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Autore: Nightmare    18/01/2005    21 recensioni
" Cammini per un viottolo sconnesso. Alcune volte inciampi ma sembra che non te ne importi affatto. Sembra che più nulla abbia un senso… sembra che la tua ombra si trascini dietro di te a stento, stanca e sfinita dopo un periodo passato a soffrire… Quanto dolore hai provato? "
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando il mondo ti respinge…

Riveduta e corretta.

 

Eccomi qui a proporre un altro dei miei deliri!

Vi sembrerà strano, ma è proprio così! Ho interrotto, seppur per poco tempo, la scrittura del 16° capitolo della mia ff, per scrivere questo… per scrivere questa one-shot. Tutto è nato in una giornata piovosa… piena di malinconia, aggiungerei. Credo che tutti voi sappiate più o meno cosa si prova in questi giorni… non sai assolutamente cosa fare, ti annoi, e la tristezza ti assale. Così, sentendo il piacevole ritmo delle gocce cadere, mi è venuta in mente questa idea e ho deciso di metterla in pratica. Non vi aspettate granché, comunque… è solo uno sfogo. Uno sfogo che mi è servito per scacciare dalla mente un po’ di malinconia…

Questa one-shot non è pretenziosa… non mi aspetto certo di ricevere più di due o tre commenti, ma non importa… ne avevo bisogno e l’ho scritta. Chi commenterà, lo ringrazio già in anticipo… conta veramente molto per me.

È strano, sapete… di solito mi trovo a dover ringraziare una marea di persone per aver commentato. Oggi, con un testo del tutto nuovo, non dovrei necessariamente ringraziare nessuno… ma voglio farlo lo stesso! Ringrazio chi mi ha sempre sostenuto in tutti questi mesi, ringrazio chi mi è stato vicino nel momento del bisogno, ringrazio voi che in questo momento state leggendo, perché in fondo state usando dei minuti della vostra vita per ascoltare me… questa one-shot è dedicata a tutti voi! ^_^

 

Angolo del lettore: la vita è strana a volte. In questi mesi, mi sono trovato a segnalarvi una marea di ff… che siano romantiche, d’azione, tristi… vi ho consigliato di tutto. Non so se avete ascoltato i miei suggerimenti, non so se avete apprezzato il mio lavoro… ma per una volta voglio gratificare me stesso!

Ed è per questo che questa volta vi propongo:

Nightmare – Harry Potter e la Stella di Luce

Egoista, eh? Lo so, lo so… ma questa volta mi è venuto spontaneo! ^_^

Vi ricordo inoltre che l’ultimo capitolo postato, il 15°, si intitola:

“Luci ed Ombre”

Read and rewiew!

 

Iniziative: è stato aperto da qualche mese un carinissimo forum di Harry Potter. Abbiamo un gioco di ruolo, lo smistamento, e ogni settimana chi troverà la soluzione all'indovinello che l'Amministratore propone vincerà avatars, gift e animazioni riguardanti chiaramente Hp! Abbiamo bisogno di nuovi iscritti per entrare nel vivo del gioco. Quindi, perché non ci fate un salto? Ci farebbe davvero molto piacere.

 

Harry Potter Forum

 

Ho finito! Vi auguro una buona lettura!

Recensite!

 

 

L’attimo prima del volo…

 

Era una mattina d’inverno.

 

Il sole, ormai pallido e in attesa di una nuova vita, si stanziava nel cielo come un tenue miraggio. Aveva un non so che di magnetico. Ti teneva attaccato a sé… come se fosse l’ultima speranza rimasta nella tua vita. Come se potesse darti conforto ad ogni suo minimo tocco. Ma era veramente così?

Ti era rimasto qualcosa? Cosa ti aveva lasciato questo mondo infame?

 

Cammini per un viottolo sconnesso. Alcune volte inciampi ma sembra che non te ne importi affatto. Sembra che più nulla abbia un senso… sembra che la tua ombra si trascini dietro di te a stento, stanca e sfinita dopo un periodo passato a soffrire… Quanto dolore hai provato?

Il tuo volto segnato dal tempo e dagli anni s’indurisce ancora di più. Quanto hai sofferto prima del tracollo?

Continui a camminare per un pendio scosceso. Cosa pensi di fare? Dove pensi di andare?

 

Il tuo sguardo è fisso nel vuoto.

Sembri quasi non accorgerti delle tue azioni… evidentemente le ritieni senza peso, superflue… come se ogni movimento fosse scandito da qualcosa di non tuo, come se il tuo cervello non fosse in grado di pensare… riesci ancora a distinguere i colori della vita?

 

No, forse no… forse riesci a vedere soltanto una massa informe, grigia… un corpo indistinto, che ogni attimo che passa, ti oscura un po’ di più…

Riesci a riconoscere il verde delle foglie? Distingui l’azzurro del cielo?

 

No… non ci riesci… ormai i colori si sono mischiati in qualcosa che non ha più nulla di reale. Non esistono più per te… riesci ad orientarti solo in una tonalità di ombre. Nelle ombre… che piano piano tendono sempre di più allo scuro, che a poco a poco perdono di chiarezza … forse un giorno giungerai al nero…

 

E vorrà dire che non ci sarai più.

 

Ma non deve essere questo il giorno… devi ascoltarmi.

Ascolta la voce del tuo cuore. So che puoi farlo… so che dentro di te, esiste ancora qualcosa di buono, qualcosa di puro… cosa ti ha condotto alle pazzie di quella notte? Cosa ti ha spinto a quel folle gesto?

 

Cammini trascinandoti come un vecchio alla fine dei suoi giorni… ma tu non sei vecchio, hai ancora tanto da vivere… non sprecare la tua vita così. Non serve a nulla.

Non potrai cambiare il corso degli eventi. Non potrai, sacrificando te stesso, ridare l’anima alla sola persona che tu abbia mai amato… non potrai… non puoi…

 

Credi che sia facile per me? Credi che io possa così facilmente perdonarti?

 

No, non è facile…ma se tu te ne vai, a me cosa resta?

Dovrei odiarti profondamente per quello che hai fatto… dovrei rincorrerti per vendicare quell’anima spezzata… ma non ci riesco. Anche se l’odio più profondo avrebbe dovuto attraversarmi il corpo quel giorno, non c’è l’ho fatta… vedendo la tua espressione sconvolta, le tue mani imbrattate di sangue, il tuo tremare ritmico… come avrei potuto infierire su di te?

 

Nonostante tutto riesco ancora a volerti bene… mi credi pazzo?

Forse lo sono… da quella notte tutto è cambiato nelle nostre vite. Tu sei stato costretto a fuggire. Io sono stato a lungo in silenzio e in agonia… nessuno con cui sfogarmi, nessuno con cui parlare… Le rare volte che ci siamo incontrati mi sei sembrato apatico, assente… come se la linfa vitale presente nel tuo corpo ti fosse stata sottratta. Come se avessi perso la gioia di vivere. Hai ancora voglia di vivere?

 

I tuoi passi si fanno sempre più incerti. A tratti ti fermi ed ascolti… ti sei forse accorto della mia presenza? Sono ore che ti sto dietro… non so il perché, ma un brutto presentimento mi ha colto inaspettatamente… non vorrai fare qualche sciocchezza?

 

So che forse sarebbe meglio frenarti… so che chiamandoti, ti fermeresti all’istante. Ma allora perché? Perché non lo faccio?

 

Voglio vedere dove la tua mente riesce a portarti… so che è rischioso, ma l’unico modo per guarire e accettare…accettare quello che si è fatto, accettare le nostre azioni, anche se sono ripugnanti, accettare se stessi… potrai mai riuscirci, amico mio?

 

Ad un tratto ti fermi… vedo che scruti in giro. Sei ancora capace di farlo?

I tuo occhi, ormai diventati opachi con il tempo, freddi con i giorni, hanno un sussulto… una scintilla di vita si sprigiona inaspettatamente in te. Cosa ti sta accadendo?

Assisto a questo cambiamento, inquieto… che sia l’inizio di una nuova rinascita? Cosa può in questo fitto bosco averti portato quest’energia?

 

Il ricordo, forse… ti ricordi di noi, amico mio? Ti ricordi dei bei momenti passati insieme? Ti ricordi della tua vita?

 

Ma così com’era iniziato tutto finì. La luce si spense, l’energia sparì del tutto… quel velo opaco che, da quel giorno, si era formato era ritornato in tutta la sua tristezza… potevi riuscire a reagire?

 

Quella notte… strano come il destino possa essere perverso… chi avrebbe mai immaginato gli avvenimenti che di lì a poco sarebbero accaduti?

 

“ Credi di poter fare la furba con me? “

 

Non era stata affatto una bella serata…

Le premesse, da principio, non si potevano definire di certo le migliori. Tu avevi passato una giornata pesante. Il lavoro, che ogni giorno aumentava in maniera sempre più insostenibile, ti aveva tolto gran parte della lucidità…ti vedevo stanco, teso.

Come se non bastasse, quel giorno, il tuo capo ti aveva sottratto dal tuo servizio d’ordine per comportamenti non inclini alle regole… non potevi di certo essere rilassato quella sera.

 

“ Lasciami in pace. Sono stufa di questi battibecchi! “

 

Doveva essere una serata trascorsa tra amici la nostra. Avremmo dovuto, con nostalgia, rimembrare i tempi andati, ricordare le nostre avventure… ma sin dall’inizio avevo capito che non sarebbe stato facile… e poi, come a sostegno di questa mia tesi, voi non facevate altro che litigare… litigare, litigare… non facevate proprio nient’altro. Era forse scritto già tutto nel destino? Avresti potuto sottrarti da compiere quel folle gesto?

Non lo sapremo mai…

 

“ Tu sei stufa? Io sono stufo! Stufo dei tuoi comportamenti insensati…”

 

Volevi veramente dirgli quelle cose? Volevi ferirla fino a quel punto?

In fondo lei era padrona della sua vita… non doveva certo rendere conto a te delle sue azioni. Perché ti comportavi a quel modo? Lei aveva preso una decisione. Tu dovevi accettarla. O quantomeno provarci, sforzarti di capirla. Ma il tuo carattere, sempre così duro, sempre così cocciuto… t’imponeva di avere sempre l’ultima parola.

 

“ Io ho preso una decisione. E non sarai di certo tu ad impedirmi di compierla. “

 

Il tuo volto si oscurava ancora di più.

Non riuscivo a capirvi e forse non ci riesco neanche ora. So solo che mai mi sarei aspettato quello che di lì a poco sarebbe accaduto. Mai mi sarei immaginato di dover assistere ad una cosa del genere.

Cosa ti ha spinto ad agire così?

Volevi proteggerla…volevi che fosse al sicuro.

Volevi anche che fosse felice. Volevi farla volare ma l’unica cosa che eri riuscito a fare era tapparle le ali. Per te, lei, era questo. Un angelo da accudire, da controllare… persino da amare. Anche se non volevi ammetterlo.

 

“ Non m’importa niente delle tue decisioni! Tu, non ci andrai… “

 

Io restavo in silenzio… avrei dovuto intervenire? Avrei dovuto placare la vostra ira? Con gli anni, avevo imparato a conoscervi… sapevo che la cosa migliore era che ve la foste sbrigata da soli… naturalmente ora so di essermi sbagliato.

Forse se fossi intervenuto, nulla sarebbe successo. Saremmo ancora qui, tutti insieme.

Ma chi può dirlo? Forse se avessi provato a fermarvi, la tua foga si sarebbe scaricata anche su di me… forse avresti ucciso anche me.

 

“ Vedremo come farai ad impedirmelo! “

 

Perché lo hai sfidato così? Perché non hai provato a convincerlo come avevi sempre fatto? Perché ti sei lasciata trasportare anche tu dalle parole?

Quella frase… quell’unica frase era la chiave che aveva consentito il succedersi degli eventi… quella frase aveva fatto scattare qualcosa... Qualcosa di estremamente pericoloso.

 

“ Adesso lo vedrai…”

 

Perché l’hai uccisa?

Non volevi che andasse in prima linea nella guerra contro Voldemort, questo lo capisco… ma così facendo non sei stato forse tu a toglierle le vita? Non sei stato forse tu ad incatenarla a quel destino?

 

Non voglio e non riesco a ricordare altro di quella serata. E come se un tremendo vuoto di memoria mi avesse colpito. Non ricordo niente…

Ho solo un immagine… un immagine che ritorna nei miei incubi più bui. È più come in flash… qualcosa che ti passa davanti e poi se ne va, qualcosa che ti segna per sempre.

 

Ti vedo… sei inginocchiato a terra. Sembra quasi che un peso ti tenga inchiodato lì dove sei, in quella posizione… come se fossi schiacciato da qualcosa di grande, troppo grande da poter sostenere.

 

Perché lo hai fatto?

 

Le tue mani, di solito ben curate e pulite, sono sporche… sporche di sangue. E quel sangue non è tuo… la vita di un angelo è stata spezzata. La tua vita è stata spezzata.

 

Perché lo hai fatto?

 

Vedo un corpo disteso. La sua candida pelle chiara risalta in modo inquietante se accostata alla pozza di sangue che le scorre vicino… non potevo crederci… con quanta ferocia l’avevi colpita?

 

Vedo la sua morte nei tuoi occhi… sei stato tu. Vorrei urlarlo ma non ci riesco… vorrei picchiarti ma non c’è la faccio. Che senso avrebbe poi? Potrei attenuare il dolore, caricandolo su di te?

 

Perché lo hai fatto?

 

Il tuo cammino sembra ormai giunto al termine… ti sei fermato da un paio di minuti e il tuo sguardo scruta il cielo come in attesa di una risposta.

Il sole ormai ha compiuto il suo corso e sui di noi comincia ad aumentare l’oscurità. Nell’aria una brezza leggera si leva accarezzando i nostri volti.

Che posto è mai questo?

 

Non c’ero mai stato prima… vedo un immenso spazio davanti a me. Il fitto bosco alle nostre spalle aveva cominciato a diradarsi già molto tempo prima, ma mai mi sarei aspettato di trovare uno spazio così… vuoto.

 

Vuoto… aspetta un momento. Vuoto… perché questa parola mi turba a tal modo? Un inquietudine improvvisa s’impossessa di me…

 

Cerco di scorgere oltre alla tua figura. Faccio un passo, ne faccio due… sento il vento accarezzarmi ancora di più… ma quello che vedo mi lascia letteralmente senza fiato. Un precipizio.

 

Vuoto. Ecco come mi sento in questo momento.

 

Non puoi. .. non puoi abbandonarmi anche tu… vorrei urlare queste parole al cielo, vorrei urlarle a te, affinché tu mi ascolti… ma prima che possa dire qualcosa, prima ancora di provarci…

 

“ Resta dove sei…”

 

La tua voce mi gela.

Da quanto tempo sapevi della mia presenza? Perché non mi hai fermato, allora?

Un vortice di sensazioni m’invade… come posso fermarti? Come posso impedirti di volare? Come posso impedirti di saltare nel vuoto?

 

“ Non farlo, ti prego…”

 

La mia voce è quasi un sibilo. Un groppo consistente alla gola, m’impedisce di parlare come vorrei. Vorrei urlare ma non posso.

 

La tua espressione si fa greve. I tuoi occhi non sono folli come quelli di un pazzo… sono consapevoli e decisi, come se ormai quell’idea l’avessi progettata da tempo. Come se quella fosse l’unica soluzione al tuo problema… come se fosse l’unico mezzo per la pace eterna.

Il peso del dolore ha avuto un effetto così devastante su di te? Non ti riconosco più. Tu ti riconosci, amico mio?

 

Mi volti le spalle.

 

La mia voce è scomparsa del tutto. Sto in silenzio. Un silenzio di un condannato a morte certa, un silenzio di chi non ha più la forza di parlare…

 

“ Addio Harry… prega anche per me “

 

E come un angelo ti butti nel vuoto. Un angelo… nell’attimo prima del volo…

 

La fatica sopraggiunge in me inaspettata. Non riesco a fare un passo.

La stanchezza piomba su di me come un macigno particolarmente pesante…

 

E prima che gli occhi mi si chiudano per il dolore e lo sforzo, riesco a dire…

 

“ Addio Ron, amico mio…”

 

 

The End

 

 

Nulla di speciale, vero?

Ma del resto io vi avevo avvertito, non aspettatevi granché!

^_^

 

Rinnovo l’invito a tutti… per coloro che non l’avessero ancora letta o commentata: Nightmare – Harry Potter e la Stella di Luce

Leggete, vi prego! Una recensione è sempre gradita! ^_^

 

 

Nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo.

J.W. Goethe – Le affinità elettive

 

Il suicidio è l’espressione di una specie di nascosta volontà di vivere.

Marti Leimbach – Caro agli dei

 

Nulla infonde più coraggio al pauroso che la paura altrui

Umberto Eco – Il nome della rosa

 

Vedete quella scritta blu? Quella in basso? Bene, cliccate!

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