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Autore: Chintuia    14/09/2014    0 recensioni
College!AU
I 30 Seconds to Mars sono una band universitaria formata da tre ragazzi del corso di musica contemporanea, che suonano ogni sera in un bar lì vicino.
Katherine è una violoncellista del corso di musica classica.
Questi due corsi sono sempre stati rivali sin dalla fondazione della scuola.
Ma quest'anno tutti i corsi dell'università verranno uniti per mettere su un musical.
E se Katherine e le sue amiche si trovassero a collaborare con i fratelli Leto e Miličević?!
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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The strings of our hearts are connected

I


Kate era rimasta imbambolata per diversi secondi, prima di allontanarsi ed entrare.
"Ora devo andare a ringraziarlo.." era l'unica cosa che pensava.
D'altronde era solamente grazie a Shannon Leto se in quel momento aveva ancora tutti i capelli in testa. E il violoncello ancora intero.
Era il minimo. Bastava raggiungerlo -ardua impresa a causa delle fan e dell'odio per quelli di musica contemporanea- e dirgli semplicemente "Grazie per avermi aiutato". Non ci voleva molto, no?
Detto così suonava tutto semplice. Ma c'erano anche le variabili Jared e Tomo da mettere in considerazione. Beh, di sicuro non l'avrebbero riconosciuta. Forse neanche lo stesso Shannon.
E così, ringraziare Shannon passò in secondo piano per tutta la giornata.
Tornata a casa, trovò suo nonno ad attenderla oltre la porta.
Non poteva che significare guai.
-Katherine, hai per caso sentito tuo padre, di recente?- chiese suo nonno con aria inquisitoria.
-No...Come mai, nonno?-
-Niente, niente. Non preoccuparti e vai in camera tua ad esercitarti.-
-Sì...- rispose Kate, prendendo il violoncello in spalla, affrontando la rampa di scale che la divideva dalla sua camera con lo strumento in spalla.
Kate si lanciò in uno studio di Dotzauer e andò avanti fino all'ora di cena.

***

Il mattino dopo la sua testolina aveva già dimenticato dell'accaduto del giorno prima.
Si alzò stropicciandosi gli occhi, mentre si dirigeva in bagno. Lavati denti e viso, si diresse verso l'armadio. Estrasse una delle sue magliette preferite: una maglietta completamente nera che sul davanti aveva il disegno di un metalupo argentato e all'interno recava il motto della casata degli Stark "Winter is coming".
Sì, Kate amava Game Of Thrones. Suo nonno non ne sapeva niente, altrimenti le avrebbe sequestrato televisore, computer, libri e qualsiasi cosa le piacesse.
La abbinò a un paio di jeans neri e delle scarpe di tela rosse.
Prese il violoncello e lo zaino, e uscì di casa dopo aver saluto suo nonno con un affettuoso bacio sulla guancia.
-Buona giornata nonno.-
-Buona giornata Katherine.-
Kate uscì di casa e si diresse come al solito verso scuola.
Ma la sua routine -tranquilla passeggiata fino a scuola- venne stravollta dall'incontro dei fratelli Leto.
Non si aspettava di essere riconosciuta. In fondo, con tutte le ragazze che vedevano ogni giorno i due era piú che facile dimenticarsi i loro volti e i loro nomi.
Almeno così credeva prima di sentirsi chiamare.
-Hei..!- la voce roca di Shannon la apostrofò.
Kate continuò sulla sua strada senza badare al ragazzo.
-Hei, dico a te con quel violino enorme..!-
Eh no, questo non lo poteva sopportare.
-È un violoncello- scandì, sottolineando l'ultima parola.
Senza volerlo si era girata e ora fissava la faccia divertita del maggiore dei Leto.
-Guarda che lo so- le disse Shannon.
-Allora come mai l'hai chiamato "violino enorme"?!- chiese stizzita.
-Per attirare la tua attenzione- rispose lui, ghignando.
Kate non sapeva cosa pensare. Perché lui, il famoso Shannon Leto, cercava le attenzioni di una ragazza come lei?
-E ora che hai la mia attenzione?- chiese lei, con una misto di imbarazzo e curiosità.
Shannon si grattò un punto indefinito sotto l'orecchio.
-Beh, a dire il vero credo di non saperlo neanche io- rispose sorridente.
Kate si concentrò sul non far cadere la mascella.
-Oh, va bene. Quando saprai cosa volevi sappi che il mio nome è Katherine Broekhart- rispose cercando di sembrare indifferente alla frase del ragazzo.
-Piacere Katherine. Io sono Shannon Leto. Anche se credo tu conosca già il mio nome.-
Si strinsero la mano e lei ripartì verso l'ala di musica classica senza degnarlo di un secondo sguardo.
Quello Shannon la confondeva sempre di più.
Era così intenta a rimurginare su Shannon che non si rese conto di essere stata affiancata da un'altra persona.
-Oh ciao Lu...- si interrupe, redendosi conto di avere di fianco niente meno che Jared Leto.
Ma oggi tutti quanti volevano salutarla?
-Oh, scusa ti ho confuso per una mia amica.-
-Nessun problema. Volevo solo scusarmi per ieri, sai le ragazze sanno essere fin troppo gelose di persone che in realtà nemmeno le guardano- sorrise lui.
I suoi occhi azzurri la guardavano in attesa di una qualsiasi frase.
-Mh...Ok?- chiese dubbiosa.
Jared scoppiò a ridere. Una risata limpida, cristallina.
-Tutto quello che mi hai detto è davvero "Ok"? No, perché è la prima volta che incontro una come te.-
-Come me? Come sono, scusa?- chiese un poco offesa.
-Sincera con me- rispose Leto, schietto.
Kate era senza parole. Lui ne approffittò per salutarla.
-Ci si vede!....E non mi sembra il momento di mettere quella maglia...- aggiunse al suo orecchio.
Va bene, sarà anche stato settembre, ma fino a prova contraria Kate poteva mettersi quello che voleva.
Sarebbe anche potuta andare a scuola nuda. No, quello no.
Persa nei suoi pensieri era ormai giunta all'aula della sua lezione.

***

Erano passate ormai tre ore, che erano state dedicate completamente allo studio di alcuni brani molto difficili.
Kate stava ancora lavorando su un passaggio di cui non era molto convinta quando entrò la sua amica Cynthia.
-Kate, muoviti. Vieni subito con me- le disse, facendo apparire il suo volto oltre la porta.
-Aha.-
-Niente "aha". Muovi le chiappette che ti ritrovi e vieni con me in aula magna che c'é un annuncio del preside.-
Controvoglia Kate si alzò e seguì Cynthia.
Cynthia era una bella ragazza: statura e corporatura nella media, una chioma castano scuro tenuta sempre legata e un paio di occhi verdi e curiosi. Suonava il clarinetto, e lei e Kate erano amiche d'infanzia.
L'aula magna era gremita di persone. Non potevi fare un passo senza colpire qualcuno.
Il preside era al centro, agitato dalla massa di ragazzi che attendevano il suo discorso. Allargò con due dita il colletto della camicia prima di iniziare il suo discorso.
-Cari ragazzi, vi ho riuniti per darvi un importante annuncio. La scuola ha deciso di tenere un musical in onore del centenario di fondazione. Chiunque voglia partecipare è pregato di rivolgersi o al professor Padles o alla professoressa Ackens.-
Detto ciò se ne andò, lasciando l'aula magna piena di brusio.
Poi ognuno tornò pian piano al proprio dovere.

  
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