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Autore: __shadow    19/09/2014    1 recensioni
Sharon Thompson era una giovane ragazza di sedici anni che ha dovuto affrontare un trapianto al cuore, una volta tornata a casa succederà qualcosa di improbabile
Dal Primo capitolo
-"no davvero chi sei?" chiesi confusa, lui si alzò lentamente e quando mi raggiunse si abbassò alla mia altezza e sussurò
-"un fantasma"
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il giorno dopo mi svegliai di buon ora, avevo deciso che avrei scoperto qualcosa su Matt, so che sarebbe stato difficile per un ragazzina come me specialmente perchè l'unica cosa che conoscevo bene di lui era il suo nome. E se non era quello il suo nome reale ma uno di suo invenzione? E se lui crede di essere Mattew Green? E se il suo vero aspetto non fosse quello? E se lui in realtà è davvero frutto della mia immaginazione? Si, sarebbe stato molto difficile. Una volta lavata e vestita andai in cucina dove erano già tutti pronti.
<< buon giorno >> mi dissero ed io ricambiai il saluto 
<< come mai sei già vestita? >> chiese mia madre guardandomi
<< beh.. Dopo voglio uscire un pò >> dissi io facendo un mezzo sorriso
<< da sola? No, non se ne parla >> rispose subito mio padre.
<< sentite non sono più in pericolo di vita non mi rompo mica e poi devo fare una cosa importante.. >>
<< cosa? >> chise mia sorella. Insomma gli affari loro non se li potevano fare?
<< cose mie >> risposi
<< da quando hai dei segreti? >> mia madre si era seduta vicino a me mentre mi guardava preoccupata, gli avrei potuto raccontare tutto ma chi mi dice che non mi avrebbe presa per pazza? E poi avrebbe potuto dire che era un sintomo post trapianto o qualche cosa di simile, non si sa mai da un infermiera.. Si, mia madre era un infermiera dell'ospedale in quei mi avevano operata, ma non ne sapeva niente del mio trapianto e come tutti tranne il medico chi fosse il donatore, era una cosa segreta. Forse era meglio raccontarle qualcosa così mi avrebbe aiutata lei.
<< okay però possiamo parlarne da sole? >> chiesi e lei mi sorrise e così  uscimmo dalla stanza, arrivammo nella camera dei miei lei chiuse la porta e poi ci andammo  a sedere sul letto.
<< allora, che succede? >> mi chiese 
<< beh vedi... Vorrei tanto conoscere un ragazzo... >>
<< davvero? Ma è stupendo.. E non ne hai voluto parlare con Melissa ma con me.. Oddio vuoi dei consigli dalla tua mamma? >> chiese euforica mentre soriddeva e di colpo si alzò dal letto mentre mi guardava felice
<< beh si... Ma la situazione è diversa.. E' un pò più complicata e delicata >> dissi io, non volevo deluderla ma neanche mentirle, dovevo arrivare dritto al punto. Lei  mi fece segno di continuare
<< beh.. Insomma.. Lui è... Lui è morto >> dopo di quello si ributto sul letto in modo da essere seduta esattamente come prima, passarono alcuni secondi e poi si decise a parlare
<< tu hai detto che volevi conoscerlo >> disse guardandomi negli occhi. 
<< beh si è così infatti volevo sapere chi era nella realtà.. Per me è estremamente importante >> dissi cercando di convincerla, lei si passò le mani nei capelli segno che era preoccupata e poi torno a guardarmi negli occhi
<< okay come l'hai conosciuto o quello che è? >> mi chiese
<<  beh.... L'ho sognato tante volte dopo l'operazione... >> Beh meglio che dire " mamma ho visto il suo spirito".
<< ma i sogni sono soltanto sogni.. Non sono reali >> disse lei con dolcezza
<< lo so ma lui non è così >>
<< tesoro ti prego.. >> disse con voce disperata.. Aveva paura... Ma di cosa?
<< mamma per favore aiutami, se per te non è reale aiutami a capire chi era e se risulterà inesistente beh avrai avuto ragione tu ed io metterò l'anima in pace.. Ma se ho ragione io tu avrai imparato qualcosa di nuovo ed io metterò comunque l'anima in pace.. Beh in entrambi i casi ci vorrà del tempo... Ma se tu non mi aiuterai... Beh lo farò da sola >> dissi e lei mi accarezzò una guancia 
<< mi ricordi me quando ero giovane... Ti aiuterò.. >>
<< grazie >> dissi abbracciandola 
<< vai a prendere le tue cose, vieni a lavoro con me >> le diedi un bacio sulla guancia e continuando a dirle diversi grazie uscì dalla camera.
  
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