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Autore: Aurock7X    18/09/2014    0 recensioni
Da un parte si cerca di fuggire dalla realtà di tutti i giorni e staccare la spina con il mondo, dall' altra si cerca di riallacciare dei legami recisi da tempo. Due storie completamente diverse destinate forse a scontrarsi? Dopotutto gli opposti si attraggono...
Buona Lettura!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dunque.... non so davvero come scusarmi, mi dispiace per queste attese mastrondontiche, ma purtroppo l'ispirazione non arriva sempre in orario,senza contare che con madri isteriche e professori pignoli avrò ancora meno tempo per scrivere :/ ma che la storia continuerà è sicuro, tranquilli!! :) Anyway,come sempre RECENSITE A GO GO ,buona lettura, alla prossima.

Provehito In Altum, Echelon!

 

 

 

 

 

3rd _ Where The Streets Have No Name*

 

Sono più di diciotto ore che non chiudo occhio tra uno scalo e l'altro, prima in Germania e poi a Roma, da dove infine raggiungerò Napoli. Dopo che, inaspettatamente, tutti hanno approvato la mia decisione e un intero giorno a pensare alla mia meta, all'improvviso arriva Emma con un opuscolo sull'Italia; mi ha colpito sin dalle prime immagini: campagne smisurate, boschi, l'Etna, i paesini sperduti in mezzo al verde con una manciata di case.... era quello che faceva per me, un posto dove riflettere e ritemprarmi; la sera stessa ho prenotato il volo con l'aiuto di Emma iniziando in mio tour per l'Italia da Napoli. Nonostante sia una pila esaurita, sono eccitato come un bambino che sta andando a Gardaland e devo faticare per non battere i piedi, seduto un morbido sedile di pelle color crema della prima classe, giusto per mantenere un minimo di contegno... in questi casi stanchezza e jetlag aiutano.

 

Due ore dopo ho finalmente appoggiato i piedi in suolo napoletano, contento di potermi sgranchire le gambe e ancor di più del fatto che da domani inizierà la mia vacanza tanto desiderata. Non faccio in tempo a chiedermi quanto spenderò di taxi in questo mese, che vedo la scritta “noleggio auto” proprio fuori dall' aeroporto. Mi avvio a grandi falcate verso un' Audi A1 che già avevo adocchiato da lontano . Per ora sta andando tutto bene, speriamo che continui così

 

o°§§§§°o

 

Sta andando tutto male. Non che io e la fortuna siamo mai andate a braccetto, ma da qui a finire l'olio della macchina con tutti i benzinai chiusi e due ore in mezzo alla strada a cercare un anima con un po d'olio dietro....in ogni caso, seppure in ritardo, arrivo nella villa che apparteneva a mio padre, dove ora, al posto della scritta “elettricista” è appeso un cartello di benvenuto con la scritta B&B sotto. Quando suono il campanello non ricevo risposta e devo aspettare un'altra mezz' ora seduta sulle scale tentando di contattare mamma, ma sentendomi rispondere solo la voce della segreteria fino a quando, finalmente, non avvisto la solita Peugeot argento percorrere il vialetto alberato: ci siamo Isa, sorrisi baci e abbracci... o perlomeno provaci! Il resto si vedrà.


 

 

2 settimane dopo

 

 

 

Sto bene. Sto davvero bene, è da tanto che non mi sentivo così rilassato, tranquillo, senza preoccuparmi di processi, discussioni, ritardi e crisi isteriche della mia povera Emma per gestire tutti i miei capricci. Nel mio tour turistico stò risalendo tutta l'Italia lungo la costa adriatica, alloggiando in piccoli agriturismi o alberghi cercando di dare meno nell'occhio possibile e finora sembra andare tutto bene tranne qualche eccezione, Napoli e Ancona, che sono praticamente le città più grandi in cui sono passato dato che sto cercando “percorsi alternativi”, chiamiamoli così.

 

Oggi sono arrivato a Fano, città situata sul lungo mare, con un centro urbano ottocentesco e la miglior pizzeria in cui abbia mai mangiato. Nonostante sia arrivato solo da una decina di ore, sono già tentato di fermarmi qui per il resto del mese, senza contare che andando più a nord non so se potrei godermi il sole come qui. Sdraiato di schiena su un asciugamano di tela, crogiolandomi nella melodia ritmata delle onde e qualche stridio di gabbiani che si avvicinano alla spiaggia abbellita dall'imminente tramonto, lentamente mi desto dal mio stato di dormiveglia e raccolgo le mie cose per tornare all'ennesima auto noleggiata. Un' Opel questa volta per trovare alloggio per la notte: sul navigatore imposto i dati della ricerca che in questi giorni di permanenza in Italia ho imparato le parole chiave, almeno nell'ambito della ristorazione!

 

Ne trovo uno che sembra vicino, perfetto per la mia povera macchina che segna la riserva. Mi avvio sperando di trovare un distributore per strada...e riuscire a comunicare col benzinaio soprattutto.

 

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Con mia grande sorpresa ho dovuto constatare  che mia madre sembra davvero cambiata; se all' inizio ero scettica ora mi sono ricreduta, sin da quando, scesa dalla macchina accostata al vialetto di breccia, mi è venuta incontro e mi ha abbracciato: non l' aveva mai fatto, neanche quando vivevo ancora con lei e il nostro rapporto  reggeva... E mi lasciò completamente spiazzata, con il mio borsone in mano e, seppure non avessi voluto, gli occhi bordati di lacrime. 
Ora, due settimane dopo il mio arrivo si è stabilita la routine giornaliera della tipica famigliola felice, un clima che da tempo mancava, con tanto di "sono tornata!" "cosa ti faccio per cena? " e "buonanotte amore". L'unico contro a tutto ciò è lo sforzo che fa mamma a tutte queste piccolezze che sa che per me sono così importanti e il comportamento da ragioniere nello svolgere le solite mansioni da casalinga, piano di sopra compreso, (dedicato agli ospiti), che l' ha sempre contraddistinta. 
Mi sono sistemata nella mia vecchia camera rimasta invariata, con tutti i miei poster torreggiati da una gigantografia dei Mars e mi miei ritratti attaccati alla porta. La cosa che più mi aveva colpito, appena varcata la soglia della stanza, ma di cui non mi ero affatto dimenticata, erano loro: Dark Leafs e Black Lady, le mie amatissime chitarre. 
Quando ancora vivevo qui suonavo con una piccola band di strada, che con il tempo ha acquisito sempre più importanza per me, ogni giorno provavamo nel garage con un vecchio amplificatore e un microfono riparato con il nastro adesivo... Eppure ci divertivamo come non mai. Poi è finito, tutto spazzato via da una sventata d aria gelida chiamata vita.
Ora, appena finito di fare la doccia, imbraccio la chitarra elettrica, Black Lady e dopo anni, suono Never Too Late**, dei Three Days Grace***, sfogandomi sull' amplificatore al massimo.

 

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Ho trovato il desiderato cartello del bed 'n breakfast dopo due giri della strada di campagna che meriterebbe piuttosto il nome di sentiero, dalle piante e le buche che ho trovato. Nonostante le impressioni iniziali tutt'altro che positive, una volta arrivato all' imponente villa con vista sul mare ho decisamente cambiato idea. Appena sceso dalla macchina mi accoglie una signora sulla quarantina snella e eccentrica, con i capelli ossigenati e un ciuffo blu che le ricade sulla fronte. Mi sta simpatica all' istante. Con un inglese esitante mi spiega la tariffa base e le spese aggiuntive per eventuali pranzo e cena; mentre mi fa salire le scale per assegnarmi la camera,  sento distintamente una chitarra che suona una canzone  che riconosco subito, dei Three Days Grace. Notando che mi fermo nelle scale a tendere l'orecchio, la signora si scusa subito dicendo che è sua figlia ospite qui per l' estate a suonare:
"le faccia i miei complimenti, suona molto bene" le rispondo scandendo le parole sperando che mi capisca. Lei annuisce cordiale e mi apre la porta della stanza,  una spaziosa camera matrimoniale con vista sul quel lungo mare che tanto mi ha catturato.  Mi lascia informandomi che la cena è alle otto se voglio unirmi, non farmi problemi e fare come a casa mia...  Per esserci appena presentati non male come prima accoglienza.

 

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"Isabel? Isabella!" mi sento chiamare da mia madre, insistente come al solito. 
"oh dimmi" le rispondo abbassando il volume 
''Isa smetti di suonare, è arrivato un ospite, straniero per giunta, che sta proprio sopra di te quindi niente baccano, non usare l amplificatore! "
" ah ok...  Aspetta, hai detto straniero? "
" si, inglese"
"wow, e te la sei cavata? Sei migliorata in inglese! " rispondo ridendo
" beh, in realtà si, ho fatto un corso" afferma orgogliosa come se avesse superato le sette fatiche di Ercole. 
"e chi è stò tipo? "
" mi devo ancora far dare i documenti ma si chiama Ger... Jared".

 

Sono le otto e mi preparo per cena vestendomi in maniera decente dato che ci sarà anche l'ospite arrivato poche ore fa. Mi siedo a tavola e vedo che mamma ha fatto del suo meglio per apparecchiare, persino i tovaglioli di stoffa!
"ok Isa vado a chiamarlo, almeno vi presentate e dopo mangiamo tutti insieme "
" d accordo... "
Cinque minuti dopo mamma scende le scale seguita da un uomo a testa china sul telefono scrivendo qualcosa: non so perché ma ha un aria familiare...
Quando finalmente mi arriva davanti alza la testa dal display e mamma ci presenta :
" Isa, Jared, Jared, mia figlia Isabella"
Non ho sentito più una parola da quando mamma ha aperto bocca... E non ne ho bisogno, perché conosco benissimo il misterioso straniero, niente di meno che Jared, si... Jared Leto. Cazzo, sto per cenare con... Jared Leto?
Che scherzo è questo?!

 

 

 

*E' un singolo del gruppo musicale irlandese U2, il terzo estratto dal quinto album “The Joshua Tree”(1987). I Mars hanno fatto una cover di questa canzone in acustico.

 

**Singolo dell'album “One X” Three Days Grace

 

***Gruppo alternative, metal, post-grunge canadese, formatosi nel 1992, Norwood

 

 

Instagram: echelon_aurock_30

Facebook: Aurora Di Emidio

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