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Autore: fra_eater    15/09/2014    10 recensioni
Boa Hancock si ritrova a conversare con una ragazza ubriaca di amore non corrisposto, peccato che lei non sa che la ragazza in questione è la sua più grande rivale.
fatemi sapere che ne pensate
One short dedicata ad Ary_aliasNicoRobin99
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boa, Hancock, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una fresca giornata di inizio autunno e la donna più bella del mondo si dirigeva incappucciata a passo spedito verso un bar posto alla periferia di quel piccolo e accogliente villaggio.
Non era la prima volta che visitava quell’isola del Grande Blue, ogni volta che lei, le sue sorelle e le piratesse Kuja lasciavano la loro isola, Amazzon Lily, per delle escursioni in mare aperto, passavano da lì.
Le sue sorelle, Sandersonia e Marigold, rimanevano sulla nave o a curiosare al mercato nei pressi del porto, mentre lei si addentrava sempre più dentro.
Non aveva bisogno di scorta, tutti conoscevano il suo nome e la sua bellezza, unita ai poteri del frutto del diavolo, erano una garanzia di sicurezza.
Varcò la soglia del piccolo locale; come al solito, la clientela era scarsa e per la maggior parte donne, infatti il barista offriva un trattamento speciale alle bevitrici ormai da tempo e Boa Hancock era sempre ben accetta dal barista Phil, un uomo sulla quarantina, con dei baffetti sottili, a cui brillavano gli occhi ogni volta che la maestosa e alta figura dell’imperatrice pirata si stagliava contro la porta.
“Benvenuta” la accolse sorridendo affabile e versando il suo sidro preferito in un boccale e poggiandolo sul bancone.
Hancock si avvicinò, ma non degnò di una parola l’uomo che versò un altro bicchiere all’altra cliente che aveva il capo poggiato sul bancone.
“Non credi di aver bevuto troppo?” chiese l’uomo alla ragazza.
Hancock la guardò con la coda dell’occhio. La donna aveva sollevato il capo con una lunga  e mossa chioma arancio per guardare il barista. I capelli le cadevano ribelli sulla schiena nuda e i suoi grandi occhi castani assunsero un’espressione infastidita e le sue labbra si incurvarono in un broncio di dissenso.
Il seno prosperoso, stretto in un costume da bagno blu a fiori bianchi, era schiacciato contro il bancone. Era evidentemente ubriaca.
“No” disse con veemenza “Ora voglio fare un brindisi”
“E a cosa?”
La ragazza si mise bene a sedere, con gli occhi semi chiusi si guardò intorno, poi il su sguardo si posò ad Hancock che era in piedi accanto a lei.
“Brindo a lei” trillò sollevando il bicchiere nella sua direzione.
“A me?” fece l’imperatrice con voce dura, non sembrava che la ragazza l’avesse riconosciuta “E perché mai?” chiese.
La ragazza sorrise “Perché lei è così bella che non avrà mai problemi con gli uomini”
Ad Hancock scappò una risata, cosa assai rara “Questo giro lo offro io” disse al barista che si affrettò ad ubbidirle.
“Bella e ricca” commentò la rossa “Davvero un’accoppiata vincente. L’uomo che la sposerà sarà davvero fortunato” disse bevendo tutto d’un sorso il bicchiere pieno di rum davanti a lei.
Hancock sorrise un po’ triste “Eppure l’uomo che amo è lontano da me”
“Ma non mi dire” commentò l’altra poggiando il capo su una mano  “Deve esser un idiota”
“Non ti permettere di parlare male di lui!” si infervorò la donna “ Lui è un uomo così bello, coraggioso, altruista che non si può non amare”
“Solo che lui non ti ricambia” disse l’altra mentre giocherellava con le dita sul bordo del bicchiere per poi finirlo in un sorso e sbatterlo rumorosamente sul bancone “Un po’ come il mio” disse con voce triste.
“Che vuoi dire?” chiese la principessa serpente sedendosi e facendo cenno a Phil di riempire i bicchieri.
La ragazza la guardò con i suoi grandi occhioni da cerbiatta e sorrise come un’ebete “Io ho fatto il più grande errore che un pirata potesse mai fare”  fece una pausa per bere un sorso dell’alcol ambrato “mi sono innamorata del mio capitano”
“Quindi sei una piratessa,” commentò l’imperatrice pirata “non l’avrei mai detto”
La ragazza ridacchiò “Non sono di certo la più coraggiosa e spesso mi caccio nei guai e i miei compagni vengono sempre a salvarmi, ma sono un ottimo navigatore”
“Anche io sono un pirata, ma la mia ciurma è composta solo da donne”
La rossa la fissò per un po’ “Scommetto che i nemici si paralizzano con la tua bellezza”
“Diciamo che restano pietrificati” rispose, Phil le lanciò un’occhiata, Hancock continuò “Ma il tuo capitano sa che sei innamorata di lui?” chiese alla ragazza, non sapeva il motivo ma si sentiva molto vicina a quella sventurata sconosciuta, lei non sembrava averla riconosciuta e forse era proprio per questo che riusciva a parlarle con tanta tranquillità, come due donne piene di sentimenti segreti che devono reprimere, e non come un membro della flotta dei sette che cerca di dare conforto a una ragazzina ubriaca qualsiasi dimostrando un animo buono che raramente viene a galla.
La ragazza scoccò la lingua “No” disse “E non lo saprà mai. Sono innamorata da lui da troppo tempo. Da quando mi ha ridato la libertà.  Siamo stati lontani due anni e ammetto di aver sperato che con la lontananza potesse passarmi tutto questo … travaglio interiore” disse facendo dei gesti ampi con le mani, poi sospirò “ma così non è stato. Quando l’ho rivisto mi sono nuovamente innamorata di lui”
“Anche io non vedo il mio innamorato da molto tempo, ma non potrei mai innamorarmi di qualcun altro. Lui è unico.”
“Il mio invece è un idiota”
“Cosa?”
“Un idiota!” ripetè la ragazza “Vuoi sapere perché sono qui a bere? Perché lui è un bambino.”
“Che vuoi dire?”
“Abbiamo litigato perché ha distrutto un mio lavoro.” Spiegò “Avevo da poco iniziato a disegnare la cartina di questa isola e mi mancavano giusto alcuni particolari, quindi ero scesa dalla nave per avere qualche informazione in più sia dai miei compagni che da poco erano tornati da un’ esplorazione sia dagli abitanti. E lui che fa? Completa a modo suo la MIA cartina! Ovviamente l’ho picchiato, ma lui non ha fatto alcun cenno di pentimento, anzi, ha addirittura avuto il coraggio di dire che le mie cartine sono noiose! Noiose! È così idiota!  È veramente una persona inaffidabile! Si lancia all’attacco senza sentire ragioni, svuota la dispensa, si ficca nei guai.È permaloso, egoista, testardo, immaturo, incosciente e… e …” tirò su con il naso “Adorabile”
Hancock sorrise mentre la ragazza si asciugava le lacrime con il dorso della mano “E io sono più idiota di lui per amarlo nonostante tutto”.
Hancock le accarezzò i capelli con una mano, stranamente quella ragazza ubriaca le sembrava così dolce in quel momento che si augurava in cuor suo che potesse essere ricambiata dal suo capitano “Vedrai che un giorno si renderà conto dei tuoi sentimenti e sono certa gli ricambierà. ”
La ragazza sorrise “Grazie” disse “E ora raccontami del tuo lui”
Hancock arrossì “Lui è una persona dolcissima, che si fa in quattro per gli altri, è una buona forchetta ed è una persona così determinata che se si mette in testa qualcosa niente e nessuno può fargli cambiare idea. Ha la dolcezza di un bambino e la carisma del grande imperatore. È veramente l’uomo perfetto.”
La rossa sollevò il bicchiere “Un altro giro di rum” urlò al barista “Dobbiamo festeggiare l’amore di questa donna. Almeno lei l’uomo perfetto l’ha trovato”
Hancock sorrise alla ragazza “Vedrai che lui si renderà conto di amarti. Devi solo farglielo capire. Magari con un bel bacio”ridacchiò. Lei non l’avrebbe mai fatto con il suo Rufy, ma forse era quello che serviva a quella ragazza che continuava a riempirsi il bicchiere.
“Dubito che lo capirà, anche se dovessi mettermi a baciarlo davanti a tutta la ciurma” rispose la rossa sollevando le spalle “Ma ti ringrazio per il consiglio”
Proprio in quel momento la porta del locale si aprì e una donna dai lunghi capelli neri con un corto e aderente vestito a fiori vi entrò e si diresse velocemente verso la compagna di bevute dell’imperatrice pirata.
“Ecco dov’eri finita” disse sorridendo alla ragazza che la accolse a braccia aperte “Robin!” urlò la rossa come una bambina che rivedeva la mamma.
La donna la abbracciò “Andiamo” le disse “Il capitano raderà al suolo l’isola se non ti vede. È molto preoccupato e vuole chiederti scusa”
“Davvero?” fece la ragazza, spalancando gli occhi incredula.
“Hai visto?” fece Hancock “Ci tiene molto a te”
La rossa sorrise “Grazie per avermi ascoltata”
“Di nulla” sorrise l’imperatrice pirata mentre guardava la sua nuova amica lasciare traballante l’edificio sorretta dalla donna con i capelli neri e gli occhi azzurri.
“Quella ragazza sarebbe un’amazzone perfetta” disse Hancock mentre sorseggiava quel che rimaneva del proprio drink “Ma spero che riesca a conquistare il suo amore”
Phil tolse il bicchiere della rossa per poterlo lavare “Questa è stata la prima volta che ho visto la Gatta Ladra dal vivo. È molto più bella della foto sul manifesto da ricercata”
“La conosci?” chiese l’imperatrice, in effetti avevano cominciato a parlare senza conoscere l’una il nome dell’atra.
Il barista annuì “Il suo nome è Nami, la Gatta ladra. L’altra donna invece è Nico Robin, la bambina demoniaca”
“Vuoi dire l’ex braccio destro di Crocodile?”
L’uomo annuì. “Sono entrambe due membri della ciurma di cappello di paglia”
Hancock si strozzò con un sorso di rum “Vuoi dire” cominciò con gli occhi spalancati rivolti al barista “Monkey D. Rufy, detto Cappello di paglia????”
“E- esattamente” disse l’uomo spaventato dalla sua reazione.
Hancock cominciò a tremare. Quella donna, quella donna con cui aveva diviso un drink, che l’aveva fatta commuovere, a cui aveva augurato ogni bene con il suo amato e per cui aveva gioito nel sapere che il suo uomo la stava cercando, in realtà era la sua più grande rivale. E lei aveva pure sperato che riuscisse a conquistarlo!
“Oh, Rufy!” esclamò prima che i suoi nervi cedettero e  si ritrovasse contro il pavimento freddo e sudicio del bar.
 
Nico Robin portò la navigatrice sulla Sunny “L’ho trovata” urlò e i suoi compagni si radunarono velocemente sul ponte lieti della notizia.
Rufy si avvicinò velocemente alla ragazza, ignorando la puzza di alcol e l’aura minacciosa che provenivano da lei. “Nami” disse un po’ intimorito “Vorrei chiederti scusa per aver distrutto il tuo lavoro e…” ma non finì la frase, infatti la ragazza lo aveva trascinato a sé prendendolo per la camicia rossa e stampandogli un bacio appassionato sulle labbra.
Al distacco, la ciurma e Rufy guardavano la ragazza impietriti, incapaci di credere in quel che avevano visto.
“Ora siamo pari” disse la navigatrice sorridendo mentre si dirigeva saltellando e ancora brilla verso la propria cabina.
In un momento fu il caos: Chopper si precipitò a prestare le cure a Sanji che era caduto a terra in preda alle convulsioni e con la schiuma alla bocca urlando “Chiamate un dottore!!!! Ah, ma sono io un dottore !”, Zoro e Brook ridevano a squarciagola, Franky piangeva mentre improvvisava un balletto pervertito  e Usopp passava preoccupato la mano davanti allo sguardo impietrito di Rufy che aveva assunto un colorito porpora ma che era incapace di proferire parola, Robin invece ridacchiava divertita “Credo che l’imperatrice pirata abbia fatto inconsapevolmente da cupido!”
 
  
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