P. o. V. Charlotte
- Inizia a prepararti Charlie. Vai con Emily. – disse Zoe una volta finita Never Be
- Mi spieghi cosa è successo di sopra? Ashton era praticamente pronto ad uccidere Luke prima! – mi chiese Emily mentre entravamo nel camerino
- Penso di saperlo. Siediti. Devo dirti una cosa veramente importante. – dissi
- M - Mi inizio a p-preoccupare Charlotte. Sbrigati. Ti prego. – disse balbettando. Cosa che faceva quando era nervosa.
- No. Tranquilla. Hai presente quando Ashton mi è venuto a prendere? – iniziai il discorso
- Non è successo solo il discorso del reggiseno vero? – disse
- Ahahah no. Mi ha portato sulla Tour Eiffel. È stato dolcissimo. E, mentre eravamo lassù mi ha cantato Just The Way You Are di Bruno Mars. E si è dichiarato. Mi ha detto che aspettava da tanto questo momento. E poi ci siamo baciati. – dissi sorridendo, sognando ad occhi aperti e ricordando tutto
- Aww ma che dolce che è stato! Insomma ha fatto le cose non in grande, di più! Perché non me lo hai detto prima? – chiese
- Non c’è stato tempo. Poi quando ci siamo incontrate, tu stavi male per Aaron e io non potevo farti vedere quanto ero felice di questa cosa mentre tu eri triste per la stessa cosa. – dissi
- Grazie. – disse semplicemente. Mi abbracciò.
- Dai ora vai a chiamare Joseline. – dissi sedendomi sulla poltrona.
- Ok
- Tesoro oggi diventerai … riccia! Ti piace l’idea? – disse Joseline prendendo in mano un arricciacapelli
- Sì. Riccia! Ho sempre voluto esserlo! Odio questi spaghetti che ho al posto dei capelli. – dissi ridendo
- Sai che le ricce darebbero di tutto per avere questi “spaghetti” come li chiami tu. – disse facendo in modo che i miei capelli diventassero delle onde voluminose. – Pronta!
- Ti piace? – mi chiese
- Non mi ero ancora mai vista riccia – risposi ridendo
- Ehi ragazza fidanzata, come va? – chiese Emily
- Bene. Ti piaccio riccia? – chiesi
- Stai benissimo cara. Complimenti. – rispose. – ora zitta e lasciati truccare da un’ esperta.
- Modestia a parte… - dissi sarcasticamente
- Se non stai zitta ti faccio sembrare un pagliaccio. Talmente brutto che ti daranno un contratto per le feste di compleanno dei marmocchi. – disse iniziando a ridere
- Ok. Va bene. – dissi arrendendomi
- Posso entrare? – chiese Ashton entrando.
- Certo. Vieni pure. – dissi
- Possiamo parlare io e te da soli? – chiese impaziente
- Ok allora me ne vado. Ciao splendori! – disse Emily uscendo dal camerino
- Dobbiamo assolutamente parlare con Luke di noi. Adesso. Prima del concerto. – disse prendendomi le mani
- Perché tutta questa impazienza? È successo qualcosa? – chiesi impallidendo
- No, ma è necessario che glielo diciamo. Non mi sembra giusto nei suoi confronti. – disse sorridendo e premendo le sue labbra sulle mie dolcemente
- D’accordo. – dissi arrendendomi
- Oh, ehm, scusa. – disse lui imbarazzato.
- Senti, devo parlarti. Assolutamente. Adesso. – iniziò Ashton
- Beh, peccato che io debba parlare da sola con Charlie. – disse irritato Luke
- Dai, vieni. Tanto deve parlarti anche lei quindi entra in questo camerino e ascoltami. – disse sempre più irritato il mio ragazzo.
- Allora, sai che ho sempre provato qualcosa per Charlie e te l’ho detto svariate volte che ci avrei provato, qualunque cosa potesse succedere, e … l’ho fatto. Mi sono dichiarato. Gliel’ho detto. E probabilmente è stata una delle cose che ho fatto meglio nella mia vita, di cui sono più orgoglioso. – disse Ashton
- Ehm, ti ringrazio per avermelo detto. – disse semplicemente Luke
- … di cui sono più orgoglioso. – mi disse Ashton
- Ehm, ti ringrazio per avermelo detto. – dissi – e sono molto felice per voi.
- Davvero? – vidi Ashton con gli occhi sbarrati e stupiti.
- Sì insomma. Sono cose vostre. – dissi in imbarazzo
- Ehm, dovevi dirmi qualcosa? – chiese Charlie ricordandosi di prima
- No … cioè sì … non è più importante ormai. Tranquilla – dissi impappinando e scuotendo velocemente la testa.
- Ehm, ok. – rispose
P.o.V. Charlotte
Penso che Luke mi creda un’idiota o una scema. Pensa che io mi beva la sua storia e che non me ne possa importare di meno di tutto quello che è successo in questi giorni. Ma non è così. Dopo le esibizioni torneremo ai nostri problemi.
- Sono le 19 30. Tra esattamente 30 minuti avvererai il tuo sogno. Ti esibirai per la prima volta davanti a un sacco di gente. Ti rendi conto? – chiese Ashton
- Sì. è veramente incredibile. Se me lo dicessero non ci crederei. – dissi iniziando a ridere
- Lo so. Se ripenso a tutto quello che è successo finora con la band potrei morire dalla gioia. – rispose prendendomi le mani.
Spero che tutto questo attrito che si era formato tra Luke e Ashton non rovinasse tutto il tour. Sarei stata solo male se fosse stata solo colpa mia. Cosa che in realtà è. È solo la prima tappa del tour e ½ band è nervosa tra loro. Possiamo dire che partiamo bene.
- Charlie, 10 minuti e vai in scena. – mi disse Zoe preparandomi
- Ok. Grazie. – dissi sorridendole
Vidi Ashton venirmi vicino e iniziare a massaggiarmi le spalle, cosa che faceva sempre quando stavo iniziando a innervosirmi.
Se non ci fosse lui in quel momento, probabilmente avrei preferito andare a sbattere contro un palo e perdere i sensi piuttosto che affrontare tutto questo.
- Mancano 5 minuti. Saluta Emily, Sali sul palco e spacca. Possibilmente se potessi non spaccare la mia batteria, te ne sarei grato. – disse ridendo nell’ultima parte della frase
- Dai. Ora Sali. Queste scale e canta come hai cantato prima al sound- check. Vedrai ti adoreranno – disse Ash sorridendo e mostrandomi le sue bellissime fossette.
In un intervista dei One Direction, Liam Payne aveva detto che, una volta saliti sul palco, non sentivano più niente. Solo adrenalina. Adrenalina allo stato puro. Successe la stessa cosa a me in quel momento. Tutta la tensione e la fifa che avevo accumulato nel back-stage era svanita come per magia, trasformandosi in adrenalina e irrequietezza. Aspettavo solo di poter cantare la prima canzone. Aspettavo Heart Attack di Demi Lovato.
Finalmente notai quanto fosse grande e quanto fosse piena l’arena dove mi stavo esibendo. Mi sembrava di essere in uno stadio un po’ più piccolo del solito ma sempre uno stadio sembrava.
Riuscii a notare alcune delle fan dei ragazzi che cantavano e che erano felici di vedermi cantare. Mi faceva molto piacere vederlo.
- Buonasera Parigi!! Sono Charlotte. Grazie per essere qua e divertitevi! – urlai alla folla che urlò dalla gioia
Quando andai al concerto degli One Direction a Wembley pensavo che I ragazzi dal palco non sentissero e non vedessero niente di quello che succedeva sotto il palco. E invece mi sbagliavo. Da lì si vedeva molto. Vedevo che a Just The Way You Are avevano tirato fuori le Starlights ( come succedeva in Little Things degli One Direction al loro concerto) e avevano cantato con me tutta la canzone. Alle prime note della canzone di Bruno Mars mi ero emozionata perché pensavo a cosa stesse facendo Ashton in quel momento.
Right Now dei One Direction e Wrecking Ball di Miley Cyrus sono state le canzoni più emozionanti che avevo cantato. Sono state veramente stupende. Immaginatevi anche Right Now con le voci delle fan che sormontavano la mia voce.
Boom Clap di Charlie XCX e Stronger di Kelly Clarkson sono state la ciliegina sulla torta. Le avevo scelte come canzoni finali perché erano le canzoni più ritmate e perché volevo lasciare nelle fan abbastanza adrenalina per affrontare le prime 4 canzoni della scaletta dei 5 Seconds Of Summer tra cui Don’t Stop e Lost Boy.
SPAZIO AUTRICE
Eccomi!!
Spero che il capitolo vi piaccia. Recensite come sempre.
Qualcuno di voi andrà al concerto di Torino? Se sì, in che settore siete? Perchè ci sono anche io!
Alla prossima
Ila:)