capito bene tesoro. Tu lo hai fatto entrare e lui si è messo il mio reggiseno mostrandomi quanto è figo con il mio reggiseno addosso
  • Ooh. Capito. E come stava – chiese
  • Stai scherzando? Sei impazzita? Come vuoi che stia Ashton con un reggiseno a pois bianco e nero? – chiesi molto sarcasticamente
  • Molto bene starebbe. Vorrei che a indossarlo fosse Aaron. Così capirebbe una volta per tutte che la vita di una donna non è così semplice senza avere un fidanzato accanto che ti tira su di morale – disse iniziando a intristirsi
Lei aveva dei problemi con Aaron. Non potevo spiatterlarle davanti la mia nuova relazione con Ashton quindi optai per ometterla. Solo fino a che la sua situazione sentimentale non si fosse sistemata.
  • Che cosa è successo? Ne vuoi parlare? – chiesi sedendomi sul letto ancora ricoperto da alcuni vestiti da sistemare
  • Ehm, lui è geloso. Ha paura che io in questi giorni in giro per il mondo possa tradirlo con qualcuno. Ma sinceramente ne ho molta paura anche io. Lui oltretutto è barista in un pub che è aperto tutte le sere. Si potrebbe trovare una bella biondona pure rifatta, magari ubriaca e scema e lui se la porta a letto direttamente. – disse iniziando a disperarsi
  • Dai, tranquilla. È il rischio di avere una relazione a distanza. Entrambi vi dovete fidare l’uno dell’altro. Se no è normale che le relazioni finiscano così presto. Ora prendi il telefono, lo chiami e gli dici che lo ami e che ti manca. – dissi come se fosse la cosa più ovvia del mondo
  • Ti sei letta un manuale intero sulla filosofia dell’amore mentre eri fuori con Ashton? A proposito mi devi raccontare ogni minimo dettaglio di questa storia. – disse
  • Prima chiami Aaron. Che io devo andare da Zoe per scegliere come vestirmi – la avvisai uscendo dalla porta.
Era rimasta senza parole dalla mia uscita. Me lo aspettavo. Ma prima risolveva con Aaron, prima le avrei detto di me e Ash.
Uscendo mi trovai davanti Luke e Ashton che stavano andando insieme da Zoe, probabilmente per il mio stesso motivo
Salutai entrambi. Facendo attenzione a non lasciar trasparire la mia felicità di rivedere il mio ragazzo.
  • Cosa hai fatto oggi pomeriggio Luke? – chiese Ashton per aprire una conversazione
  • Mi sono rilassato. Ho guardato un film con Michael, che si è addormentato a metà film. – disse il biondo iniziando a ridere – a volte mi sorprendo di come faccia a tirare fuori tutta quella grinta sul palco se di solito non fa altro che dormire.
Iniziammo a ridere tutti. Michael riusciva a farci ridere anche se non era presente.
Arrivati da Zoe. Entrammo, trovandola indaffarata a sistemare gli ultimi fogli. Davanti a lei c’era una rella di vestiti divise in diverse buste di cellophan contrassegnate da etichette enormi. Cercai di individuare la mia ma era coperta da quella di Michael.
  • Eccovi qua. Allora. Charlie. Prova questo. – disse dandomi la mia busta – Luke, questa è la tua. Provala. Tu Ash fai lo stesso.
Ci mandò ognuno in una stanza diversa. Io lo guardai. Era un vestito abbastanza semplice. Ma temevo per le scarpe. Era un vestito troppo semplice per essere indossato con delle converse quindi … tacchi? Sinceramente spero di sbagliarmi.
Lo misi e lo osservai. Era veramente stupendo. Era bianco sul corpetto e la gonna era rosso fuoco, era comunque abbastanza corto. Arrivava a metà coscia. Era stretto sul corpetto e poi era scivolato nella parte della gonna. Uscii e vidi Ashton e Luke a bocca aperta. Zoe sorrideva per l’espressione da ebeti dei ragazzi.
  • Charlie sei stupenda. Ma ora le scarpe. Ti dispiacerebbe provarti queste? -  disse porgendomi dei tacchi bianchi
  • Ah bene. Tacchi. Me lo immaginavo. Ma se poi cado? – chiesi preoccupata
Vidi Ashton e Luke ridere sotto i baffi. Dovevano avere visto la mia faccia quando Zoe aveva tirato fuori quei trampoli su cui avrei dovuto stare per un bel po’ di tempo.
  • Vedrai. Non cadi. Provali. – disse dandomele
Le misi e mi ritrovai più altra di 10 cm. Ashton si mise le mani nei capelli. Sapevo a cosa pensava. “come faccio ora che è più alta di me?” ma ovviamente non poteva esprimersi. Luke era presente.
  • Come sono? – disse Zoe impaziente
  • Comodi e … alti – dissi iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza
Non era la prima volta che indossavo i tacchi. Ma dall’ultima volta che me li ero messi era passato molto tempo e dovevo assicurarmi di saperci camminare.
  • Ok ora puoi ricambiarti. Dovete tutti fare il sound-check. Quindi ridatemi tutto. E andate a prepararvi. Anche mentalmente.
Dalla prima volta che l’avevo conosciuta, Zoe era molto cambiata. Anche nei miei confronti. Si era ammorbidita. Certo era sempre l’acidità in persona ogni tanto, ma per il resto era molto più dolce. Forse è anche grazie a lei che avevo i nervi saldi per questa avventura. Forse la dovrei solo ringraziare.
Mi cambiai rimettendomi i jeans bianchi e la maglia nera dell’Hard Rock London. Misi le mie immancabili converse bianche e uscii. Luke se n’era andato. Ashton era lì ad aspettarmi. Forse era arrivato il momento di parlarle di noi due. Prima che fosse stato troppo tardi.
  • Ehm, Zoe, io e Charlie ci siamo messi insieme. Volevamo che tu lo sapessi. – disse senza un minimo di tatto Ashton
  • Ok. Grazie mille per avermelo detto. Comunque fate in modo che questa cosa con sconvolga gli equilibri che si sono formati nella band. E ne parlerò con gli altri manager e vi farò sapere cosa abbiamo deciso riguardo alla stampa. Perché ovviamente dobbiamo decidere se, come e quando dirlo ai giornali.
  • Ah va bene. – dissi io perplessa.
Sinceramente? Mi aspettavo una reazione diversa da Zoe, del tipo “siete degli irresponsabili, ora succederà solo un casino nella band. E tutto per colpa vostra!” e invece ha reagito in modo molto soft. Forse troppo per una donna come lei.
Ce ne andammo entrambi senza parole.
  • Allora ci vediamo dopo? – disse Ashton lasciandomi un tenero bacio a stampo sulla bocca
  • Certo. Devo controllare una cosa con Emily e poi esco. – dissi sorridendo al nostro nuovo contatto
  • Bene. Ciao. – disse andandosene
  • Cos’è vai via così? – gridai mettendo un finto broncio
Tornò e mi diede un bacio molto dolce. Oh mamma stavo in paradiso praticamente.
  • Via ora devo andare veramente. Poi se no spunta qualcuno e siamo nel casino – dissi andandomene
Vidi arrivare Emily saltellando gioiosa per il corridoio dirigendosi verso la camera di Joseline. Potevo benissimo non chiederle se era andato tutto bene con Aaron perché tanto lo vedevo benissimo che era esaltata.
  • Che è successo? – dissi fermandola con una mano e facendola arretrare di qualche passo
Era talmente eccitata che nemmeno mi aveva visto probabilmente.
  • Ho sistemato tutto con Aaron. Mi ha chiesto scusa e mi ha detto che quando ha detto quelle cose perché aveva appena litigato con Nathan, il suo capo. Ha scoperto di quello che è successo sul retro del palco quando hai cantato al “Madison”. Gli ha detto di tutto e lui l’ha licenziato. – disse
  • Oh mio Dio. Mi sento così in colpa nei suoi confronti. Non ha più un lavoro per quello che è successo a ME! – dissi mettendomi le mani nei capelli
  • Ma cosa dici! È stato solo un bene! Non sai come Nathan trattava Aaron! Era diventato una specie di tiranno. – mi rispose rassicurandomi
  • Dai ora andiamo che mi devi sostenere – dissi alzandomi e avviandomi in camera per prendere il cellulare
Scendemmo e ci trovammo con gli altri.
  • Salite sulla macchina. Veloci che è tardi. – disse Zoe irritata
  • Va bene, cavolo. Rilassati. – disse Calum
Ci fu un assalto da parte dei paparazzi fuori dall’hotel. Non me lo aspettavo quindi diciamo che rimasi accecata dai flash delle macchine fotografiche.
  • Charlie, Charlie, è cambiato qualcosa dal bacio con Luke? – chiese un giornalista con i capelli corti e brizzolati da dietro gli occhiali dalla montatura tonda.
  • No. non è cambiato assolutamente nulla – intervenne Ashton
Lo ringraziai mentalmente. Salimmo sul SUV nero.
  • Wow. È stato così strano – dissi battendo gli occhi molto velocemente
  • Ora sai che la vita dei “VIP” non è così semplice. Paparazzi ovunque – disse Calum
  • Im your biggest fan I'll follow you until you love me papa-paparazzi, baby there's no other superstar that know that I'll be papa-paparazzi – ovviamente poteva mancare Michael che, prima del concerto cantava Paparazzi di Lady Gaga? Ovvio che no!
  • Eddai smetti! – disse Luke dandogli una pacca sulle gambe
Eravamo arrivati all’Arena. Era veramente enorme. Da fuori sembrava che un campo da tennis si fosse alzato circondando le tribune. Mi piaceva veramente tanto il design dell’arena. Ci fecero posizionare negli spogliatoi.
  • Tra poco ci sono i sound-check quindi preparatevi. Charlie tu sarai la prima.
Queste parole di Zoe mi avevano messo molto in ansia. Era il mio primo sound-check. Cosa sarebbe successo.

SPAZIO AUTRICE
No ok il capitolo fa schifo. Mi dispiace un sacco ma sono impegnatissima tra la scuola e altri impegni. Questo è anche un capitolo di passaggio quindi è normale che sia veramente terribile. 
Premetto che con l'inizio della scuola non so quanto riuscirò a pubblicare ma cercherò ovviamente di fare il possibile.
Alla prossima
Ila:)
   
 
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