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Autore: LyRa91    02/10/2008    7 recensioni
Siamo davvero sicuri che la grande, geniale Bulma Brief sia una donna che, pur essendo la moglie di un grande guerriero, non sa combattere? E se decidesse di allenarsi? Se sono riuscita ad incuriosirvi almeno un po', beh, non vi resta che leggere! (... e un commentino?)
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Allenamento Nonostante tutto quello che ci ha raccontato Akira Toriyama nei suoi manga e anime, siamo davvero sicuri che la moglie del Principe dei Saiyan accetti di essere una semplice donna che, pur essendo geniale, non sa difendersi?

 


Allenamento

   Erano ormai quattro giorni che ci stava riflettendo, d'altronde non era una una decisione da prendere alla leggera, e finalmente si era decisa: avrebbe chiesto a suo marito di insegnarle le arti marziali che lui stesso praticava e in cui tanto eccelleva.
   Del resto, come sua compagna, aveva il dovere di non farlo sfigurare per la sua poca forza e poi, diamine, persino Chichi sapeva combattere! Non poteva certo rimanere indietro: era o non era la famosa Bulma Brief? Non avrebbe accettato ancora a lungo l'idea di essere seconda a qualcun'altra.
   Vegeta era consapevole che stesse covando qualche idea che, in un modo o nell'altro, gli si sarebbe ritorta contro, come spesso succedeva. Sicuramente, però, non si sarebbe mai aspettato che lei gli rivolgesse una richiesta tanto inaspettata.
   Da bravo genio, Bulma aveva già pianificato tutto: gliene avrebbe parlato a pranzo quando, semidistratto dal pasto perfetto che gli stava cucinando in quel momento, non le avrebbe urlato addosso. Inoltre, aveva spedito Trunks sui monti Paoz, cosicchè non fosse d'intralcio.
   Mancavano circa quindici minuti prima che, come tutti i giorni, uscisse dalla Gravity Room e Bulma iniziò a respirare profondamente per scaricare l'ansia e la paura. Cos'avrebbe fatto se lui si fosse messo a ridere? Ecco, questa era un'eventualità che non aveva ancora preso in considerazione. O, per meglio dire, che non aveva voluto prendere in considerazione; sicuramente, decise, non si sarebbe messa a piangere davanti a lui. E non l'avrebbe nemmeno minacciato. Voleva semplicemente che anche lui fosse orgoglioso della sua scelta.
   -Su, sentiamo: cosa stai tramando questa volta?- Sobbalzò, presa alla sprovvista, quando sentì la sua voce alle sue spalle.
   -Eh? M-ma cosa stai dicendo? Io non sto tramando proprio niente!- Possibile che se ne fosse accorto? Ed era anche uscito prima della Gravity Room, chiaro segno di curiosità. -Comunque, principino, non lo sai che la curiosità è femmina?- Lo punzecchiò servendogli il pranzo.
   L'uomo, evidentemente attratto dall'enorme piatto davanti al naso, si limitò a lanciarle un'occhiata tra lo scettico e il nervoso.
   Bulma, presa da un attacco di ansia che non era riuscita ad allontanare, gli si avvicinò, e con lo sguardo basso sussurrò: -Vegeta, io vorrei che tu... beh, insomma, io vorrei imparare le arti marziali- Pregò mentalmente che il guerriero non si mettesse a ridere.
    Le bacchette rimasero immobili a mezz'aria, ad egual distanza dalla sua bocca e dal piatto, mentre l'uomo le chiese: - Oh, capisco. Quindi vorresti diventare anche tu una "scimmiona"?-.
   La donna, sorpresa dal suo tono ironico che tentava di celare la tristezza, riprese furore in pochi istanti: -Vegeta, insomma! Non scherzare! Sono seria, dannazione!-.
   -Lo so che sei seria, ed è proprio questo che mi preoccupa... qual è il tuo scopo in tutto questo?- ribattè lui.
   -Nessun doppio fine. Semplicemente non voglio essere seconda a nessuna donna. Nemmeno a Chichi- Orgogliosa, testarda... in fondo era questo ciò che gli piaceva di lei.
   - E va bene. Iniziamo tra un'oretta, ma ti avviso: niente piagnistei per unghie rotte, o per i lividi. Soprattutto, indossa una tuta comoda senza fibbie o ganci in metallo. Niente orecchini nè anelli.- Quella donna non avrebbe mai smesso di stupirlo. Era decisamente la persona più adatta a lui.


   Finalmente era pronta: aveva dovuto scavare fin nei meandri più oscuri dei suoi armadi per trovare quella benedetta tuta che non usava più da anni. Davanti allo specchio, ammirava la sua silhouette che non era cambiata, nemmeno dopo una gravidanza.
   Si diresse a passo spedito e con il cuore in gola verso la famigerata Gravity Room, ma poco prima che potesse avvicinarvisi, la voce dell'uomo la raggiunse dal giardino. Fece dietro-front e in una manciata di minuti gli fu davanti.
   Lui era lì, bellissimo e serio, impenetrabile: -Allora, ne sei proprio sicura? Guarda che io non mi tratterrò.-
   Il suo orgoglio le fece ritrovare quel poco di coraggio che le serviva per rispondergli a tono: - Certo che sono sicura! Ma per chi mi hai preso? Ormai dovresti aver capito che non mi fermò davanti a nulla, io!-.
   -Molto bene.- Il suo ghigno s'allargò. -Allora osserva e imita le mosse che faccio io: oggi ci limiteremo a questo. Se domani ne avrai ancora voglia, inizieremo con l'allenamento vero e proprio-.
   Vegeta dovette presto rendersi conto che la sua compagna era inarrestabile: nonostante la stanchezza e i suoi rimproveri, non si arrendeva e dimostrava di avere una grande agilità. Così, due ore prima dell'orario della cena, terminò la prima lezione. Non voleva strapazzarla troppo, e poi voleva darle tempo di farsi un bagno caldo per alleviare la stanchezza; del resto, doveva preparargli la cena!
   Sorprendendolo, Bulma gli si avvicinò e si aggrappò alle sue spalle, sussurrandogli: -Dai, vieni con me Vegeta. Direi che abbiamo bisogno tutti e due di una doccia.-
   Dannazione. Quella donna era troppo maliziosa, troppo sensuale. Come poteva resistere, dopo aver osservato per ore il suo corpo muoversi, seguendo i suoi insegnamenti?


   Quella sera, il giovane Trunks trovò strano il fatto che sua madre e il suo burbero padre non battibeccassero come al solito. Anzi, c'era una strana atmosfera: i due si scambiavano continue occhiate di nascosto, ma non erano sguardi rabbiosi o curiosi... semplicemente,  soddisfatti.
   Raccolto un po'  di coraggio, e di sfacciataggine, sbottò: -Ehi, ma che succede in questa casa? Me ne vado per poche ore e vi ritrovo in questo stato. Sarò anche un bambino, ma me ne accorgo quando le cose cambiano, ed ora voi ve ne state lì a scambiarvi sguardi pensando che io non li noti. Insomma, c'è qualcosa che dovrei sapere?-.
   Il padre non diede segno di aver sentito, lasciando a Bulma il dovere delle spiegazioni: -Beh, ecco tesoro... tuo padre ha iniziato ad insegnarmi le basi delle arti marziali. Ed ora non metterti a ridere!- concluse,  borbottando e girando lo sguardo da un'altra parte, con le braccia incrociate.
   Il figlio spalancò la bocca, incredulo, ma dopo essersi ripreso sorrise, felice: -Mamma! Ma è grandioso! Scommetto che sarai più brava di Chichi! Ehi, papà, domani posso rimanere a guardare?-
   -Umpf!- Certo la risposta del principe non era entusiasta, ma la donna era contenta che il figlio non la prendesse in giro, così rivolse un'occhiata acida a Vegeta: - Trunks! Non stare ad ascoltare cosa grugnisce tuo padre: certamente puoi venire a vedere!-.


   Quella sera, Vegeta stava sdraiato sul letto a fissare il soffitto, mentre Bulma stava dando la buona notte al figlio, qualche stanza più in là.  Mentre ripensava agli allenamenti che avrebbe intrapreso il giorno seguente, questa entrò e si sdraiò di fianco a lui, con la testa appoggiata al suo torace.
   Poco dopo ruppe il silenzio: -Vegeta... continuerai a desiderarmi anche dopo che sarò un ammasso di muscoli?-.
   A momenti il Saiyan non si strozzò: - C-cosa?! Ma che diamine stai dicendo, donna? Non crederai di diventare muscolosa come me o Kakaroth! Gli allenamenti a cui ti sottoporrai saranno molto più tranquilli, e senza l'ausilio della forza di gravità artificiale!-
   -Capisco. Beh, a me basterebbe arrivare a poter sconfiggere quelle mezze calzette che si iscrivono al Torneo Tenkaichi. Dici che ce la farò?-  Gli chiese, timida.
   Rimase sorpreso, ma ben presto gli apparve sul volto il suo famoso ghigno: -Non vorrai mica iscriverti? E comunque, sappi che con un insegnante come me, la tua potenza sarà pari a quella di quell'impedito del tuo ex.-
   Bulma non riusciva a credere alle sue orecchie: -Dici davvero? Non ci posso credere! Potrò conquistare il mondo! Beh, comunque, grazie mille, Principe- sussurrò vicino alle sue labbra. Labbra che, pochi istanti dopo, vennero prese d'assalto da quelle rudi di lui.
   -Sicura di non voler risparmiare le energie per domani?-
   -Sicurissima. Posso anche mostrartelo ora, quanta energia ho- rispose, maliziosa.












L'angolino
 
Ciao a tutti! Eccomi tornata! (della serie: ma chissene frega! XD)
So che dovrei concludere l'altra ff su Lily e James, ma, detto fra noi, non ne ho proprio voglia. Sono molto più ispirata da Dragon Ball.
Semplicemente, diciamo che questo è il periodo "Manga".
Comunque, 'sta Fiction qua direi che può essere ambientata tra la saga di Cell e quella di Majin, più o meno quando Gohan va alla Capsule Corp. per il vestito da Great Saiyaman: la Bulma di quel periodo è ancora abbastanza giovane, no? 
Beh, comunque l'età che mi "serve" sono i trent'anni e Bra non è ancora nata.

E che, me lo fate un commentino?? Tanto per sapere se continuarla o se ho tralasciato degli "orrorini".    (Non credo sarà molto lunga al massimo 3-4 capitoli).

Grazie per l'attenzione!  
   Giulia


p.s. come titolo è meglio "L'allenamento" o più semplicemente, "Allenamento"?
   












  
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