Riveduta e
corretta.
Eccomi qui a proporre un altro dei miei deliri!
Vi sembrerà strano, ma è proprio così! Ho interrotto, seppur per poco
tempo, la scrittura del 16° capitolo della mia ff, per scrivere questo… per
scrivere questa one-shot. Tutto è nato in una giornata piovosa… piena di
malinconia, aggiungerei. Credo che tutti voi sappiate più o meno cosa si prova
in questi giorni… non sai assolutamente cosa fare, ti annoi, e la tristezza ti
assale. Così, sentendo il piacevole ritmo delle gocce cadere, mi è venuta in
mente questa idea e ho deciso di metterla in pratica. Non vi aspettate granché,
comunque… è solo uno sfogo. Uno sfogo che mi è servito per scacciare dalla
mente un po’ di malinconia…
Questa one-shot non è pretenziosa… non mi aspetto certo di ricevere più
di due o tre commenti, ma non importa… ne avevo bisogno e l’ho scritta. Chi
commenterà, lo ringrazio già in anticipo… conta veramente molto per me.
È strano, sapete… di solito mi trovo a dover ringraziare una marea di
persone per aver commentato. Oggi, con un testo del tutto nuovo, non dovrei
necessariamente ringraziare nessuno… ma voglio farlo lo stesso! Ringrazio chi
mi ha sempre sostenuto in tutti questi mesi, ringrazio chi mi è stato vicino
nel momento del bisogno, ringrazio voi che in questo momento state leggendo,
perché in fondo state usando dei minuti della vostra vita per ascoltare me…
questa one-shot è dedicata a tutti voi! ^_^
Angolo
del lettore: la vita è strana a volte. In questi mesi, mi sono trovato a segnalarvi
una marea di ff… che siano romantiche, d’azione, tristi… vi ho consigliato di
tutto. Non so se avete ascoltato i miei suggerimenti, non so se avete
apprezzato il mio lavoro… ma per una volta voglio gratificare me stesso!
Ed è per questo che questa volta vi propongo:
Nightmare
– Harry Potter e la Stella di Luce
Egoista, eh? Lo so, lo so… ma questa volta mi è venuto spontaneo! ^_^
Vi ricordo inoltre che l’ultimo capitolo postato, il 15°, si intitola:
“Luci ed
Ombre”
Read and rewiew!
Iniziative: è stato aperto da qualche mese un carinissimo
forum di Harry Potter. Abbiamo un gioco di ruolo, lo smistamento, e ogni
settimana chi troverà la soluzione all'indovinello che l'Amministratore propone
vincerà avatars, gift e animazioni riguardanti chiaramente Hp! Abbiamo bisogno
di nuovi iscritti per entrare nel vivo del gioco. Quindi, perché non ci fate un
salto? Ci farebbe davvero molto piacere.
Ho
finito! Vi auguro una buona lettura!
Recensite!
L’attimo prima del volo…
Era una mattina d’inverno.
Il sole, ormai pallido e in attesa di una nuova vita, si
stanziava nel cielo come un tenue miraggio. Aveva un non so che di magnetico.
Ti teneva attaccato a sé… come se fosse l’ultima speranza rimasta nella tua
vita. Come se potesse darti conforto ad ogni suo minimo tocco. Ma era veramente
così?
Ti era rimasto qualcosa? Cosa ti aveva lasciato questo mondo
infame?
Cammini per un viottolo sconnesso. Alcune volte inciampi ma
sembra che non te ne importi affatto. Sembra che più nulla abbia un senso…
sembra che la tua ombra si trascini dietro di te a stento, stanca e sfinita
dopo un periodo passato a soffrire… Quanto dolore hai provato?
Il tuo volto segnato dal tempo e dagli anni s’indurisce
ancora di più. Quanto hai sofferto prima del tracollo?
Continui a camminare per un pendio scosceso. Cosa pensi di
fare? Dove pensi di andare?
Il tuo sguardo è fisso nel vuoto.
Sembri quasi non accorgerti delle tue azioni… evidentemente
le ritieni senza peso, superflue… come se ogni movimento fosse scandito da
qualcosa di non tuo, come se il tuo cervello non fosse in grado di pensare…
riesci ancora a distinguere i colori della vita?
No, forse no… forse riesci a vedere soltanto una massa
informe, grigia… un corpo indistinto, che ogni attimo che passa, ti oscura un
po’ di più…
Riesci a riconoscere il verde delle foglie? Distingui
l’azzurro del cielo?
No… non ci riesci… ormai i colori si sono mischiati in
qualcosa che non ha più nulla di reale. Non esistono più per te… riesci ad
orientarti solo in una tonalità di ombre. Nelle ombre… che piano piano tendono
sempre di più allo scuro, che a poco a poco perdono di chiarezza … forse un giorno
giungerai al nero…
E vorrà dire che non ci sarai più.
Ma non deve essere questo il giorno… devi ascoltarmi.
Ascolta la voce del tuo cuore. So che puoi farlo… so che
dentro di te, esiste ancora qualcosa di buono, qualcosa di puro… cosa ti ha
condotto alle pazzie di quella notte? Cosa ti ha spinto a quel folle gesto?
Cammini trascinandoti come un vecchio alla fine dei suoi
giorni… ma tu non sei vecchio, hai ancora tanto da vivere… non sprecare la tua
vita così. Non serve a nulla.
Non potrai cambiare il corso degli eventi. Non potrai,
sacrificando te stesso, ridare l’anima alla sola persona che tu abbia mai
amato… non potrai… non puoi…
Credi che sia facile per me? Credi che io possa così
facilmente perdonarti?
No, non è facile…ma se tu te ne vai, a me cosa resta?
Dovrei odiarti profondamente per quello che hai fatto…
dovrei rincorrerti per vendicare quell’anima spezzata… ma non ci riesco. Anche
se l’odio più profondo avrebbe dovuto attraversarmi il corpo quel giorno, non
c’è l’ho fatta… vedendo la tua espressione sconvolta, le tue mani imbrattate di
sangue, il tuo tremare ritmico… come avrei potuto infierire su di te?
Nonostante tutto riesco ancora a volerti bene… mi credi
pazzo?
Forse lo sono… da quella notte tutto è cambiato nelle nostre
vite. Tu sei stato costretto a fuggire. Io sono stato a lungo in silenzio e in
agonia… nessuno con cui sfogarmi, nessuno con cui parlare… Le rare volte che ci
siamo incontrati mi sei sembrato apatico, assente… come se la linfa vitale
presente nel tuo corpo ti fosse stata sottratta. Come se avessi perso la gioia
di vivere. Hai ancora voglia di vivere?
I tuoi passi si fanno sempre più incerti. A tratti ti fermi
ed ascolti… ti sei forse accorto della mia presenza? Sono ore che ti sto dietro…
non so il perché, ma un brutto presentimento mi ha colto inaspettatamente… non
vorrai fare qualche sciocchezza?
So che forse sarebbe meglio frenarti… so che chiamandoti, ti
fermeresti all’istante. Ma allora perché? Perché non lo faccio?
Voglio vedere dove la tua mente riesce a portarti… so che è
rischioso, ma l’unico modo per guarire e accettare…accettare quello che si è
fatto, accettare le nostre azioni, anche se sono ripugnanti, accettare se
stessi… potrai mai riuscirci, amico mio?
Ad un tratto ti fermi… vedo che scruti in giro. Sei ancora
capace di farlo?
I tuo occhi, ormai diventati opachi con il tempo, freddi con
i giorni, hanno un sussulto… una scintilla di vita si sprigiona
inaspettatamente in te. Cosa ti sta accadendo?
Assisto a questo cambiamento, inquieto… che sia l’inizio di
una nuova rinascita? Cosa può in questo fitto bosco averti portato
quest’energia?
Il ricordo, forse… ti ricordi di noi, amico mio? Ti ricordi
dei bei momenti passati insieme? Ti ricordi della tua vita?
Ma così com’era iniziato tutto finì. La luce si spense,
l’energia sparì del tutto… quel velo opaco che, da quel giorno, si era formato
era ritornato in tutta la sua tristezza… potevi riuscire a reagire?
Quella notte… strano come il
destino possa essere perverso… chi avrebbe mai immaginato gli avvenimenti che
di lì a poco sarebbero accaduti?
“ Credi di poter
fare la furba con me? “
Non era stata affatto una bella serata…
Le premesse, da principio, non si potevano definire di certo
le migliori. Tu avevi passato una giornata pesante. Il lavoro, che ogni giorno
aumentava in maniera sempre più insostenibile, ti aveva tolto gran parte della
lucidità…ti vedevo stanco, teso.
Come se non bastasse, quel giorno, il tuo capo ti aveva
sottratto dal tuo servizio d’ordine per comportamenti non inclini alle regole…
non potevi di certo essere rilassato quella sera.
“ Lasciami in pace. Sono stufa di questi battibecchi! “
Doveva essere una serata trascorsa tra amici la nostra.
Avremmo dovuto, con nostalgia, rimembrare i tempi andati, ricordare le nostre
avventure… ma sin dall’inizio avevo capito che non sarebbe stato facile… e poi,
come a sostegno di questa mia tesi, voi non facevate altro che litigare…
litigare, litigare… non facevate proprio nient’altro. Era forse scritto già tutto
nel destino? Avresti potuto sottrarti da compiere quel folle gesto?
Non lo sapremo mai…
“ Tu sei stufa? Io sono stufo! Stufo dei tuoi comportamenti
insensati…”
Volevi veramente dirgli quelle cose? Volevi ferirla fino a
quel punto?
In fondo lei era padrona della sua vita… non doveva certo
rendere conto a te delle sue azioni. Perché ti comportavi a quel modo? Lei
aveva preso una decisione. Tu dovevi accettarla. O quantomeno provarci,
sforzarti di capirla. Ma il tuo carattere, sempre così duro, sempre così
cocciuto… t’imponeva di avere sempre l’ultima parola.
“ Io ho preso una decisione. E non sarai di certo tu ad
impedirmi di compierla. “
Il tuo volto si oscurava ancora di più.
Non riuscivo a capirvi e forse non ci riesco neanche ora. So
solo che mai mi sarei aspettato quello che di lì a poco sarebbe accaduto. Mai
mi sarei immaginato di dover assistere ad una cosa del genere.
Cosa ti ha spinto ad agire così?
Volevi proteggerla…volevi che fosse al sicuro.
Volevi anche che fosse felice. Volevi farla volare ma
l’unica cosa che eri riuscito a fare era tapparle le ali. Per te, lei, era
questo. Un angelo da accudire, da controllare… persino da amare. Anche se non
volevi ammetterlo.
“ Non m’importa niente delle tue decisioni! Tu, non ci
andrai… “
Io restavo in silenzio… avrei dovuto intervenire? Avrei
dovuto placare la vostra ira? Con gli anni, avevo imparato a conoscervi… sapevo
che la cosa migliore era che ve la foste sbrigata da soli… naturalmente ora so
di essermi sbagliato.
Forse se fossi intervenuto, nulla sarebbe successo. Saremmo
ancora qui, tutti insieme.
Ma chi può dirlo? Forse se avessi provato a fermarvi, la tua
foga si sarebbe scaricata anche su di me… forse avresti ucciso anche me.
“ Vedremo come farai ad impedirmelo! “
Perché lo hai sfidato così? Perché non hai provato a
convincerlo come avevi sempre fatto? Perché ti sei lasciata trasportare anche
tu dalle parole?
Quella frase… quell’unica frase era la chiave che aveva
consentito il succedersi degli eventi… quella frase aveva fatto scattare
qualcosa... Qualcosa di estremamente pericoloso.
“ Adesso lo vedrai…”
Perché l’hai uccisa?
Non volevi che andasse in prima linea nella guerra contro
Voldemort, questo lo capisco… ma così facendo non sei stato forse tu a
toglierle le vita? Non sei stato forse tu ad incatenarla a quel destino?
Non voglio e non riesco a ricordare altro di quella serata.
E come se un tremendo vuoto di memoria mi avesse colpito. Non ricordo niente…
Ho solo un immagine… un immagine che ritorna nei miei incubi
più bui. È più come in flash… qualcosa che ti passa davanti e poi se ne va,
qualcosa che ti segna per sempre.
Ti vedo… sei inginocchiato a terra. Sembra quasi che un peso
ti tenga inchiodato lì dove sei, in quella posizione… come se fossi schiacciato
da qualcosa di grande, troppo grande da poter sostenere.
Perché lo hai fatto?
Le tue mani, di solito ben curate e pulite, sono sporche…
sporche di sangue. E quel sangue non è tuo… la vita di un angelo è stata
spezzata. La tua vita è stata spezzata.
Perché lo hai fatto?
Vedo un corpo disteso. La sua candida pelle chiara risalta
in modo inquietante se accostata alla pozza di sangue che le scorre vicino… non
potevo crederci… con quanta ferocia l’avevi colpita?
Vedo la sua morte nei tuoi occhi… sei stato tu. Vorrei
urlarlo ma non ci riesco… vorrei picchiarti ma non c’è la faccio. Che senso
avrebbe poi? Potrei attenuare il dolore, caricandolo su di te?
Perché lo hai fatto?
Il tuo cammino sembra ormai giunto al termine… ti sei fermato
da un paio di minuti e il tuo sguardo scruta il cielo come in attesa di una
risposta.
Il sole ormai ha compiuto il suo corso e sui di noi comincia
ad aumentare l’oscurità. Nell’aria una brezza leggera si leva accarezzando i
nostri volti.
Che posto è mai questo?
Non c’ero mai stato prima… vedo un immenso spazio davanti a
me. Il fitto bosco alle nostre spalle aveva cominciato a diradarsi già molto
tempo prima, ma mai mi sarei aspettato di trovare uno spazio così… vuoto.
Vuoto… aspetta un momento. Vuoto… perché questa parola mi
turba a tal modo? Un inquietudine improvvisa s’impossessa di me…
Cerco di scorgere oltre alla tua figura. Faccio un passo, ne
faccio due… sento il vento accarezzarmi ancora di più… ma quello che vedo mi
lascia letteralmente senza fiato. Un precipizio.
Vuoto. Ecco come mi sento in questo momento.
Non puoi. .. non puoi abbandonarmi anche tu… vorrei urlare
queste parole al cielo, vorrei urlarle a te, affinché tu mi ascolti… ma prima
che possa dire qualcosa, prima ancora di provarci…
“ Resta dove sei…”
La tua voce mi gela.
Da quanto tempo sapevi della mia presenza? Perché non mi hai
fermato, allora?
Un vortice di sensazioni m’invade… come posso fermarti? Come
posso impedirti di volare? Come posso impedirti di saltare nel vuoto?
“ Non farlo, ti prego…”
La mia voce è quasi un sibilo. Un groppo consistente alla
gola, m’impedisce di parlare come vorrei. Vorrei urlare ma non posso.
La tua espressione si fa greve. I tuoi occhi non sono folli
come quelli di un pazzo… sono consapevoli e decisi, come se ormai quell’idea
l’avessi progettata da tempo. Come se quella fosse l’unica soluzione al tuo
problema… come se fosse l’unico mezzo per la pace eterna.
Il peso del dolore ha avuto un effetto così devastante su di
te? Non ti riconosco più. Tu ti riconosci, amico mio?
Mi volti le spalle.
La mia voce è scomparsa del tutto. Sto in silenzio. Un
silenzio di un condannato a morte certa, un silenzio di chi non ha più la forza
di parlare…
“ Addio Harry… prega anche per me “
E come un angelo ti butti nel vuoto. Un angelo… nell’attimo
prima del volo…
La fatica sopraggiunge in me inaspettata. Non riesco a fare
un passo.
La stanchezza piomba su di me come un macigno particolarmente
pesante…
E prima che gli occhi mi si chiudano per il dolore e lo
sforzo, riesco a dire…
“ Addio Ron, amico mio…”
The End
Nulla di speciale, vero?
Ma del resto io vi avevo avvertito, non aspettatevi
granché!
^_^
Rinnovo l’invito a tutti… per coloro che non
l’avessero ancora letta o commentata: Nightmare –
Harry Potter e la Stella di Luce
Leggete, vi prego!
Una recensione è sempre gradita! ^_^
Nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero
senza esserlo.
J.W. Goethe – Le affinità elettive
Il suicidio è
l’espressione di una specie di nascosta volontà di vivere.
Marti Leimbach – Caro agli dei
Nulla infonde più coraggio al pauroso che la paura altrui
Umberto Eco – Il nome della rosa
Vedete quella scritta blu? Quella
in basso? Bene, cliccate!
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