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Autore: Lely_1324    15/09/2014    3 recensioni
Sarà il loro più grande segreto, che li porterà a vivere una straziante storia d'amore. Dovranno confrontarsi con la clandestinità e la passione ...Ma nella città dell'amore tutto è possibile!
JENNIFER MORRISON- COLIN O'DONOGHUE
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parigi 27 Giugno 11:30 p.m.

“Mmmm…buonissimo!” mugugnò Jennifer con la bocca piena.
Colin rise di cuore nel vederla rimpinzarsi in quel modo. Sul set mangiava a stento, presa com’era dal proprio rigore professionale.
“Anche il vino è ottimo” aggiunse lui, sorseggiando direttamente dalla bottiglia.
"saresti un’ottima sommelier, amore.”
Jen spalancò gli occhi e gli catturò la bocca in un impeto di gioia e di incredulità. Era la prima volta che la chiamava amore.
“Amore...” gli sospirò fra le labbra lei, facendogli eco e accarezzandolo con quei grandi occhi verdi.
Erano seduti su una panchina appartata della Rive Gauche, godendosi la brezza della Senna e il dopocena di lusso che Jen si era procurata alla Brasserie Lipp: due mille-foglie e un Moulin-à-Vent rosso dal prezzo spropositato..ma per lui avrebbe fatto questo ed altro. Non era stato facile convincerlo ad uscire dalla sua pigra tana, vale a dire la camera di Jen, più precisamente il letto di Jen, dove in quei giorni lui aveva dormito, mangiato, fumato, guardato la TV, aspettando semplicemente che lei finisse le riprese e tornasse a casa, buttandosi sul letto e baciandolo con una risata incosciente. E poi la sera prima non avevano fatto l’amore perché lei era rientrata tardissimo, esausta, e lui le aveva fatto notare che non era così depravato da approfittarsi di una donna sull’orlo del collasso: così, l’aveva invitata fra le sue forti braccia, dove lei si era subito addormentata. Dunque, avevano una notte da recuperare..e il loro tempo stava scadendo, perché il giorno dopo lui sarebbe ripartito. Ma Jen aveva talmente insistito per vedere Parigi insieme a lui, che alla fine Colin era stato costretto ad accettare. Anche perché quella sera lo aveva informato che la mattina seguente non sarebbe andata sul set. Decisamente, una ragazza del genere non poteva non essere accontentata.
Erano dunque sgattaiolati fuori dall’hotel con l’aria di due fuggiaschi. Ignorando silenziosamente la Tour Eiffel, si erano incamminati per i boulevards stretti l’uno all’altro, con una certa apprensione. Poi, quando avevano avuto la conferma che nessuno li stesse degnando di una particolare attenzione, avevano rallentato il passo, sorridendo, per giungere mano nella mano dalle parti di Saint Germain, dove si trovava la celeberrima “Lipp”.
“Ci pensi? Qui pranzava il fior fiore degli intellettuali francesi” lo stava informando lei, mentre gli sfilava la bottiglia di mano.
“Lo so. Anthony ha visto le foto dentro.”
“Chi?” domandò Jen, prima di bere un'altro sorso di  vino.
“Il mio amico, nonché grande estimatore, Anthony Hopkins..non hai visto la standing ovation che mi ha tributato quando ho vinto il Golden Globe?! Comunque..il vecchio Anthony è un habituè di Lipp.”
Rimasero in silenzio, finendo il dolce. Quell’accenno involontario ai Golden Globes li aveva riportati bruscamente al mondo reale. Jenn intuì i pensieri di lui, perché si era subito rabbuiato in volto: nonostante fosse un incredibile attore, nel quotidiano riusciva a malapena a celare le proprie emozioni, i suoi occhi lo tradiavano. 
“Paul..avevamo detto niente ricordi..” esordì lei, titubante.
“ Lo so..è che non ho potuto fare a meno di pensare al fatto che, quella sera, tu eri troppo occupata a sbandierare il tuo fidanzamento per badare a me.”
Jen sentì una fitta nel petto. Questo non era leale.
“Ci frequentavamo mesi..prima o poi dovevamo comunicarlo ufficialmente.”
“Già..e organizzare un matrimonio in fretta e furia..d’altro canto, come si fa a dir di no sulla Tour Eiffel!” le sibilò con voce tagliente. Scherzo del destino, era stato proprio sulla torre Eiffel che Sebastian le aveva fatto la proposta. Quella città  sembrava essere la più grande contraddizione della sua vita.
“Il vino ti rende ancora più possessivo..e crudele.”
“Io crudele?! Sei tu quella che prima cinguettava al telefono con la sua futura suocera, elencando invitati e bomboniere...!”
“ Ma che cosa vuoi da me?! Che rinunci il mio futuro per farti da amante segreta?"
“Non ti scaldare:ho intenzione di intralciare i tuoi piani.” Così dicendo, si alzò dalla panchina e si rimise a camminare in direzione dell’hotel. Jen sospirò dolorosamente, prese il vino e lo seguì poco distante, completamente in silenzio.


Dopo essere rientrati in camera, lui si isolò subito sul balcone con le sue sigarette, lei si infilò nella doccia, sperando che l’acqua riuscisse a lavare via le lacrime rabbiose che aveva cercato di nascondere. Maledetto. Con quel suo sguardo di ghiaccio riusciva sempre a spezzarla e a ribaltare la colpa dalla sua  parte , quando avrebbe dovuto essere lei a sentirsi offesa dalle sue stupide accuse. Lui, e quell’orribile fede nuziale che lasciava impunemente sul comodino..
Mentre soffocava i singhiozzi sotto il getto caldo dell’acqua, lo sentì entrare in bagno. Eh no, questa volta non sarebbe bastata qualche carezza e un pò di bognoschiuma a lavare via l'episodio dalla sua mente e dal suo cuore. Poi, dalla cabina appannata, vide che si appoggiava alla parete, portandosi al petto un grosso aggeggio di legno. Lei non riuscì a trattenere un sorriso fra quei singhiozzi bagnati.
Ed ecco che la sua chitarra cominciò a intonare i primi accordi di Apologize, mentre la voce di lui cantava per chiederle perdono.

Jen aspettò l’epilogo di quella sgangherata canzone d’amore, e poi si lanciò fuori dalla doccia, stringendolo a sé e baciandolo fra le risate e le lacrime.
“Era il tuo modo per chiedermi scusa?”
“In realtà mi sono portato dietro la chitarra per andare a suonare nei sotterranei della metro, credendo che tu mi avresti cacciato la prima sera. Ma, a quanto pare, mi è servita lo stesso”
“Già..hai fatto bene a portarla..ma adesso posala e vieni sotto la doccia…non volevo dirtelo per non sembrare sfacciata, ma abbiamo una notte da recuperare!”
Colin scosse il capo sorridendo, e scomparve con lei in una nebbia di vapore.
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Salve a tutte! Ecco il nuvo capitolo! è un pò più corto del solito ma spero vi piaccia ugualmente! I vostri commenti mi riempono di gioia e sono contentissima che la storia vi piaccia. 
Ma tornando a noi... nel capitolo Colin fa rifermento a Anthony Hopkins con cui ha recitato nel suo film d'esordio Il Rito, così come qualche capitolo fa Jen aveva fatto riferimento a Trappola D'amore. Detto questo buona giornata, siete fantastiche.
  
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