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Autore: Saralasse    30/09/2008    1 recensioni
La storia di Legolas e del suo amore per una fanciulla speciale
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Helkamirië aveva visto il pugnale volare verso di lei come se il tempo fosse stato rallentato, senza poter far nulla per evitarlo; la lama l'aveva colpita e una macchia rossastra era comparsa sulla sua veste: aveva fatto appena in tempo a pronunciare un'ultima volta il nome di Legolas che aveva sentito il terreno mancarle sotto i piedi. Mentre cadeva nel vuoto, aveva visto il suo sposo correre per afferrarla, ma ormai era troppo tardi e furono le infide acque sotto di lei ad accoglierla fra le loro fredde braccia.
La corrente la trattenne sott'acqua per un tempo che le sembrò infinito, e solo dopo aver resistito e lottato, riuscì a riemergere e a guadagnare la sponda. Si trascinò fuori dall'acqua stanca e infreddolita, ma viva, e quasi senza accorgersene si addormentò. Fu svegliata da qualcuno che la chiamava, scuotendola, e quando riuscì a mettere a fuoco l'immagine, distinse il volto preoccupato di Ilderan.
Helkamirië, finalmente ti sei ripresa!”.
Ilderan, ma cosa è successo?”, chiese Helkamirië mentre l'Elfo l'aiutava a mettersi seduta sostenendola fra le braccia.
In realtà speravo che fossi tu a dirmelo”, disse Ilderan. “Qualche ora fa, Carnemirië ed Elennath sono tornati al galoppo a Taur-en-Ithil. Ho capito subito che qualcosa non era andata come doveva, così ho chiesto loro di condurmi da te e Legolas; mi hanno portato fino al salto della cascata e ho scorto segni di lotta sul terreno: qualcuno è stato trascinato e qualcun altro portato via contro la sua volontà. Ti ho cercata e ho visto il tuo pugnale sull'argine del fiume, proprio dove l'acqua si getta nel vuoto. Per fortuna ti ho trovata ancora in vita, anche se priva di sensi”.
Helkamirië rabbrividì al pensiero di ciò che sarebbe potuto succedere e si strinse maggiormente al fratello, che si era tolto il mantello per coprirla.
Adesso ricordo ogni cosa”, disse. “Rhumine mi ha portata via con la forza, dopo che a Minas Tirith il suo complotto era stato sventato. Quando siamo giunti in questi luoghi, ci siamo fermati perchè i cavalli si abbeverassero e mi ha costretta a combattere contro di lei”.
Megera!”, sibilò Ilderan. “E' stata lei a farti cadere nella cascata?”.
Si. C'erano Legolas e Aragorn perciò credo che i cavalli fossero con loro, ma mentre lottavamo, Rhumine mi ha accecata con la sabbia, ha sottratto il pugnale a Legolas e me lo ha lanciato contro. Ho visto una macchia rossa sul mio vestito, così ho creduto che mi avesse colpita”.
Non è così, sorellina”, disse Ilderan. “Ho controllato io stesso, e per quanto sia un pessimo guaritore, riesco a distinguere una ferita da un corpo perfettamente sano”.
Helkamirië proruppe in una risata argentina, prontamente imitata da Ilderan che la aiutò a rialzarsi e nuovamente la strinse fra le braccia.
Ho temuto che fossi morta, Helkamirië”, disse. “Quando ti ho vista priva di sensi, temevo già di dover contendere il tuo spirito a Mandos”.
La fanciulla sorrise intenerita, abbracciandolo a sua volta.
Non temere, fratello”, disse. “Intendo vivere a lungo, almeno fino al prossimo Canto degli Ainur! Piuttosto”, disse tornando seria. “Dobbiamo trovare il modo di salvare Legolas e Aragorn... sempre che sia possibile salvarli”.
Legolas sarà vivo di certo”, disse Ilderan. “Rhumine lo ama, non gli farà del male. È per la vita di Elessar che temo”.

Mentre i due fratelli discutevano su quale fosse il modo migliore per rintracciare Rhumine e salvare i prigionieri, furono raggiunti da Haldir, seguito da Rumil e Orophin.
Mia signora Helkamirië!”, esclamò.
Haldir? Come è possibile che tu sia qui?”.
Ti stavamo cercando, mia signora”, disse Haldir. “Siamo partiti immediatamente dopo Sire Legolas e Re Elessar, ma loro ci hanno distanziati subito grazie ai loro destrieri. Giungiamo proprio ora, poco più in là ci attendono Sire Faramir, Sire Gimli e i vostri amici Periain”.
Andiamo da loro”, disse Ilderan, “e mettiamoli al corrente. Avremo bisogno di tutto l'aiuto possibile per agire in fretta e salvare Legolas e Aragorn”.
Aspetta mio signore”, disse Haldir, porgendogli il manto di Helkamirië. “La Regina Arwen mi ha pregato di riportarti questo, Dama Helkamirië”.
Hannon le, Haldir”, disse Helkamirië.
Ilderan le fece indossare lo scuro mantello e sollevò la sorella, ancora troppo debole per camminare; tenendola fra le braccia seguì i Galadhrim lungo il breve cammino che li separava dai loro amici. Dopo aver saputo come stavano le cose, Faramir, Gimli Merry e Pipino furono ben lieti di poter aiutare in qualche modo e si recarono assieme agli Elfi a Taur-en-Ithil.
Lo spettacolo che si presentò loro fece letteralmente spalancare la bocca ai piccoli Hobbit, rapiti dalla maestosa semplicità dell'elfico reame, mentre gli occhi di Gimli furono offuscati da un velo di lacrime nello scorgere i telain di Lorien sugli alberi d'Ithilien, illuminati dalle medesime lanterne che rischiaravano la notte del Reame di Galadriel. Faramir era l'unico a non essere sorpreso da ciò che vedeva, essendosi già recato diverse volte a Taur-en-Ithil, e seguiva i gentili ospiti completamente perso nei propri pensieri.
Ilderan e Helkamirië condussero il gruppo fino alla Sala Principale della loro dimora, dove si trovava un grande tavolo destinato alle udienze e ai consigli del Reame.
Per prima cosa dobbiamo rintracciare Legolas ed Elessar”, esordì Ilderan. “Avete idea di dove possa averli condotti Rhumine?”.
Certamente”, disse Faramir. “Valegil ci ha detto che i mercenari hanno un nascondiglio nei pressi di Henneth Annûn. Tuttavia non è stato in grado di indicarci il luogo preciso”.
Questo non è un problema”, disse Helkamirië. “Le nostre sentinelle conoscono alla perfezione ogni roccia, ogni albero dell'Ithilien; perlustreranno tutta la zona dello Stagno Proibito senza che nessuno si accorga di loro, e vedrete che non impiegheranno molto a trovarli”.
Come facciamo a liberarli una volta trovati?”, disse Gimli. “Non sappiamo quanti Uomini di Rhûn si nascondano nell'Ithilien, potremmo non disporre di forze sufficienti”.
Gimli ha perfettamente ragione”, disse Faramir. “Se qualcuno di voi riuscisse ad andare a Minas Tirith potrebbe portare notizie alla Regina e condurre seco un drappello di Guardie della Cittadella; nel frattempo, io stesso andrei alla mia dimora, portando degli arcieri e dei cavalieri che si tengano a disposizione”.
I cavalieri sarebbero inutili, Faramir”, disse Ilderan. “Henneth Annûn è un territorio spoglio e irto di rocce aguzze, circondato da una cortina inestricabile di alberi, non hai bisogno che te lo ricordi. Piuttosto, dovresti condurli al confine settentrionale con la Terra di Rhûn, nel caso inviino rinforzi o coloro che si trovano già qui tentino la fuga. Però gli arcieri ci tornerebbero molto utili e anche le Guardie se si giungesse allo scontro corpo a corpo”.
Io andrò a Minas Tirith”, intervenne Haldir. “Vi chiedo soltanto due giorni, al termine dei quali sarò di ritorno insieme alle Guardie”.
Due giorni non basteranno, Elfo”, disse Gimli. “Noi stessi abbiamo cavalcato per due giorni e due notti dietro a Rhumine, spingendo i cavalli al limite delle loro possibilità”.
I cavalli non possono percorrere i sentieri nascosti che attraversano l'Ithilien”, ribattè Haldir. “Se le Guardie viaggeranno senza indossare la pesante armatura, non avranno problemi a seguirmi, dovunque io li conduca”.
Il peso delle armi però non diminuirà”, disse Merry.
E' vero”, disse Haldir. “Ma senza le corazze i loro movimenti saranno più sciolti”.
Basta così Haldir”, intervenne Helkamirië. “Hai il permesso di andare. Quando intendi partire?”.
Immediatamente, mia signora”.
Fa' ciò che ritieni opportuno”.
L'Elfo salutò i presenti con un inchino e si allontanò alla svelta.
Non possiamo agire senza i rinforzi dalla Città e prima di aver saputo quale sia il luogo preciso”, disse Ilderan. “Andiamo a riposare. Questa notte, le prime sentinelle usciranno in perlustrazione. Rumil, Orophin”, disse rivolto ai due Elfi che attendevano poco discosti, “occupatevi voi delle ronde”.

Helkamirië accompagnò personalmente i propri ospiti nelle rispettive stanze, preoccupandosi che gli alloggi degli Hobbit si trovassero al pianterreno, e solo dopo essersi assicurata che ognuno si trovasse a proprio agio tornò alla sua camera, andando a rifugiarsi sulla terrazza e raggiunta poco dopo da Ilderan.
Ilderan, qualcosa non va?”, disse.
Puoi stare tranquilla Helkamirië”, disse Ilderan. “Sono venuto solo ad assicurarmi che stessi bene. Non è facile resistere a ciò che hai passato oggi”.
La fanciulla fece cenno a Ilderan di sedersi accanto a lei, sulla panca, e l'Elfo non si fece pregare, abbracciandola immediatamente.
In effetti sono molto stanca”, disse. “Ma non riesco proprio a dormire; sono troppo in pena per Legolas e Aragorn... credi che Rhumine li abbia già uccisi?”.
Helkamirië, sai anche tu cosa prova Rhumine per Legolas”, disse Ilderan. “E' per la sorte del Re che dobbiamo temere... però, se avessero già ucciso Aragorn lo sapremmo”.
E come?”.
L'intero esercito di Rhûn sarebbe già in marcia attraverso l'Ithilien. Credo che si trovi poco oltre il confine, in attesa della notizia cui anelano da venti anni ormai. Stai tranquilla, sorellina: stanno bene e presto li riporteremo a casa”.
Helkamirië sorrise riconoscente e appoggiò la testa sulla spalla di Ilderan. “Grazie Ilderan”, disse. “Resteresti ancora un po' a farmi compagnia?”.
Tutta la notte se lo desideri”, disse l'Elfo posando la testa sulla sua.
Nonostante la paura, Helkamirië riuscì finalmente a prendere sonno e Ilderan la riportò sul suo letto, badando che non si svegliasse; rimase a vegliarla per qualche ora, ancora scosso da ciò che era accaduto.
  
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