Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: GinnyW    16/09/2014    9 recensioni
Il treno sbuffò nuovamente, segno che ormai stava per partire.
I ragazzi si affrettarono a fare gli ultimi saluti, chi con le lacrime agli occhi, ad esempio i primini, chi con un sorriso sulle labbra.
Quell’anno sarebbe stato un anno grandioso, per qualcuno ci sarebbero stati i G.U.F.O. per qualcun altro i M.A.G.O. , ma comunque l’ennesimo anno ad Hogwarts, fatto di studio, divertimento e tanto altro.
Tutti, in un modo o nell’altro, cercavano di scappare dalla monotonia che si era creata durante quelle vacanze estive, e non potevano essere più felici di ricominciare la scuola, o magari di rivedere persone care.
Passato qualche minuto il treno prese velocità, e sparì agli occhi dei genitori.
Un nuovo anno era cominciato.
Salve a tutti :D
Questa è una storia interattiva sulla nuova generazione, sono disponibili 15 posti.
ISCRIZIONI CHIUSE.
Leggere l'angolo autrice dell'ultimo capitolo, per maggiori informazioni contattatemi.
Vorrei che leggeste la storia prima di proporvi, in modo tale da capire più o meno di cosa si parla e se vi va bene.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Dominique Weasley, Fred Weasley, Fred Weasley Jr, James Sirius Potter, Rose Weasley, Roxanne Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il treno, come ogni anno, era pieno zeppo di studenti, non solo negli scompartimenti ormai quasi tutti occupati, ma anche nel corridoio, dove la gente si salutava come se non avesse dietro una fila di persone che voleva raggiungere il proprio scompartimento.
Una lunga fila di studenti stava, appunto, aspettando una ragazza che aveva avuto la brillante idea d’iniziare una lunga chiacchierata con un’altra ragazza.
Un coro di lamentele partì quando Skyler poggiò il suo baule contro il muro, segno che ne avrebbe avuto ancora per molto.

Skyler Lee White indossava una canottiera, nonostante l’aria di settembre iniziasse a farsi sentire, che le lasciava le braccia scoperte, facendo così vedere completamente il suo fantastico tatuaggio.
Rappresentava un drago che nasceva dal fuoco, e le ricopriva tutto il braccio destro, finendo poi con la coda attorcigliata al polso, a mo’ di bracciale.
La gente non le chiedeva nemmeno a che casa appartenesse, perché di coraggio per farselo ne doveva aver avuto tanto, considerando anche, soprattutto, il dolore provato.
Molti si chiedevano come avesse fatto una ragazza così a sopportare un dolore simile, era magra, ma non troppo, con i fianchi stretti e la vita sottile, e non molto alta, capelli neri, molto neri, leggermente mossi, e lunghi. Occhi azzurro chiaro, con striature tendenti al grigio verso l'interno. Labbra molto rosse e pelle chiara.
Però era anche molto affascinante, in effetti quel drago era un po’ come lei, si vedeva proprio che aveva un’aria pericolosa, ribelle, impulsiva e orgogliosa.

Una fila di persone si era creata anche dietro Dominique Weasley, la sua interlocutrice, che nel frattempo si era poggiata alla porta scorrevole di uno scompartimento, come se fosse affaticata, mentre in realtà stava cercando di far riposare i suoi piedi.
Ma qualcuno, seppur inconsciamente, salvò quella che si sarebbe trasformata in una battaglia all’ultimo sangue per passare.
La porta del suddetto scompartimento venne aperta di scatto, facendo finire Dominique all’interno di quest’ultimo, che per stare in equilibrio trascinò anche Sky, afferrandole un polso, cadendo rovinosamente l’una sopra l’altra.
Il baule di Skyler venne ‘gentilmente’ ‘passato’ a Louis Weasley, o anche colui che aveva aperto la porta, che prontamente lo riporse nell’apposito scompartimento per poi andare via velocemente, non prima di aver accennato un saluto.
A quel punto Sky, dopo essersi rimessa in piedi, si affacciò alla porta dello scompartimento.

-Ti sembra il modo di passare un baule? Potevano esserci cose fragili all’interno e tu l’hai lanciato! Dove credi di scappare, eh? Mi ricorderò di te, testa platinata!- Questo non fece che incrementare le risa dei suoi nuovi coinquilini di vagone.
Lo scompartimento era occupato da ben cinque persone, escluse le nuove arrivate.
Roxanne Weasley stava ridendo apertamente, senza nemmeno nasconderlo, Rose Weasley, invece cercava di reprimere le risate che le premevano in gola.
Lily Luna Potter e Hugo Weasley, proprio come Roxanne, non nascondevano le loro risate mentre Lucy Weasley aveva adottato lo stesso metodo di Rose, fallendo miseramente dopo qualche secondo.
Pochi minuti dopo lo scompartimento era occupato solamente da Rose, Roxanne, Sky e Dominique, poiché Hugo era corso dai suoi compagni di Tassorosso, insieme a Lucy, mentre Lily era tornata al suo scompartimento d’origine, ovvero quello dei Corvonero.
Dopo aver parlato per un po’ anche Dominique aveva lasciato lo scompartimento, lasciando sole le tre ragazze, per raggiungere la migliore amica Tessa.
Sky era molto amica con Dominique, anche se entrambe avevano delle migliori amiche, Rose e Roxanne per Skyler, si volevano comunque molto bene, e a entrambe piaceva passare del tempo insieme.


Nel frattempo, Dominique era arrivata al suo scompartimento, trovandolo completamente vuoto.
Si guardò intorno, come a volersi accertare che nessuno si fosse nascosto.
Pochi secondi dopo si ritrovò con a pancia a terra, immobilizzata dal peso di un koala gigante, o questo era quello che pensava lei.
La vista le era oscurata da una massa di capelli rosso tiziano, e in quel momento capì che no, non era un koala ad esserle saltato addosso, bensì la sua migliore amica Tessa.

Theresa Evelyn Light era bassina, 1.60 scarso, corpo esile ma con le curve ben proporzionate. Aveva i capelli lisci, portati a carré con la frangetta, e gli occhi grandi e di un bellissimo grigio chiaro, incorniciati da lunghe ciglia scure. Viso ovale, pelle nivea con delle leggere lentiggini sul naso e sugli zigomi. Sopracciglia sottili, leggermente all’insù e labbra rosate.

Dominique la spinse di lato, e dopo essersi alzata, per la seconda volta in quella mattinata, abbracciò con slancio Tessa, come se non si fossero viste da anni, quando in realtà erano passati solo tre giorni.
Tessa, proprio come Dominique, frequentava il sesto anno e apparteneva alla casa dei Corvonero.

Risero e continuarono ad abbracciarsi, come fossero l’ancora l’una dell’altra, il quadretto perfetto, o almeno lo era fino a quando..
-Ehm, Ehm- Le due ragazze sciolsero l’abbraccio e si voltarono verso la porta dello scompartimento, completamente spalancato e con qualcuno poggiatovi sopra con la spalla.
Tessa sbuffò indispettita e lanciò un’occhiata scocciata al nuovo arrivato, che per tutta risposta fece un sorrisetto sghembo.
-Light, che piacere rivederti. Pronta a perdere la coppa di Quidditch? Adesso che il vostro capitano si è diplomato non avete speranze contro Grifondoro-
-La squadra non è composta soltanto dal capitano, Potter.- Tessa lo guardò con sfida, curiosa di quale sarebbe stata la sua risposta.

-Ovviamente, altrimenti avrei già vinto- James Sirius Potter, o come lo chiamava lei l’essere, poiché l’essere più insopportabile, egocentrico e pallone gonfiato di tutto il castello era troppo lungo, si passò una mano tra i capelli, scompigliandoli e la guardò accennando sempre il suo sorrisetto.
Le si avvicinò lentamente, e tirò fuori la mano dalla tasca dei pantaloni, portandogliela ai capelli.
Le sistemò il fiore di biancospino tra i capelli, proprio accanto agli altri, e le sussurrò qualcosa ad un orecchio.
-Aggiungilo alla collezione, e buona fortuna per il quidditch, ne avrai bisogno- Uscì dallo scompartimento facendole l’occhiolino, mentre a lei saliva l’istinto omicida non tanto per il fiore, che era, inconsapevolmente ,la loro tradizione annuale, quanto per quel ‘ne avrai bisogno ’.
Ma chi si credeva di essere? Quella era tutta invidia dovuta alla sconfitta dell’anno prima.

Dominique la riportò alla realtà facendole notare, in modo poco carino, che sembrava una teiera pronta ad esplodere, e che le usciva del fumo dalle narici.
-Ma smettila, sappiamo entrambe che non è affatto vero- Fu la risposta della sua migliore amica.
Lo scompartimento si aprì di nuovo, rivelando un ragazzo.

Sebastian Jace Garritsen frequentava il sesto anno nella casa dei Corvonero, proprio come le due ragazze, e i tre formavano il trio perfetto.
Aveva i capelli castano/biondicci e gli occhi grigio tempesta.
La sua voce era profonda e il suo fisico asciutto e abbastanza muscoloso, dovuto anche al quidditch, essendo un battitore.
Si presentava come un ragazzo che ormai stava abbandonando le forme da ragazzino, cominciando ad avere dei lineamenti più da uomo, avvicinandosi soprattutto alla maggiore età. Tuttavia non era ancora un uomo fatto, i lineamenti del viso dalla carnagione piuttosto chiara, non erano molto marcati ma aveva quella peculiarità che poteva far intuire la sua età approssimativa facilmente. Era un ragazzo alto, intorno al metro e settantacinque, dal fisico non eccessivamente muscoloso ma ben piazzato. Gli occhi erano molto espressivi, profondi, cangianti, cristallini. Castano\biondiccio, spesso gli era stato consigliato di tagliare il più possibile i capelli ma non lo aveva mai fatto, li portava sempre e da sempre un pò lunghi, mossi in piccole onde dorate, mai realmente in ordine, una prerogativa che lo faceva sembrare più bambino e ribelle. Ma, costretto dalla sorella, li aveva trasformati in una cresta sistemata verso destra dal gel.
Aveva anche una cicatrice bianca sull'avambraccio, procuratasela a dodici anni mentre giocava con suo padre con la bacchetta.

Gli piaceva vestire bene ma in modo comodo in quanto passava la maggior parte delle sue giornate a camminare per il castello. La sua camminata e la sua espressione erano sempre sicura, spavalda, il modo di rapportarsi agli altri in modo cortese quanto ostico, sorrideva spesso in modo ironico quanto spontaneo. Molto ambiguo nei suoi gesti e nel suo modo di vestire e parlare, narcisista, sicuramente dopo la bacchetta, l'oggetto che amava di più era lo specchio.
Inoltre aveva il vizio di umettarsi le labbra quando era nervoso e non alzava mai la voce, trovandolo una calata di stile che uno come lui non poteva permettersi.
Si volevano molto bene, loro tre.

Passarono il resto della giornata a parlare, e nel momento in cui le raggiunsero Lily Potter e Molly Weasley il loro argomento divenne il quidditch.



Molly era, appunto, il nuovo capitano della squadra di Corvonero, ed era disposta a tutto pur di vincere anche quell’anno, volendo dimostrare il suo meritato titolo.
Anche la piccola di casa Potter voleva vincere a tutti i costi, avendo due fratelli maggiori in squadre diverse si sarebbe dovuta impegnare il doppio, pur di batterli.
Dominique era un talento naturale a quidditch, come se fosse nata con la pluffa tra le mani.
Infine Tessa, che aveva il solo scopo di distruggere quel Potter.
Niente l’avrebbe fermata, e lui aveva fatto in modo di mischiare la sua indole vendicativa con quella competitiva.
No, Grifondoro non avrebbe vinto quell’anno, o almeno così speravano loro.


Louis Weasley, un nome una garanzia, lo studente perfetto, almeno secondo i professori.
Molti lo rispettavano, altri lo invidiavano, ma a lui non importava poi più di tanto.
Molte ragazze gli facevano la corte, ed era uscito un paio di volte anche con qualcuna di loro, appuntamenti falliti miseramente.
Adorava studiare, Louis, e odiava la gente che invadeva il suo spazio, proprio come quella ragazza che aveva davanti.

Melody Jensen gli stava proprio davanti, mentre i compagni di Louise ridevano sotto i baffi.
Frequentava il quinto anno, ed apparteneva alla casa dei Tassorosso.
Aveva i capelli rossi lunghi fino alle spalle mossi, Melody, e occhi verdi tendenti all'azzurro.
La sua pelle era chiara, come fosse una bambola di porcellana.
Non era affatto bassa, anzi, tutto il contrario, era alta 1.72 cm, quindi doveva abbassare la testa per parlare con Louis, che era seduto proprio davanti a lei.
Non era ne magra ne grassa, con le curve a posto, ed aveva una spruzzata di lentiggini sul naso.


-Su, alzati!- Continuava a ripetere Melody.
Il tutto poteva apparire molto strano visto da qualcuno che non era a conoscenza della motivazione di quel piccolo battibecco.
Melody continuava a chiedergli di alzarsi, poiché convinta che il suo amatissimo gatto, Yukii, si fosse comodamente sistemato sotto il posto di Louise.
Il tutto perché Mel aveva dimenticato, accidentalmente, di chiudere la gabbia della sua amatissima Yukii.
Lo aveva cercato per un buon quarto d’ora, fino a quando non aveva visto la sua coda scomparire dentro quel vagone.
La porta dello scompartimento venne aperta nuovamente, facendone comparire una scompigliata Alice Paciock, a cui brillarono gli occhi alla vista dell’amica.

-Paciock, quale onore- Brontolò Louis.
-Hai trovato il gatto, Mel?- Alice lo ignorò completamente, rivolgendosi all’amica, che non staccava gli occhi di dosso da Louise.
-Basta così, io sono stata paziente con te, e tu hai ricambiato con una buona dose d’acidità! Adesso o ti alzi o..- Sembrava stesse recitando un copione, Mel, aveva puntato un dito contro il ragazzo e il suo tono di voce era molto diverso da quello che usava di solito, come se avesse trovato qualcun altro da trasformare.
-.. O cosa?- Melody non ebbe nemmeno il tempo di aprir bocca per rispondere che Yukii, che era venuto fuori da sotto la poltrona, si era aggrappato alla gamba di Louise, graffiandolo in più punti, e lasciando tutti sbalorditi.
Un’altra testa si affacciò alla porta dello scompartimento, rivelando Lara Crowl, ultima componente del trio d’amiche.

Lara aveva i capelli bruni, lunghi fino a metà schiena, gli occhi color cioccolata e la pelle che sembra sempre abbronzata.
Inoltre, come Mel e a differenza di Alice, era molto alta, 1.75 cm per essere precisi, e grazie al Quidditch aveva anche un fisico asciutto.
Anche lei frequentava il quinto anno tra le fila dei Tassorosso.
-Vedo che l’avete trovato- Sembrava sollevata di vedere Yukii, tanto da non importargliene nulla del fatto che stesse per staccare la caviglia a Louis Weasley.

Incrociò per un momento lo sguardo di Lysander Scamander, Corvonero del sesto anno, e arrossì vistosamente.
Lara era una persona molto timida, e inoltre il fatto che fosse cotta di Lysander dal primo anno non faceva altro che farla arrossire vistosamente, e dire o fare cose stupide.
Il sorriso per aver trovato il gatto della sua migliore amica le morì in volto, e dopo aver farfugliato qualcosa si allontanò di scatto dallo scompartimento, finendo addosso alla signora dei dolci e facendo finire tutto a terra, oltra che fare un gran fracasso, fortunatamente tutti i dolci erano ben sigillati nelle loro confezioni di plastica.
Farfugliò qualche scusa alla signora dei dolci, e iniziò a rimettere a posto i dolci, seduta a terra, sperando di scomparire da un momento all’altro.
Nel frattempo nello scompartimento erano quasi tutti scoppiati a ridere.



Fortunatamente qualcuno ebbe il buon senso di aiutarla, un ragazzo di Serpeverde che aveva visto si e no un paio di volte in sala grande, Kile Black, le sembrava si chiamasse, poiché Melody era troppo impegnata a litigare con Luois Weasely, e Alice faceva di tutto per placare le acque.
Dopo che ebbero sistemato tutti i dolciumi quest’ultimo se ne andò senza dire una parola.

Kile Frederick Black frequentava il settimo anno e apparteneva alla casa dei Serpeverde.
Aveva i capelli castano scuro e gli occhi azzurri tendenti al verde, ma quando si arrabbiava si potevano notare delle striature violacee.
Piuttosto alto, circa 1,86 cm, con un fisico asciutto, dovuto agli allenamenti di Quidditch, dove giocava nel ruolo di portiere.
Il ragazzo proseguì per la sua strada, fino a raggiungere il suo vagone che era occupato unicamente da Serpeverde.


C’era Albus Severus Potter, che insieme a Scorpius Hyperion Malfoy e Lorcan Scamander raccontava a Marion Nott, Arya Zabini e a Cathubodva Hunter qualcosa riguardo alla caduta di due ragazze per mano, anche se inconsapevolmente, di Luois Weasley, il cugino di Albus.
-Scorpius, non si lanciano i bauli in quel modo, non è da gentiluomini- Affermò sarcasticamente Kile, andandosi a sedere davanti a Cath e accanto ad Albus.
Scorpius rise sommessamente e rispose all’amico.
-In realtà è stato Albus a lanciarlo, ma Skiller ha visto soltanto me, quindi-
-Si chiama Skyler, ed è una mia amica quindi attento a come parli- Lo mise in guardia Marion, puntandogli un dito contro con fare scherzoso facendogli alzare le mani in segno di resa.
- Niente risse oggi, Kile?- Chiese poi Lorcan, mettendosi comodo, pronto a sentire l’ennesimo racconto.
-Per chi mi hai preso? Sono un galantuomo, io!- Al che le tre ragazze scoppiarono a ridere rumorosamente, guadagnandosi le occhiate stranite dei ragazzi.
La loro era una cerchia molto ristretta che comprendeva appunto loro sette.
Non che non avessero altri amici all’infuori del gruppo, ma solitamente preferivano stare tra di loro, anche se di tanto in tanto le ragazze si isolavano per parlare di cose che i ragazzi non avrebbero potuto capire, facendoli incuriosire ancora di più e portandoli a spiarle con il mantello dell’invisibilità di Albus, che aveva barattato con James in cambio della mappa.


Arya Eltamin Zabini era una ragazza dalla carnagione mulatta, ma tendente molto verso l'olivastro. Occhi blu ereditati dal padre e capelli neri ereditati dalla madre.
Non eccessivamente magra e con tutte le curve al posto giusto, abbastanza alta ma non esageratamente.

Arya era, tra di loro, quella con meno amiche, non perché non fosse in grado di trovarsi qualcuno, ma poiché lei considerava tutte troppo stupide, che pensavano solo ai ragazzi e a come farsi belle per loro, mentre a lei non importava un bel nulla.
Per anni le avevano insegnato come si sarebbe dovuta comportare un ‘brava signorina’ non facendo altro che farla chiedere a riccio, e nonostante adorasse suo padre, doveva ammettere che i suoi insegnamenti erano stati un tantino maschilisti.
Poi era arrivata ad Hogwarts, e tutto era cambiato.
Aveva conosciuto Albus e Scorpius, non che non conoscesse già il secondo, ma non si erano mai considerati amici in passato.
Con Albus era stato semplicissimo stringere amicizia, sembrava così impaurito i primi giorni, che le aveva fatto quasi tenerezza.
Con Scorpius invece c’era voluto più tempo, entrambi erano diffidenti e riservati, ma alla fine, grazie anche all’aiuto di Albus, erano riusciti a diventare ottimi amici, i migliori.
Kile era entrato a far parte del loro gruppetto quasi subito, con la sua aria da ribelle, sembrava sfidare il mondo con gli occhi, quasi inconsapevolmente.
Marion inizialmente era, come Albus, un cucciolo smarrito, e il fatto che la sua unica amica, dei tempi, non facesse parte della sua stessa casa l’aveva rattristita molto.
La prima persona con cui aveva fatto amicizia era stata Lorcan, che ai tempi si era separato per la prima volta dal gemello, finito trai i Corvonero.
Il fatto che Albus conoscesse Lorcan, non poi così bene ai tempi, aveva fatto in modo di unificare i sette, creando quello che sarebbe stato il loro gruppo in futuro.
Cath era stata l’ultima ad entrare nella loro stretta comitiva.
Guardava tutti con sguardo strano, quasi a volergli cavare informazioni senza nemmeno aprir bocca.
Arya aveva subito provato affetto verso quella strana ragazza.
Non era la prima volta che la vedeva, molte volte era presente ai party che i suoi genitori davano, ma stava sempre sola, evitando di proposito le altre bambine.
Avevano iniziato a sedersi accanto durante le lezioni, entrambe non avevano spiccato parola per giorni, fino a quando un giorno non si erano ritrovate a ridere insieme, guardando Marion dormire durante l’ora di storia della magia, odiata da quest’ultima.


In realtà il gruppo era formato da otto persone, ma l’ultimo componente non si era ancora fatto vedere, poiché era richiesto nel vagone dei prefetti, essendo stato nominato proprio quell’anno, inoltre sarebbe passato anche dallo scompartimento del fratello di Albus, che lo ammirava, anche se non l’avrebbe mai ammesso.
Lui era il più piccolo nella cerchia, il suo nome era Connor ed era il ragazzo più divertente dell’intero castello.

-Allora Eltamin, passate belle vacanze?- Le chiese, sorridendo sghembo, Scorpius.
Lui sapeva, e lo sapeva benissimo, che nessuno poteva chiamarla in quel modo, a parte il fratello ormai diplomato.
-Scorpius Hyperion Malfoy, vuoi forse far estinguere la tua casata?- Il sorriso finto di Arya avrebbe potuto vederlo anche un cieco, tanta era l’ironia che aleggiava nella sua voce, mista alla minaccia.
-Oh, andiamo, scusami, prometto che non lo farò più. Ho notato che hai tagliato un po’ i capelli, ti stanno divinamente. E poi sono sicuro che quest’anno farai un lavoro grandioso come prefetto- Quello di Scorpius era stato un bel colpo basso, sapeva benissimo che la ragazza adorava essere adulata.
Lei evitò di rispondergli, non volendogliela dar vinta, ma gli sorrise comunque, era più forte di lei.




-Marion mi accompagneresti in bagno? Qui le finestre non si possono aprire- Chiese Cath all’amica, che annuì prontamente, prendendo il pacchetto di sigarette dell’amica.
Cathubodva Hunter era di altezza media, magra ma formosa, con gambe lunghe.
Portava una terza abbondante di seno, e i suoi capelli erano rosso sangue molto lunghi e ricci.
I suoi occhi erano grandi e color ambra contornati da lunghe ciglia.
Infine aveva un tatuaggio dove veniva raffigurata la runa ehiwaz (difesa) sulla nuca che si vedeva soprattutto quando portava i capelli legati.


-Se vuoi posso accompagnarti io, Cath- Le chiese allusivo Kile, facendo scoppiare a ridere Lorcan.
-Non sei divertente Kile-Gli rispose lei fingendo un sorriso.
Stava per aprire la porta dello scompartimento, ma qualcuno la precedette, spalancandolo e allargando le braccia, quasi fosse un Dio.


-Vi sono mancato?- Connor Pete Blake s’inchinò, davanti suoi amici, con fare molto teatrale e successivamente prese la mano di Cath e vi depositò un bacio.
Connor aveva i capelli castano chiaro, mossi, scompigliati, gli occhi chiari, medio-alto, sorriso "malandrino", sarcastico e storto.
Infine aveva tratti semplici quasi elfici, la pelle chiara, e il fisico nella norma.
-My lady, eri così impaziente di vedermi da venirmi a cercare?- Le fece l’occhiolino e si andò a distendere sul pavimento, con le braccia dietro la nuca e le gambe accavallate.
-Mi avresti sicuramente trovato nello scompartimento di..-
-Potter, Weasley e tutti gli altri, ho indovinato?- Sbuffò sarcastica.
-Mi chiedo come tu faccia a frequentarli, sono troppo impulsivi, quei Grifondoro, e l’unica cosa peggiore di un ragazzo impulsivo è un…-
-Un Tassorosso rammollito, e bla bla bla, quando cambierai discorso? Sono sempre uguali, proprio come la tua bellezza, non cambiano mai. Ah, Lorcan ti cercava ‘’Lysander’’- Gli fece un occhiolino, segno che non era certo Lysander a cercarlo, bensì una nuova conquista.


Lorcan e Marion e si scambiarono uno sguardo di sfida, ma nessuno dei due disse nulla, fin quando il ragazzo non si alzò e raggiunse la porta dello scompartimento.
Uscirono insieme, seguiti da Cath.
Marion si voltò stringendo i pugni, ma poco prima d’incamminarsi verso il bagno venne fermata da Lorcan, che le stringeva delicatamente il polso.
-Marion..?- La ragazza si voltò lentamente, notando il sorriso compiaciuto di lui, e aspettò che continuasse.
Lui, dopo essersi passato una mano tra i capelli, le consegnò un pacchetto di Black Devil alla vaniglia.
-Devono esserti cadute- Disse, per poi alzare i tacchi e dirigersi nella direzione opposta, con le mani in tasca e fischiettando.
No, Lorcan non sarebbe cambiato mai, pensò Marion sconsolata, guardandolo allontanarsi.



Marion Daphne Nott, frequentava, come la maggior parte di loro, il sesto anno tra i Serpeverde.
Aveva i capelli castani mossi legati sempre in un alta coda di cavallo, gli occhi verde prato ed era di statura media oltre che essere abbastanza formosa.
Proprio come l’amica aveva un tatuaggio dietro il collo, che raffigurava un infinito formato da un serpente che si mangiava la coda.
Aveva anche e una cicatrice sul ventre che partiva dal fianco destro e arrivava all'ombelico, ma non ne parlava mai, ed ne erano a conoscenza in pochi.
Sospirò amaramente e si diresse verso il bagno, in compagnia di Cath.


Nel frattempo, a qualche scompartimento di distanza c’era chi si stava divertendo, e anche molto.
Il vagone era occupato interamente da Grifondoro del settimo anno.
C’era James Sirius Potter, che dopo esser tornato dal suo abituale ‘giretto’, aveva iniziato a scherzare come sempre, programmare gli allenamenti di quidditch, le selezioni per il nuovo cacciatore, unico membro mancante della squadra, e ovviamente a sperimentare nuovi scherzi da fare, e parlare incessantemente delle sue conquiste estive.
Fred jr Weasley lo spalleggiava, come sempre, aggiungendo particolari di questo o quell’aneddoto.
Nel frattempo Frank Paciock ascoltava il tutto, mentre Dylan Waters rideva sommessamente.

Dylan Luke Waters era un Gifondoro del settimo anno, migliore amico dei tre ragazzi, formavano il quartetto perfetto.
Aveva i capelli neri, che non riusciva mai a tenere a posto, gli occhi d'ambra e la bocca carnosa.
Era alto e abbastanza muscoloso, e la sua pelle era olivastra.
-Oh, andiamo James, mi stupisco di te. Solo due ragazze in TUTTA l’estate?- Aveva un riproduzione di una pluffa in miniatura tra le mani, Dylan.
La passò a James, che l’afferrò prontamente.
-Non è che hai messo, e finalmente aggiungerei, la testa a posto, eh Jem?- Gli diede man forte Frank, facendo scoppiare Fred a ridere.
-Non è che ti stai innamorando?- Fred iniziò a sbattere convulsivamente le ciglia, fingendosi emozionato.
- Oh, ma piantatela! Tu invece, Dylan?- James rilanciò la mini pluffa al suo proprietario, con fare scocciato, mentre quello assumeva un’aria maliziosa.
-Tre ragazze e un ragazzo, direi che ti ho stracciato amico-
-Non mi hai stracciato affatto, quella spilla lì- Disse James indicando una spilla posata in malo modo sopra una dei posti liberi- Ha azzerato tutte le conquiste che hai fatto-
La spilla in questione aveva disegnato sopra una C, segno che il Grifone fosse diventato Caposcuola.
-Oh, ma questa spilla può sempre tornarci utile- Concluse Dylan, mentre gli altri tre sorridevano in modo strano.


La porta del vagone venne aperta da Merope Tomson, che frequentava il sesto anno tra i Corvonero.

Merope era bassina, i suoi capelli erano marrone chiaro, con uno strano ciuffo che cambiava colore a seconda dell'umore, lunghi fino alle spalle.
Inoltre aveva gli occhi verdi e il naso a patata.

Merope era una metamorfomagus, ma non completamente per quel che ne sapeva, visto che l’unica cosa che le cambiava colore era il ciuffo, e non avendo mai conosciuto i suoi genitori non poteva averne la certezza.
I genitori di Merope erano deceduti, a causa di un’incidente d’auto, e lei aveva passato il resto della sua vita in un orfanotrofio, fin quando non le era arrivata la lettera per Hogwarts.


Smistata tra le fila dei Crovonero, era la migliore amica di Lysander Scamander e di Fred jr Weasley.
Il suo rapporto con Fred però era leggermente diverso da quello con Lysander.
Un giorno sembravano essere il suo migliore amico, mentre il giorno dopo sembrava esserci qualcosa di più, che veniva prontamente scacciato via per paura di rovinare la loro amicizia.

-Prefetto Tomson, quale onore- Disse Dylan invitandola ad entrare con un gesto della mano.
-Caposcuola Waters, ero solo venuta a salutare Fred, oltre che voi- Rispose chiudendosi la porta alle spalle e accomodandosi accanto a James e difronte a Dylan, non prima di averli abbracciati tutti e quattro.

-Vedo che le notizie girano in fretta, e non ho nemmeno indossato la spilla.- Ci rise su, Dylan.
-Meno male che sei arrivata, dobbiamo raccontarti di uno scherzo grandioso per inaugurare l’anno, e ovviamente ci servi anche tu..- Iniziò James.

Pochi secondi dopo lo scompartimento si aprì di botto, rivelando una ragazzina di quattordici anni, e dato lo stemma sulla divisa, si poteva intuire che la sua casa di appartenenza fosse Corvonero.
I cinque ragazzi si girarono a guardarla, facendola sentire a disagio.
-Cercavo Lily- Si giustificò la ragazza.
-E’ nello scompartimento accanto- Le fece James.
-Grazie- La porta del vagone venne chiusa e la ragazza si affrettò ad aprirne un’altra.

Allison Amber Keats, Lis per gli amici, era la compagna di stanza di Lily Luna, nonché sua migliore amica.
Lis aveva dei lunghi capelli castani, abbastanza mossi, che le arrivano alla vita. I suoi occhi erano molto chiari, ma cambiavano colore in base alle sue emozioni, letteralmente.
Neri quando era stressata, marroni quando era nervosa, rossi quando era preoccupata, verdi quando era attiva, blu quando era amabile/affabile, turchesi quando era rilassata e violetti quando era romantica/innamorata.
Questo non le giovava affatto, perchè così era semplice capire il suo stato d'animo.
La sua pelle era molto chiara, le labbra rosse e il viso dolce, dai lineamenti teneri .
Inoltre era alta e molto magra, infatti Lily non faceva che ripeterle di mangiare di più.


Un tornado dai capelli rossi la travolse, letteralmente, facendole quasi perdere l’equilibrio.
Dopo essersi abbracciate per bene, Lis salutò anche gli altri ragazzi presenti nello scompartimento, non potendo fare a meno di arrossire al sorriso di Hugo Weasley, il cugino di Lily.

La ragazza, una volta seduta, si voltò verso il finestrino, osservando il paesaggio ormai buio.
Erano quasi arrivati ad Hogwarts, un nuovo anno era cominciato.


Angolo autrice:
Salve gente :D
Ecco qui il primo capitolo, spero vi piaccia, come spero vi piaccia il modo in qui ho rappresentato i vostri personaggi.
Ho preferito cominciare con il viaggio in treno in modo da poterli presentarli tutti senza farvi confondere, successivamente li rincontreremo ad Hogwarts.
Ci tengo a dire che i vostri personaggi mi sono piaciuti tanto, e mi sono divertita molto a scrivere di loro, inoltre, per chiunque volesse ancora iscriversi, sono disponibili gli ultimi due posti.
X GinnyW.


Skyler White e Allison Keats sono stati inventati da InsurgentRose.
Theresa Light è stata inventata di Cissy Lightwood.
Melody Jensen e Lara Crowl sono state inventate da oOMyaOo.
Kile Black è stato inventato da Devilenemis.
Arya Zabini e Sebastian Garritsen sono stati inventati da _ClaryFray_.
Cathubodva Hunter è stata inventata da Theshadowbehindthemoon.
Marion Nott e Dylan Waters sono stati inventati da Malfoy_Zabini_Nott.
Connor Blake è stato inventato da Sabaku No Konan Inuzuca.
Infine Merope Tomson è stata inventata da Kaki16.

Melody Jensen
Lara Crowl.
Skyler White.
Arya Zabini.
Kile Black.
Marion Nott.
Dylan Waters.
Allison Keats.
Sebastian Garritsen.
Theresa Light.
Ps. Per Cissy Lightwood: quando ho visto quest'immagine ho subito pensato che fosse perfetta per Tessa, fammi sapere se ti piace.
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: GinnyW