Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: The world of Loki    17/09/2014    5 recensioni
Avengers High School AU| Loki era perfettamente a posto con se stesso - avere a che fare con Odino, essere un emarginato, evitare Thor. Era tutto facile. Ciò che non era facile era la presenza improvvisa di Tony Stark nella sua vita. Chi diavolo si crede di essere?| FrostIron. {Storia in PAUSA, per controlli, correzioni e altro.. Torno a novembre, niente paura!}
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5.  Lui è il mio.

 

L'obiettivo di quella giornata, come deciso da Tony, era fare amicizia con il Loki senza amici e sfuggente, prima che il giorno finisse. Mentre si vestiva per la scuola, considerò quale sarebbe stato il modo migliore per riuscirci, ma alla fine decise che era meglio lasciare fare al destino.

Dopo aver indossato una maglietta rossa, guardò fuori dalla finestra in cerca di qualsiasi movimento nella stanza del moro, ma le tende erano ancora chiuse, e non si vedeva nulla. I suoi occhi guizzarono via e evitando le innumerevoli scatole, prese lo zaino e uscì.

Lasciò la casa vuota e si avviò verso l’auto, ma si fermò nell’esatto momento in cui spinse il pulsante di sblocco. La porta degli Odinson si chiuse, vide Loki che marciava pieno di rabbia davanti a suo fratello. "Ti ho detto di starne fuori, Thor!" Si girò il moro. I suoi occhi sembravano pieni di furia omicida e Tony si sentì  un po' male per il ragazzo.

"Ne sarei rimasto fuori, se tu non me ne avessi parlato, Loki!" Thor urlò. Continuò la sua marcia, superando il fratello, sbloccò l’automobile e si avvicinò.

Loki rimase dov'era, sul prato, con le mani tese a pugno lungo i fianchi. "Questo non ti riguarda!"

"Allora perché continuo ad esserne trascinato dentro?" Thor replicò, sbattendo una mano sul tetto della sua auto, frustrato. "Cosa hai mai fatto a nostro padre per far si che ti odi così tanto?"

Oh, accidenti. Quello si che doveva far male. Tony si spostò leggermente in modo da avere una visuale migliore dalla sua auto. "Scusate l'interruzione," disse. Entrambi i fratelli si girarono a guardarlo. "Ma ... Loki vuoi un passaggio?"

Thor guardò Loki sorpreso, ma egli evitò il suo sguardo, tenendo alto il mento. “Sai una cosa? Sì.” disse Loki con un tono di sfida.  Attraversò il prato e Thor alzò gli occhi al cielo prima di scomparire nella sua auto sbattendo pesantemente la porta.

Tony guardò sorridendo il moro. "Hai litigato con il tuo caro fratello?"

"Non parlare," Loki rispose imbronciato. Aprì la porta e si infilò nella macchina senza aggiungere altro.

"Va bene" dichiarò Tony. Si sedette e mise in moto, crogiolandosi al dolce rombo della nuova vettura. Guardò l’altro in cerca di una reazione, ma Loki aveva lo sguardo fisso fuori dal finestrino, a guardare suo fratello allontanarsi dal marciapiede. "Loks, stai bene?"

Loki alzò lo sguardo. I suoi occhi verdi erano spossati dal dolore, ma il ragazzo indossò subito la sua maschera di rabbia. "Sto bene, Stark, solo.. guida."

Con un sospiro, Tony si mise in marcia seguendo il percorso appena preso da Thor. "Allora, cosa ha fatto Thor-?"

"Non so se lo sai," Loki lo interruppe, "ma non siamo amici. Non c'è bisogno che tu mi parli." A Tony, qualcosa in quelle parole dava fastidio. "Non voglio che tu ti preoccupi costantemente, okay?"

"Ricevuto forte e chiaro," rispose Tony, lo sguardo fisso sulla strada. Ma, questo non significava che avrebbe fermato la sua ricerca. "Solo curiosità, ecco."

Calò il silenzio. Era una cosa rara per Tony tenere la radio spenta ma stava aspettando qualcosa e se aveva ragione ... Loki si mosse a disagio sul sediolino e Tony dovette trattenere un sorriso. Aspettò un attimo prima di parlare "Sei sicuro che non vuoi parlarne?"

"Stark, non puoi semplicemente stare zitto?" Sbuffò, buttando all’indietro la testa nel suo poggiatesta.

"Quindi tu e Thor avete litigat-"

"Non era solo Thor!" Loki scoppiò. "E 'stato Odino, lui-" Si zittì improvvisamente, realizzando quello che stava accadendo. "Solo, dimenticatene."

Tony non avrebbe voluto rinunciare, ma lasciò cadere a prescindere. Non aveva bisogno che Loki lo odiasse più di quanto lo facesse in quel momento. Così entrò nel parcheggio della scuola in silenzio e il moro sparì prima che un’altra parola potesse essere detta.

 

…..

 

Loki non poteva dire che godeva della presenza di Tony. In realtà, lo detestava assolutamente. A casa era lì. A scuola era lì. Non c'era nessun posto dove nascondersi! E quando Loki si incamminò per andare a chimica, Tony lo trovò e cominciò a camminare al suo fianco.

"Non hai niente di meglio da fare che seguire me in giro, Stark?"

"Non hai intenzione di chiamarmi Tony?" chiese con un tono fastidiosamente allegro. Loki avrebbe voluto strangolarlo. Come può una persona solitaria essere così felice?

"Non mi hai importunato abbastanza?" Loki non era ancora sicuro di cosa volesse Tony. Si stava comportando in modo carino e quello era qualcosa che non era mai stato usato per il moro. Di nascosto, Loki guardò la stanza, alla ricerca di qualcosa di sospetto. “Che cosa vuoi veramente?”

Tony si fermò davanti a Loki, costringendolo a fermarsi. Improvvisamente il suo volto era diventato serio. Loki non sapeva cosa fare. "La notte scorsa," cominciò.

"Non parlare di ieri sera," Loki ringhiò. Era mortificato oltre ogni descrizione. Tony lo aveva visto piangere. Nessuno lo ha mai visto piangere! Beh, almeno non dopo la terza media. Era umiliante.

Tony inclinò la testa, guardandolo improvvisamente stanco, e con un sorriso triste. "Guarda. Non sto cercando di prenderti in giro o pasticciare con te o fare qualunque cosa tu pensi che io stia facendo. Sto solo cercando di esserti amico, Loks. So cosa stai passando."

Loki non poteva crederci. "Amici?" Era sconvolto e non era una bella sensazione. Si sentiva male e miserabile. "Se ne hai sentito parlare, Stark, io non ho amici."

"E’ Tony," lo corresse. L’altro non sorrise e i loro occhi si cercarono, Loki si sentiva quasi nudo di fronte a Stark. Esposto.

"Sei senza speranza." Loki scosse la testa e si diresse a chimica, ignorando Tony che lo seguiva. In quel momento sentiva  di rimpiangere l’aver incontrato Tony Stark.

 

.....

 

Così Loki lo aveva ignorato per tutta chimica, anche quando erano stati accoppiati per un compito. Lo aveva evitato nei corridoi e al suo armadietto. Ma la volontà di Tony era più forte che mai. Gli piacevano le sfide; e aveva accolta quella. Così, quando arrivò l’ora di pranzo, Tony aveva un piano.

Teneva il mano il suo vassoio mentre scrutava la mensa, alla ricerca di un ragazzo dai capelli neri in particolare. I suoi nuovi amici, naturalmente, gli fecero cenno di avvicinarsi, ma lui li ignorò per attenersi al piano. Attenersi al piano ...

Là. Vide Loki a un tavolo nel retro della caffetteria, l'unico seduto da solo. Tony si mosse verso di lui prima di capire quello che stava facendo.

Senza un avvertimento, si lasciò cadere sulla sedia accanto a Loki e posò il vassoio con uno slam, catturando l'attenzione di Loki che lo guardò con occhi spalancati e sorpresi. "Che diavolo, Stark?"

"Tony," disse di nuovo.

"Non puoi stare qui," Loki sibilò, sporgendosi verso di lui minacciosamente.

"Accidenti, non mi ero reso conto di essere nel bel mezzo di Mean Girls. Indossi solo rosa il mercoledì?"

"Sono serio, Tony", disse Loki.

Tony avrebbe dovuto essere sorpreso perché l’altro aveva finalmente usato il suo nome di battesimo, ma era più preoccupato per l'espressione spaventata che improvvisamente gli avvolse il viso. Era sicuro di aver visto tutti i tipi di emozioni di Loki, ma la paura non l’aveva ancora vista. "Che c’è che non va?"

"Non voglio esserti amico," Loki si lasciò andare. "Io non ho bisogno di esserti amico, va bene? In questo momento, ho solo bisogno che tu mi lasci solo. Posso proteggermi."

"Proteggerti?" Tony ripetè confuso. Cosa pensava sarebbe accaduto?

"Lasciami stare," il moro lo stava praticamente supplicando.

Loki continuava ad essere sempre più complicato, realizzò Tony. Un momento era feroce e meschino e il momento successivo era vulnerabile e spaventato. Tony sentì un rumore..

"Ehi, Loki! Hai un nuovo amico?"

Loki si irrigidì non appena un ragazzo che Tony non aveva mai visto prima si avvicinò al tavolo. Improvvisamente,  si rese conto che la maggior parte della sala da pranzo era immersa nel silenzio,  guardando e aspettando. "Bucky",rispose Loki in modo uniforme.

"Mi dispiace, Tony, non ci siamo mai incontrati prima", disse Bucky allegramente, offrendo la mano. Tony la prese con diffidenza, notando come Loki si era irrigidito.

In un attimo , altre due persone apparvero al fianco di Bucky; Fandral e Sif. "Non mi ero reso conto che mi stavate organizzando una festa di benvenuto," rispose Tony, lasciandogli la mano.

"Nah, volevamo solo risparmiarti la fatica. Loki non è un'ottimo amico."

Tony era incazzato a dismisura. "Non ricordo esistano regole riguardo a chi io possa essere amico."

"Tony non è mio amico," Loki parlò. Tony lo guardò in modo discutibile, ma lo sguardo del moro gli disse di stare zitto. "Mai lo sarà."

“Bene”, esclamò Bucky. Tese la mano e Sif gli passò una tazza. "Questo è tutto quello che avevo bisogno di sentire." Scaricò il contenuto sopra la testa di Loki che schizzò anche sul tavolo. Era qualcosa simile alla soda scura. Tony saltò dalla sedia, evitando lo schizzo giusto in tempo .

Bucky si mise a ridere, gli altri due si unirono a lui, e ben presto la metà della mensa rideva. Tony si guardò intorno sorpreso per la crudeltà di tutti. I suoi occhi catturarono Pepper che era pallida, e non rideva. Natasha sedeva rigidamente al suo fianco.

Si voltò verso Loki congelato sulla sedia. I suoi capelli gocciolavano, e i suoi vestiti erano impregnati di quella roba appiccicosa. "Loki", sussurrò.

Il moro si alzò, lentamente, senza guardarsi intorno.  Si voltò e si avviò oltre i tre. Aveva fatto pochi metri lungo il corridoio quando il fratello gli si avvicinò. "Loki! Stai bene?" Thor guardò tutti preoccupato e incazzato.

Loki lo spinse da parte e continuò il suo cammino in silenzio fuori dalla mensa. Il viso del biondone divenne rosso e le sue grida echeggiarono attraverso la caffetteria. Tony non stava ascoltando; i suoi occhi erano concentrati su Loki, e la sua mente su come era stato umiliato.

Si voltò verso Thor che stava gridando verso Fandral e Sif. Bucky, aveva impresso sul volto compiaciuto un disgustoso e malato sorriso. Tony gli afferrò la camicia, e lo tirò a lui minacciosamente. "Per che diavolo era?"

"Faresti meglio a stare lontano da Loki", gli rispose, non preoccupandosi della preso dell’altro. "Lui è mio." A Tony non piaceva il modo in cui lo disse. Troppo possessivo. Brividi percorsero la schiena di Tony.

 

"No, stagli lontano," ringhiò Tony. "Perché la prossima volta che ti avvicini a lui, sei morto."

 

 

.

 

 

 

.

 

 

 

.

 

 

 

 

N.d.a. Mi dispiace per il ritardo!

N.d.t.  Vi prego non uccidetemi!! Vi prego, sono in ritardo e lo so. Avrei dovuto pubblicare l’altro ieri, ma ho avuto problemi con il pc, e ho anche perso qualche traduzione (compreso qualche capitolo di NND) D:

Mi perdonate? *occhi da cucciolo*   Mi dispiace per gli orrori che di sicuro avete trovato ma ho dovuto ri-tradurre il capito in fretta e furia per non prolungare il ritardo. Ma vi prometto che appena ho tempo ricontrollo e correggo tutto ;)

Ci rivediamo, il prossimo venerdì o domenica per l’aggiornamento. Vi amo e vi ringrazio per la vostra pazienza.

Per chi aspetta il seguito di Where are you?:  ci sto lavorando, non temete!! 

-LittleLoki :D

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: The world of Loki