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Autore: TheFieryAssassin    16/09/2014    0 recensioni
Salve a tutti semidei e semidee e anche discendeti di qualsiasi Dio o Dea,mi chiamo Marika Kenway,sono un'anormale sedicenne figlia di Atena con un passato oscuro alle spalle...ma bando alle ciance,sono qui per raccontarvi la mia storia tra i due campi ed č meglio iniziare subito.
Era un normalissimo sabato al campo mezzosangue,io stavo svolgendo alcune attivitį al campo come ad esempio:tiro all'arco,scalata mortale,equitazione sulle nuvole e combattimento con i bestioni (sono alta solo 160 cm e sono gracile,proprio una da mettere contro Clarisse La Rue). Dopo una doccia fredda,per rinfrescare qualche scottatura qua e lą che mi sono procurata durante la scalata,sono tornata in cabina, mi sono buttata sul letto,quando ho notato che la mia civetta,di nome Jes,era tornata(non siamo in Harry Potter,l'ho solo ammaestrata) con una lettera,mi sono alzata e ho dato a Jes un topolino da mettere "sotto i denti" e lei mi ha lasciato prendere la lettera.Ho visto chi era il mittente,era di mio padre,l'ho letta e diceva che sarebbe passato domani mattina per venirmi a prendere per poi trasferirci nella nostra nuova
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atena, Nuova generazione di Semidei, Octavian
Note: OOC, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Correvo davanti al gruppo,che alcune volte faceva fatica a seguirmi con tutte quelle svolte e alcuni pezzi di pietra che cadevano dal soffitto,io me la cavavo bene perchč avevo i miei sensi da lupo che mi aiutavano a prevenire ogni caduta e un nuovo fosso che si creava sul pavimento,ma dovevo tornare indietro qualche volta per aiutare i miei amici non li avrei mai abbandonati in mezzo a quelle macerie,non ero quel tipo di persona,avrei rischiato la mia vita al costo di vederli vivere.
Finalmente vedevo l'uscita,una enorme porta di legno spalancata,ma prima dovevamo attraversare una sala che stava per crollare.
Mi sono fermata all'improvviso davanti alla soglia che si affacciava sulla sala -dobbiamo attraversare la sala- ho detto con quel poco di fiato che mi restava dopo una corsa spericolata,mi sono voltata e gli altri muovevano la testa come per dire "No",poi Ottaviano ha preso fiato -é un suicidio...il pavimento sta per crollare-.
Ci rimaneva poco tempo -non abbiamo tempo di fare il giro,seguitemi e state al passo con me- poi viola ha alzato la mano e ha detto -vuoi farci morire d'infarto o cosa? Sappiamo dei tuoi poteri da predatrice,ma loro -indica Otto e Bea- sono dei comuni mortali,non ce la faranno- Bea ha annuito come per dire che fosse d'accordo con Viola,ma non si era accorta che l'aveva un po' offesa,cosģ ho urlato -DOBBIAMO ANDARE,ORA!FIDATEVI DI ME!- ho ripreso a correre e mi hanno seguita.
Sentivo il pavimento che crollava e cercavo di spostarmi dove era abbastanza robusto per il nostro peso,siamo arrivati alla porta e siamo uscito senza nessun graffio o ferita,ho visto il burrone e ho detto agli altri che dovevano lanciarsi prima loro e alla fine mi sarei lanciata io.
Dopo qualche minuto tutti erano al sicuro sull'altra sponda del burrone,Ottaviano mi fece segno di saltare,cosģ ho indietreggiato per un paio di metri e poi ho preso a correre,credevo di aver preso la misura giusta per il salto,ma non fu cosģ , eppure ero cosģ vicina a loro, mi sono aggrappata vicino ad una radice di un albero che sporgeva e ho sentito Ottaviano urlare il mio nome e io per rassicurarlo ho urlato -SONO QUA GIŁ,AIUTATEMI-.
Si sono affacciati e mi hanno vista,poi č rimasto solo Ottaviano a guardarmi -Ti tireremo su,dacci qualche minuto-.
Non so per quanto tempo avrebbe retto la radice,ma ci stavano mettendo troppo e si vedeva,il mio peso lo stava per spezzare cosģ ho urlato -OTTAVIANO!- lui si č affacciato -si?- ho guardato su -AIUTAMI!TI PREGO-.
Hanno lanciato la corda e mi ci sono aggrappata -TIRATE!-.
Dopo tanti sforzi,sono riusciti a farmi salire su e Ottaviano mi ha preso la mano...okay l'ho ammetto,in quel momento avevo un sorriso da ebete,ma mi piace,sentivo il cuore leggero e lo stomaco troppo sottosopra che gli ho vomitato sulle scarpe e Viola che ripeteva -aaaaw,ma che carini che siete-.Cavolo,ho vomitato sulle sue scarpe,non ci siamo baciati o abbracciati! Era una tipa strana,ma mi piaceva vederla viva,poi ho guardato Bea e ho sorriso -Tutto bene?- lei ha annuito -non aver paura,siamo una banda di sfigati un po' psicopatici,ma non uccidiamo semidei o innocenti- mi ha sorriso e poi ha detto - i tuoi capelli sono secchi e crespi,la maglietta non si abbina a niente e le tue unghie fanno schifo- l'ho ringraziata per questa fantastica critica nei confronti del mio modo di vestirmi,ma poi ottaviano ha obiettato -ha ragione,ma sei bella lo stesso...romana-mi ha dato una gomitata sui fianchi e poi ha sorriso,sta iniziando a starmi simpatico caratterialmente,peró era un ragazzo interessante,anche se ha il ciclo ogni mezz'ora al giorno.
Ho aperto lo zaino e ho preso la spada che brillava di luce propria,nella mia mente ho sentito Atena dirmi -adesso č la tua spada,figlia,trattala con cura e non farla finire nella mani sbagliate- ho sorriso e l'ho ringraziata telepaticamente,sperando che mi sentisse.
Ho guardato gli altri e ho detto -Atena non scatenerį la sua furia su i romani,state tranquilli,ha lasciato la sua spada in mani sicure- 
   
 
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