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Autore: Aine00    17/09/2014    1 recensioni
Sungmin vede la vita a modo suo è stufo della gente e preferisce stare da solo ma non sa che l'arrivo del suo nuovo compagno di stanza sta per scombussolare il suo mondo in modo radicale....
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kyuhyun, Sungmin, Un po' tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Annyeong ! Secondo capitolo si questo esperimento di FF a capitoli ^^' ....che dire è un capitolo di passaggio quindi vi lascio alla lettura, prima però vorrei ringraziare tutti quelli che l'hanno messa tra le seguite e che hanno recensito :3 grazie davvero spero di non combinare disastri andando avanti ^^. Alla prossima :*
 



Se quello sarebbe diventato il suo compagno di stanza era meglio stare da soli, pensò Sungmin maledicendosi  di aver anche solo pensato di volerne uno.
Lo conosceva da circa dieci minuti e già gli aveva fatto saltare i nervi come non gli succedeva più da anni, era appena arrivato e si stava già comportando da padrone nella sua camera, appunto quella era la SUA camera e le regole le avrebbe dettate lui in fin dei conti lui faceva paura a tutti no ? Quindi perché questa volta non sfruttare la cosa a suo vantaggio?
Prese un respiro profondo cercando di calmarsi per poi dirigersi verso il dormitorio con l'intenzione di dirgliene quattro e, perché no, fargli anche prendere paura, magari se era fortunato quell' insopportabile e curioso nerd se la sarebbe data a gambe.
Salì gli scalini a due a due si fermò un secondo sulla porta prese un respiro profondo ed entrò nella stanza con la faccia più cattiva che sapeva fare, sbattendosi la porta alle spalle.
Però una volta entrato inchiodò di colpo e non poté far altro se non spalancare la bocca, si sentiva improvvisamente spaesato  e sicuramente, se non avesse riconosciuto il suo letto ed alcune delle sue cose sopra la scrivania, avrebbe creduto di aver sbagliato stanza.
Tutto era diverso da come lo aveva lasciato lui, il locale prima era molto minimalista, quasi asettico, c'era il suo letto ,con delle graziose lenzuola color rosa pastello, la sua sempre ordinata e pulita scrivania, nella libreria tutti i libri  che aveva letto o che gli servivano per la scuola e nell'angolo la sua amata chitarra.
Stop,  quello era tutto quello che c'era e che ci doveva essere.
Ora invece il caos regnava sovrano, quanto poteva essere stato via mentre si schiariva le idee, mezz'ora ? quaranta minuti al massimo?
In quel breve lasso di tempo come aveva fatto quel piccolo disgraziato a ridurre così  la camera?
Sembrava che nella stanza fosse esplosa una bomba, nel letto accanto al suo e per terra un'infinità di vestiti e scarpe sparsi, in un angolo della stanza erano stati gettati alla rinfusa una valanga di libri e li vicino gli scatoloni che probabilmente li avevano contenuti fino a poco prima, l'unica cosa che sembrava a posto era un piccolo spazio della libreria dove in modo molto preciso e  ordinato erano stati riposti i videogiochi che, nella caduta di poco prima, si erano sparpagliati per la camera.
E lui, lui dov'era in tutta quella confusione? Era seduto alla scrivania intento a giocare al PC , il rumore che la porta aveva fatto sbattendo poco prima, facendo tremare persino i muri, avrebbe dovuto destare anche un morto invece lui sembrava non aver sentito niente continuando a giocare imperterrito, ignaro della presenza del biondo che questa volta aveva davvero visto rosso e ora tremante dalla rabbia si stava avvicinando a lui.
Altro che far finta di spaventarlo questa volta Sungmin era letteralmente intenzionato a terrorizzarlo, qualsiasi cosa pur di riconquistare la sua pace, Sungmin non era cattivo, ma quando era troppo era troppo.
Si avvicinò di soppiatto all'altro che incantato guardava lo schermo e di soppiatto lo agguantò per il colletto voltandolo verso di lui e portandoselo a due centimetri di distanza affinché osservasse per bene i suoi occhi brucianti d'ira.
"Tu ....tu .."era talmente arrabbiato che gli mancavano le parole
"Siiii?" chiese tranquillamente Kyuhyun dopo esseri ripreso dallo spavento improvviso dell'essere preso per il colletto.
"Tu...tu..."
"Si lo so che io sono io continua pure " sorrise  facendogli che cenno con la mano di andare avanti.
Quell'  impertinente gli stava davvero facendo saltare i nervi .
"Tu ...io spero bene che tu abbia intenzione di mettere a posto questo casino il prima possibile o giuro che non risponderà più delle mie azioni! " disse  sibilando minaccioso tra i denti stringendo la presa, se una qualsiasi persona lo avesse visto in quel preciso istante al suo posto avrebbe visto  la figura di un demone e probabilmente se la sarebbe data a gambe.
Kyuhyun si guardò lentamente in torno con aria rilassata, aveva fatto proprio un bel lavoro,  osservando l'ordine quasi maniacale che regnava prima nella stanza aveva pensato potesse succedere una cosa del genere non appena il biondo avesse scoperto quel caos.
Anche questa volta era riuscito nel suo intento e soddisfatto riportò il suo sguardo su quello del biondo.
"Perché ?" chiese innocente " non c'è poi così tanto disordine se ci tieni tanto puoi riordinare tu" gli sorrise "ah e se non ti dispiace potresti lasciarmi andare ? ....sai mi stropicci il maglioncino"  gli disse appoggiando delicatamente la mano su quella di Sungmin che ancora era aggrappata ai suoi abiti.
Sungmin non poteva crederci sentì le forze venirgli meno, la rabbia scemare e inebetito dalla risposta del castano rimase a fissarlo stralunato con la bocca aperta.
Chi diavolo era quello strano individuo ? Sembrava non avesse paura di niente o quanto meno di niente di quello che faceva Sungmin,  sembrava incurante di tutto, con lui era inutile qualsiasi tipo di dialogo Sungmin lo aveva capito e aveva anche compreso che non si sarebbe liberato facilmente di lui.
Mentre ancora Kyuhyun lo guardava in attesa decise che, se arrabbiarsi  non aveva funzionato, gli rimaneva un'ultima soluzione... ignorarlo.
Mollò la presa e rassegnato decise che per la sua sanità mentale , per quella volta e solo per quella volta, avrebbe riordinato lui e poi avrebbe iniziato a far finta che lui non ci fosse.

Il castano nel frattempo, era tornato a dilettarsi con il PC anche se di soppiatto, cercando di non ridere, sbirciava un sospirante Sungmin che metteva a posto.Inizialmente essendo concentrato sul suo adorato gioco Kyuhyun non aveva sentito il biondo entrare nella stanza e quando l'altro lo aveva preso improvvisamente per il maglioncino si era anche spaventato, ma poi aveva subito ripreso il controllo di se e iniziato il suo teatrino.
Sungmin era davvero infuriato lo poteva vedere dal suo sguardo ma questo non lo spaventava , anzi tutto ciò lo faceva sentire elettrizzato,
voleva testare fino a che punto l'altro era pronto a spingersi, se davvero le voci che giravano erano vere o solo un'impressione come credeva di aver intuito.
Aveva ragione lui, la conferma gli venne data dalla reazione che Sungmin aveva avuto alle sue parole, ora ne era certo, oltre a trarne divertimento, sarebbe riuscito di sicuro a farlo capitolare.
Già perché Kyuhyun era sin dall'inizio incuriosito da Sungmin, prima a causa delle voci sul suo conto, ed ora ,che lo aveva conosciuto di persona e aveva osservato il suo modo di fare e lo aveva guardato, anche se per poco,  scopriva di essere ancora più interessato a lui e voleva avvicinarglisi, scoprire ogni cosa di lui.
La prima cosa che lo aveva colpito a dispetto delle chiacchiere era il suo aspetto fisico, si era immaginato un energumeno trasandato  tutto muscoli e con un brutto muso con il quale non si poteva nemmeno parlare.
Invece , sebbene il loro primo incontro non fosse stato dei migliori, dopo lo scontro aveva aperto gli occhi e si era ritrovato davanti un biondino niente male, non era molto alto, anzi a dirla tutta era più basso di lui, e non era nemmeno così muscoloso così come aveva pensato anche se cadendogli addosso aveva potuto intuire che era ben messo, la cosa che però l'aveva sorpreso di più erano stati i tratti dolci del suo viso le sue meravigliose labbra e i suoi occhi che lo avevano per un attimo confuso. Si per un attimo si era perso dentro quei dolcissimi e profondi occhi neri che sembravano risucchiarlo, come poteva una persona con degli occhi così essere temuta in quel modo da tutti, ecco esattamente nel momento in cui aveva formulato questo pensiero Kyuhyun aveva desiderato conoscerlo più profondamente e per farlo credeva non ci fosse modo migliore che tormentarlo, un po’ come fanno alle elementari i bambini che vogliono attirare l'attenzione della bambina per cui hanno una cotta.
Una volta finito di sistemare la stanza, cosa che era durata più di quanto avesse previsto, senza degnare di uno sguardo il castano, Sungmin si cambiò e andò a dormire contento che quella giornata fosse finalmente finita, ripensò a tutto quello che era successo e mentre cercava di non pensare a quello che invece lo avrebbe atteso durante la forzata convivenza con Kyuhyun si addormentò esausto.
Si svegliò di colpo al suono della sveglia, erano solo le 6.00 del mattino ma a lui piaceva svegliarsi presto, quella era la seconda ora del giorno che amava di più.
Tutti dormivano ancora e la pace regnava sovrana, c'era così tanto silenzio che si sarebbe sentita cadere una foglia ma era questo che dopotutto lui prediligeva, soprattutto dopo la serata precedente.
Prima che quel  idillio potesse  finire si cambiò silenziosamente e, cercando di fare il meno rumore possibile, prese i suoi libri e uscì dalla sua stanza preferendo non esserci quando il castano si sarebbe svegliato.
Girovagò per quasi un'ora fermandosi solo per fare colazione poi ,inconsciamente, si ritrovò davanti al dormitorio di Wookie, in quasi un anno che lo conosceva non aveva mai sentito il bisogno di vederlo o di parlargli, ma questa volta non aveva avuto bisogno di pensarci perché il suo corpo aveva seguito l'istinto e portato li dove aveva bisogno di essere, dall'unica persona che lo avrebbe ascoltato.

Ryeowook quella mattina, anche se molto assonnato, era felice e contento, il suo compagno di stanza era un tipo simpatico e tranquillo, avevano passato gran parte della notte a chiacchierare e ,anche se avevano scoperto di non avere molte cose in comune, sentiva che sarebbero andati d'accordo. Il moro uscì tranquillamente dal dormitorio e mentre ancora si stropicciava gli occhi per la sonno si sbloccò. Aveva sicuramente visto male , quello che credeva di aver visto non poteva assolutamente accadere, era ancora nel molto dei sogni senza alcuna ombra di dubbio, sorridendo e dandosi dello stupido da solo stava continuando a dirigersi verso la scuola quando si sentì chiamare proprio dalla persona che immaginava di aver visto.
"Ryeowook-ssi ...buongiorno" lo salutò timidamente Sungmin.
Il moro ancora stentava a crederci e lo osservò stralunato ancora per un po' prima di ricambiare il saluto.
"Buongiorno a te Sungmin ! ...mio Dio sei davvero qui! " disse ancora incredulo
"A quanto pare" rispose a disagio il biondo
"Che cosa è successo?" in un anno che si conoscevano non era mai capitata una cosa del genere per cui il moro non ci mise molto a fare due più due e a capire che sicuramente cera qualcosa che aveva spinto quello che ormai considerava suo amico a recarsi da lui.
"Perché deve essere successo qualcosa?" chiese innocentemente
"Perché in un anno che ti sto vicino non sei mai venuto da me, quindi sotto deve esserci qualcosa, ti conosco Sungmin, anche se non mi parli quasi mai ho imparato a conoscerti quindi sputa il rospo immediatamente"
Sungmin era restio a confidarsi con Wookie ma aveva bisogno di farlo quindi durante il tragitto che li portava a scuola spiegò al moro tutta la faccenda facendogli capire tutta la sua frustrazione e il desiderio che tutto potesse tornare come prima.
"Oh ma è assolutamente terribile" disse con aria dispiaciuta Wookie , anche se invece pensò-assolutamente fantastico- infatti il moro nella sua testa in parte era dispiaciuto per quello che aveva dovuto passare il suo amico dall'altra invece stava ringraziando il cielo e il nuovo arrivato per aver fatto si che si compisse un miracolo, Sungmin era davanti a lui e si stava confidando per qualcosa che lo angustiava, era meraviglioso e se avesse potuto sarebbe andato di corsa a baciare Kyuhyun, se ricordava bene il nome del tizio, per aver fatto quello che lui non era riuscito a fare, far si che Sungmin si aprisse con lui.
Mentre i due parlavano non si erano accorti che si era fatto tardi e che la campanella stava per suonare, corsero in classe e fecero appena in tempo a sistemarsi nei loro banchi che il professore entrò.
"Buongiorno ragazzi!" salutò sorridente il professor Choi.
"Buongiorno professore" risposero tutti alzandosi in piedi per il saluto.
"Allora iniziamo subito con le cose importanti, quest'anno ci sarà in classe con voi un nuovo studente...prego vieni avanti"
La porta si aprì e Sungmin sentì una spiacevole sensazione lungo la schiena che fu subito confermata da ciò che vide.
"Maledizione non è possibile!" sibilò tra i denti facendo voltare Ryeowook che sedeva davanti a lui.
"Che c'è?" gli bisbigliò l'altro
"È lui, è lui quello di cui ti parlavo"
Sorpreso il moro si voltò ad osservare meglio il nuovo arrivato, ringraziandolo mentalmente.
"Allora ragazzi, lui è Cho  Kyuhyun dategli il benvenuto e trattatello bene"
"Neeee" risposero tutti tranne il biondo.
"Bene vediamo dove puoi sederti "
-ti prego non qui, ti prego non qui- pregava ad occhi chiusi Sungmin.
"Mmh laggiù mi sembra perfetto"
"Quaggiù?" chiese innocentemente il castano avviandosi al posto che gli era stato indicato.
"Si li vicino a Sungmin" confermò il professor Choi
Sungmin non poteva credere a quello che aveva appena sentito, il mondo anzi no l'universo intero era conto di lui.
"Oh cazzo!" esclamò a denti stretti con sguardo disperato.
"Sungmin-ssi " iniziò a dirgli il castano attirando su di loro gli sguardi di tutta la classe "molto piacere di conoscerti spero andremmo d'accordo, prenditi cura di me" gli sorrise sardonico Kyuhyun tendendogli la mano, contentissimo del posto che gli era stato designato.



Continua....
   
 
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