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Autore: Sedichan    18/01/2005    0 recensioni
una breve introspezione nella psiche di un personaggio drammatico e malinconico..
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei solo chiudere gli occhi.

Sei stanca di volare,  falena? Lasciati cadere a terra.

Non ho mai saputo farlo, ho trascinato le mie ali sulla sabbia e ora sanguinano e bruciano.

Meglio sarebbe stato per te bruciare su viva fiamma.

E perdere la bellezza del mondo?

Il mondo è fatto per volare,  falena ubriaca. Strisciando al suolo conti i tuoi giorni di tetra agonia.

Forse che sarei dovuta morire?

Reciderti le ali,  falena, e gettarle al vento, non ne sei degna.

L’ho fatto, ho mutilato la mia anima ma non è servito, continua a fare male.

Il dolore è ciò che ti tiene in vita, sciocca, senza saresti larva e verme inferiore.

Io non voglio soffrire.

E allora muori senza aver mai volato, falena. Accetta le regole.

Queste regole non sono per me.

Non si possono cambiare, o giochi o getti la spugna. E tu hai già scelto.

Avevo paura.

Paura di volare?

Paura dello spazio aperto, paura di non avere un’ancora, paura di me stessa e dell’emozione che smarrisce il lume.

Meglio è ammattire che sostare agli angoli del cielo. Meglio ferirsi e perdersi in volo nascente che stare nel deliquio artificiale dei sensi, annebbiati di polvere di fata.

Forse non sono per questo mondo.

Nessuno lo è,  falena, ma non per questo ci si arrende.

Vorrei solo spegnere la luce.

Fallo pure. Chi pensi ti salverà?

Qualcuno vorrà farlo.

E strappare alla morte un essere che non ha mai vissuto? Atto di pietà piuttosto lasciarti annegare nel fluido.

Scorre il siero dagli squarci. è caldo e dolce sulla pelle. Profuma di sole e di anima.

Mortifero liquido abbandona il tuo corpo. Leggera la tua mente vola finalmente libera e senza paura.

Sarebbe bastato avere meno timore. La scelta è fatta e non è lecito cambiare. Grazie per aver assistito al mio primo volo in cielo aperto. Grazie per avermi liberato dalle pesanti ali mortali. Grazie per il dono dell’assoluto.

Vola ora falena e non voltarti indietro. Piangeresti sale nell’assaporare per la prima volta  la vita. Il prezzo è troppo alto, meglio l’oblio perenne dei sensi. Meglio non sapere.

Addio.

Arrivederci falena, il tuo corpo di donna mortale tinge di sangue l’asfalto della via. E non sei mai stata così bella.

  
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