Zayn si svegliò di soprassalto, controllando immediatamente la sveglia di Topolino sul comodino.
Erano le nove del mattino, ma solo dopo si ricordò che era sabato e poteva continuare a dormire perché non era giornata lavorativa.
Era sempre la stessa storia: dal lunedì al venerdì faticava a svegliarsi, il sabato e la domenica invece alle otto e mezza - massimo nove - era in piedi pimpante ed energico.
Si rigirò tra le lenzuola, poggiando la guancia destra sul cuscino e contemplando con un sorriso accennato sulle labbra secche il ragazzo al suo fianco.
Il suo corpo era ancora completamente nudo: la schiena chiara e con qualche neo era scoperta, il lenzuolo gli copriva solo le gambe e metà chiappa destra, il viso rilassato era rivolto verso di lui, i capelli castani sparpagliati sul cuscino bianco, le labbra dischiuse e le mani ai lati delle guance.
Sapeva che Liam aveva il sonno pesantissimo - non si sarebbe svegliato nemmeno con le cannonate - per cui gli sfiorò delicatamente la nuca e la schiena con la punta dei polpastrelli, mentre il suo sorriso si ampliò non appena ripensò alla nottata che avevano passato.
Avevano fatto l’amore due volte, e quello era il suo modo preferito per fare la pace. Ogni volta che litigavano, infatti, il modo migliore che aveva per farsi perdonare e per chiedere scusa era quello di cominciare a baciarlo dolcemente, per poi finire in camera da letto.
Adorava passare tutto il giorno a letto con Liam, mentre il suo ragazzo preferiva alzarsi, fare una doccia insieme, ma trovare un impiego per le giornate in cui non lavoravano.
Erano molto diversi: Zayn era pigro, Liam invece amava muoversi, camminare o fare sport; Zayn aveva un lato bambinesco spiccato - e lo si notava dai piccoli particolari come per esempio la sua sveglia della Disney -, Liam era decisamente più adulto e maturo nonostante anagraficamente fosse più piccolo; Zayn amava lasciargli tanti baci quando erano a casa mentre per strada si limitava a tenergli la mano, Liam al contrario amava baciarlo in pubblico perché era geloso e voleva mostrare a tutti il loro amore, invece a casa era più propenso agli abbracci lunghi e forti.
C’era una cosa, però, che avevano in comune: erano innamorati, anzi si innamoravano ogni giorno di più nonostante i contrasti dettati dalla diversità dei loro caratteri.
Quante volte avevano litigato per stupidaggini? Tante.
Quante volte la colpa era stata di Zayn? Quasi tutte.
Quante volte si faceva perdonare cominciando a coccolarlo come se fosse un gattino e chiedendogli di amarsi nel loro lettone - così era solito chiamarlo - tra le lenzuola che profumavano di loro? Sempre.