Eccomi qua! Non ho pubblicato ieri perchè problemi importanti me l'hanno impedito, ma per voi mi sono sforzata e l'ho fatto ora.
Vi lascio allo sfavillante capitolo, a più giù.
“Se giudichi le persone non hai il tempo di amarle.”
Non ho mai
davvero capito questa frase
fino a che non mi sono presa una cotta stratosferica per Ludo.
L’ho
sempre ritenuto il
classico bello e stronzo che si diverte a
giocare con i sentimenti degli altri, quello che si passa una diversa a
serata
e anche di più.
In parte
è vero, il suo comportamento
non è certo mai stato quello di un santo immacolato,
però tutto ha una
spiegazione e io l’ho semplicemente ignorata; sono
un’ipocrita, detesto che le
persone giudichino gli altri quando in realtà sono come
tutti e lo faccio anche
io.
Di certo
però il mio mondo è cambiato
da giovedì scorso in maniera quasi totale:
giovedì ho dato il mio primo bacio,
ho realizzato di piacere a Ludo, che lui piace a me,non sono
più single o
almeno credo …
“La
smetti di sognare ad occhi aperti? Sei così fastidiosamente
mielosa.” Ridacchia Bea.
“Io
non sogno ad occhi aperti, stavo solo pensando …”
“Cosa
ti preoccupa?”
“Ti
detesto, mi capisci senza nemmeno il bisogno di parlare. Non sono
proprio
preoccupata, solo che non so bene cosa siamo io e Mancini.”
“Smettila
di chiamarlo così innanzi tutto. Lo so che le abitudini sono
dure a morire, ma
così non va. Comunque cosa intendi?”
“Ci
siamo dichiarati, diciamo, siamo usciti tutta la settimana insieme, ma
non
siamo davvero fidanzati no?”
“Beh,
non tecnicamente, ma in pratica siete la tipica coppietta felice.
Dovreste
parlarne.”
“Non voglio sembrare opprimente, ci manca solo che lo faccio
scappare a gambe
legate prima ancora che tutto inizi.”
“Allerta,
ore dodici ore dodici. Nemico in arrivo con tanto di
rinforzi.”
“Bea,
che diamine vai dicendo?!”
Non faccio in
tempo a girarmi del
tutto per vedere che la fonte dei miei problemi e Luca sono davanti ai
nostri
banchi tutti sorridenti.
“Dele,
posso parlarti un attimo?” Mi chiede Ludo.
“Sì
certo …”
Ora, io di certo
non ho esperienza, ma
il fatto che sembri nervoso e che mi “abbia chiesto di
parlare” non promettono
proprio nulla di buono.
BEA’S
POV
Sento la mia
amica muoversi agitata
sulla sedia e le stringo una gamba per rassicurarla. Sono quasi certa
che
Mancini voglia farle la fatidica domanda, ma lei che è la
personificazione
della negatività non sembra averlo capito, anzi: temo pensi
tutt’altro.
“Posso
sedermi vicino a te? Almeno ci teniamo compagnia mentre quei due si
fidanzano e
figliano nella stanza davanti ai bagni.” Dice
ridacchiando Luca.
Ecco che le mie
idee vengono
confermate.
“Certo.
Che mi racconti?”
“Niente
di che, il solito. A parte il fatto che Ludo in questa settimana
è
ufficialmente partito per la tangente e parla sempre solo di Dele e di
quanto
sia magnifica, bella, simpatica, dolce e bla bla bla. Sta diventando
pesante.”
“Diciamo
che lei non è da meno! Almeno però ce
l’hanno fatta. Ci hanno messo due cavolo
di anni a comprende i loro sentimenti, ma ci sono finalmente
riusciti.”
“Ecco,
a proposito di capire i sentimenti …”
Oddio oddio
oddio. Non ci posso
credere, non può essere.
Ci parliamo molto
spesso su Whatsapp,
ma non pensavo avesse capito di piacermi.
Merda merda merda
Ora mi
dirà di non preoccuparmi, ma
che non ricambia e di essere meno assillante.
“In
realtà dovrei dirti una cosa.”
Mi dice con un’espressione terribilmente seria.
“No
ma guarda che non è il caso di preoccuparsi. Ormai loro sono
a posto e dobbiamo
solo sostenerli. Scusami ora ma vedo che Becca mi sta chiamando, vado
da lei.” Dico
alzandomi e fuggo.
“No
ma io …” Cerca di
dire Luca, ma io sono già lontana.
Sono
una codarda.
LUDO’S
POV
Mi sento un
completo idiota, sto
sudando freddo e non riesco a stare fermo.
Mai e poi mai
avrei pensato di potermi
ridurre così, come il protagonista idiota e pappamolla del
film che ho visto
con Adele sabato sera.
Mi sono scritto
il discorso e l’ho
imparato a memoria a forza di leggerlo e rileggererlo in continuazione.
Ho pure fatto le
prove con Luca; Dio,
mi faccio terribilmente pietà da solo. Sono pessimo.
Non riesco
neppure a guardare Dele in
faccia, mi vergogno come un cane.
“Senti
mi sto agitando. Ti prego parla o rischio di morire d’infarto
qui.” Mi dice lei
piuttosto irritata e pure
bianca in volto.
Oddio non
penserà mica che …
“Non
ti sto affatto per scaricare, se è questo che
pensi!”
La vedo
immediatamente riprendere
colore.
Inizia ad
agitarsi, ha captato
sicuramente qualcosa.
“Allora
… Senti, al diavolo quel discorso di merda che ho scritto.
Mi invento tutto sul
momento. In questa settimana siamo stati praticamente sempre insieme,
abbiamo
scherzato, guardato film, camminato per chilometri senza stancarci, ci
siamo
baciati tanto da rimanere senza fiato e mi sono reso conto che mi hai
completamente fottuto il cervello e pure gran parte del
cuore.” Sputo fuori
tutto d’un fiato.
Vede Dele
rimanere letteralmente a
bocca aperta e mi sfugge un sorriso.
Lei
se ne accorge e ricambia; i suoi occhi
iniziano a brillare
e credo siano lo
specchio dei miei.
“Mi
sento un mocciosetto delle elementari, ma devo chiedertelo: vuoi essere
la mia
ragazza?”
“Pensavo
non me lo avresti mai chiesto.”
E’ la sua unica risposta.
Sto per parlare
quando mi salta
letteralmente in braccio e mi bacia facendomi sbattere al muro.
Capovolgo le
posizioni e ora è lei
attaccata alla parete fredda della stanzetta in cui ci siamo infilati;
reclamo
il bacio mordendole il labbro inferiore, ma lei non mi cede il comando.
Penso quasi
commosso che la mia
piccola sta crescendo, anche molto in fretta.
Le succhio la
punta della lingua e la
sento rabbrividire quindi continuo, ma all’improvviso sento
un rumore di passi
e so quanto lei sia perfetta a scuola.
Di certo non
voglio costarle una
ramanzina né tanto meno una nota sul registro.
La
faccio scivolare giù mentre mi guarda
confusa e fa un verso di disapprovazione.
Musica per le mie
orecchie.
Sbircio da dietro
il muro e noto che è
solo il bidello, con tanto di cuffiette nelle orecchie.
“Tu
avresti smesso di baciare la tua ragazza solo per questo?!” Mi chiede Dele
che si è
materializzata accanto a me.
“Certo,
non volevo farti beccare in una situazione poco consona
all’ambiente.”
“Detto sinceramente: quel bacio valeva anche
l’espulsione.”
“No, ma fammi capire: da quando sei diventata così
spigliata?” Chiedo ridendo,
molto compiaciuto
dell’effetto che ho su di lei.
“Da
quando ti conosco, diciamo, in un modo più intimo. Mi sono
evoluta, molto in
stile Pokémon.” Risponde con un sorriso
furbo.
Non posso fare
altro che ridere di
gusto e avvicinarmi a lei.
Non posso non accontentarla no?
BEA’S
POV
Sono passati
almeno venti minuti da
quando i piccioncini se ne sono andati, per fortuna questa è
un’ora buca e
nessun professore o bidello si è degnato di venire da noi.
Continuo a
guardare Luca parlare con Berto
e altri, ma mi sembra distante dalla conversazione e piuttosto
pensieroso e
irritato.
Non voglio
pensarci però, sono un
disastro ambulante. Non faccio che fare casini anche senza aprire bocca
maledizione.
Mi allontano da
Becca e Ali per andare
in bagno, ma non sono ancora uscita dall’aula che vedo
tornare un’euforica
Adele rossa in viso e pure spettinata.
Inconsapevolmente
vederla in quello
stato mi fa sorridere e il buon’umore torna, sono
infinitamente felice per lei.
“Scusa
Ludo, ma visto come l’hai conciata è meglio che me
la porti in bagno per darle
una sistemata. Già che ci sei dattela anche tu
eh.” Dico beffarda,
facendo arrossire
violentemente Dele e ghignare Mancini.
Sempre il solito.
ADELE’S
POV
Dio che figura di
merda.
Per fortuna mi ha
vista solo Bea,
altrimenti avrei preso a testa il muro fino a perdere i sensi.
Ludo se
n’è andato compiaciuto,
probabilmente spiattellerà tutto a Luca.
Mi
sta bene, l’importante è che non faccia
casini dicendo cose inopportune anche agli altri.
“So
quello che è successo, me l’ha detto Luca e il
resto posso immaginarlo – se
possibile arrossisco ancora di
più – però
voglio sapere tutto nei minimi
particolari.” Dice Bea ridacchiando.
“Va
bene va bene. Non dire mai più nulla del genere
però, sono quasi morda
d’imbarazzo!”
“Non
si muore d’imbarazzo Dele!”
“Questo
non significa che io non possa essere la prima!” Rispondo risoluta.
Mentra parlo
suona la campanella,
segno che sta iniziando l’intervallo e dopo mi aspetta la
Calosso.
Merda merda merda.
La consapevolezza
mi investe come un
tornado.
Piscina,
acquagym, Mattia.
Me
n’ero quasi dimenticata in questa
settimana.
Non oso immaginare cosa accadrà oggi …
Allora, eccoci qui.Che ne pensate? Vi ho sorprese o no?
Il finale taglia la storia sul "più bello" lo so, ma un po' di suspance ci vuole assolutamente!
Spero con tutta me stessa che mi lascerete un commento, una recensione o qialunque cosa desideriate.
A presto con il nuovo capitolo, Laura.