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Autore: Giulia_Dragon    15/09/2014    1 recensioni
Hikari ha perso tutto sia Atem che Seth. La ragazza capisce che la vendetta non l'ha portata a niente solo a lacerarsi. Quando si troverà di fronte un nemico assai potente comprenderà che anche un angelo di tenebre può superare anche le prove più difficili.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Hikari: tra luce e ombre'
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Confusione

Hikari camminava davanti a Kurasa
con il cuore in gola. Sentiva che Anubi
non era lontano, ma non era nemmeno
solo. C'era qualcuno con lui, qualcuno
di molto potente. Kurasa fissava la
schiena della ragazza. Non riusciva
a capire perchè aveva voluto tenerlo
all'oscuro di tutto. Era un furioso con
lei. Come aveva osato? Hikari era
forte, ma incredibilemente fragile.
Fragile e timida. Soprattutto quando
era tra le sue braccia. Sorrise malizioso.
Hikari era anche una guerriera, ma
senza di lui non poteva farcela a sconfiggere
Anubi. Ad un tratto la ragazza si fermò.
Appoggiò la mano ad un tronco e respirò
l'aria densa e pesante. Sembrava debole
e forse lo era. Il caldo opprimente di
quel luogo, le tenebre che diventavano
sempre più fitte le stavano togliendo
le energie. Hikari si portò una mano
alle tempie doloranti.
Sentiva che non avrebbe retto a lungo.
Doveva trovare Anubi in fretta.
Riprese a camminare, ma non fece
molti passi che cadde in avanti
senza fiato. Kurasa le fu subito
vicino. Hikari non disse niente.
 Cercò solo di rialzarsi senza riuscirci.
-Che cos'hai?- domandò Kurasa aiutandola
ad alzarsi.
-Questo posto mi sta indebolendo- fu la risposta
di lei. Kurasa la prese in braccio e con lei
scomparve.
-Perchè ce ne siamo andati devo sconfiggere
Anubi!- chiese Hikari.
-Perchè? Non saresti riuscita a colpirlo nemmeno
se lui fosse comparso di fronte a te- fu la risposta
di Kurasa, avvicinandosi. Il viso di lui era
a pochi centimentri da quello di Hikari.
-Morire va bene, ma non senza combattere-
affermò il ragazzo scoprendo la mano di
scheletro.
-Ti ricordi cosa ti dissi la prima volta?-
domandò il giovane con uno strano tono
di voce. Le accarezzava il viso contratto
con la mano destra. Sentiva che era
rigida, ma voleva una risposta.
-C-Che avresti potuto uccidermi- balbettò
Hikari. Lui sorrise enigmatico.
Si stava gustando la confusione di Hikari.
Lo shimigami fece scivolare la mano
lungo il braccio di lei mentre le sue labbra
si posavano sul collo di lei.
-Avrei potuto ucciderti tempo fa, ma non
lo feci e non penso che lo farò, per sconfiggere
il tuo nemico devi fare in modo che sia
lui a venire da te! Sei stata imprudente.
Troppo- le sussurrò quella parole all'orecchio
senza lasciarla un secondo.
-Perchè non mi hai uccisa quando ne hai avuto
l'occasione?- fu la domanda di Hikari.
Kurasa non rispose, non subito almeno.
Si allontanò un poco senza staccare la mano
dal corpo di lei.
-Perchè sarebbe stato inutile- fu la sua risposta.
Hikari non capiva. Cosa voleva fare Kurasa?
Perchè le stava dicendo quelle parole?
Kurasa sentiva quelle sensazioni e sembrava
che gli piacesse vederla persa. La mano destra
di lui le si posò all'altezza del cuore.
Il battito era accelerato. Uno strano sorriso
gli increspò le labbra. Si avvicinò. Lei
fece per dire qualcosa ma Kurasa non glielo
permise.
-Ssh-
La ragazza si irrigidì mentre lui l'attirava a
sè.
-Ferma! Resta immobile- le sussurrò lui, mentre
la baciava sul collo.
-Anubi verrà vedrai. Non tarderà e per allora potrai
sconfiggerlo, ma per adesso... sei solo mia- sottilineò
quel aggettivo con la voce. Mentre lei chiudeva gli
occhi affondando la testa nel petto dello shimigami.
****
Nurayai rise di malizia. Stava osservando la ragazza
e lo shimigami. Entrambi avevano una parte di tenebra
in loro. Ma lui era un dio della morte, come poteva
stare con Hikari che rappresentava la vita?
Angelo di tenebre così l'aveva definita lo shimigami.
Quanto poteva tenerci a quella ragazza. La regina
degli elfi sorrise ancora mentre veniva raggiunta
da Anubi.
-Ha provato a venire nel tuo territorio e non
è riuscita ad arrivare, per ucciderla dovrai
andare tu da lei.- affermò Nurayai.
-Certo lo so, anche se ora vorrei vendertela
come schiava- affermò Anubi. La schiavitù
era forse la pena peggiore per Hikari
-Va bene Anubi come desideri, sarei felice
di averla sotto di me. Potrei farne ciò
che voglio?- chiese la regina
-Certo- affermò Anubi, mentre Nurayai
mandava a chiamare i suoi guerrieri
più temibili: I predatori.
-Andate e trovatela! Fate quello che
volete allo shimigami, ma la ragazza
la voglio viva!- I tre s'inchianoro e
scomparvero.

 
  
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