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Autore: sweetgirl1993    17/09/2014    1 recensioni
E se non fossero solo i Sayan ad essere alieni? Se si potesse cambiare il proprio DNA? Tanti sentimenti, emozioni, avventure e molto altro in questa fanfic che spero vi piaccia e appassioni. Accetto critiche e correzioni e ringrazio chi legge e chi recensisce anche.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo un paio di minuti, uscirono dal computer i risultati che Chichi prese e lesse. La sua faccia era impassibile, non trasmetteva nessuna emozione.
(Vegeta) " Allora?"
(Chichi) " Non c'è stato alcun danno, il cervello, le sue funzioni, sono sulla norma, ma..."
(Vegeta) " Ma?"
(Chichi) " ... Ma alcuni neuroni sono andati fuori uso per via dell'esplosione; inoltre la parte del cervello riguardante la memoria è stata danneggiata..."
(Vegeta) " Cosa? Questo che vuol dire?"
(Chichi) " Vuol dire che c'è il rischio che quando si svegli, non si ricordi più nulla"

(Vegeta)
Bulma era ancora stesa su quel lettino, ferma, immobile, impassibile... La terrestre di Goku si occupava tutti i giorni di lei: la controllava nella speranza che si svegliasse prima o poi, la puliva, le parlava, l'accarezzava, se ne prendeva cura come una mamma fa con il proprio figlio, mentre io ero impassibile, come sempre, ma in realtà non sapevo cosa fare... La guardavo e dentro di me albergava giorno dopo giorno il pensiero che fosse lontana, che non volesse più tornare da me... Ormai era in una specie di sonno permanente da giorni, e, mai come adesso, mi assaliva la paura che non si sarebbe più risvegliata e che sarebbe morta... I giorni passavano e, dopo un pò, arrivammo sulla terra. Qui Bulma fu portata nel laboratorio del padre dove fu nuovamente collegata a vari fili attaccati a loro volta a degli apparecchi che rivelavano i suoi valori vitali. Furono fatte analisi ematiche più approfondite, furono la terrestre ed il dottore a farle e quello che ne uscì fu di una stranezza unica.
(Dott.re Brief) " Ecco le analisi ematiche"
(Chichi) " Che cosa dicono?"
(Dott.re Brief) " Affermano la presenza di globuli rossi e bianchi molto sviluppati, ricchi e corposi, molto ferro e calcio nelle ossa, si potrebbe dire al di fuori del normale, ma senza creare nessuna emorragia; inoltre si rileva la presenza di cellule modificate, più forti, resistenti, con una notevole velocità di riproduzione, ma senza eccedere, e quindi senza creare problemi della persona..."
(Chichi) " In poche parole mi sta dicendo che Bulma ha subito un mutamento della struttura corporea?"
(Dott.re Brief) " Esattamente. Il corpo ha subito delle modifiche fuori dal normale, ma ciò non ha compromesso nulla... Anzi tutto è nella norma. però al microscopio ho esaminato un campione della sua pelle e ho notato una cosa che non ho mai visto..."
(Chichi) " Sarebbe?"
(Dott.re Brief) " Ci sono delle cellule che assorbono altre cellule..."
(Chichi) " Cosa?E' impossibile!"
(Dott.re Brief) " E invece è così..."
(Chichi) " E' come se nel suo corpo ci fosse un batterio che si sta cibando delle sue cellule?"
(Dott.re Brief) " Si"
Le cose stavano così: fisicamente Bulma non era più la stessa. I due terrestri decisero di fare anche delle analisi ematiche del sangue sayan e notarono che le due cose coincidevano. Freezer era riuscito a creare la copia di noi sayan... Ma come aveva fatto quel maledetto? Se non fossi riuscito a sconfiggerlo, probabilmente avrebbe creato un suo esercito con le stesse caratteristiche di noi sayan... La cosa sarebbe stata studiata in modo più approfondito successivamente, quello che adesso contava era che Bulma fosse viva e che si svegliasse al più presto... in fondo avevo paura che si risvegliasse. il perchè? Semplice: c'era il rischio che non si ricordasse nulla. Dopo tutto quello che avevamo passato entrambi... Al solo pensiero sentivo un brivido freddo pervadermi la schiena. Non volevo arrendermi e non volevo che si arrendesse, per questo feci un piccolo tentativo che mi fece stupire di me stesso... Ormai la terrestre era dentro di me, mi aveva in un certo senso cambiato, anche se non lo avrei mai ammesso. Entrai un giorno nel laboratorio dove lei si trovava addormentata da giorni che per me sembravano anni. La guardai: sembrava una statua di gesso, la sua pelle bianca come la neve, le sue labbra rosee come un fiore di primavera appena sbocciato, i suoi capelli azzurri e mossi come le onde del mare... La ammiravo in tutta la sua bellezza e guardavo attentamente ogni particolare di lei. Mi avvicinai al fianco del letto, mi sedetti sulla sedia e la rimirai. Pensai ai suoi occhi, a quanto avevano pianto per me, a quanto avrei voluto rivederli... Poi, senza accorgermene, parlai ad alta voce, sapendo però di essere solo e che nessuno era nei paraggi.
" Il tempo passa, io ho compiuto finalmente il mio obiettivo tanto atteso, ho sconfitto Freezer, ho raggiunto lo stadio del super sayan, ho riavuto il mio regno ed il mio popolo. Dovrei essere felice, appagato, trovarmi sul mio pianeta, festeggiare e regnare per la mia vittoria... Eppure tutto ciò che ho sempre desiderato non mi appaga... Sono qui, sulla terra, vicino a te nella speranza che ti svegli e mi dica qualcosa, ma che non faccia male. Sono qui perchè attendo il tuo risveglio, perchè mi manca la tua voce petulante che mi rimprovera quando io faccio qualcosa che a te da fastidio, perchè mi manca guardarci negli occhi e sfidarci, ma allo stesso tempo cercarci, perchè mi mancano i tuoi gesti, i tuoi movimenti, mi manchi tu. Non posso credere a quello che sto dicendo, sicuro mi sarò rammolito, ma quello che sto dicendo è quello che provo... Adesso anche lo spietato principe dei sayan prova dei sentimenti come li definite voi terrestri. Ma questo è stato possibile solo grazie a te. Mi hai aperto il cuore verso delle emozioni mai provate e che per me erano sconosciute. Attendo con ansia il tuo risveglio perchè voglio te, ma non come una terrestre sconosciuta che deve obbedire ai miei ordini e creare oggetti per me, ma come compagna, amante che si dedichi a me, che mi riscaldi il letto per la notte, che mi permetta di dare un senso, uno scopo alla mia vita, che mi possa dare un erede per il mio trono. Voglio che ci rincontriamo, ci riconosciamo, ci amiamo come dici tu, che diventi la mia regina. Per questo ti prego, Bulma ritorna da me..."
Non avevo mai espresso un mio pensiero intimo ad alta voce, ma volevo che lo sentisse; forse avrebbe avuto qualche reazione, ma niente era cambiato. Chinai la testa verso il basso per un attimo dirigendo il mio sguardo verso la sua mano stesa sul letto: era piccola e liscia come la pesca... Come avrei voluto che quella mano si muovesse e mi toccasse. Decisi di andarmene, quando vidi che le sue dita si stavano muovendo. Decisi di chiamare il dottore e la terrestre che accorsero subito nella stanza.
(Chichi) " La sua mano si muove!" disse la terrestre commuovendosi.
(Dott.re Brief) " Finalmente la mia bambina si sta svegliando"
Pian piano ella aprì gli occhi guardandosi intorno... La mia ansia saliva sempre di più... Attendevo solo una sua risposta nel tentativo di capire se si fosse dimenticata di me o no. la terrestre si sedette sul letto e guardò Bulma.
(Chichi) " Bulma, mi riconosci? Sono Chichi, la tua migliore amica"
Lei guardava ma non pronunciava nessuna parola... La cosa preoccupò i due terrestri e me.
(Chichi) " Riesci a capire quello che dico?"
Lei mosse la testa in segno di assenso, ma non spiccicò parola. Ero preoccupato e per questo mi alterai.
(Vegeta) " Che cosa succede? Perchè non parla?"
Al suono delle mie parole spalancò gli occhi e diresse lo sguardo verso di me. Mi fissò per un pò, poi incominciò a piangere silenziosamente. Non si capiva la sua reazione, era strana.
(Chichi) " Per favore lasciatemi sola con lei"
(Vegeta) " Che cosa vuoi fare?"
(Chichi) " Voglio parlarle"
(Vegeta) " Io resto"
(Chichi) " Ho bisogno di restare sola con lei principe"
(Vegeta) " Ho detto che..."
(Chichi) " vuoi che Bulma ritorni quella di un tempo? Allora fidati e lasciami fare Vegeta"
La fissai  ed il mio sguardo si indurì, era simile a Bulma in quanto a testardaggine e sfacciataggine, ma aveva anche lei un carattere forte. decisi controvoglia di fidarmi e mi diressi fuori, aspettando con ansia che lei uscisse dalla stanza con delle buone notizie.

(Narratrice)
Tutti uscirono dalla stanza dove rimasero solo Chichi e Bulma. La prima chiuse la porta, mentre la seconda piangeva silenziosamente: seduta sul letto, occhi aperti, sguardo triste ma con un sorriso sulle labbra; era il controsenso in persona. Che le stava succedendo non si capiva, ma Chichi era intenzionata a scoprirlo. Si sedette nuovamente sul letto, abbracciò la sua più cara amica.
" Che cosa ti succede amica mia?" Bulma sentì le sue parole e riconobbe sia lei che la sua voce. Come poteva dimenticarla, la sua più cara amica. Cercò di alzare le braccia nel tentativo di ricambiare l'abbraccio, cosa che Chichi notò, ma poi le lasciò cadere sul letto. 
"Bulma tutto bene? Dimmi solo se si o no con la testa. Ci riesci?"
Ella piano riuscì a muovere la testa in segno di assenso. Ma allora se stava bene perchè sembrava incapace di parlare e di muoversi? Chichi notò che c'era qualcosa di strano e decise di chiamare il dott.re Brief. Quindi uscì dalla stanza.
" Aspetta un attimo Bulma, sarò presto di ritorno, ok?"
Ella disse di si con la testa. Chichi richiuse la porta alle sue spalle.
(Chichi) " Dott.re Brief..."
(Dott.re Brief) " Allora Chichi, come sta? Si ricorda di tutti noi?" disse riferito a tutti, ma momentaneamente riferito ai presenti, ovvero lui, Chichi e Vegeta che ascoltava appoggiato al muro con le braccia conserte e lo sguardo fisso su di loro.
(Chichi) " Questo non lo so ancora, purtroppo non parla, ha provato ad abbracciarmi, ma non ci è riuscita..."
Vegeta ascoltava impassibile, ma dentro di se ardeva dal desiderio di riaverla.
(Dott.re Brief) " Cosa significa? Non riesce nè a parlare nè a muoversi? Ma se tutto è nella norma!"
(Chichi) " Si, lo so, ma non si dimentichi che ha subito una trasformazione non indifferente, Si potrebbe dure che la mente sia ancora la sua, poichè credo che ricordi, ma forse sente che il corpo non è il suo, e quindi non riesce ad averne il controllo. Bisogna fare delle terapie fisiche e verbali, una riabilitazione"
(Vegeta) " Mi state dicendo che per via della trasformazione Bulma probabilmente ricorda ma che non riesce nè a parlare nè a muoversi? Ma è impossibile!"
(Chichi) " Vegeta è come impiantare il cervello di una persona in un nuovo corpo che non sai come muovere. Non ti senti te stessa, ti senti incapace, per questo che le riabilitazioni potranno aiutarla. Che ne pensa dottore?"
(Dott.re Brief) " Anch'io la penso come te, devo darti ragione. Principe Vegeta il corpo umano è molto più debole di quello sayan"
Vegeta non rispose niente, sapeva che entrambi avevano ragione, quindi decise di mettersi momentaneamente daparte e far fare a loro. Successivamente sarebbe intervenuto lui: anche se trasformata in sayan, era pur sempre una terrestre e, come tale, debole, o almeno così lui credeva. Il giorno seguente Bulma effettuò la sua prima riabilitazione eseguendo esercizi per muovere le braccia, gambe, busto; poi passarono agli esercizi verbali dove la aiutavano a muovere la bocca ed a pronunciare le parole. Tutto procedeva nella norma, insomma, Bulma sembrava una malata in procinto di riprendersi, ma il caso volle che esso decidesse per lei: infatti una mattina Bulma si ritrovò per caso da sola in stanza. Il medico si era allontanato un attimo per prendere delle carte che aveva dimenticato. Si trovava seduta sulla sedia a rotelle. Questa situazione non le piaceva per niente, era stufa, si sentiva un'impossibilitata, ma non poteva farci nulla purtroppo. Si sentiva come se il corpo non le appartenesse, come se la sua mente fosse stata incastonata nel corpo di qualcun'altro, ma, ahimè, la verità era che quel corpo era il suo e tutto per un esperimento di quel maniaco di Freezer... Pensò a lui, a quello che le era successo, al male che aveva fatto a Vegeta, Chichi e gli altri... Ci pensò intensamente e dentro di lei provava rabbia, odio, rivalsa. Questi sentimenti le permisero, senza che se ne rendesse conto, di farle aumentare l'aura e di scatenare la forza che era in lei. infatti si elevò in cielo, ritrovandosi poco sospesa da terra, con le braccia piegate ed i pugni chiusi. il suo sguardo era corrucciato, sul suo viso c'era una smorfia di rabbia e voglia di distruggere: infatti l'aumento della sua aura distrusse tutto ciò che c'era intorno a lei. Ella urlava, piangeva, pensava a ciò che era successo con Freezer, al male che aveva fatto a Chichi, a Vegeta, si malediceva e incolpava, ricordava tutto purtroppo nei minimi dettagli. Il medico si diresse verso la stanza della sua paziente ed assistette alla scena. Per la paura corse verso l'uscita passando dinanzi alla stanza in cui si trovavano il dott.re Brief e Chichi a fare alcune analisi. Chichi si accorse del dottore che correva.
" Ma dove sta andando? Perchè corre così? Non dovrebbe essere nella stanza di Bulma? Che sia successo qualcosa?"
" Beh non saprei, ma è meglio andare a controllare"
" Ok"
Chichi ed il dottore si diressero nella stanza di Bulma e videro ciò che aveva visto pochi istanti fa il dottore: Bulma era avvolta da delle scariche elettriche provocate dalla sua forza vitale che non sapeva ancora di avere. chichi notò che gli occhi di Bulma erano impassibili, quasi come se fosse in trans. Infatti provò a chiamarla ma nessuna risposta ci fu da parte sua. La situazione stava precipitando.




 
  
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