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Autore: Roxanne98    18/09/2014    4 recensioni
E se Beyond Birthday tornasse a cambiare il corso della storia?
"Lei lo guardava incapace di rispondere,completamente immobilizzata dallo spavento e nella posizione che gli impediva di cacciargli un altro pesante colpo allo stomaco per scansarlo.
-Le tue labbra profumano di marmellata di fragole,Misora-san."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Beyond Birthday, L, Naomi Misora, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sul grande schermo del centro di Shinjuku apparve una scritta “Kira” stilizzata.
“Sono Kira.
Mando un messaggio al mondo intero.
Dal momento che la polizia non ha intenzione di collaborare con me, e continua a ostacolarmi, svolgere il mio lavoro diventa sempre più difficile. Per questo motivo, ho deciso di arrendermi.
Forse, la mia opera verrà completata quando questo mondo sarà pronto ad accoglierla. Fino ad allora, sono costretto ad arrendermi alla polizia e alle autorità, rivelando anche il segreto riguardo al mio modo di uccidere.
Fin troppe persone innocenti sono state uccise per mano mia.
Da questo momento fino al sorgere del sole, rivelerò apertamente dei dettagli su di me, e sul mio modo di uccidere. Il primo, verrà rivelato tra un’ora. Il prossimo nell’ora successiva. ”
A quel punto il messaggio si fermò, e sul grande schermo apparve un timer col conto alla rovescia, che segnava un’ora esatta.
Attorno allo schermo, si era radunata una gigantesca folla.
-Allora, come procede il piano?  -chiese L da una trasmittente all’orecchio di Misora e Aizawa, appostati davanti alla Sakura tv.
-Fin qui tutto bene. –rispose Aizawa a bassissima voce.
-Ho preparato la prima notizia che ‘Kira’ rivelerà al mondo. Misora, allo scoccare dell’ora, ho già predisposto il video affinché la notizia appaia. Se Kira si presenta a lei, o nota qualcosa di sospetto, non esiti a chiamarmi immediatamente, mi sono spiegato?
-Sì..
L riattaccò, e Misora guardò nuovamente verso il poliziotto accanto a lei.
-Pensa che ci riusciremo? –gli chiese, visibilmente tesa.
-Lo spero.. L ha messo tutto in gioco, stavolta.
Passò mezz’ora.
Poi un’altra mezz’ora.
L’orologio sullo schermo di Shinjuku rintoccò.
“Bene, è passata un’ora. Rivelerò il primo segreto.
Gli Shinigami esistono.”
Nuovamente apparve un secondo orologio, con un altro conto alla rovescia.
Era già passata un’ora, e di Kira non c’era traccia.
Naomi Misora cominciò ad essere preoccupata.
-Ascolti, io vado a prendere un caffè, la stanchezza inizia a farsi sentire. Ne vuole uno anche lei?
-Oh no, no grazie.
Aizawa sparì dietro l’angolo.
Alcuni minuti dopo, l’ex poliziotta notò che un uomo incappucciato era sbucato fuori dal vicolo di fronte.
Con cautela si avvicinò a lei, e la guardò.
-Ascolti, mi manda L.
-L?
Era assolutamente sospetta, quasi del tutto certa che quel bizzarro individuo fosse proprio Kira. Tuttavia, tentò di non dare a vedere la sua riluttanza.
-Esatto. Sono un poliziotto in borghese.
Ha detto di dirle che Kira si è presentato al quartier generale.
Vuole che il programma sia arrestato immediatamente. Lei dev’ esserne l’incaricata, non è vero?
-Sì.. sì, sono io.
-Devo verificarlo. Può dirmi il suo nome?
Certo. È Kira al 100 %.
-I-il mio nome.. ecco, è Shoko Maki.  –mentì prontamente, con più naturalezza possibile.
-Shoko Maki.. sì, lei è proprio la persona giusta.
Accidenti. Dove diavolo si è cacciato quell’Aizawa!?
Da dietro il vicolo, gli occhi cremisi di B spiccavano nel buio.
-Misora-san..
La seconda ora stava per scoccare.
Naomi Misora non aspettò altro, e con un pulsante dietro la trasmittente al suo orecchio mandò un segnale ad L.
-Allora, potrebbe tornare dentro che chiedere che il video sia fermato? –gli chiese l’uomo con impazienza, nonostante fingesse di star facendo solo il suo dovere.
-Oh, naturalmente..
Naomi Misora si morse un labbro e tornò verso l’entrata. Si voltò l’ultima volta verso di lui. –vuole venire anche lei?
-No, io l’aspetto qui.  –Naomi Misora lo vide appoggiarsi al muro e tirare fuori un pezzettino di carta.
Aizawa era arrivato alcuni secondi prima, e si era appoggiato al muro proprio accanto a lui.
-Buonasera.
-Buonasera a lei!
-Signorina Naomi Misora, dove sta andando? –le domandò Aizawa con estrema ingenuità.
Lei si voltò di scatto.
“secondo messaggio da parte di Kira.
Il dono di uccidere, mi è stato dato da uno Shinigami.”
Da quel momento in poi, accadde tutto contemporaneamente e nel giro della frazione di un secondo.
Arrivarono le pattuglie della polizia, proprio mentre l’uomo incappucciato aveva iniziato a scrivere qualcosa sul suo foglietto.
In quell’istante, B scattò veloce fuori dal vicolo, e brandendo un coltello lo colpì con un colpo secco.
Le autorità, impazzite sia per il fatto di aver trovato Beyond Birthday, sia per averlo appena visto compiere un omicidio, non si fecero troppi problemi a sparargli.
Kira cadde in una pozza di sangue, e accanto a lui, B , che aveva subito ben dieci pallottole allo stomaco.
Naomi Misora guardava la scena con gli occhi spalancati, e noncurante delle sirene della polizia che suonavano, non curante delle voci, dei poliziotti che li accerchiavano, lei si abbassò verso B e prese la testa di lui tra le sue mani, poggiandola sulle sue gambe. Lo schiaffeggiava, singhiozzava, era tutto troppo confuso.
B riaprì uno spiraglio degli occhi. Il loro colore cremisi andava sbiadendo.
-Misora-san, ricordi cosa ho detto stamattina? –sussurrò con voce strozzata. Tossì, e nuovamente accasciò la testa tra le sue gambe, alzando lo sguardo verso di lei.
-Perché l’hai fatto, Ryuzaki!? Sei un idiota! –senza accorgersene,  il suo volto venne rigato da lacrime amarissime, che cadevano sul volto di lui, impregnato di liquido rosso.
-Misora-san, perché piangi? –allungò una mano verso di lei,e riuscì ad accarezzarle una guancia lasciandole una leggera scia di sangue cremisi.
Naomi Misora non rispose, non si scompose. Non riuscì a fare nulla.
Continuò a singhiozzare, mentre il petto le faceva tanto male che pensava le stesse per esplodere.
-Chiamate un’ambulanza! Presto! –gridò ai poliziotti.
-Misora-san..
-Ryuzaki, sta’ zitto! Non devi parlare, hai capito!?
Le voci dei poliziotti erano un eco lontano.
-Si allontani, è pericoloso!
-Signorina!
-Misora-san.. –B sussurrò per l’ultima volta,prima che il suo cuore si fermasse.
Qualcuno la afferrò da dietro e la portò via.
Sull’asfalto, rimase un biglietto con su scritto soltanto il nome di Naomi Misora,e una chiazza del sangue di Kira.
_______________________________________________
 
Quando Naomi Misora tornò a casa, non aveva ancora ben chiaro se B fosse morto o meno. Lo aveva lasciato sull’ambulanza, non avevano voluto nessuno.
Chissà perché, stava ancora singhiozzando.
E tremava, tremava tantissimo.
Accese la luce della cucina, e per la prima volta le sembrò quasi fredda, vuota, nel non vedere B accucciato a guardare verso di lei, e a chiedere dove fosse stata tutto quel tempo.
Solo alcuni minuti dopo, si accorse della presenza di un biglietto sotto il suo barattolo vuoto, e lo afferrò immediatamente, asciugandosi le lacrime dagli occhi.
“Misora-san, ti ho ridato il favore.
Ho letto la data sulla tua testa molte,troppe volte. Mi auguro di essere riuscito a salvarti. Non avrei mai permesso a Kira di ucciderti.
Quella è una cosa che avrei dovuto fare io.
Ti ringrazio per l’alloggio.
Ti ringrazio per avermi portato un barattolo di marmellata ogni sera, quando tornavi da fuori bagnata di pioggia.
Eri bellissima, Misora-san.
Avrei voluto raggiungerti e stringerti a me ogni volta, ma sapevo che mi avresti respinto.  Ho quasi paura di quello che provavo quando ti vedevo, o riuscivo a sfiorarti senza che tu mi guardassi con disprezzo.
È qualcosa che non conosco, e mi spaventa.
Tuttavia Misora-san, tu sei stata la prima persona gentile verso di me.
Le nostre vite sono destinate ad essere incompatibili, e il problema più grande è che non sono riuscito in nessun modo a rimanere lontano da te.
Ti chiedo soltanto di non rivelare mai ad L di me,né di questa lettera.
Un’ultima cosa; sono felice di aver passato con te gli ultimi giorni della mia vita.
Grazie di tutto.”
__________________________
 
Kira venne catturato e portato alla polizia. Non venne condannato alla pena di morte, la ferita che B gli aveva procurato era troppo profonda, e gli aveva attraversato lo stomaco.
B si risvegliò in posto cupo e pieno di nebbia, e capì immediatamente cosa significava.
Era divenuto uno Shinigami, e continuò ad osservare Naomi Misora dall’alto, ogni giorno per tutta la sua vita.
Lei invece, dopo quell’esperienza, continuò a lavorare con L e insieme risolsero numerosi e difficili casi.
Ricordò sempre di B, e nonostante tutto, capì che era stato soltanto per lui che L era riuscito a catturare Kira.
Si chiedeva spesso come sarebbero andate le cose se lui non fosse mai evaso, ma non aveva alcun modo di saperlo.
Conservò per sempre il suo barattolo di marmellata, ormai vuoto.
E quando la sera si addormentava su quel divano, nel buio aveva quasi la sensazione che lui si accucciasse accanto a lei, e la guardasse ancora con le sue iridi scarlatte.
 
______________
 

Okay,questa è la prima volta che scrivo un commento su un capitolo.
Spero di non aver deluso le aspettative di quelli che hanno seguito la storia, nonostante molti di voi volevate vederli stare insieme e dichiararsi i loro sentimenti(?).
Purtroppo penso che se davvero fosse successo qualcosa tra loro due,la loro relazione sarebbe stata talmente improbabile da finire per forza in maniera tragica,senza contare il perenne ribrezzo di Misora per B.
Detto questo,vi ringrazio per avermi seguito e alla prossima! ;D
   
 
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