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Autore: Uptrand    18/09/2014    9 recensioni
Ambientato dopo "L'ultimo dei phantom."
E' una raccolta di tre brevi storie.
La prima storia vede Dasha Weaver e Isabella vedersela con un alleanza tra industriali e militari desiderosi di smantellare la Noveria Corps, sfruttando la sete di giustizia di uno spettro e il desiderio di vendetta, per gli amici morti, di una vecchia conoscenza.
La seconda storia si svolge alla Grissom e vede Steve Williams Shepard lottare per mantenere la pace nell'accademia e impedire che Isabella e i suoi cloni uccidano qualcuno.
La Terza storia vede Olivia Williasm Shepard che malgrado le sue intenzione di godersi una vacanza su Palaven verrà coinvolta in un intrigo in cui Turian e Volus si affronteranno in nome del denaro e della politica.
Sono presenti descrizioni prese dal codex del gioco.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri, Jack, Miranda Lawson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mass Effect Legacy'
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Settore sanità, energia, ricerca e sviluppo, armamenti, agricolture e cibo, trasporti, e finanziario.
Otto individui di specie differenti erano seduti a un tavolo, ognuno rappresentate delle industrie operanti nel proprio settore. A presiedere la riunione, come sempre, il volus delegato del settore finanziario perché erano i soldi a tenerli assieme.
« Può funzionare ?» Chiese il turian del settore armamenti. Una cultura militarista e disciplinata, alti più di un metro ottanta, una pelle spessa come cuoio facevano del popolo turian dei soldati nati.
« Si, le capacità combattive del soggetto sono enormi.» Rispose il salarian della ricerca e sviluppo. Corpi alti e slanciati, una testa lunga e sottile sormontata da un paio di corna sporgenti vero l’alto e occhi enormi di forma ovale. Questi tratti e il fatto di avere una mente iperattiva induce sempre a pensare che sappiano più di quanto dicano.
« Il fatto che si possa fare, non significa che dobbiamo farlo. Nonostante Dasha Weaver abbia usato le risorse della Noveria Corps per armare un esercito privato e assaltare Omega, il Consiglio si è dimostrato sorprendentemente generoso nel toglierle solo qualche contratto e obbligandola ad accettare osservatori che controllino cosa capita su Noveria. » Affermò l'umano dell'energia
« Hhhhhh...Non conta come o perché il Consiglio si sia comportato in certi modi. » - Asserì il volus della finanza, distendendo le sue corte braccia sul tavolo nel farsi avanti - « La Noveria Corps. non accetta accordi con nessun altra azienda, agisce al di fuori di questo comitato e fa concorrenza a ogni altra società in quasi tutti i settori e sappiamo bene che alla prima occasione, si infilerà in quelle fette di mercato che ancora la escludono. Dasha Weaver e chi la segue va eliminata se vogliamo ritornare ad avere nuovamente il controllo del mondo degli affari…hhhhh...non è la prima volta che il Comitato elimina qualcuno e sicuramente non sarà l'ultima…hhhh » - e terminò la frase con uno dei sospiri che caratterizzavano la sua razza.
I volus erano per vocazione commercianti e banchieri, i migliori della galassia. Di bassa statura e costretti a indossare tute ambientali per vivere al di fuori di Irune, il loro pianeta natale.
Originari di un mondo con atmosfera a base di ammoniaca e ad alta pressione, le tradizionali condizioni di vita sarebbero per loro dannose. I loro corpi si sfalderebbero in pianeti con una pressione più bassa.
« Sospetto: È giusto dare fiducia agli umani in questa situazione? » Chiese dubbioso l’elcor dei trasporti, fissando una nona figura seduta a parte.
Aveva parlato nel modo tipico della sua razza che si era evoluta usando odori, movimenti impercettibili e infrasuoni sublocali per comunicare.
Consapevoli di questa loro particolarità, antepongono in tutti i dialoghi con specie aliene un’affermazione emotiva per chiarire il loro tono.
Era anche l’unico non seduto, avendo gli elcor un corpo enorme sorretto da quattro potenti arti inferiori ed essendo incapaci di muoversi velocemente.
La persona indicata si alzò avvicinandosi al tavolo. Era un uomo dai tratti asiatici, doveva essere più vicino ai sessanta che ai cinquanta e indossava la divisa di ufficiale dell'Alleanza; sulle spalline era cucito il grado di ammiraglio.
« Siamo gli unici che possono tentare e nel contempo evitare che scoppi una scandalo. Noveria non è un problema ma la Grissom è dell'Alleanza e non permetterò ad alieni di entrarvi, inoltre avete speso fin troppo per ritirarvi adesso senza ottenere nulla. Ma se volete farlo mi sta bene, l'Alleanza ci ha comunque guadagnato anche se non raggiungeremo lo scopo per cui ci siamo schierati dalla stessa parte. » Spiegò con tono calmo e distaccato l'ammiraglio Jumishu
« No, andremo avanti come stabilito.» Dichiarò il volus. Gli altri membri del Comitato annuirono.
« Per quello che riguarda mio figlio? » Domandò l’ufficiale.
« hhhh...Suo figlio sarà nominato s.p.e.t.t.r.o. dal Consiglio. »
« Come posso esserne sicuro? »
« Non si preoccupi di questo ammiraglio, Il Consiglio ha enorme influenza ma sono solo politici, influenzando la base del potere che li ha nominati a quel ruolo noi possiamo controllarli. » Asserì sicuro il rappresentate del settore finanziario.
L'ammiraglio si limitò a un cenno di assenso.
 *****
« Il Comitato si sta dando da fare. » Commentò tranquillo Volanti Deos, il consigliere turian seduto al tavolo con il consigliere asari Tevos, quello umano Chloe De falco, il salarian Jerod Wizard, la krogan Bakara e la quarian Nine'Fogar vas Sozal che di recente aveva sostituito Xen in tale ruolo.
« Sono decisi a risolvere il problema che la Noveria Corps rappresenta per loro. » Disse Tevos continuando sulla stessa linea.
« A noi conviene lasciarli fare o dobbiamo interferire? » Chiese Chloe De falco.
« Non mi pare si sia opposta alla nomina di Okiyua Jumishu a s.p.e.t.t.r.o.» Obiettò Jerod.
« Avere un altro umano a s.p.e.t.t.r.o. conviene sempre. » Dichiarò Chloe senza nascondersi dietro a false scuse.
Jerod scosse la testa, era altro che lo preoccupava « Il Comitato sa qualcosa di quello che accade sotto il ghiaccio di Noveria? »
« No, agiscono solo per il loro tornaconto economico. Ancora non si spiegano il perché di quella punizione moderata per Dasha e la Noveria Corps. » Dichiarò Bakara.
« In ogni caso per noi è indifferente, vogliono eliminare Dasha Weaver e se questo succede potremmo trovare qualcuno di più facile da controllare. L'esperimento oramai sta andando avanti bene, Isabella e i suoi cloni non sono più necessari per ottenere dati. » Disse Nine'Fogar. Lei era l’ultima arrivata nel Consiglio, sapeva che doveva misurare le parole e scegliere bene gli alleati.
I suoi gusti personali andavano verso gli umani, anche solo perché le due specie di assomigliavano abbastanza.
I quarian erano sempre stati abili scienziati nel campo della tecnologia e dell’intelligenza artificiali, adesso che si erano ripresi il proprio pianeta natale stavano lentamente erodendo il primato dei salarian. Erano più bassi e snelli degli umani, con tre spesse dita per mano come i turian, ma con una struttura facciale e capelli che li rendevano molto più simili ai primi.
« Cosa dite di Olivia Williams Shepard? » Chiese Chloe.
« È in missione, questa volta non potrà intromettersi. Steve Williams Shepard potrebbe dare problemi inaspettati se si mette di mezzo che sopravviva o no. Dovremmo trasferirlo dalla Grissom, se i suoi genitori decidono di intervenire questa storia ci sfuggirà di mano. » Asserì Tevos.
« Conosco quei ragazzi da quando erano cuccioli, non aspettatevi la mia collaborazione e quella dei krogan se succedesse qualcosa a Steve.» Disse con tono appena minaccioso Bakara.
Tevos, teneva le mani congiunte sul tavolo, rifletté sulla situazione e disse « Facciamo sapere al Comitato che al figlio minore di John Shepard non deve succedere niente, e che la Grissom non deve essere coinvolta. Dovrebbero accettare, per loro non hanno valore. »
Gli altri consiglieri annuirono, avevano bisogno della Noveria Corps. , al momento, ma Dasha Weaver era difficile da gestire e con le dovute precauzioni avrebbero potuto evitare lo scioglimento della società, cosa che voleva il Comitato, se amministravano correttamente la morte del suo presidente.
*****
Quasi tutte le strutture su Noveria erano in gran parte sotterranee per ottenere una protezione aggiuntiva dal clima. La sede principale, nel massiccio roccioso Caninea, non sfuggiva a questa regola e li si trovavano gli appartamenti privati del presidente della compagnia. All'esterno, la parte più evidente della struttura erano le porte corazzate su cui in bella vista campeggiava il marchio dell'azienda.
Nel logo della Noveria Corps erano ben distinguibili una N e una C all'interno del profilo di una montagna in campo bianco. Il colore verde delle lettere e delle stelle era segno di prosperità, le stelle erano per indicare i traffici interstellari della vasta flotta commerciale.
La sagoma del monte rappresentava la vetta più alta del complesso montuoso di Caninea e di tutta Noveria. All’interno di questa montagna aveva sede il QG della compagnia, il più grande complesso industriale della galassia. Il cuore della Noveria Corps e dei suoi segreti.

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Dasha Wever era seduta piacevolmente, immersa con l'acqua calda fino al petto, dentro alla vasca da bagno dei propri appartamenti personali su Noveria.
« Vacci piano. » Borbottò. Dietro di lei, in ginocchio, Isabella annuì mentre le stava energicamente insaponando la testa.
« Diana, Trish e Alexya cosa stanno facendo? » Chiese riferendosi ai tre cloni migliorati di Isabella. Creati da una estremista biotica asari di nome Mythra Zon nel tentativo che Aria T'Loak e Dasha si uccidessero a vicenda. Con suo stupore Isabella aveva deciso di non ucciderli, ma li aveva presi con se e parevano essersi affezionate a entrambe le donne.
Tutte e quattro hanno subito un indottrinamento da phantom e io sono una nemesis, centra qualcosa col fatto che sembro attirare ogni phantom esistente? – Si chiese tra se Dasha
« Neve , pupazzo » Rispose Isabella. I tre cloni erano state indottrinate appena l'età l'aveva consentito e avevano sperimentato quasi niente di quello che la vita poteva offrire, neanche le cose più semplici come un gioco.
Non che la mia vita sia stata questa gran cosa, ma ho avuto anche dei bei momenti e ora va decisamente meglio –  Anche lei era stata indottrinata, come Isabella, da persone che volevano rifondare Cerberus, ma un attacco dell'Alleanza li aveva fermati lasciando il processo incompleto.
Entrambe avevano perso molti dei loro ricordi, lei non era sicura che Dasha Weaver fosse il suo vero nome, mentre l'unica cosa di cui sembrava certa Isabella era il suo di nome.
Lei era poi scappata dal centro dove l'Alleanza le aveva portate, insieme ad altre persone, e nella fuga una ragazza l'aveva seguita.
La prima cosa che fece quando si accorse di essere seguita fu mandarla via, ma lei si rifiutò, allora cercò di colpirla con una pietra. La ragazza la schivò con sorprendente facilità e le fu addosso puntandole un coltello da cucina alla gola dicendo « Isabella, uccidere, aiutare. »- e lei rispose - « D'accordo Isabella mi aiuterai ad uccidere. »
Lei ancora non sapeva come aveva indovinato cosa dire, ma da quel momento erano state sempre assieme.
Mi chiedo come sono finita in questa situazione? Con tre ragazzine, cloni dell'assassina più pericolosa della galassia, che mi danno retta e che devo accudire come fossi la loro madre. Cosa siamo diventati? Una famiglia? – Quel pensiero la fece improvvisamente sentire a disagio e cercò di scacciarlo, ma questo tornava. – Possibile che l'idea mi piaccia? – 
Una melodia la fece smettere di rimuginare su quella possibilità che le dava un senso d’angoscia.
« Questa dove l'hai imparata? » Chiese a Isabella che si era messa a canticchiare una melodia piuttosto orecchiabile.
« Grissom, lezioni, musica. » Spiegò lei. Dopo che aveva creato un esercito e invaso Omega era stata costretta ad accettare tre condizioni da parte del Consiglio, se voleva evitare guai maggiori.
La prima era stata accettare che oltre agli s.p.e.t.t.r.i. anche ispettori nominati da quest'ultimo potessero recarsi dove volevano su Noveria e controllare tutto. Aveva accettato, la cosa la infastidiva ma poteva essere gestita.
La seconda richiesta le era pervenuta tramite la persona di Hannah Shepard, la nonna di Olivia e Steve. Ritenevano Isabella un problema e volevano che fosse in un posto sicuro, inoltre desideravano studiarla per apprendere di più sull'eezo 19, un isotopo molto raro dalle proprietà sconosciute che i biotici non dovrebbero possedere perché letale per l'organismo.
Per qualche ragione però Isabella era sopravvissuta agli esperimenti che un folle dottore di Cerberus, morto quando l'Alleanza le ha liberate, aveva fatto per impiantarle in corpo quell'elemento.
Così aveva accettato che Isabella, Alexya, Trish e Diana fossero trasferite alla Grissom dove avrebbero anche cercato di insegnare ai phantom a stare assieme alle altre persone senza ucciderle. Vi era anche un'equipe scientifica del Consiglio che studiava le ragazze, sotto lo sguardo vigile di Isabella che non lasciava che qualcuno le si avvicinasse.
Alexya, Trish e Diana andavano anche a lezione con abbastanza regolarità, anche se seguivano solo quello che volevano e Isabella... beh, faceva semplicemente quello che le andava.
Formalmente le tre ragazze erano normali studentesse dell'accademia e Isabella un'insegnante di supporto, ma alla Grissom nessuno ci credeva.
Però si era presa una piccola rivincita costringendo Steve Williams Shepard a servire sulla Grissom come capo della sicurezza, non gli era mai parso animato dalla stessa vena idealista di Olivia e non lo sconvolgeva stare vicino a un'assassina professionista e ai suoi quasi altrettanto letali cloni. Sapeva che in passato era anche stato abbastanza in gamba da misurarsi con Isabella senza morire, poche persone potevano vantarsi di questo, era convinta che se per caso il phantom avesse perso il controllo Steve sarebbe riuscito a difendere gli altri da lei, per un po' almeno.
Sembrava anche che si divertissero con lui, le ragazze le avevano raccontato che lo attaccavano diverse volte alla settimana e anche Isabella, ubbidiente alla richiesta di Dasha di non uccidere nessuno, non faceva mai sul serio ma cercava di far passare il tempo con un buon combattimento. Era certa che se avesse potuto avrebbe voluto affrontare anche la direttrice della Grissom e colei che era a capo dell'equipe scientifica del Consiglio, rispettivamente Jack e Miranda Lawson, due degli eroi della Normandy.
C'era anche un'altra persona sempre intorno a Isabella e alle ragazze, una certa Kelly Chambers, psicologa, su di lei sapeva solo che aveva aiutato John Shepard contro i Collettori e amava aiutare il prossimo, in teoria avrebbe dovuto insegnare a Isabella a comportasi come una persona normale, ma di fatto veniva semplicemente ignorata da colei che voleva aiutare.
Ma dopo un po' Isabella soffriva di nostalgia e incominciava a essere irrequieta, allora una nave della compagnia giungeva a portare tutte e quattro da Dasha...a casa. Come in questo caso.
Un pensiero improvviso si affacciò alla mente di Dasha – Chissà se le piace Steve? Se le piacciono gli uomini ? – Si chiese ricordando come la prima volta che misero piede sulla Grissom, all'epoca della minaccia dei grigi, Isabella si fosse introdotta nella camere di lui mentre dormiva, lo avesse immobilizzato al letto stringendogli la gola con una mano e si fosse strofinata per un po' su di lui andandosene poi soddisfatta.
Mentre qualche sera dopo aveva bussato alla sua di porta e appena aperta l'aveva baciata, quando accadde Dasha ne fu sorpresa e Isabella aveva una strana espressione indecifrabile in viso ma lei non si era mai fatta dominare degli eventi, neanche quella volta. Non era mai stata con una donna, ma decise che era qualcosa che andava provato. Da allora aveva sperimentato diverse volte.
Mi chiedo come dovrei definire il mio rapporto con Isabella ? O cosa dovrei essere io per lei? Almeno parlasse normalmente. – Rifletté tra se la Weaver.
Isabella nonostante gli sforzi della Grissom continuava a parlare poco e a esprimersi con il minimo numero di parole necessarie, le ragazze avevano dato qualche segno di miglioramento ma non molto.
Poi Isabella la abbracciò da dietro e per la sorpresa le scappò un piccolo lamento quando le mordicchiò il lobo destro dell'orecchio.
Ci fu uno sciabordare d'acqua mentre Dasha si girava e spingeva Isabella contro il bordo della vasca immobilizzandola, non che lei stesse lottando.
« Se fai così mi induci nel peccato. » Dichiarò la Weaver con un sorriso malizioso e le si avvicinò soffiandole nell'orecchio. Isabella si agitò senza troppo convinzione a causa del solletico e arrossì.
Dasha vide chiaramente il rossore del volto sulla chiare pelle di lei, e facendosi così vicina che i loro nasi si sfiorarono disse « Adorabile, mi fai venire voglia di mangiarti. » E chiuse rumorosamente la bocca facendo sbattere i denti.
Un orologio suonò l’ora.
« Pare che non abbiamo tempo, andiamo. » Affermò Dasha e si alzò uscendo dalla vasca.
Isabella indugiò ancora un attimo, sentiva la testa che le girava e la sensazione di calore che avvertiva in corpo non era dovuta all'acqua. L'aggressività e la sicurezza che Dasha dimostrava in certi momenti la lasciava esterrefatta e ammaliata, non che le dispiacesse.
Vestite in eleganti abiti da sera entrambe le donne erano dirette alla sala ricevimenti principale del complesso in cui si trovavano, quando sulla strada incrociarono Naomi Takara e Tenus Etiam.
La prima da ex N7 e mercenaria rivestiva ora il ruolo vice-capo della sicurezza, questo faceva di lei la seconda in comando di Divisione N che era l’esercito privato della compagnia.
Il secondo era un drell, di aspetto rettiliforme, con pelle verdastra e grandi occhi neri era un assassino professionista. Non figurava tra il personale della società continuando a svolgere per Dasha il suo compito originale.
Nella recente guerra con Omega un Isabella indottrinata gli aveva amputato un braccio e inferto una profonda ferita, ma le cure mediche l'avevano rimesso in sesto.
« Cosa guardate ? » Chiese Dasha.
« Alexya.» Risposero osservando attraverso una vetrata che dava su una palestra ad uso del personale di Isabella.
Alexya stava sudando copiosamente mentre si allenava con un paio di spade.
Più di Trish e Diana si stava impegnando a imparare a usare due spade in contemporanea, l'indottrinamento da phantom faceva si che si imparasse a impugnare all'istante una singola spada corta, quelle che invece stava usando lei erano due e lunghe molto più difficili da usare.
Poteva essere un clone di Isabella, ma non era lei. Alla donna era infatti bastato impugnare due spade assieme per capire subito come usarle e meno di un mese per affinare la tecnica.
La ragazza invece pareva aver bisogno ancora di allenamento se giudicava bene l'espressione critica di Isabella che non si accontentava mai di meno della perfezione, se si trattava di spade e di come usarle.
Inaspettatamente Isabella entrò in palestra e scattò in un salto biotico quando Alexya, impegnata in una serie di veloci affondi con entrambe le spade, perse l'equilibrio riuscendo ad afferrarla giusto in tempo per impedirle di finire sulle sue stesse lame. Aveva intuito, con appena una frazione di anticipo, cosa sarebbe successo alla ragazza studiandone i movimenti.
Quando uscirono, il segno di una mano era ben impresso su una guancia della ragazza che tirava su rumorosamente con il naso.
« Adesso finiscila, vai in camera a prepararti che è tardi. Presto Diana e Trish ti raggiungeranno. »
Alexya però non sembrava convinta. Dasha alzò gli occhi, poi la accarezzò in testa solo allora la vide sorridere e le sentì dire « Vado subito. », diede una abbraccio veloce a Isabella e corse via. Le spade, una per fianco, sbattevano rumorosamente a ogni passo.
« Mi ricorda qualcuno. » Commentò Dasha, Tenus e Naomi scoppiarono a ridere, Isabella si limitò a inarcare un sopracciglio.
« Diana e Trish dove sono? Credevo giocassero con la neve. » Chiese il presidente della Noveria Corps.
« Trish si è diretta verso l'ufficiò di Tetrius, Diana...lo sa il diavolo. » Rispose Naomi
« Non dovresti essere il vice-capo delle sicurezza? » Obiettò la Weaver
« Assumi cento uomini con il solo compito di seguirla, allora saprò dirti dov’è in ogni istante o forse neanche così. » Commentò il secondo in grado della sicurezza.
Dasha scosse la testa, quella frase conteneva una mezza verità « Recuperiamo Trish, troveremo Diana dopo. »
Erano quasi giunti alla sede centrale della sicurezza dove Tetrius aveva il suo ufficio come capo della sicurezza, quando udirono la voce del turian provenire dalla porta socchiusa.
«...allora ordinai ai miei uomini di usare i prigionieri come scudi e di farli andare avanti per primi  mentre noi li seguivamo da vicino, pochissimi di quegli idioti ebbero il coraggio di sparare contro i loro compagni prigionieri. Noi ci riversammo tra le loro linee e una volta vinto, feci uccidere tutti i prigionieri privi di qualche utilità. » La fine della storia fu accolta da un sonoro clop clop di mani.
Quando entrarono trovarono Trish tutta allegra e raggiante seduta su una sedia che applaudiva Tetrius per la storia appena raccontata.
« Generale...istruiamo le reclute? » Chiese incredula la Weaver, non si sarebbe mai aspettata di trovare l'ex generale turian a comportasi come un nonno umano.
« Stavo insegnando perché anche i prigionieri possono essere una risorsa da usare senza tante remore. » Spiegò Tetrius.
« Capisco...Trish vatti a cambiare, è ora. » Asserì Dasha.
La ragazza annuì e corse via.
« Bene, troviamo Diana.» Dichiarò lei uscendo dall'ufficio, un'impresa che poteva richiedere molto tempo. La ragazza amava tendere imboscate e cogliere di sorpresa la sua vittima.
Stavano percorrendo un corridoio quando Dasha scattò di lato, giusto in tempo per evitare una figura che arrivava da dietro.
Prontamente lei la afferrò per collo del vestito « Non avresti sorpreso nessuno Diana, ora devi prepararti. » La ragazza non parve entusiasta dell'idea mentre veniva trascinata via, preferendo di gran lunga a girare a zonzo per la struttura e scoprire quali segreti nascondesse.
La serata che vedeva presenti i vertici della Noveria Corps rappresentati da Dasha e Isabella, membri del suo consiglio di amministrazione, politici, capitani d’industria, magnati e chiunque avesse abbastanza denaro da potersi definire ricco.
La Weaver, passata da volgare criminale a membro della cosiddetta società perbene, non aveva trovato molto differenza tra i due ambienti. L’unica vera differenza che notò era che dal lato dei criminali stava chi infrangeva la legge ed era povero, dall’altro chi faceva la medesima cosa ed era ricco.
Dato l’evento aveva assunto un mago piuttosto famoso che rispondeva al nome di Divus Laurentium Dominus Imperator, un nome idiota a suo parere ma stava facendo il suo dovere e la serata si svolse senza problemi. Anche le ragazze, sedute al suo stesso tavolo, erano entusiaste del mago. Ma lo aveva scelto anche per un altro motivo, sapeva che era anche un agente dell'ufficio frodi fiscali e ultimamente troppi di loro stavano ficcando il naso negli affari della Noveria Corps., doveva mandare un messaggio.
Quando lo fece chiamare a fine serata al suo tavolo, il mago aveva un’aria tronfia che si sgonfiò subito quando lei gli mise in mano le cimici che aveva provato a nascondere. Sunt, il suo hacker volus le aveva trovate senza problemi.
« Bene Divus...mago, porta un messaggio ai tuoi capi “Fuori dai miei affari”, ora scappa o queste tre splendide ragazze ti uccideranno per il loro piacere. » Lo informò la Weaver.
Il mago sussultò a quelle parole « S-stà scherzando, se muoio non posso riferire nessun messaggio. »
« Farò consegnare la tua testa. » Fu la gelida risposta.
Lui corse via mentre Diana, Alexya e Trish correvano non dietro al mago ma alle loro stanze dove avevano lasciato le spade. Non avrebbero voluto separarsene, ma Dasha aveva detto che non potevano portale in sala. Ora che avevano l'occasione non se la sarebbero fatta sfuggire.
 
Il mago aveva il fiatone, non era abituato a correre ma ora che vedeva la sua navetta a meno di venti metri sulla pedana esterna si sentiva nuovamente in forze, aveva seminato quei tre piccoli mostri e quel loro cagnetto disorientandole con i suoi trucchi, ma doveva sbrigarsi perché l'avrebbero trovato a breve.
Fu allora che un proiettile gli sfrecciò da dietro graffiandogli la guancia sinistra, facendo fuoriuscire un po' di sangue. Lui provò a voltarsi, per lo spavento inciampò e cadde grossolanamente nella neve.
Quando riuscì finalmente a scorgere chi aveva sparato, vide Dasha Weaver che si sporgeva  da una finestra dei piani superiori con in braccio un fucile di precisione.
Lui fece per riprendere la corsa, ma una lama affilata gli venne puntata alla gola da qualcuno alle sue spalle.
« Sei fortunato mago. » Gridò Dasha per farsi sentire.
« P-Perché? »Bofonchiò lui tremante.
« Isabella ti considera troppo scarso per volerti uccidere e sei sfuggito a quelle tre, hai guadagnato il diritto di continuare a respirare, ma fai ben intendere ai tuoi capi che se continuano a interessarsi ai miei affari io mi interesserò a loro.. e anche Isabella. »
Al mago sfuggì un urlo, quando Isabella gli lasciò un segno simile sull'altra guancia con la spada mentre lo lasciava andare. Lui era sicuro che non si trattasse di un errore.
« Meglio che scappi mago…stanno arrivando. » Urlò ancora Dasha udendo un rumore di passi in avvicinamento e un allegro abbaiare.
Quando trovarono le ragazze sembravano essersi dimenticate di quello che gli aveva chiesto Dasha, impegnate com'erano a giocare con Spadino il cane di Isabella, un esemplare di Welsh Corgi Pembroke.
Fu Isabella ad aggiungere « Mago scarso, non divertente uccidere. »
Tetrius scelse quel momento per avvicinarsi « Abbiamo un problema, un nostro impianto minerario su Zorya, nella frontiera di Ismar, ha cessato ogni comunicazione e non sappiamo cosa sia successo. » Dichiarò il turian.
Dasha si fece seria, aveva bisogno di quei minerali per portare avanti la terza e ultima richiesta del Consiglio. Qualcosa che anche la Noveria Corps aveva difficoltà a soddisfare nonostante le sue enormi risorse.
Il progetto richiesto aveva luogo vicino al polo nord del pianeta sotto il ghiacciaio di Barbin, una lastra di ghiaccio di venticinquemila Km di superficie e due di spessore dov'era più sottile, ideale per nascondere alla galassia e dissipare l'enorme calore che si sprigionava.
« Tetrius faccia preparare l'Atlantic Codex, me ne occuperò personalmente. » Annunciò Dasha e rivolgendosi a Isabella « Preparati e anche le ragazze, forse troverete qualcosa che valga la pena di uccidere. »

Angolo dell'autore: Per conoscere meglio il mago ecco il link della sua prima comparsa http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2827183
   
 
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