Eccomi qua. Sul mio petto è appoggiata la più bella delle donne, la mia futura sposa. Cerco di addormentarmi accarezzando i suoi capelli. Alzo lo sguardo e vedo il suo viso angelico.
Cavolo, quanto è bella.
mi è capitato varie volte di pensarci. Lo pensavo quando la fissavo quando era nel tavolo dei Grifondoro, non con me.
Con freddezza la chiamavo "sporca Mezzosangue". Lo pensavo quando la vedevo nei corridoi, quando era con i suoi amici, che non la meritavano, non quanto me. La insultavo, ogni volta che la vedevo. Sembrava che i miei insulti, dopo svariate volte, non la toccassero più, non come prima.
Dal primo giorno, sul treno per Hogwarts, avevo incrociato il suo viso. Pensavo che mi sarebbe piaciuto conoscerla, non sapevo che sarebbe andata in Grifondoro. Il giorno dello smistamento, lo ricordo ancora bene.
"Granger, Hermione"
"Hermione, Hermione, Hermione... interessante" continuavo a ripetermi, quasi non mi ero accorto che la ragazza steva per essere smistata. Una voce, e delle grida successive a ciò che venne dichiarato mi svegliarono dai miei pensieri.
La voce di quello stesso cappello che mi smistò in Serpeverde. Le grida dei ragazzi del tavolo rosso-oro.
"GRIFONDORO!"
"No, non è possibile!" stavo per gridare, ma mi fermai. Continuavo a sussurrara quelle quattro parole.
era una Grifona. Ecco fatto. E così, tutto finito?
"No! Non se ne parla!"
volevo, DOVEVO andare fino in fondo. Ci sono cose peggiori, che essere dei Grifondoro.
"Sono disposto a tutto... purchè non sia una Mezzosangue..."
avevo imparato a disprezzarli fin da piccolo. Loro sono inferiori a noi. Loro non meritano di avere la bachetta, loro non dovrebbero stare qui.
Il giorno dopo...
"Lezione di pozioni con i Grifoni eh?"
Tiger e Goyle erano venuti ad avvisarmi che avremo fatto lezione con i rosso-oro. Questo voleva dire Hermione. Sbuffai, ma dentro di me stavo sorridendo.
Mi appostai non troppo lontano dal quadro della signora grassa. Prima o poi lei sarebbe uscita. Ecco, la vedo. Spettinata, con molti libri in mano. Mi affretto a rincorrerla. Era sola, e l'avrei conosciuta.
Le andai incontro facendo finta di non averla notata. Le vado a sbattere e mi fingo annoiato quando mi grida
"Muoviti! Aiutami a raccogliere i libri!"
mi fermo e mi volto, era già china per riprenderli. Tutta roba di scuola: Storia di Hogwarts, pozioni, ecc...
"Un momento... e questo?"
le dissi, indagatore, mentre le porgevo un libro che non aveva niente a che vedere con la scuola. L'autore, anzi l'autrice, non la conoscevo. Una certa Austen. Calcolai ancora un paio di secondi, per capire che era un libro Babbano.
"Che t'importa? E' un regalo di mia madre?"
"E perchè mai tua madre ti regalerebbe un libro di una Babbana?" stavo iniziando a sospettare, non sarà mica che... No, non ci devo pensare.
"Lo usava a scuola! Da lei lo studiavano!" oddio, ma allora... NO! NON PUO' ESSERE!
"Tua madre era una..."
"Sì! I miei genitori erano Babbani!"
NO! Era finita veramente: Grifondoro, Mezzosangue. Dovevo scordarmi di lei.
Mi affrettai a pulirmi la spalla con cui l'avevo "urtata accidentalmente" e corsi via.
"Addio, Mezzosangue"