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Autore: Siranne    16/09/2014    2 recensioni
Si diresse in cucina, aprì il frigo e prese un piatto coperto da una pellicola. Sopra, troneggiava un post-it giallo con su scritto “riscaldare in microonde per cinque minuti”.
Sospirò lievemente, cercando di ignorare il leggero aumento del battito del suo cuore.
Da quando era stato male, il suo capo aveva colto l’occasione per introdursi sempre più nella vita del giovane editore. Lo costringeva a mangiare con lui almeno un pasto al giorno- la cena preferibilmente, così magari poteva restare anche per la colazione. E quando Takano non poteva mangiare con lui, gli preparava il cibo, scrivendogli delle brevi istruzioni sulla cottura.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Masamune Takano, Nuovo personaggio, Ritsu Onodera | Coppie: Takano/Onodera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tuo peggior rivale viene dal passato...

Perché quando il latte ti va di traverso è sempre un brutto segno!


Ritsu aprì gli occhi, ritrovandosi nella stessa posizione di prima. Alla fine anche lui si era addormentato.
 
‘Ma come fa ad avere una presa così stretta mentre dorme… o forse non sta dormendo?’
 
Guardò il petto del suo capo alzarsi e abbassarsi lentamente. Il respiro era leggero e regolare, stava dormendo. Sollevò un po’ lo sguardo, per guardare la luce che entrava prepotente dalla finestra, segno che era mattina inoltrata.
 
‘Finalmente per una volta c’è  il sole di domenica. Aveva sempre piovuto ultimamente. Sarebbe una giornata perfetta per una passeggiata se questo tizio si decidesse a lasciarmi andare’
 
Domenica, passeggiata… aveva l’impressione di essersi dimenticato di qualcosa. Fare da guida a qualcuno?
Leonard!
Gli era completamente sfuggito di mente che si era messo d’accordo per incontrarsi alle 10 al Teito Hotel.
 
«Takano-san, togliti di dosso per favore!»
 
Cercò di spostare le braccia che lo tenevano imprigionato, senza molto successo.
 
«Ma che stai facendo?» disse seccato il capo-editore, che si svegliò e lo liberò dalla sua morsa.
 
Ritsu non gli rispose, si limitò a scendere dal letto per cercare di ritrovare i suoi vestiti.
 
‘Almeno i boxer!...’ pensò rendendosi conto di essere completamente nudo.
 
Takano si mise a sedere, facendo uno sbadiglio.
«Sei consapevole del fatto che oggi è domenica e non devi andare a lavoro?» gli chiese, osservando divertito la sua disperata ricerca degli indumenti.
 
«Lo so è che…»
‘Finalmente!’
Il boxer era andato a finire sotto il divano, se lo mise in fretta e furia, senza neanche chiedersi come fosse finito lì sotto.
 
«…Oggi devo…»
 
Cosa doveva dirgli? Che doveva passare l’intera mattinata con un altro uomo?
Si ricordò della sua reazione quando lo vide mentre era uscito a bere con Saeki-san o quando era andato a cena con Haitani-san. In entrambi i casi si era piantato davanti alla sua porta ad aspettarlo e poi, appena era arrivato, se l’era trascinato in casa sua.
 
«Devo andare a pranzo dai miei genitori» disse tutto d’un fiato.
 
«Davvero? Oh be’, sono ancora le dieci meno un quarto è…»
 
«S-sai come vanno queste cose, no?  Mia madre insiste sul fatto che non vado mai a trovarla, quindi vorrei…»
 
«Capisco» disse sbadigliando ancora.
 
‘Oh no’
 
Ecco, ora si sentiva in colpa. Gli aveva spudoratamente mentito e forse aveva scelto una delle bugie peggiori.
 
‘Mi chiedo che rapporto abbia Takano-san con i suoi genitori. Forse anche adesso, come dieci anni fa, vorrebbe avere un rapporto migliore con loro?’
 
«Ehm… io vado» disse prendendo la giacca che era finita vicino la finestra.
 
«Non dimenticarti di fare colazione»
 
Onodera arrossì violentemente.
«N-non trattarmi come se fossi un bambino»
 
Vide con la coda dell’occhio Takano che si ristendeva sul letto.
Si infilò le scarpe e uscì di casa.
 

 
Un ragazzo alto, con i capelli rossicci, batteva un piede. 10.30
«Leonard!»
 
Vide un ragazzo dai capelli marroni che correva affannosamente verso la sua direzione.
Non lo incontrava di persona da anni, ma era capitato che si vedessero via webcam.
 
«Ti è preso il sonno?» disse Leonard, sorridendo.
 
«Sì… scusami!» gli rispose facendo numerosi inchini.
 
‘Non è cambiato per niente’ pensò l’inglese ridacchiando tra sé e sé.
 
«Non preoccuparti»
 
«Ehm, ti scoccia se prima passiamo da un bar?» chiese indicando un locale, lì vicino.
 
«Perché?»
 
«Non ho fatto colazione e se lo scopre sono gua-…» Ritsu si maledisse per esserselo lasciato sfuggire, soprattutto quando l’altro gli rivolse un occhiata perplessa.
 
«Oh va bene» disse riacquistando il sorriso «le madri sono sempre fissate coi pasti, eh?»
 
Ringraziò il cielo che avesse frainteso, fece una breve risata e aggiunse :«S-sì, hai proprio ragione…»
 
Entrati nel bar, Leonard si prese un caffè e Ritsu una brioche e una tazza di latte.
 
«Ehm» pensava fosse giusto chiederglielo «come sta tua sorella?»
 
«Evelin? Se la passa alla grande! Ha trovato lavoro in una banca e l’anno prossimo si sposa»
 
«Davvero? Che bella notizia. Se non ci fossimo lasciati in quel modo in passato ti direi di farle i miei più sinceri auguri» disse mentre la cameriera aveva portato le ordinazioni.
 
«Oh non ci pensare» fece Leonard muovendo la mano come a voler dire che non era importante «ormai non prova più rancore per te, sarà felice di ricevere i tuoi auguri»
 
«Mi fa piacere» Ritsu prese la brioche e l’addentò.
 
«E tu?» chiese cautamente Leonard.
 
«Io cosa?»
 
Leonard finì il suo caffè.
 
«Hai qualche relazione?»
 
«R-relazione? N-no, niente affatto» a Leonard non sfuggì il cambiamento d’umore del ragazzo che subito iniziò a bere freneticamente il suo latte.
 
Decise quindi di andare oltre.
«Sei innamorato di qualcuno?» a Ritsu per poco non andò di traverso il latte.
 
«N-n-no, assolutamente! M-ma perché tutte queste d-domande?» gli chiese mentre cercava di scacciare dalla testa l’immagine di un certo capo-editore.
 
«Ritsu… devo dirti la verità. Non sono qui per una vacanza, ma per te» gli disse con tono calmo e deciso, serio in volto.
 
«Eh?» il ragazzo non capiva dove volesse andare a parare.
 
«Ti voglio dire… che sono innamorato di te»
 
Stavolta il latte gli andò di traverso per davvero.

Note dell'autrice:
Salve a tutti! Innanzitutto vi chiedo di ignorare il titoletto del capitolo, questo è davvero penoso, lo so XD Be' finalmente ho chiarito un po' la situazione, Evelin è la sorella di Leonard. E Leonard si è innamorato di Ricchan. Chiedo anche scusa per il capitolo abbastanza breve, mi piaceva l'idea del finale ad effetto (?) Nel prossimo capitolo conosceremo un po' meglio i motivi che hanno spinto Leonard ad innamorarsi di Onodera e la storia avrà una svolta che spero voi troverete inspettata e capirete finalmente chi è questo ''peggior rivale che viene dal passato'' XD
Ringrazio chi legge/recensisce/preferisce/segue/ricorda ^_^
Come al solito vi ricordo di lasciarmi una recensioncina :3
A presto ♥
   
 
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