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Autore: madewithasmile    17/09/2014    1 recensioni
Giorgia è stanca di sentirsi dire sempre che colui che ama non va bene, è stanca di sentire commenti o semplici pareri. Lo sa già da se che il suo amore non è ricambiato, che è tutto a senso unico.
Ma forse proprio uno di questi giudizi la porterà all'amore?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Per ora sono nervosa, mi incavolo per qualunque cosa, non so quello che mi sta capitando. Lo studio, i caffè presi cinque volte al giorno ( da non fare). Sta di fatto che tendo ad essere non tanto gentile con chi mi sta intorno. Diciamo che non sopporto più la gente in generale. Forse solo i cani si salvano. 

Tra la mia lista di persone da odiare, in prima linea vi è Filippo, il mio carissimo finto fidanzato idiota che mi rende la vita impossibile. Monopolizza tutte le mie giornate, ogni ora è controllata da lui. " Lo faccio per rendere il tutto più vero" dice lui. " Mollami o ti mollo io" dico io. I primi giorni sembrava idilliaco e quasi romantico, mentre ora vorrei solo trasferirmi in un'isola deserta con cibo e acqua e magari un uomo super bello e gentile. Utopia la chiamavano. Sognare ad occhi aperti mi piace molto. Secondo nome : Marco. Carissimo ex amante opprimente. Quando un uomo si sente messo da parte tende inevitabilmente in lui a crearsi un buco nero, che gli risucchia ogni rimasuglio di cervello. Non lo cerco più uguale interesse nei miei confronti. A saperlo prima risolvevo ogni mio problema. Problema ora raddoppiato, perché sono stufa sia di Filippo, sia di Marco.

 

<< Ei sto passando da te, ti serve qualcosa? >>. Filippo e i suoi autoinviti, che bello.

<< No, torna a casa, voglio stare sola. >>. Lasciatemi in pace.

<< Ma per caso mi vuoi evitare? >>.

<< Si, voglio restare sola. Cosa del concetto RESTARE SOLA non capisci? >>. Dico sottolineando con la voce le parole principali.

<< Vabbè voi donne siete strane, sto arrivando ciao. >>. 

 

Cerco di respirare normalmente e calmare la mia ira. Poi nessuno capisce perché urlo. Perché mi portano all'insofferenza. Io sono una persona che ama la solitudine. Ama la pace. Apprezzo il gesto, ma ogni cosa ha i suoi limiti, soprattutto quando Filippo apre automaticamente la porta con un mazzo di chiavi, che io, precisiamo, non gli ho dato.

Sequestro immediato, con rispettivo omicidio del colpevole. Almeno in carcere nessuno mi troverà. Piano perfetto.

 

 

Livello di insofferenza mille. 

 

Marco cerca di farmi ingelosire baciando la sua ragazza. Lo guardo da lontano inorridita dal gesto e cerco di parlare, stavolta con calma, con Filippo. L'ho perdonato solo perché aveva portato il gelato. Non potevo farlo aspettare sull'uscio per una ramanzina, il gelato rischiava di squagliarsi. 

Dopo una lunga dormita nel pomeriggio mi ero calmata, soprattutto per le carezze dell'ex colpevole. La sera avevo deciso di dare una seconda possibilità ai miei nervi e giunta in pizzeria con tutti gli altri, mi ero riscoperta di nuovo felice. Forse l'aria e gli amici possono aiutare. Ok, forse è solo merito del gelato.

Presa dalla contentezza avevo anche provato a parlare con Marco, che per risposta aveva infilato la lingua in bocca a Michela. Gesto eroico devo dire. 

 

Il senso di apatia provato in questi giorni mi aveva fatto capire molte cose:

  1. Odiavo Marco
  2. Non mi piaceva, volevo solo qualcuno da amare
  3. spero davvero che sia felice
  4. Filippo mi ha baciato nuovamente e il mio cuore batteva, indizio numero uno
  5. Filippo è l'unico capace di calmarmi, indizio numero due
  6. E' Filippo, indizio numero tre

Soprattutto l'ultima era la più convincente. 

 

Durante la cena Filippo si alza per rispondere al cellulare, con un sguardo preoccupato. 

Io da brava fidanzata curiosa, fingendo di conoscere perfettamente l'argomento della discussione(cosa non vera), mi alzo con molta nonchalance e lo seguo.

Sta litigando furiosamente con qualcuno, appena nota la mia presenza chiude la telefonata e mi guarda confuso.

<< Che c'è? Sono la tua fidanzata o no? >>.

<< Ora lo sei dunque? >>.

<< Chi era? >>. Ribatto, ignorando la sua battuta poco simpatica.

<< Ora ti interessa? In questi giorni non sembrava interessarti molto di me. >>.

<< Scusa è che ero confusa e molto stanca, poi tu mi stavi continuante addosso e io stavo impazzendo, ma oggi solo vedendoti, col gelato, sono rinsavita. >>. Faccio una risata nervosa.

<< E adesso non sei più confusa? E comunque ero solo protettivo >>. Si avvicina lentamente a me.

<< No, non ho mai provato niente per Marco e grazie a te l'ho capito. >>. Si fa ancora più vicino.

<< Ed hai capito solo questo? >>.

<< Ho capito una marea di altre cose, ma non penso che per te siano importanti. >>.

<< Così da un giorno all'altro hai avuto queste rivelazioni? E da quando non mi dici più le cose? >>.

<< Forse erano solo state sotterrate molti anni fa e adesso sono venute a galla. Non posso dirtele perché molte riguardano te. >>. Molto vicino, quasi pericolosamente.

<< Tutto prima o poi viene a galla Giorgie, tutto prima o poi si confessa. >>.

<< Prima o poi infatti. >>.

<< Ma visto che riguarda me dovresti dirmelo. >>. 

<< E in cambio cosa ottengo? >>.

<< Magari quello che cerchi. >>. Le sue labbra si stringono alle mie senza darmi il tempo di replicare. Questa volta sento la differenza. E' un bacio vero. Ed è tutto per me. Labbra contro labbra, respiri affannati, la musica in sottofondo e gli odori della cucina ormai lontani. 

<< Mi piaci idiota. >>. Dico tra le labbra.

<< Lo so, idiota. E anche tu mi piaci. >>.

<< Lo so, idiota.>>. Dico canzonandolo, dopo essermi staccata dalle sue labbra.

 

 

Rientrando nel locale, ci scusiamo con i presenti e andiamo via.

Scappiamo nella notte ridendo, come due amanti felici. 

 

 

 

Note autrice:

Non so bene il senso di questa storia, forse era solo uno sfogo o semplicemente dei sentimenti che in un modo o nell'altro dovevano venire fuori.

Grazie a chi l'ha letta e seguita. 

Un abbraccio, madewithasmile <3 <3

  
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