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Autore: Uptrand    14/09/2014    14 recensioni
Raccolta di storie brevi non legate fra loro che vede i personaggi originali del gioco e quelli da me inventati in situazioni anomale e magari in secondo piano. Questo con lo scopo di descrivere meglio l'universo oltre i limiti dati dalla descrizioni delle storie e personaggi principali e per cercare di descrivere qualcosa di nuovo.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashley Williams, Comandante Shepard Uomo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Steve Williams Shepard era ancora seccato di essersi subito ore di volo per giungere sulla Terra, a  Minsk per accompagnare la sua ragazza, Ilary Monreau, pilota della Normandy SR3 e figlia di Jeff e Ida Monreau, i piloti della Normandy SR2 e vecchi amici di famiglia, al corso di qualificazione dei piloti dell'Alleanza.
Lui aveva inizialmente rifiutato e la sera Ilary si era presentata vestita di solo una sua camicia aperta, qualsiasi sua riserva era crollata all'istante.
Per questo stava camminando all'interno del centro addestramento piloti, preceduto da Ilary che allegramente salutava gli altri colleghi che riempivano la sala.
«Sono contenta che mi hai accompagnata Steve, da sola non sarei stata così rilassata. » disse lei.
Lui stava per dire che non ci credeva, quando due mani sbucarono alle spalle di Ilary abbracciandola e facendole sobbalzare vistosamente il seno abbondante.
Lei lanciò un urlo, si dimenò liberandosi dalla presa e allontanandosi dal misterioso aggressore  stringendosi con le mani il petto a protezione. Quando si voltò per inveire, gli insulti le morirono in gola  « Corvo! Che ti prenda un accidenti, non dovresti fare queste cose in una sala piena di gente.» commentò Ilary scontrosa.
« Ilary, bello rivederti. Sembra ti siano cresciute ancora dai tempo del corso.» - disse una giovane donna, adocchiandole il seno - « È il tuo ragazzo? » Chiese indicando Steve.
« Si, è lui. » rispose Ilary, mettendosi al suo fianco.
Steve aveva assistito alla scena divertito e si stava ancora chiedendo chi fosse quella persona.
« Ti presento Alexandra Redgrave, la seconda del mio corso e mia rivale.» spiegò Ilary.
« Piacere » disse Steve porgendo una mano e aggiungendo « Corvo? »
Lei la strinse « Si, è per via di questa. » rispose la ragazza indicando una splendida spilla che portava sotto la spalla sinistra e raffigurante un corvo con le ali spiegate nel volo. « Puoi chiamarmi anche semplificante Alex.» Disse lei cordialmente
Guardandola meglio Steve vide una ragazza di circa 1.60 sui 50 chili con una corporatura simile a Ilary, tranne che per il seno che risultava normale. Aveva gli occhi scuri e i capelli neri, a bob. Un viso minuto e il naso a punta.
- Corvo gli s’addice, anche senza spilla. – pensò Steve.
Divertita Alexandra cominciò a dire « Ecco il famoso Steve. Sai che Ilary parlava sempre…Och! » Ilary le aveva pestato il piede, ma le scuse che le rivolse furono sincere perché nella fretta aveva usato più forza del dovuto.
Il volto di “Corvo” si fece però serio e disse all’amica « Anche Radeboh Solwep è qui. »
« Oh! L’immaginavo. » disse Ilary contraendo il viso una smorfia.
« Problemi? » chiese Steve
« No, uno del corso con cui non vado d’accordo. » spiegò Ilary.
Un campanello suonò a richiamare l’attenzione e venne annunciato il nome dei prossimi piloti attesi.
« Pare che tocchi a me.» affermò Alexandra, diede un abbraccio a Ilary e quando salutò Steve invece di stringergli la mano, allungò la sua al cavallo dei pantaloni di lui e diede una strizzata.
Steve sobbalzò, mentre sentiva il viso arrossargli e troppo sorpreso per dire qualcosa.
« Pare che abbiamo un ragazzo in gamba. » mormorò “Corvo”, quasi fosse una sentenza dopodiché si allontanò allegramente.
Lui stava ancora cercando di riprendersi, mentre Ilary disse con tono furente « Togliti quell'espressione dalla faccia!» Il fatto che non potesse incolpare Steve e che non riuscisse a essere veramente arrabbiata con Alex, conosceva da tempo i modi di fare dell’amica, serviva soltanto a farla sentire ancora più nervosa non avendo un bersaglio su cui sfogarsi.
« Perché indossa stivali chiodati da fanteria?» Chiese lui notando quel particolare all’ultimo, mentre Alexandra si allontanava e solo grazie al rumore dei tacchetti sul pavimento.
« Dice che così sembra più alta.» rispose Ilary.
Alla fine del test i migliori classificati furono:
 
Ilary Monreau 1000 pt
Radeboh Solwep 992 pt
Alexandra Redgrave 990 pt
 
« Pare che quel tizio ci sappia fare. » commentò Steve guardando la classifica.
A suo fianco Ilary si mosse a disagio « Lui è sola tecnica, in un simulatore è facile in un combattimento vero no. Io e “Corvo” voliamo anche d’istinto riuscendo a anticipare le mosse degli avversari, lui ha tecnica, ma non l’ho mai visto anticipare una mossa. »
Poi Steve si sentì tirare per una manica e vide Ilary che faceva segno di voler andarsene, lui la seguì in silenzio fino alla tavola calda dell’edificio. Sapeva quando la sua ragazza si sentiva a disagio, anche se non ne conosceva il motivo.
Ilary era seduta a un tavolino mentre Steve era andato a ordinare, quando qualcuno si avvicinò dicendo « Ciao Ilary, quanto tempo. »
Lei sentì il suo sangue ghiacciarsi.


*****

Steve era in coda e vide qualcuno al tavolo con Ilary, gli pareva fosse quel Radequalcosa.
« Dovresti andare da lei. Non lasciarla sola con lui. » Disse qualcuno al suo fianco.
« Corvo »- salutò lui - « Hmm...Problemi? Se Ilary è in difficoltà deve solo dirmelo.»
Alex scosse la testa « Non lo farà...si vergogna,quindi da amica lo farò io. Radeboh è molto carino e le ragazze del corso stravedevano per lui, oche. Ilary però non lo considerava innamorata com'era del suo Steve che non si accorgeva della sua bella, un'idiota.»
Lui storse la bocca a quell'affermazione fin troppo veritiera.
Corvo continuò il racconto « Alle fine Radeboh la convinse a uscire una volta, al termine dell'appuntamento Ilary si rifiutò di aprire le gambe per lui, il tizio incapace di resistere a quest'incredibile offesa la colpì al volto con un pugno. Lei coprì il segno meglio che poté e non disse niente a nessuno, tranne che a me avendo bisogno di confidarsi.»
Le mani di Steve si chiusero a pugno.

*****

La testa di Radeboh sbatté violentemente sul tavolo crollando a terra dolorante, il naso era rotto e perdeva sangue. Dietro e sopra di lui incombeva Steve.
Radeboh però non era solo e almeno otto persone stavano arrivando per aiutarlo. Quello in testa ricevette un improvviso calcio in faccia, finendo dolorante a terra con lo stampo di una suola da scarpone di fanteria in viso.
Chi l’aveva colpito abbassò la gamba sollevata, facendo qualche passo in avanti. Era “Corvo”. Gli scarponi che indossava ticchettavano sul pavimento in modo minaccioso.
« È una questione privata, non interferiamo. » dichiarò Alexandra.
Se otto persone non avevano problemi a aiutare Radeboh contro un tizio sconosciuto, li avevano però se di mezzo c’era “Corvo”. Decisero che il loro compagno non valeva il rischio e si allontanarono.

*****

Steve non aveva smesso di colpire Radeboh dopo che l'aveva colto di sorpresa e buttato a terra. Ilary, pietrificata, non osava fiatare.
Lui lo afferrò per il collo della divisa tirandolo a se « Steve Williams Shepard...fanteria...figlio di quel Shepard...ascoltami bene...pensa bene a cosa dirai quando arriverà la sicurezza, anch'io avrei una storiella su di te da raccontare e ho tre s.p.e.t.t.r.i. in famiglia pronti a far cadere ogni accusa. In più se raccontassi a mia sorella Olivia, s.p.e.t.t.r.o. del Consiglio e amica di Ilary, cosa hai fatto alla mia ragazza guadagneresti un bel buco in testa.»
Le sue parole e il nome pronunciato fecero effetto su Radeboh, giudicò Steve dal modo in cui allargò l'occhio non pesto.
In quel momento arrivò un sergente della sicurezza « Cosa succede?» chiese col solito tono di tutti i sergenti, ideale per farsi sentire da chiunque.
« Niente Sergente.» rispose Steve indicando i propri gradi di primo tenente e gli lanciò il suo ID perché lo controllasse  « Sergente se non vuole una giornata complicata le consiglio di prendere per buono che il signor Radeboh è scivolato sbattendo contro il tavolo e che io stavo aiutandolo ad alzarsi, d'altronde lui confermerà quello che ho detto e non ha intenzione di fare nessuna denuncia. »
Radeboh confermò ogni parola di Steve.
Il sergente aveva nel mentre controllato ID, soppesò un attimo la faccenda e decise di accettare la versione. La vita era troppo complicata perché un sergente potesse fare rapporto contro un superiore  con quel cognome.
Invece disse « Signore, adesso lo lascerà in modo che possa andare in infermeria.»
Steve ubbidì.
 
Qualche minuto dopo Steve, Ilary e “Corvo” erano fuori dall'edificio, l'aria era diventata irrespirabile per loro tre all'interno.
Lui si sentiva ancora nervoso per l'adrenalina in corpo, ma non era arrabbiato, quella gli passava sempre in fretta. « Ilary, perché non me ne hai mai parlato? »
« Mi vergognavo, anche tu hai cose di cui non vuoi parlare.» commentò lei.
Lui si morse la lingua, sapeva che aveva ragione. Balbettava a volte, se qualcuno cercava di sollevare l'argomento lui...« Ok. » rispose.
« Che dolci che siete. » affermò “Corvo” divertita.
« Quel calcio che hai dato, non mi sembrava da dilettante.» Chiese Steve
« Alex è una campionessa di Taekwondo.» spiegò Ilary.
« Un passatempo. Ma credevo che gli Shepard giocassero pulito? Non mi pare sportivo colpire uno a terra. » dichiarò sorridendo Alexandra.
« Di quello si occupa mia sorella, io mi limito a  “rimuovere” i problemi nel modo più pratico e veloce. » sentenziò Steve.
Il factotum di Alexandra si illuminò e disse « Il dovere chiama. » salutò Ilary in un abbraccio un po' troppo affettuoso per lei dicendole « Chiamami bellezza e Steve bada a lei.»
Si strinsero la mano e un momento dopo “Corvo” gli aveva afferrato il braccio e tirandolo verso di se « Se un giorno vorrai sapere se “l’hangar” che ho tra le gambe è comodo come quello di Ilary chiamami. » disse Alexandra e se ne andò lanciando un ultimo occhiolino all'amica, rossa in viso.
Loro rimasero a fissarla, lui sbigottito e lei furiosa, fino a quando non sparì voltando un angolo.
« Steve, grazie di tutto. » disse Ilary e aggiunse « Se raggiungiamo subito la navetta potrei ricordarti qual è il solo “hangar” in cui puoi entrare. »
Steve, non ebbe mai così fretta di arrivare a destinazione.
   
 
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