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Autore: AlyTae    14/09/2014    2 recensioni
- Sai, quando sei nata tua madre insisteva col chiamarti Tiffany. Abbiamo litigato molto, sai? Che ricordi...-
Alzò la testa lievementi
- Quindi...- mormorò - Qual è il mio nome papà?-
- Cosa intendi dire?- disse suo padre, in tono quasi severo - Stephanie, ovviamente.-
Stephanie lo guardò intensamente
- Non mentirmi, papà.- disse - Qual è il mio nome?-

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SiFany
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Tiffany, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tiffany corse al piano di sotto. Siwon, Natalie e suo padre erano seduti sul divano, e stava bevendo caffè.
- Papà! Papaaà- gridò la ragazza.
- Tiffany…- suo padre la guardò allarmato – Cosa c’è?-
- Papà, dimmi…- Tiffany aveva il fiatone, ma era troppo emozionata per riprendere fiato. – I miei amici… i miei amici saranno qui domani!Possiamo ospitarli per le vacanze di Natale? Ti prego!-
Il signor Hwang sbattè le palpebre:- Certo ma.. quanti sono? Abbiamo una sola camera degli ospiti, lo sai.-
-Non importa. Alcuni possono dormire in camera mia. E io posso dormire sul divano. Non ho problemi. Ti prego! Non li vedo da tanto tempo…-
Il signor Hwang lanciò un’occhiata a Natalie.
- Oh, ma è fantastico!-  gridò Natalie col suo solito entusiasmo – Sarei più che felice di ospitare della gente. Ti immagini che bel Natale? Che gioia…-
Siwon, come al solito, non disse una parola.
- Quindi?- Tiffany guardava prima Natalie, poi suo padre, con la stessa eccitazione di una bambina di cinque anni quando chiede il permesso ai genitori di comprarle un gioco – E’ deciso?-
Il signor Hwang alzò le spalle, sospirò e disse sorridendo:- E sia. Poi so che eri molto legata a questi ragazzi. Sarà un piacere conoscerli!-
- Siiii!- Tiffany abbracciò suo padre. Era felicissima. Quante cose da dire a Taeyeon, quante con cui spettegolare con Sooyoung, quante risate da fare con Shindong…
- Ah, però…- la faccia del signor Hwang si fece improvvisamente cupa, un po’ preoccupata. – Quindi, come dovremmo chiamarti, Tiffany?-
Nel salotto calò il silenzio. Siwon si fece improvvisamente attento. Tiffany sentì un tuffo al cuore.
Giusto. Se n’era dimenticata.
Improvvisamente cadde in quello stato di angoscia e tristezza in cui si trovava sempre, quando ci pensava.
Tiffany o Stephanie? Tiffany o Stephanie?
Chi era, lei? Qual era il suo nome? Qual è il mio nome?
- A loro non ho detto nulla…- disse con un filo di voce – Quindi, finché è per le vacanze natalizie, direi che potete ricominciare a chiamarmi Stephanie, in loro presenza…-
Il signor Hwang annuì. Natalie annuì. Siwon non reagì in nessun modo.
 
 
Chiuse la porta della sua camera e si gettò sul letto.
Niente. Ogni volta che ci pensava, non riusciva a trattenere le sue lacrime. Si sentiva una bugiarda, una falsa…
Come avrebbero reagito i suoi amici, se avessero saputo? Ovvio, non lo avrebbero mai scoperto. Suo padre capiva la situazione, e anche Natalie. Ma non poteva fare a meno di sentirsi in colpa.
Si era costruita due vite. Stephanie, la ragazza liceale timida, senza famiglia, se non una madre morta, e amici fantastici con cui condividere la sua vita vuota e dolorosa.
E poi c’era Tiffany, in una villa della California, prima zimbello della scuola, poi, improvvisamente, ricercata ed amata dal ragazzo più figo dell’istituto e innamorata di colui che dovrebbe essere suo fratello.
Sentiva di aver tradito i suoi amici. E anche sua madre. Aveva cambiato il nome per lei, ma aveva ottenuto tutt’altro effetto. Stephanie non si era vendicata, e Tiffany si era creata una nuova famiglia. Pensò anche a Joohyun, Yoona e gli altri. Anche loro erano suoi amici, e cosa avrebbero pensato se avessero scoperto che la loro amica era una persona inventata, che non esisteva?
Andò in bagno, si sciacquò la faccia cercando di calmarsi. Alzò lo sguardo e guardò il suo riflesso nello specchio. Quasi sussultò: in quei mesi non si era quasi accorta che i suoi capelli era cresciuti molto. Già quando era partita aveva notato la ricrescita, ma non ci aveva dato molto peso. Ora le ciocche rosse spuntavano solo dall’orecchio in giù, e i suoi naturali capelli neri lucenti stavano prendendo nuovamente il sopravvento. Quell’immagine la incupì ancora di più. Nero e rosso. Stephanie e Tiffany. Due esseri che lottavano in una sola mente. Scosse la testa. Non sapeva più a cosa pensare. Cercò di farsi coraggio, pensando che, in qualche modo, avrebbe rimediato.
 
 
Quando suonò il campanello, Stephanie si sentì fremere da una nuova eccitazione. Quanto tempo che non li vedeva. Natalie, che stava seduta sul divano a leggere un libro, alzò lo sguardo su di lei.
- Sono sicuramente loro.- disse sorridendo – Non vai ad aprire?-
Stephanie sorrise nervosa. Dietro quella porta c’era tutta l’allegria e la gioia della sua vecchia vita, e sapeva che andare ad aprirla costituiva un grosso pericolo. Sospirò profondamente, si avvicinò alla porta e, lentamente abbassò la maniglia.
Chiuse gli occhi.
- SSSSSSTEEEEEPHAAAANIEEEEEEEEEEEEE-
L’impatto non tradì le aspettative. Sentì subito tante braccia stingerla in una morsa e soffocarla, e un famigliare sapore di capelli in bocca.
Erano loro. Erano arrivati. Erano lì.
- Ci sei mancata un sacco!! È bellissimo rivederti, Steph!- urlò Sunny, stringendo fortissimo l’amica. Stephanie sentì una gioia mai provata invaderle il petto. Solo in quel momento si rese conto di quanto li erano mancati i suoi amici.
Qualcuno staccò Sunny da lei, e Stephanie si sentì stritolata in un’altra enorme morsa. Shindong. Stephanie lo strinse fortissimo.
- Mi sei mancata un sacco!-
- Anche tu… Non sei dimagrito per niente!-
Shindong la spinse via fingendosi offeso, poi non poté fare a meno di sorridere.
- Steph!- Sooyoung fece capolino da dietro Shindong – Ma hai visto i tuoi capelli? Non te li sei mai tagliati? Tutta la tinta sta andando via.-
La rossa si toccò le ciocche:- Sì, me ne ero accorta giusto ieri…-
- Stephanie!!-
Stephanie si riscosse. Sorrise radiosa. L’abbraccio con Taeyeon fu il più lungo di tutti. Le era mancata a tal punto che non voleva più mollarla, come se avesse paura di perderla di nuovo. Era stata la persona più importante della sua vita, e non poteva credere di essere stata così tanti mesi lontana da lei.
Poi arrivò il turno di Leeteuk. Il loro abbraccio fu corto, ma sentito. Stephanie per un attimo si sentì avvampare: il ricordo più vivido della loro amicizia era la piccola cotta che aveva sempre avuto per lui, e che, in quel momento, sentì riaffiorarle leggermente. Si staccò da lui velocemente.
Natalie, sempre con la sua vivacità occidentale, si era alzata subito in piedi ed aveva assistito alla scena dei saluti con  gli occhi colmi di lacrime di commozione.
- Sniff…- la donna tirò su col naso, e subito fu al centro dell’attenzione di quei ragazzi – Scusate, non volevo interrompere… ma io ho sempre adorato i saluti… scusate…-
Stephanie notò che i suoi amici la guardavano con aria interrogativa, quindi si affrettò a dire:- Scusate, non vi ho presentati. Lei è Natalie, la compagna di mio padre.-
Dapprima non seppero come comportarsi. Conoscevano bene la storia della famiglia di Stephanie, e immaginavano che l’incontro tra loro due non doveva essere stato piacevole, e ,sebbene Natalie avesse un aspetto simpatico, non erano sicuri di doversi mostrare felici a fare la sua conoscenza. Ma poi videro l’espressione serena e radiosa della loro amica, quindi sorrisero anche loro. A quanto pare, aveva fatto pace con suo padre e con il suo passato.
Per qualche minuto si divertirono ad ascoltare Natalie che cercava di ricordare tutti i loro nomi, pronunciandoli faticosamente con accento americano, poi la donna scomparve in cucina a preparare il caffè e si sedettero tutti sul divano. Mentre Stephanie raccontava loro della scuola e subiva i loro soliti stupidi commenti, sentirono un rumore proveniente dalle scale. Siwon era uscito dalla sua camera in quel momento. Appena fu in soggiorno, alzò la testa e nel suo sguardo comparve un velo di stupore. Probabilmente non si era accorto che quei ragazzi erano già arrivati. Appena lo vide, Stephanie sorrise, corse verso di lui, lo prese per mano e lo trascinò davanti ai suoi amici.
- Giusto, lui è Siwon. È mio fratello…- poi si corresse – O meglio, è il figlio di Natalie.-
Tutti lo salutarono sorridendo. Siwon li squadrò gelido, senza dire una parola. Poi si liberò dalla presa di Stephanie, con uno strattone, e disse freddo:- Io esco. Ci vediamo dopo.- per poi uscire, chiudendosi la porta alle spalle.
Nella sala calò un silenzio gelido.
- Non è molto simpatico…- disse Taeyeon seria.
- Ma mooolto carino.- commentò Sooyoung.
- Già, già – disse Sunny, che continuava a guardare ammirata la porta dalla quale Siwon era uscito – Dimmi Steph, ce l’ha la ragazza?-
Stephanie sentì una punta di gelosia salirle su per la gola.
- Sì.- rispose secca – Sì, sì ce l’ha.-
Sooyoung e Sunkyu abbassarono lo sguardo, visibilmente deluse.
Stephanie in quel momento ebbe un lampo: stavano davvero insieme?
In effetti nessuno dei due l’aveva detto, ancora. Ma lui le aveva detto che l’amava. E poi, quella notte passata assieme…
Non ne avevano più parlato. Anzi, non si erano proprio rivolti la parola dopo quell’episodio. Stephanie si sentì inquieta. Doveva parlarne assolutamente con lui. Non voleva avere più dubbi su quella faccenda.
Natalie spuntò fuori dalla cucina con caffè e pasticcini, e l’atmosfera tornò calda e piacevole.
 
 
 
Alla fine dell’allegra chiacchierata, Stephanie condusse i suoi amici al piano di sopra. Concordarono come assegnare i posti: Shindong, Leeteuk e Sooyoung avrebbero dormito nella stanza degli ospiti, e Sunny, Taeyeon nella stanza di Stephanie. La rossa, invece, avrebbe dormito sul divano, dato che non c’era altro posto. Ma a lei andava benissimo.
All’ora di cena, i ragazzi coreani era stanchissimo. Lo stress del viaggio iniziava a farsi sentire.
- Dov’è Siwon?- chiese Natalie.
- E’ uscito qualche ora fa..- si limitò a rispondere Stephanie.
Natalie alzò le spalle. Ormai era abituata allo strano comportamento del figlio, e non ci faceva più caso.
A tarda sera, i ragazzi andarono subito a dormire. Erano stremati. Stephanie promise loro che il giorno dopo li avrebbe portati in giro per la California. Poi scese al piano di sotto e si stese sul divano, cercando di dormire. Senza riuscirci. Non riusciva proprio a chiudere occhio. Ormai aveva talmente tanti pensieri che le turbavano la mente, che il sonno sembrava solo una perdita di tempo.
Il rumore della chiave che si gira nella toppa la fece sussultare. Siwon. Si mise a sedere di scatto, e aspettò che la porta si spalancasse. Il ragazzo fece un singolo passo in casa, ma appena vide la rossa si bloccò subito.
- Dov’eri?- chiese lei.
- In giro.- rispose lui secco, per poi avviarsi verso le scale.
- Possiamo parlare?- chiese Stephanie alzandosi di scatto.
Lui si fermò. Calò un breve silenzio.
- No.- rispose lui. E andò al piano di sopra.
Stephanie si accasciò nuovamente sul divano. Forse era quello che gli dava fastidio? Il fatto che avesse ripreso il suo vecchio nome? Certo, in fondo lui era innamorato di Tiffany. Non di Stephanie.
Si prese la testa fra le mani. Cercò di trattenere le lacrime senza riuscirci. Non importava il nome. Lei sentiva di amarlo, comunque. E non poteva sopportare l’idea di perderlo.
Doveva trovare un’idea per rimediare a tutti i suoi errori. Doveva capire qual era la sua vita, e qual era il suo vero nome.
Ma soprattutto, doveva riavere Siwon.
   
 
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